mercoledì 7 aprile 2010
O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE 11
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(Si lasci mezz'ora di meditazione personale in cui ciascuno
può passeggiare in silenzio dove vuole. In seguito, riuniti
tutti, si fa l'orazione che conclude le lodi).
INTERVALLO
CATECHESI DEL SERVO DI YAHVEH (alle ore 12,30 circa)
(Kiko)
Questa sera ci riuniremo per parrocchie e ciascuno dirà se
vuol proseguire questo cammino o no. Questa sera vi si chiederà
anche la vostra esperienza della catechesi. Coloro che vorranno
continuare inizieranno un cammino serio verso una fede adulta.
Ora dirò perché facciamo questo cammino, qual'è la MISSIONE
DI QUESTO CAMMINO, QUAL'E' LA MISSIONE DELLA CHIESA.
Per prima cosa cercherò di riassumere le catechesi che vi
abbiamo dato durante questo tempo.
In queste catechesi che finiscono con questa convivenza,non
abbiamo preteso di esaurire il tema. Non ci siamo nemmeno
sforzati di ragionare in modo che vediate tutto con chiarezza
assoluta, perché ciò sarebbe impossibile. Tanto più che chi vuol
costringere Dio nella propria ragione vuol dire che non vuole
abbandonarsi al cammino. Non succede niente se qualcuno se ne
va. Non abbiamo ansia di fare proseliti. Qui siete in molti. Ma
se foste la metà o un quarto saremmo altrettanto contenti. Non è
questo il problema.
Siamo convinti che il problema è che esiste il sale. Non
che tutta la pentola sia sale, ma che nel bollito ci sia un pò
di sale, del sale sufficiente a salare le patate, i ceci, e il
resto.
Che cosa abbiamo voluto fare allora? Abbiamo voluto
solamente aprire una finestra e mostrarvi un bel panorama. Dalla
finestra si vede un orizzonte in lontananza, un bel lago, una
serie di case. Ma noi siamo chiusi in casa. All'orizzonte c'è
una montagna e lontano si vede una bella terra, verso la quale
siamo diretti. Ora si tratta di metterci in cammino. Quello che
abbiamo voluto fare fin qui è stato farvi vedere questo
orizzonte. Ora si tratta di vivere questo cammino. Bisogna
camminare.
Per presentarvi il cammino abbiamo scelto questo tripode
sul quale sarà basato tutto il vostro catecumenato; questo
tripode sul quale si basa tutta la vita del cristiano:
P A R O L A, L I T U R G I A, e C A R I T A' (Comunità).
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Vi abbiamo dato una Parola una un pò più viva, un pochino,
perché non siamo oratori né specialisti.
La Parola che vi abbiamo annunciato è il Kerygma, la Buona
Notizia. Abbiamo visto questa buona notizia attraverso Abramo,
l'Esodo, come questa buona notizia viene portata da tutta una
storia di salvezza.
Abbiamo cominciato a rispondere a questa Parola con alcune
Liturgie: una celebrazione penitenziale, più comunitaria, un pò
più viva, non un rito abitudinario; ad una celebrazione della
Parola dove vi si è consegnata la Bibbia; ieri abbiamo celebrato
un'Eurestia, anch'essa, un pò più comunitaria; riscoprendo anche
i segni.
Attraverso queste piccole agapi e questa convivenza
abbiamo, inteso far sorgere tra noi un inizio di comunione,
benché, essendo in tanti, sia difficile. Comunque, c'è un
ambiente, vediamo certe facce concrete e non siamo una massa
anonima, ma persone concrete.
La Parola abbiamo cercato di farvela assaggiare come una
torta anziché darvene la ricetta. Abbiamo cercato di darvi da
assaggiare questo dolce, perché dopo bisognerà continuare a
mangiarne. Abbiamo dato una specie di aperitivo. A partire da
adesso comincia sul serio il pranzo. Questo pranzo serio sarà un
catecumenato di sette anni. Non è niente. Sette anni seri.
Posso dirvi a vostra consolazione che fin'ora non c'è stata
nessuna comunità fondata da noi (non lo dico per vantarmi) che
sia fallita. Ci sono comunità che hanno già cinque anni, e tutti
i fratelli ci sono ancora e contenti perché la Parola si sta
compiendo. Quando questi fratelli guardano al giorno della
convivenza vedono che è ormai lontano. Non si tratta di guardare
indietro per direi come stavo bene quei giorni! ma: che cretino
ero allora che non capivo nulla e tutto mi sembrava
difficilissimo! Adesso è una meraviglia.
Me lo diceva l'altro giorno una sorella di una comunità di
Madrid, che alla convivenza le sembrava tutto impossibile, con
suo marito, i suoi figli, i suoi problemi; ora invece.... .
Perché Dio che lo ha fatto. Perché noi vi assicuriamo che qui
c'è Dio. E se Dio non agisce, è tutto inutile. Se Dio non ti dà
uno Spirito per leggere la Scrittura e non opera con te, sarai
incapace di accettare i fratelli, di vivere il catecumenato...
finirai con lo stufarti di tutto. E se uno si stufa non viene
più... ma se lo Spirito ti muove interiormente e ti porta....
Il fatto è che la gente continua a frequentare la comunità;
eppure a nessuno s'è detto: devi impegnarti; non mi avrete mai
sentito dire nulla di simile. Qui non si dice a nessuno: 'dammi
la parola che ti impegnerai'. Eppure la gente viene. Perché?
Perché trova qualcosa.
Quando non trovate nulla andatevene di qui. Perché perder
tempo? Nella vita ci sono cose meravigliose e molto importanti e
il tempo è denaro. Perché dovremmo perder tempo qui con quattro
bigotti che leggono la Bibbia? Se venite si suppone che lo fate
perché trovate qualcosa.
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Prima di continuare vorrei leggervi una cosa che per noi
rappresenta una buona notizia. La stampa ha pubblicato i
documenti del Sinodo sul Sacerdozio e la Giustizia. In essi sono
toccati temi oggi molto vivi su comunità di base e pluralismo
sacerdotale. Ecco un testo che ci interessa:
"...I presbiteri, coscienti della loro missione di
riconciliare tutti gli uomini nell'amore di Cristo e
attenti ai pericoli di scissioni, pongano ogni
interesse, con molta prudenza e carità pastorale, nella
formazione delle comunità animate di zelo apostolico,
che facciano ovunque presente lo Spirito missionario
della Chiesa. Le piccole comunità che non si oppongono
alla struttura parrocchiale o diocesana, devono essere
inserite in una comunità parrocchiale o diocesana, in
modo da essere in mezzo ad esse come il fermento di
tutto lo spirito missionario".
Questo è un testo promulgato dal Sinodo sulle comunità
cristiane all'interno della parrocchia. Noi siamo su questa via.
Questo testo è importante, perché oggi ci sono molti tipi
di comunità, delle quali molte stanno al di fuori della
struttura parrocchiale, perché sostengono che la struttura della
parrocchia è superata, non ha più senso.
Abbiamo ricevuto molte critiche perché questo cammino è
all'interno della struttura della parrocchia. Questo testo della
Chiesa ci sostiene e ci incoraggia.
Nelle prime catechesi avevamo fatto una breve analisi della
situazione della Chiesa e abbiamo visto tre cose: un processo di
desacralizzazione, un processo di scristianizzazione ed una
crisi di fede. Tutto ciò all'interno della Chiesa.
Dicevamo che la desacralizzazione è la perdita, del
mistero, tremendo, che Dio è dentro la vita dell'uomo e gli
dà l'essere. E' la perdita del senso del santo.Dicevamo che
ciò succedeva all'interno della Chiesa prima del Concilio,
quando la Chiesa, nel suo impulso missionario di rispondere
al nuovo fenomeno sociologico in cui viviamo-una realtà di
dopo-guerra che ha dato luogo ad una situazione di anomìa,
di perdita della norma, della legge, così che tutta una
serie di valori perdono di senso - è stata catechizzata dal
mondo che essa, avvicinando, voleva catechizzare.
Abbiamo parlato dello straordinario sviluppo tecnologico
che ha fatto apparire in Europa due tipi di uomo: un uomo
nihilista e un altro socialista.
Un uomo di tipo nihilista che non crede a nulla, che s'è
fatto adulto, che ricorre più alla religiosità naturale per
spiegare tutta una serie di cose e che accetta la precarietà
della sua vita umana; di essere un uomo che non c'era, che oggi
c'è, che domani non ci sarà più. A quest'uomo importa soltanto
lavorare; far soldi. Possiewww.
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de la macchina, se ne va il sabato e la domenica in campagna,
odia la città in cui vive, piena di inquinamento e di ingorghi.
Un uomo fondamentalmente pragmatico, con uno spiccato senso
dell'efficacia. Un uomo completamente secolarizzato. Un uomo che
crede nella scienza, che non ha bisogno della religione, che ha
bisogno però dei nuovi preti della società secolarizzata: gli
psichiatri.
Dicevamo chela Chiesa, cercando di rispondere a questo tipo
di uomo che si appoggia sulla scienza e la tecnica, cercando di
portargli il messaggio cristiano, si è appoggiata anch'essa
sulla scienza e la tecnica sforzandosi di tradurre il suo
messaggio nella terminologia scientifica.
Abbiamo fatto allora tutta una serie di ragionamenti
sull'uomo cosmico, tipo Theillard de Chardin; anche noi ci siamo
appoggiati su tutte le tecniche moderne: psicologia, sociologia,
psicopatologia e quello che volete.... Ci siamo fatti
scienziati: abbiamo fatto inchieste, tests, ecc.
Ma,quando ce ne siamo resi conto, avevamo pagato un tributo
molto caro: all'interno della Chiesa si è prodotto un processo
di desacralizzazione. Alla fin fine, invece di essere noi ad
avere catechizzato loro, sono loro che hanno catechizzato noi.
Oltre a quest'uomo nihilista, che non viene più in Chiesa,
che crede al suo lavoro, un uomo abbastanza onesto, che non
crede più nelle ideologie, era sorto un altro tipo d'uomo.
Un tipo d'uomo che ha proiettato tutta la sua religiosità
sul terreno socio-politico, nel tentativo di cambiare questo
mondo, perché crede che questo mondo, risultato di un dopoguerra,
traumatizzato da due guerre mondiali, lo si può cambiare
attraverso la lotta politica e il cambiamento delle strutture.
E' l'uomo marxista e socialista. E' un uomo organizzato che ha
fatto del suo credo, della sua visione del mondo, una religione.
Anche davanti a questo secondo tipo d'uomo, quello
socialista, la Chiesa si è sforzata di copiarne le tecniche. Di
fronte alla cellula di azione operai rivoluzionaria, noi abbiamo
creato le nostre cellule di azione cattolica operaia e, di
fronte a loro, anche noi abbiamo organizzato la nostra lotta.
Ma siamo stati catechizzati anche da loro: al centro dei
nostri gruppi non abbiamo messo Cristo risuscitato ma l'azione
socio-politica. E, quando ce ne siamo resi conto, così com'è
successo con tanti gruppi di azione cattolica operaia, eravamo
passati dall'altra parte, eravamo diventati marxisti.
Anche qui si è assistito ad un processo di
desacralizzazione. le nazioni stanno uscendo dalla Chiesa.
Storicamente questo fatto sta diventando molto importante,
come, a suo tempo, lo fu il fenomeno inverso quando, con
Costantino, le nazioni entrarono nella Chiesa.
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Questa parentesi che si aprì con Costantino - con
un'espressione di Congar - oggi comincia a chiudersi. Le nazioni
escono dalla Chiesa ed essa può cominciare a spogliarsi delle
sue filosofie, delle sue connivenze sociopolitiche, della sua
religiosità naturale.
Così il cristianesimo potrà brillare con tutta la sua
purezza e freschezza. Così potremo riaccostarci alla Chiesa
primitiva.
Oltre ad un processo di secolarizzazione (che per la Chiesa
è molto importante, meraviglioso e provvidenziale, benché
qualcuno pensi che sia orribile) vi è un processo di
scristianizzazione.
Molti cristiani che frequentano i nostri templi, vivono un
cristianesimo molto infantile, ad un livello religioso-naturale,
perché non sono stati sufficientemente catechizzati. Questo è
denunciato dal fatto che non fanno opere di vita eterna, che
vivono in un forte divorzio fra religione e vita.
Abbiamo anche parlato di una crisi di fede, che c'è perché
oggi nel mondo non si danno con sufficiente chiarezza i segni
della fede. In altre epoche si davano: il mondo accettava una
certa idea di Dio e la Chiesa dava i segni dell'amore accudendo
ai bambini abbandonati e facendo per loro collegi, facendo
ospedali per gli ammalati incurabili, facendo ordini che si
occupavano di riscattare gli schiavi, ecc ....
In ogni momento la Chiesa ha cercato di dare segni e lo
Spirito nei diversi momenti ha suscitato carismi perché si
dessero segni d'amore, affinché gli uomini vedessero Gesù Cristo
operante in mezzo a loro. Le cattedrali sono segni, i grandi
templi, ecc ..... . Dal momento che tutti gli uomini accettavano
l'esistenza di Dio, li si poteva condurre ad una maturazione
attraverso un'educazione di religiosità, di preghiera, di andare
al tempio: la gente accettava i sacramenti e nessuno metteva in
discussione l'idea di Dio.
Ma oggi il mondo si è secolarizzato e solamente una
pastorale sacramentale è assurda perché molta gente non va al
tempio. A che serve dire che nel tabernacolo c'è Dio se non ci
credono né hanno fede? A che serve dire che nei preti c'è Dio se
la gente non ci crede...?
Oggi non si possono fare scuole perché la società si è
fatta adulta e si incarica progressivamente di ciò. Esistono
magnifici ospedali che non sono ospedali confessionali. Ci sono
scuole che non sono cristiane. E si lasciano le confessioni
perché lo stato s'è fatto adulto ed appare in questo senso un
mondo nuovo.
Che succede allora?
Che ABBIAMO BISOGNO DI CREARE SEGNI che prendano quest'uomo
della strada, quest'uomo secolarizzato, quest'uomo tecnico - che
va dallo psichiatra, che prende le pastiglie,che studia
psicologia, che frequenta l'università - quest'uomo che ci passa
accanto per strada e che tutti conosciamo, e lo conducano alla
fede.
Un segno è qualcosa che entra attraverso i sensi; vedendo
con gli occhi, udendo con gli orecchi e toccando con le mani.
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I segni facciano esplicito riferimento al Kerygma, al
mistero pasquale del Nostro Signore Gesù. Vedendo quel segno
pensino immediatamente a Gesù. Oggi, purtroppo, abbiamo molti
segni di tipo equivoco, ma molto pochi che facciano riferimento
al gran mistero che è Cristo risuscitato della morte, vincitore
della morte per noi.
I segni della fede, quelli che chiamano gli uomini alla
fede, che fanno nascere la fede, sono l'AMORE NELLA DIMENSIONE
DELLA CROCE E L'UNITA'.
Vi ricordate che dicevamo che l'amore nella dimensione
della croce è evidentissimo. Perché l'agape, l'amare l'altro più
che te stesso, la carità, il volere il bene dell'altro come
qualcosa che ti nasce dentro, questa carità - che è paziente,
che non è invidiosa, che non si vanta, che non si irrita, che
crede tutto, che sopporta tutto, che scusa tutto - questo è Dio.
E se questo si dà sulla terra è perché Dio è disceso dalla
terra. Questo è il segno. Questo sarebbe una novità, una sorta
di gente strana.
Senza dubbio quest'amore fa presente Gesù Cristo, perché
solo in Lui si è dato questo amore. Perché Lui era Dio, il
Figlio di Dio e colui che ha visto Gesù ha visto il Padre.
E siccome Gesù ha consegnato alla Chiesa, a cristiani, il
suo stesso Spirito che ci fa suoi fratelli, figli adottivi di
Dio-Spirito che ha vinto la morte e ci permette di amare il
fratello in una dimensione quale nessun uomo sulla terra può
amare, perché per amare in questa dimensione bisogna avere vinto
la morte, essere il signore della morte, avere più potere della
morte .... : questo Spirito vincitore della morte fa presente
nel mondo Gesù Cristo, attraverso la Chiesa, i cristiani, e,
attraverso Gesù Cristo, fa presente il Padre.
Se sapete di qualcuno che ha più potere della morte,
ditemelo, perché noi confessiamo che colui che ha vinto la
morte, colui che è stato riscattato dalla morte è Gesù Cristo
Risuscitato, che è stato costituito Signore della Morte.
Perché gli uomini potranno dare la vita per la patria, per
qualche ideale politico, per una carriera, per qualcosa che li
costruisce e li edifica, per qualcosa che dà loro allegria e
piacere. Ma nessun uomo può dare la vita per ciò che lo
distrugge:che nega il suo essere. Nessuno può dare la vita per
il nemico. Nessuno può amare ciò che non vale, ciò che non serve
a niente. Qui precisamente si fonda il cristianesimo: nel fatto
che Gesù ha dato la vita per noi non quando eravamo suoi amici
ma quando eravamo suoi nemici.
San Sapolo dice così: uno può dare la vita per un buono,
per il capo dello stato, per un poeta, per uno che ha figli....
ma chi dà la vita per l'orgoglioso, per il borghese schifoso,
per l'assassino, per chi bisognerebbe togliere di mezzo? Chi
darà la vita per lui?
Nel salmo 21, che è quello che Gesù ha recitato sulla
croce, si raccontano le sue disgrazie: hanno perforato le mie
mani e i miei piedi, si possono contare tutte le mie ossa, mi
attornia un branco
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di mastini che spalancano la bocca come leoni per divorarmi,
tutti mi guardano trionfanti e se la ridono di me scuotendo la
testa, son gettato a terra come acqua sporca che si versa, il
mio cuore si consuma come cera, mi bruciano le viscere, ho la
lingua gonfia e la bocca secca come un coccio, ecc . ... Ma poi
dice: Loda il Signore, casa di Giacobbe, glorifica Dio, stirpe
di Israele.
Sapete perché dice questo? Perché Dio è stato l'unico che
non ha avuto schifo di questo miserabile.
Lì, dove l'umanità ha detto: uccidilo! è un assassino che
non merita di vivere; lì, dove tutti han detto: è un
lussurioso e un adultero, un ipocrita e un falso, un
traditore della patria, degli ideali, sacrosanti; lì, dove
tutti gli uomini hanno detto: toglilo di mezzo! Dio non ha
avuto schifo di lui. Dio lo ha amato.
In Gesù eravamo noi. Per questo la notizia che ti diamo è
che Dio ti ama benché tu sia quello che sei, un peccatore, un
lussurioso, sessuale, borghese, poltrone, egoista, che cerchi
sempre il tuo vantaggio, che fai sempre i tuoi interessi, che
accetti gli altri solo quando ti costruiscono o ti aiutano, che
ti consideri il re del mondo. Dio ti ama così, ti ama banché tu
sia peccatore, benché tu sia un nemico.
Questo è l'amore che ha avuto Gesù Cristo, lo Spirito che
lo ha portato ad amare gli uomini fino al limite di dare la sua
vita, rispondendo al male col bene, lasciandosi ammazzare
rispettando gli altri così come sono, non giudicando gli uomini
benché fosse Giudice, perché era Dio, comprendendo gli uomini
fino al limite di dire a chi lo voleva uccidere: puoi uccidermi,
io ti perdono e continuo ad amarti. Noi altri facciamo tutto il
contrario: passiamo la vita a giudicare tutto e tutti e cercando
di cambiare tutti.
Dio, da questo assassinio che abbiamo commesso con Lui,
trae la nostra salvezza. Dal momento che, dal fatto che abbiamo
ucciso Gesù Cristo, ha tratto la nostra redenzione.
Colui che ha sperimentato questo come può non fare una
berakà, un'esultazione, un'eucarestia, una benedizione di Dio?
Il giorno che voi lo sperimenterete potrete fare una vera
eucarestia dove il presbitero elevi, in nome di tutta
l'assemblea, la massima esultazione a Dio. Per questo non esiste
cristiano che non sia teologo, che fa cioè un canto esultante
delle meraviglie di Dio, dell'avvenimento che Dio gli ha fatto
conoscere. Perché lo Spirito Santo in noi è come una sorgente
che non cessa di zampillare, che non cessa di annunciarti e
dirti le meraviglie dell'amore di Dio per te. Quando non c'è
questa teologia non c'è né Spirito né cristianesimo. Allora
abbiamo bisogno di libroni che ci rimpinzino ben bene e abbiamo
bisogno di studiare molto. Invece Giacomo dice: "felici, per ché
lo Spirito vi comunicherà ogni cosa".
Questo amore è segno per il mondo. E bisogna darlo.
Ma oggi dov'è questo amore? Dov'è questo amore che è Dio
(stes
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so) in mezzo agli uomini, lo Spirito Santo? Non si vede in
queste strutture massime, dove la gente va a messa per
religiosità naturale.
Il secondo segno è l'UNITA'. Gesù dice: Amatevi come Io vi
ho amati, perché in questo amore tutti riconoceranno che siete
miei discepoli. Ed anche: Padre, che Io viva in loro e Tu in Me
affinché siano perfettamente uno come Tu ed Io siamo Uno, perché
il mondo creda che tu mi hai inviato.
Se c'è una crisi di fede è perché ormai il mondo non crede
più. Che bisogna fare allora perché la gente creda? Quello che
dice Gesù: amarci - come lui ci ha amato ed essere Uno, come Lui
e il Padre sono Uno. Così la gente crederà che Gesù è l'inviato
del Padre. Se c'è un gruppo di uomini che si amano così, al di
là della morte, è perché Cristo Risorto sta in mezzo a loro,
perché Gesù Cristo ha vinto la morte in loro. Se no, non possono
amarsi così. Se si amano, la gente vedrà che Cristo sta lì. E se
sono perfettamente uno, la gente crederà che questo Gesù Cristo
che sta in mezzo a loro è l'inviato del Padre. Se qualcuno crede
questo è vicino al Regno di Dio, ha scoperto il cammino perché è
stato illuminato. Se crede che Gesù Cristo, che è vivo e
presente in mezzo ai cristiani, è l'inviato di Dio per salvare
il mondo , praticamente ha conosciuto il cammino della salvezza.
Che si avvicini prima o poi alla Chiesa, alla comunità, è solo
questione di tempo. Ma quest'uomo è già illuminato, ha visto la
luce.
Oggi dobbiamo otrnare a questi segni perché solo se dà
questi segni la Chiesa nel mondo d'oggi è missionaria.
Abbiamo letto nel testo del Sinodo che queste piccole
comunità devono essere il fermento di tutto lo Spirito
missionario della Chiesa. Perché mettono la Chiesa in situazione
di missione.
E' già passato del tempo da quando si scrisse "Francia
paese di missione". Anche la Spagna è paese di missione, perché
c'è già una percentuale elevatissima di gente che vive
fregandosene altissimamente della Chiesa. La massa operaia non
va a Messa. Tutta l'Europa è paese di missione.
In Scandinavia il cristianesimo l'hanno messo nei musei e
ti costa 50 lire per vederlo. Per questo scopriamo che oggi
altrettanto in Europa che in Africa bisogna dare i segni della
fede, perché la Chiesa sia missionaria, affinché dia i segni che
chiamiamo gli uomini alla fede, affinché annunci Gesù Cristo
agli uomini.
Perciò, qual'è la risposta che lo Spirito Santo ha dato a
questa situazione della Chiesa attraverso il Concilio?
Ad un processo di Dio in noi, ha risposto rinnovando la
liturgia. E che guazzabuglio è scoppiato! che macello: ci
cambiano la religione....! hanno pensato molti. Questa è la
prova della nostra catechesi infantile, del nostro verticalismo
totale, dell'
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assoluta divisione in noi tra sacro e profano. Il nostro
scandalo davanti al rinnovamento lo dimostra; quando nel
cristianesimo primitivo non c'era nulla di tutto ciò. Dio stava
nella comunità, nella Chiesa, che è il corpo visibile di Gesù
Cristo. Il Padre è accessibile attraverso il Cristo e Cristo
attraverso la Chiesa. Tutto ciò non era teoria, era realtà viva.
Se leggete San Paolo vedrete che tutta la sua teologia è
basata sulla Chiesa come Corpo di Gesù Cristo. Le persone in
comunione, in KOinonia, sono il Corpo di Cristo, chi tocca un
cristiano tocca Cristo, chi accoglie un cristiano accoglie Gesù
Cristo e non resterà senza ricompensa. "Chi ascolta voi ascolta
Me", dice Gesù.
E a San Paolo sul sentiero di Damasco dice: "Saul,
Saul,perché mi perseguiti?" Si identifica con i cristiani perché
sono il suo Corpo.
Nei Martiri si vede l'assoluta convinzione che Gesù Cristo
era in loro, che essi sono Cristo. Lo si legge negli "Atti di
Felicita e Perpetua", o in quelli di Policarpo. Questo è
talmente reale che è ciò che predica l'Eucarestia: tu bevi il
sangue di Cristo e il suo sangue è redentore perché completa ciò
che manca alla passione di Cristo, perché è il sangue stesso di
Cristo.
Se non comprendiamo questo, non abbiamo capito nulla. Non
abbiamo conservato che molti orpelli. Felici quelli che non si
scandalizzano!
Vi posso leggere un articolo di Congar e Rahner che dicono:
nel futuro della Chiesa non ci saranno più protestanti o non
protestanti; ci sarà un nuovo scisma: coloro che stanno con il
Concilio e coloro che stanno contro il Concilio.
Questo è stato profetico, perché ci siamo già. Siamo più
vicini a molti protestanti che ad alcuni della Chiesa che ci
vogliono picchiare ed uccidere. Oggi lo scisma viene da coloro
che non accettano il Concilio e dicono: ma quale Concilio?
Quello di Trento! Quello si è un concilio! E credono che il
Vaticano II non sono che cretinate che affondano la Chiesa e
dall'altra parte quelli che seguono il Papa ed il Concilio che
ha detto: rinnovamento per la Chiesa, con tutto quello che ciò
significa.
E all'interno del rinnovamento liturgico si rinnova tutto:
la Messa, il Salterio, i libri liturgici, i rituali, le
strutture, ecc . ... perché è quello che il Concilio ha detto.
E se ce la prendiamo col Concilio ce la prendiamo con la
Chiesa che è ciò che fanno questi tali che accettano solo i
Concili che pare loro.
E' logico che di fronte al rinnovamento la gente si
scandalizza dal momento che vive nella religiosità naturale e se
gli su tocca qualcosa muore, perché per essi è tutto
inamovibile.
Per forza dopo cinque secoli di fissaggio generale perché
ciò fu necessario, ci vuole molto tempo per capire. Questo
immobilismo
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litugico non c'era mai stato nella Chiesa.
La liturgia è stata sempre cangiante. La liturgia
primitiva, all'interno della sua unità, presentava svariatissime
forme. Ogni nazione aveva i suoi riti. Il rito mozarabicospagnolo
presentava nella messa quattro letture ed un'anafora
per ogni messa. Ogni paese aveva il suo modo di esprimersi
esteriormente.
E questo rinnovamento liturgico continuerà. E' solo
cominciato. C'è molta gente che vorrebbe che si fermi e si
fissino le cose una buona volta. Ma no. Questo è un rinnovamento
liturgico molto serio e non gli si devono mettere remore e
bastoni fra le ruote, imbavagliando i carismi che Dio suscita
nella sua Chieca.
Anche ieri, quando parlavamo del tabernacolo, della
custodia... mamma mia! ma che succede? nel tabernacolo allora
non c'è Gesù Cristo!... Per piacere! Non è questo. La gente non
capisce e si scandalizza. C'era un tale abuso nella liturgia, al
punto da essere più importante la custodia delle specie che la
Messa, - la grande acclamazione eucaristica - fino al punto che
la Costituzione della Liturgia dice che quando si celebrano
l'Eucarestia il Santissimo non deve essere esposto; che, se
possibile, si tolga il tabernacolo dalla navata centrale. Questo
vuol dire forse che siamo contrari alla presenza di Gesù Cristo
nel Tabernacolo? Per piacere! Bisogna capire perché il Concilio
dice queste cose.
Il Concilio ha cominciato a rinnovare la Liturgia e andrà
avanti per rispondere alla desacralizzazione.
Il Concilio ha inoltre risposto ad un processo di
scristianizzazione, perché abbiamo una fede infantile,
insufficiente, da prima comunione, perché non abbiamo avuto una
vera e propria catechizzazione. Questa è la radice di tutti i
nostri problemi: chi ci ha educati alla fede?
Abbiamo avuto una catechesi da prima comunione, noi forse
abbiamo studiato religione nelle scuole come una materia e
nient'altro. Chi ci ha insegnato a pregare? Chi ci ha dato uno
Spirito capace di trasformare la nostra vita? Chi ci ha dato una
vera iniziazione cristiana?Chi ci ha insegnato a rispondere al
male col bene?
Per questo il Concilio ha rinnovato la sua teologia
mettendo in luce in tutto il suo splendore il mistero pasquale
di Gesù, mettendo da parte giuridicismi e filosofie che non
hanno nulla a che fare con il cristianesimo.
Ed ora abbiamo una nuova tentazione: rivestire il
cristianesimo di psicologia e socialismi e quello che volete.
Gli porremo qualche rivestimento perché non crediamo in Gesù
Cristo. Abbiamo bisogno di qualche altra sicurezza, di qualcosa
che entri nella ragione: allora ci crediamo.
Per questo oggi ci troviamo in un momento meraviglioso, per
ché stiamo rispogliando il cristianesimo. Benché poi
rispunteranno filosofi a scrivere libroni e scartafacci
voluminosissimi: 'Il marxismo e Gesù Cristo;punti fondamentali
di non so che cosa...' ... E diranno: 'già Freud diceva...' E
tutti a correre dietro a questi libroni che ci danno tutta una
serie di garanzie. Non ce
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l'ho con la filosofia come scienza; mi riferisco al rivestimento
del cristianesimo con la filosofia.
Il Concilio ha rinnovato la teologia ed ha parlato di
catechesi, di catecumenato per adulti. Ed è strano: quante volte
il Concilio parla di catechesi e non se ne danno da nessuna
parte; non c'è nessuno che voglia dar catechesi. Chi parlerà? Se
è un prete, la gente non ci va. Mi diceva un parrocco di Roma:
quando il Concilio parlò della necessità di catechesi sul
rinnovamento liturgico, chiamai il padre Marsili, benedettino di
S; Anselmo, uno di quelli che più ne sanno nel mondo sulla
liturgia, che è anche nostro amico: la prima sera vennero 37
persone, la seconda vennero i 17 che vengono a tutte le cose: la
signora non so chi dell'adorazione notturna, tal de' tali dei
boys scouts, ecc.... Che ne è successo di tutta quella massa di
gente che veniva a messa la domenica? Benché il parroco avesse
riempito l'ingresso della chiesa di cartelloni che annunciavano
la catechesi, nessuno si fece vedere.
Il Concilio parla di catechesi perché bisogna smontare
molte idee della gente. Bisogna dar loro una vera Parola, un
cristianesimo vivo, bisogna spogliarsi di quel moralismo che si
portano addosso: che tutto si fonda sui nostri pugni, sui nosti
sforzi e le nostre opere.
La gente crede che il cristianesimo sia una legge che
bisogna compiere a forza di pugni; e siccome tutti si sentono
molto borghesi e pigri non intendono complicarsi ttroppo le cose
con tanti pasticci: a messa la domenica e poco più... poi uno se
ne va a casa, litiga con la moglie e, se la domenica seguente
vuol fare la comunione, si confessa e basta.
Di fronte ad un processo di crisi di fede perché non si
danno i segni della fede, il Concilio si è proclamato
"ecumenico". E con quanta sorpresa la gente che pensava che i
protestanti fossero.... mamma mia! Tutti da inferno! e che gli
Ebrei sono la sinagoga di satana, quelli che hanno ammazzato
Gesù; adesso si sente dire che i protestanti sono nostri
fratelli e gli ebrei nostri amici.
La gente ha bisogno di catechesi perché gli si spieghino
tutte queste cose, perché il cambiamento è molto grande, serio e
profondo. Per questo ogni volta che c'è stato un Concilio Dio ha
suscitato carismi, santi che hanno portato avanti il Concilio e
l'hanno avvicinato al popolo. Ci sono stati anche Concili che
hanno abortito perché la Chiesa per i suoi peccati non li ha
accettati.
Io dico con il cuore in mano che il Concilio è una grande
primavera per la Chiesa. Benché molti vogliano veder nemici da
tutte le parti e cerchino di opporre una reazione, una reazione
conservatrice. Ma lo Spirito Santo non lo si può ingabbiare e
porterà avanti il rinnovamento voluto dal Concilio.
Questo Concilio non ha proclamato nessun dogma. Si è
parlato di dialogo con gli atei. Tutto ciò rappresenta qualcosa
di grande per la Chiesa che usciva da un periodo di lotta col
modernismo, in
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una posizione di condanna contro il mondo e contro tutto. Lo
Spirito Santo ha detto: coraggio! ed ha aperto un pò le porte.
Per me è una meraviglia. Lo Spirito Santo ha cominciato a
soffrire con potenza.
Come portare alla realtà questo Concilio? Questo è il
nostro problema: portare il Concilio alle parrocchie, alla
gente. Questo è quello che noi cerchiamo nel nostro piccolo.
Come portare il Concilio alla parrocchia?
Noi parliamo di catecumenato, di comunità cristiana
catecumenale che risponda a questa realtà.
Una comunità catecumenale inserita all'interno della
parrocchia, presieduta dal Parroco, la quale comincia a creare
all'interno della parrocchia alcuni punti interrogativi.
Se il cammino catecumenale è un cammino di fede, nella
misura in cui i membri cominceranno ad aver fede, cominceranno a
creare segni per i fratelli che li circondano, siano essi
religiosi naturali o autentici cristiani.
Questo risponde certamente alla crisi di fede: una comunità
eterogenea, formata da sposati, celibi, giovani, vecchi, ricchi
e poveri, istruiti e ignoranti, uomini e donne, fra i quali si
dà l'amore e l'unità come segno dell'esistenza di Dio fra gli
uomini, perché questi credano vedendo i segni di fede.
Risponde alla scristianizzazione perché questa comunità
catecumenale comincia un cammino verso la fede partendo dalla
sua fede infantile attraverso un lungo catecumenato di anni, nel
quale saranno iniziati al cristianesimo, nel quale rivivranno il
battesimo per tappe, come la Chiesa primitiva.
Risponde alla desacralizzazione, perché, nella misura in
cui comincia a nascere in noi la fede e l'amore, questo si
manifesterà in segni, in sacramenti, si tradurrà in risposte.
Apparirà allora una liturgia viva, che non sarà più una scorza
vuota ma che sarà un corpo esteriore che nasce da una realtà
viva nel profondo di noi stessi.
Questa era il preambolo di quello che volevo dire.....
Qual'è la missione di questa comunità? E' di questo che voglio
parlare. Abbiamo detto che questa comunità vuole rendere il
Concilio una realtà all'interno della Chiesa.
A poco a poco questo cammino fa apparire una nuova
struttura di Chiesa, trasformando la comunità parrocchiale
massiva in una struttura di piccole comunità, che sono nate le
une dalle altre e che formano la Chiesa locale.
Questa nuova forma, allo stesso modo della struttura
cellulare del corpo vivente, risponde meglio alle condizioni del
mondo attuale.
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Una struttura nella quale ogni
comunità ha il suo presbitero,
il suo diacono, e nella quale
appaiono tutti gli altri
carismi che formano il Corpo.
Posso dirvi che ci sono
parrocchie nelle quali
esistono già sei comunità nate
le une dalle altre e che
camminano tutte in comunione.
Le une conducono le altre nel
cammino catecumenale e c'è
un'obbedienza perfetta. Perché
se non c'è obbedienza al
catechista non c'è cammino
catecumenale. E' come se qui
nessuno vuol seguire il
cammino che noi vi
tracciamo..... non ci resta
allora che andarcene.
Questa Chiesa vede apparire i carismi. Attraverso il
catecumenato ciascuno di voi scoprirà il suo posto nella Chiesa,
con un carisma determinato. Non esisteranno cristiani di truppa,
per così dire. La Chiesa è formata da carismi diversi che fanno
presente il Mistero Pasquale di Gesù Cristo in un Corpo
organico. Uno sarà diacono, un altro presbitero; ci saranno
apostoli, profeti, sposi (il matrimonio cristiano è segno
dell'amore di Gesù Cristo per la sua Chiesa e in questo senso ha
una missione che nessun atro tipo di matrimonio; un matrimonio
che non sia cristiano non può sopravvivere: solo il cristiano
ama fino a lasciarsi uccidere dall'altro come Gesù Cristo si è
lasciato uccidere per la sua Chiesa. Quando non si dà questo
amore il matrimonio è una farsa ed è per questo che una
percentuale altissima di matrimoni sono un fallimento. Il
divorzio s'impone come una necessità in tutti i paesi, perché
l'amore umano ha un limite che è, l'amare l'altro in ciò che ti
distrugge: questo è impossibile se non si ha lo Spirito di Gesù
Cristo vincitore della morte. Per questo il matrimonio cristiano
è un segno per il mondo). Sorgeranno anche le vedove, come già
stanno sorgendo nelle comunità; vedove non solo in senso fisico
ma perché hanno un servizio concreto che è il carisma
dell'ospitalità, del servizio agli apostoli, di visitare gli
infermi, di aiuto ai poveri; sorgeranno nelle comunità apostoli
e profeti (che sono i loro collaboratori), i quali andranno a
predicare la Buona Notizia in qualunque parte del mondo siano
chiamati; sorgeranno vergini, le quali scopriranno il loro
carisma di verginità anche continuando a vivere presso le loro
famiglie. Questo era quello che avveniva nella comunità
primitiva. Ed è questo ciò che appare ai nostri occhi in una
meravigliosa fioritura con modalità proprie del nostro tempo.
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Il parroco presiede la comunità più adulta ed è come un
vescovo nella sua Chiesa locale; ha il suo collegio di
presbiteri che governano le rispettive comunità.
Questo corpo che appare all'interno della struttura
parrocchiale va assorbendo lentamente le specializzazioni che
esistono nelle parrocchie. Senza aggredire nessuno né opporsi a
nessun tipo di movimento.Non ci saranno comunità specializzate
ma carismi all'interno di ogni comunità, i quali nascono dalla
forza del Corpo di Cristo risuscitato che e la sua Chiesa.
La Chiesa locale chiama i lontani.Questo fra di noi è un
fatto. Abbiamo sperimentato che quelli che formano la prima
comunità sono persone generalmente molto vicine alla parrocchia
(anche se non fisicamente); ma la seconda, terza e le altre
contengono gente che non frequentava più la Chiesa, gente che si
era allontanata. Possono essere parenti, amici, compagni di
lavoro di quelli della prima comunità. Perché le attitudini che
cominciano a vedere in questi li sorprendono e attirano
l'attenzione.
Questa comunità avvia un nuovo tipo di spiritualità: non
una spiritualità divisa, di tipo mistico; ma una spiritualità
che si manifesta nella vita. Una spiritualità storica, fondata
sulla storia della salvezza, sulla Parola di Dio.
Scoprirete che Dio vi parla attraverso la vostra storia,
attraverso gli eventi concreti di ogni giorno: lì è il luogo in
cui Dio è presente, in cui dialoga con te e in cui devi dare la
tua risposta. Perché ormai non esiste più una spiritualità di
tempio, in cui si ha il sacro e il profano, ma una spiritualità
della vita, della storia.
Vorrei dirvi una cosa. Molti penserete: e che succede di
quelli che non stanno in comunità?
Vorrei spiegarvi gual'è la missione della Chiesa per il
mondo. LA CHIESA SALVA IL MONDO.
La Chiesa locale, una comunità di comunità impiantata in un
determinato territorio, in una città, nasce perché lì un
apostolo porta la Parola che è lo sperma dello Spirito.
Coloro che accolgono e custodiscono questa Parola iniziano
un cammino catecumenale in comunità per formare la Chiesa,
perché su di loro discende lo Spirito santo. Allora nascono come
figli di Dio e sono la shekinà, la presenza di Dio nel mondo ,
la Chiesa: una comunità di fratelli.
Questo è un mistero impressionante: un gruppo di uomini
sono deificati e formano il Corpo di Gesù Cristo risorto, il
Figlio di Dio. Se questo si dà in un luogo, lì si dà la vittoria
sulla morte. Questo è un annuncio costante della Buona Notizia
che ormai la Vita Eterna è arrivata, che il Regno di Dio è
vicino. E questo salva il mondo.
Per questo per noi è molto importante che ciò avvenga, che
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il mondo veda questo e non qualcosa di simile, o un surrogato.
Per questo qui sarete ammessi a rinnovare il vostro battesimo,so
lo coloro che avrete lo Spirito Santo. Chi non lo avrà non andrà
avanti.
San Giovanni Crisostomo dice: quante volte ripeterò che chi
non farà le opere dello Spirito Santo, chi non fa la virtù senza
sforzo non può essere ammesso al battesimo? Chi non fa opere di
vita eterna non può essere battezzato.
Perché? Perché ciò che ci interessa è il sale, non sale
misto a sabbia che non serve per salare.Per quanti sacchi di
sale misti con s'abbia getti in una minestra, riuscirai soltanto
a sciupare tutto. Invece getta soltanto un pò di sale fino e si
sala tutto.
E chi non va avanti non gli succede niente: sarà una patata
salata. Perché l'importante non è essere sale, ma che esista del
sale che salvi il mondo, che il Regno di Dio arrivi a tutti gli
uomini, che tutti ricevano l'annuncio della Buona Notizia. Per
questa missione Dio elegge la sua Chiesa. E Dio elegge chi vuole
e come vuole; non siamo noi che scegliamo Dio.
Quindi se qualcuno non fa opere di vita eterna non è
giudicato come se fosse cattivissimo. Semplicemente non è eletto
per essere Chiesa e basta. Noi non sappiamo se è successo perché
non ha saputo rispondere alla Parola; la sola cosa che sappiamo
è che non ha lo Spirito Santo e che perciò non è eletto. E
basta. Perché non molti sono i chiamati e pochi gli eletti.
Molti cominciano il catecumenato e pochi finiscono l'ultima fase
degli "eletti". Succedeva la stessa cosa alla Chiesa primitiva,
e non succede nulla: perché l'importante è che tutto sia salato
e non chi sia il sale.
E' come se sceglielessimo un corpo di difesa della città
perché la liberino da chi l'attacca. Vengono scelti i più
idonei; ma se uno non è scelto non si arrabbia e nessuno gli
sputa in faccia, perché l'importante è difendere la breccia e
rendere un servizio a tutta la città, indipendentemente da chi
lo faccia.
Con la Chiesa succede la stessa cosa: è un servizio per gli
uomini. E per questo servizio Dio ha scelto fin da principio chi
ha voluto. Questo non toglie la libertà. Io ho parlato a tutte
le messe e siete venuti voi soltanto; e qui siete liberi di
restare o di andarvene. Ma se qui siete voi e non altri, ) per
qualcosa.
Come salva il mondo questa comunità? Vorrei dirvi qualche
idea su ciò.
In un determinato territorio Dio ha formato la sua Chiesa.
Dio ha stabilito lì la sua Chiesa per rendere un servizio agli
uomini. La Chiesa è un servizio per il mondo, per le nazioni. Le
nazioni benediranno Dio che ha mandato la Chiesa per loro.
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C'è quindi un primo cerchio di
persone che sono chiamate ad
essere fecondate, fermentate
ed illuminate da voi. Sono
coloro che, per il contatto
con Voi, saranno chiamati da
Dio a costituire la Chiesa
come sacramento, come corpo
visibile, come segno.
Vi è poi un gran cerchio di
fratelli che quanto meno non
entreranno mai a far parte
giuridicamente della Chiesa,
ma che devono essere salati,
illuminati e fermentati da
voi. Sono quei fratelli che si
vedono e dicono: questi sono
completamente alienati; sono
quei tali di Jeova, perché
parlano di Yahveh...
Questa è la prima cosa che pensano; o che, siccome avete sempre
la Bibbia fra le mani, siete mezzi protestanti. Questo tale, per
esempio, che è architetto, che lavora e guadagna abbastanza
bene, che ha una casa in campagna per trascorrere il fine
settimana con la moglie e i figli, ha conosciuto certuni che non
la pensano come lui. Costoro, con la loro vita, gli stanno
dicendo qualcosa, lo chiamano a conversione, illuminano la sua
realtà profonda. Gli annunciano la Buona Notizia, che la morte è
stata vinta. Che non c'è solo il suo scetticismo, che non si
tratta solo di leggere Heidegger e amare le bestiole, perché la
realtà è molto pii grande.
La Chiesa situa quest'uomo nella sua realtà profonda.
Perché l'uomo ha perso di vista la sua realtà totale, non
sa chi è né qual'è la verità. Non ha un axis, un punto di
riferimento.
La Chiesa non forza né obbliga nessuno. Ma è lì, e questo
tale vede la sua realtà e la sua propria vita messe a confronto.
Questa gente è fermamente in qualche modo dalla Chiesa. Vede
l'amore che c'è dentro di essa e comincia a cambiar opinione:
questi non sono tanto scemi come credevo né una setta come
pensavo. E' gente magnifica, mi tratta con affetto, mi aiutano.
Questo amore è quello che sala gli uomini. La Chiesa se ne sta
in mezzo a loro per anni camminando accanto agli uomini. Quando
quest'uomo è felice perché tutto gli va bene si sente euforico e
non si ricorda della Chiesa. Ma quando si sente deluso,
distrutto perché gli è successo qualcosa imprevisto che non
capisce e che ridimensiona la sua vita: la figlia che ha la
leucemia o che va via di casa...., la disgrazia situa l'uomo
nella sua realtà, lo disaliena: il Vietnam, il cancro, le
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ingiustizie non trovano risposta nell'uomo, allora la Chiesa sta
lì, dando la Buona Notizia che la morte per gli uomini è stata
vinta.
A poco a poco quest'uomo continuando a vivere viene
illuminato e va confontando la realtà della sua vita.
Ammira coloro che si amano come lui non è capace e, siccome
ha una filosofia pasticciona, pensa che loro sono così perché è
gente straordinaria, gente buona, selezionata, che ha molta
forza di volontà, che si sacrifica; lui invece si sente molto
borghese e pigro.
Quest'uomo, in un modo o nell'altro, è illuminato. Se la
Chiesa gli, è vicina lo aiuta, ridimensiona la sua vita,
corregge le sue idee, e lui pensa che non è poi tutto così
oscuro come gli sembrava, pensa che dovrebbe anch'egli essere
come loro, ma non se ne sente capace. Quest'uomo è fermentato e
salato dalla Chiesa che per il solo fatto di starsene lì zitta,
senza fare violenza a nessuno, fa presente Dio.
La Chiesa ha una missione profetica che rispetta la libertà
degli uomini. Quando Dio invita Giona a Ninive non gli dà la
garanzia che si convertano; lo manda soltanto a predicare la
penitenza per il perdono dei loro peccati; non gli dà nessuna
garanzia. La maggioranza dei profeti furono lapidati.
La Chiesa con l'amore illumina e salva perché quest'amore
fa presente Dio. Questo cerchio di persone, in qualche modo,
sono fermentati e salati dalla Chiesa.
Vi è un altro cerchio ai quali la Chiesa fa male, li
disturba perché li denuncia. Sono coloro che non sopportano di
non possedere loro tutta la verità, tanto che il solo fatto che
qualcuno la pensi diversamente li scoccia. Sono quelli che
lottano contro la Chiesa e la perseguitano.
Quelli del gruppo precedente sono gente di più o meno buona
volontà, quelli che cercano e che sono fermentati perché in
qualche modo accolgono la notizia che Dio perdona gratuitamente
i loro peccati e che la morte è stata vinta, che è loro offerto
il Regno di Dio. Perché questo annuncio deve pervenire a tutti
gli uomini.
Quest'altro gruppo di persone non sopporta questo annuncio.
Sono i farisei che si sentono denunciati dalla Chiesa e vogliono
distruggerla perché li scoccia maledettamente. Sono quelli che
uccidono i cristiani.
Davanti a loro la Chiesa non ha altra missione che quella
di lasciarsi uccidere, lasciarsi distruggere, addossarsi il
peccato degli altri. E' l'attitudine di Gesù Cristo davanti ai
Giudei che oggi continua nella storia. L'unico modo che ha la
Chiesa per dimostrare loro che la morte è stata vinta, è quello
del SERVO DI YAHVEH.
La missione della Chiesa è quella del Servo di Yahveh.
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Isaia ha quattro canti del Servo di Yahveh uno dei quali
abbiamo cantato ieri allo spezzare il Pane. Isaia dice del
Servo: “Is. 53, 2b-12...".
Questo, come altri canti impressionanti che ci sono del
Servo di Yahveh, è la missione della Chiesa.
La Chiesa, dice San Paolo, soffre nella sua carne quello
che manca alla passione di Cristo (cfr. Col. 1,24) in questo
annuncio che Gesù Cristo ha portato in mezzo a noi dell'amore
per gli uomini e che continua a portare in ogni generazione
attraverso la Chiesa.
In ogni generazione bisogna annunciare agli uomini la Buona
Notizia. Ci sono uomini che non l'ascoltano. Per questo ci è
stata profetizzata la persecuzione. Ci sono uomini in malafede.
Ci sono, uomini profondamente presi dal male. Costoro, dice San
Giovanni, non vengono alla luce perché la luce denuncia che le
loro opere sono cattive e non vogliono che lo si veda.
Dio ha giudicato il peccato degli uomini e il suo giudizio
è stato il perdono. La misericordia è stato il verdetto di Dio
di fronte ai nostri assassini e peccati. Ora è annunciato questo
perdono e vi è un secondo giudizio, a seconda che sia accolto o
no questo perdono gratuito.
Colui che conosce questo perdono e non lo accoglie condanna
se stesso, perché permane nel peccato e rifiuta la salvezza. Il
suo è peccato contro lo Spirito. Perché l'accettare il perdono è
libero: se non si crede non lo si accetta.
Costoro, invece di accettarlo, chiamano indemoniato e
blasfemo chi gli annuncia il perdono.
Dice Gesù: Se dicono di me che sono indemoniato, che cosa
non diranno di voi? Perché il discepolo non è da più del suo
maestro.
Per questo motivo, fratelli, qui siete chiamati ad un
cammino catecumenale che termina nella morte, nella morte di
croce per amore dei fratelli. Voi tutti finirete sulla croce:
quelli di voi che il Signore sta chiamando.
La Chiesa primitiva aveva piena coscienza di ciò quando
dice nel Vangelo: uno si avvicina a Gesù egli dice: ti seguirò
dovunque andrai; Gesù gli dice: vuoi venire con me? Perché?
Perché ti sembra meravigliosa questa vita bohemienne di andare
di qua e di là senza lavorare, viaggiando, visitando paesi?
Dici: fantastico! me ne vado con lui.... Gesù gli dice: sai chi
sono io? Sono uno che se ne va a Gerusalemme per essere
ammazzato.
Nessuno, da se stesso, può volere di essere trascinato alla
morte se Gesù non lo chiama. Per questo Gesù dice a quest'uomo:
gli uccelli dell'aria hanno nidi e le volpi tane ma il Figlio
dell'uomo non ha dove reclinare il capo. Gli disse così, e
l'altro deve aver capito bene perché il Vangelo non ne dice chi
più.
Nessuno può seguire Gesù Cristo semplicemente perché lo
desidera. Perché seguire Gesù Cristo vuol dire seguirlo nella
morte, a Gerusalemme, per essere ammazzato dal mondo.
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E' Dio colui che elegge. Per questo, subito dopo, Gesù
disse ad un altro: tu, vieni e seguimi. E quello dice: io? Se
devo sotterrare mio padre! come posso lasciarlo senza averlo
sotterrato! E Gesù gli risponde: lascia che i morti
seppelliscano i loro morti; tu vieni e seguimi per annunciare
con me il Regno di Dio.
E' Gesù colui che chiama.
Tutti voi siete qui siete stati segnalati a dito da Dio,
siete stati chiamati da Dio, il quale vi darà la Vita Eterna.
Andrete a vincere la morte perché vi si darà Gesù Risuscitato.
Morirete nella vostra stessa famiglia, per la moglie, per gli
amici, per i figli.....
Ogni giorno che succede? Che molti giovani vogliono
realizzarsi nella politica, o in quel che sia e magari a casa
loro non accettano il padre. Qui, no. Qui, il primo che
accetterai sarà tuo padre che è un fascista... Seno son tutte
chiacchiere e bugie. Ho conosciuto uno che cercava se stesso nel
fare comizi e sua moglie gli metteva le corna (perdonatemi)
perché non era capace di amarla, perché non si dedicava mai a
lei. Come succede a tanti che si danno al domino, agli scacchi o
alla caccia e abbandonano la famiglia. Qui, no. In Italia
abbiamo fatto l'esperienza che se nella prima comunità c'è una
ragazza, nella terza ci sono i genitori. Sapete perché? Perché i
genitori hanno visto in lei attitudini che non sanno spiegarsi;
la figlia, dopo la comunità, non è più la stessa di prima.
E, al contrario, se c'è un adulto, dopo entrano la moglie e
i figli. Perché? Perché manifesta i segni che attirano
l'attenzione. Sono i segni che chiamano gli altri ad ascoltare
il kerygma, perché hanno visto in altri attitudini che non sanno
spiegarsi.
Quali attitudini? Quella del Servo di Yahvéh: che si lascia
giudicare da tutti senza giudicare nessuno, risponde al male con
il bene, che si addossa il peccato degli altri. Questo fa il
Servo di Yahveh.
E questo si dispone a fare lo Spirito con voi perché siate segno
per gli uomini. Vi lascerete uccidere.
Questo è rivoluzionario e scandaloso nel mondo di
contestazione e giustizia sociale in cui viviamo.
Eppure questa è la missione del cristiano: lasciarsi
uccidere. In ciò si manifesterà l'amore che vi sarà consegnato.
Questo farà in voi lo Spirito di Cristo.
Invece di giudicare gli altri, che è l'unica cosa che sai
fare, ti lascerai uccidere dai loro peccati senza giudicarli,
rimettendo il giudizio a Dio.
San Paolo dice agli schiavi cristiani di obbedire ai
padroni giusti e a quelli ingiusti. Perché, al male che gli
facevano, Gesù Cristo rispose con il perdono.
Quando gli diedero uno schiaffo non lo restituì, anche se
lo aveva ricevuto ingiustamente.
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Ogni volta che un cristiano fa questo nel mondo, sta
facendo un atto escatologico: fa presente il giudizio finale,
quando Dio verrà a giudicare i vivi e i morti.
Questo, ad ogni livello. Non giudicare. Questa mattina
abbiamo visto che questo è quello che fa l'uomo nuovo: accetta
l'altro, lo comprende, lo ama così com'è, benchè sia suo nemico.
E questo, non per una tattica o con uno sforzo, ma per dono
gratuito di Dio.
E quando tua moglie, i tuoi figli, il tuo collega, il tuo
superiore sono tuoi nemici? Quando hanno attitudini che ti
distruggono, quando non. sono come piacerebbe a te. E in che
cosa, appunto, si dimostra che,tu hai vinto la morte? Nel fatto
che tu passi attraverso la morte, lasciandoti uccidere dal
difetto dell'altro che ti distrugge. Non fai più violenza. Se
orami son tredici anni che tuo marito non ti porta più al
cinema, non hai più bisogno di piantargli un muso lungo così
perché ti ci porti: capisci che se non ti ci porta è perché non
gli piace o non vuole; certo che è un peccatore che ti lascia
sola, ma tu gli vuoi bene così, proprio li dove ti uccide. Ormai
non ti preoccupi più che ti vogliono bene: ora sei tu che ami
gli altri. Perché questa è la tua salvezza: che ti è stato dato
lo Spirito perché tu possa fare così, che sei nato di nuovo.
Ormai non t'importa più che non ti amino: tu ami e comprendi
tutti. Assumi il peccato degli altri.
Questa è l'attitudine di Gesù Cristo: assumere il peccato
di tutti gli uomini, come abbiamo letto in Isaia, addossarsi i
risentimenti, gli egoismi, i peccati di tutti gli uomini. Egli
non giudicò ma lasciò che lo crocifiggessero, guadagnando la
salvezza per noi.
Ma Cristo vuole che ciò continui ad essere fatto nel mondo.
Come si accorgeranno gli uomini di oggi che Cristo continua a
perdonare i peccati e a dare gratuitamente la vita eterna? come
si accorgeranno che Dio li perdona benché siano peccatori?
Nessun angelo andrà a dirglielo di notte. Per questo il mondo
pensa che Dio se ne stia con un randello grosso così per
castigare ogni peccato che commettiamo.
E per questo vanno a messa dal momento che hanno pur
bisogno in qualche modo di pregare Dio. Come si accorgeranno gli
uomini della nostra generazione che Dio ci ama così come siamo?
Come conosceranno la Buona Notizia? Come si accorgerà tuo
marito, che è un emerito egoista, che quando torna dal lavoro
non ne vuol sapere niente di te e accende il televisore per
vedere la boxe, che Dio lo ama così. SE TU LO AMI COSI':
PECCATORE.
E chi è capace di amare così, quando noi tutti appena
appena uno ci aggredisce lo facciamo a pezzi? Chi vuole stare
con un egoista, con un ubriaco, con uno sfruttatore dei poveri?
Chi sta con un egoista, diventa egoista... Chi ama il nemico?
COLUI CHE HA VINTO LA MORTE, colui che ha ricevuto lo Spirito di
Gesù Cristo
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vincitore della morte: la Chiesa, i cristiani. LA CHIESA SALVA
IL MONDO ASSUMENDO IL PECCATO DEGLI UOMINI.
Questo scandalizza. "Qual'è il vostro impegno politico e
sociale di fronte alle strutture ingiuste?", ci chiedono. E
dicono: queste comunità angeliste e mistiche... tutto il giorno
a pregare senza far nulla. Vogliono vedere opere, subito.
Noi diciamo di no; che per fare opere bisogna essere
cristiani; che noi ora siamo in cammino; che quando saremo
cristiani Cristo vivrà in noi ed allora il cristiano in
un'industria farà bottoni come tutti gli altri, e se gli altri
si mettono contro il padrone che è un borghese schifoso, egli
amerà gli operai ma amerà anche il padrone ingiusto, e
continuerà a far bottoni.
Siamo assolutamente convinti di questo.
Io, oggi, in un'industria, siccome non sono Gesù Cristo,
dico: sporco maledetto faccia da schiaffi! disgraziato! Ed ho in
parrocchia un gruppo in cui mi riunisco e dico: così non si può
continuare; gli uomini sono oppressi, e così e cosà e sporchi
maledetti.... Ho bisogno di gruppi per un'azione più efficace.
E' evidente: la tua azione non è cristiana perché tu non sei
cristiano.
Il giorno che tu sarai cristiano, anche la tua azione lo
sarà e non avrai nessun tipo d'impegno perché sarà Gesù Cristo
colui che agirà quando tu agirai.
Oggi c'è crisi di azione: perché? Semplice: perché non
siamo cristiani. Ma se veramente tu sei cristiano, ti assicuro
che le tue attitudini in famiglia, nel lavoro, dappertutto sono
quelle di Cristo. Quello che succede è che a questo non ci
crediamo e ci sembra un'utopia. San Paolo dice: non sono io che
vivo, è Cristo che vive in me.
La Chiesa è Cristo stesso che continua nella storia a
lasciarsi uccidere per i peccati degli uomini.
Per questo, questo terzo cerchio, come Giuda, ha una
missione molto importante nel cristianesimo. Giuda ha una parte
molto attiva nel Mistero Pasquale di Gesù: è incaricato di
uccidere Gesù Cristo. Coloro che attaccano la Chiesa hanno la
missione importantissima di far risplendere davanti a tutti che
Cristo continua a vivere lasciandosi uccidere e perdonando.
Il sangue dei cristiani continua a versarsi nel secolo XX
per la remissione dei peccati.
Santo Stefano, il primo martire, quando è lapidato come
bestemmiatore dai guerriglieri di allora, che cosa diceva?
'Padre ti offro il mio sangue per loro: non imputar loro questo
peccato'. Perché dice ciò? Perché il suo sangue è il sangue
stesso di Cristo che dà la salvezza. Così gli assassini in Santo
Stefano sono perdonati e salvati dal sangue del martire, offerto
per loro, che è il sangue stesso di Cristo che vive in lui.
Così sono perdonati i peccati degli uomini. E questo è un
atto escatologico che deve realizzarsi in ogni generazione.
Questa è la missione della Chiesa.
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Ma a questo scopo è necessario prima che Gesù Cristo ti
salvi dalla morte e ti dia la vita eterna.
Gli "Atti di Felicita e Perpetua", due martiri della Chiesa
primitiva, raccontano che Felicita era in prigione con la sua
padrona Perpetua, condannate entrambe alle fiere. Felicita era
giunta al momento di dare alla luce un bambino. Partorì nel
carcere e gridava. Il carceriere, deridendola, diceva: 'se gridi
ora che farai domani, quando le fiere ti divoreranno?'.Ed essa
rispose: 'nel circo non soffrirò io, soffrirà Gesù Cristo,
perché Cristo vive in me'.
I primi cristiani avevano un'assoluta convinzione che nel
martirio non erano loro che soffrivano: era Cristo che moriva
con loro assumendo il peccato degli uomini. Questa è la
spiritualità dei martiri.
Oggi si scopre che nel cristianesimo non c'è altra
spiritualità che questa. Purtroppo noi invece abbiamo fatto
della Chiesa non una missione per il mondo ma un rifugio nel
quale tutti gli uomini possono incontrarsi con Dio ad un livello
religioso-naturale.
Vedete la differenza? Abbiamo fatto della Chiesa un tempio
in cui gli uomini possono andarsi a confessare quando commettono
un peccato e dove hanno un rapporto con Dio a base di riti e
sacrifici. Ma è questa forse la missione della Chiesa nel mondo?
LA CHIESA E' UN CORPO VIVO DI UOMINI CHE SONO IL TEMPIO DI DIO.
Il tempio non è un recinto di pietre morte.
I cristiani sono il tempio vivo di Dio, in cui tutto ciò
che è accessibile agli uomini lo diventa attraverso di loro. Per
questo ì cristiani sono sacerdoti, perché partecipano al
sacerdozio di Gesù Cristo, che è l'immagine del Padre. Gli
uomini cambieranno la loro falsa immagine di Dio se vedono te
cristiano.
Ma, per questo, dobbiamo prima darti Gesù Cristo
gratuitamente. Perché ora ti lasci forse percuotere
ingiustamente? ti lascerai uccidere? Ora sono tutte buone
parole; ma domani, se tua moglie non manderà a letto i bambini
all'ora che vuoi tu: un macello, vi urterete e litigherete.....
Se non siamo cristiani, è perché non abbiamo fede; dove si
dà la fede? IN UN CATECUMENATO. E qui che cosa facciamo? Proprio
questo: la Chiesa si accinge a gestare in voi la fede, Gesù
Cristo stesso.
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Pranzo alle 13,30 - 14
Intervallo
Alle ore 16,30 continua la catechesi del
SERVO DI JAHVE'
Qualcuno si è scandalizzato di quello che ho detto questa
mattina, che bisogna lasciarsi uccidere, accettare e caricarsi
con il male.
E' indubbio che questo è rivoluzionario. Lo capisco. Parlo
senza peli sulla lingua, dico quello che penso. Qui non ci sono
problemi. Poi vi si chiederà se volete continuare. Chi non vuole
lo dica tranquillamente e non succede nulla.
Capisco perfettamente la difficoltà di accettare questo,
perché siamo tutti catechizzati da una doppia catechesi: una
catechesi mezza marxista e un'altra psicologia.
Ci sono due falsi profeti nel nostro tempo; Freud e Marx.
Sono falsi profeti non perché non sia vero quello che dicono, ma
perché ne fanno un assoluto. L'Apocalisse chiama falso profeta
colui che nega che Gesù Cristo è il Signore! Ed essi sono falsi
profeti perché dicono che la croce di Cristo non serve per
nulla: quello che salva è la psicoanalisi e la rivoluzione
marxista. Cristo è un alienante, un profeta che in fondo fu la
vittima del potere costituito. La Chiesa aliena gli uomini.
Questa doppia catechesi l'abbiamo molto radicata dentro di
noi e appare nelle nostre idee e nel nostro linguaggio.
Per poterci capire dobbiamo uscire dal contesto di marco
Chiesa in cui siamo.Da questo contesto è impossibile capire
quello che sto dicendo. Perché quello che abbiamo letto questa
mattina nel Sermone della Montagna, se si applica alla società
di massa, alla nazione, è utopico e non può essere compiuto. Si
può applicare solo addomesticandolo, addolcendolo e
trasformandolo in una caricatura. Perché S. Matteo è chiaro: non
resistere al male. E S. Luca dice: a colui che ti vuole togliere
ingiustamente quello che è tuo, non lo disturbare. E la Didaché
è uno dei documenti più antichi che abbiamo della Chiesa
primitiva, incomincia dicendo: "Ci sono due vie, una della vita
e l'altra della morte. La via della vita è l'amore per i
nemici", e spiega in modo molto esplicito cosa significhi
l'amore al nemico: non resistere al male. Lo stesso San Paolo
dice che non si tolleri nella comunità nessuno che renda male al
male: perché chi lo fa non ha Gesù Cristo.
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Questo scandalizza oggi. Capisco. Ma io parlo a fratelli
che vivranno un nuovo tipo di Chiesa, la Chiesa del domani,
senza alcun tipo di concordato. Oggi questo non è una realtà e
ci sono concordati con lo stato e il cattolicesimo è religione
ufficiale. Sono partito dal fatto che ci troviamo in un'epoca in
cui le nazioni stanno uscendo dalla Chiesa e questa rimarrà
libera, perché le nazioni non saranno confessionali, ma saranno
governate da tecnocrati. Così la Chiesa potrà compiere la sua
missione. Non ci saranno più privilegi per vescovi, né papi, né
preti. Questo succede già in altre nazioni.
E' evidente che la Chiesa non può stare zitta di fronte a
certe cose che fa uno stato. Io non ho detto che bisogna stare
zitti zitti. Tutto al contrario, bisogna dire la verità. Se la
Chiesa non la può dire, a volte, è perché ha le mani legate.
Gesù Cristo ha sempre detto la verità e proprio per questo lo
presero e lo uccisero su una croce. Noi diciamo: di la verità al
tuo fratello perché lo ami e non perché lo odi. Se non ti
ascolta e per di più ti vuole uccidere, perché con quello che
gli dici lo stati denunciando: lasciati uccidere e accettalo,
caricandoti il suo peccato, non resistere al male che ti fa.
Questo è quello che fece Gesù Cristo che chiamò a conversione i
Farisei con parole molto dure perché li amava; ma alla fine si
lasciò ammazzare da loro perdonandoli e spargendo il suo sangue
per loro.
E non resistere al male non soltanto nel terreno politico,
che è il più spettacolare (tu denunci una serie di cose in
fabbrica e ti cacciano ma resti agli occhi dei colleghi come un
idolo); non solo a questo livello ma anche ad altri livelli non
devi resistere al male: familiare, personale, ecc., accettando
la tua realtà di nevrosi, di omosessualità, di adulterio:
accetta il tuo proprio male, caricati la tua croce, accetta la
tua realtà di peccato.
La posizione del Servo di Jahvé è chiara. Per noi il
Vangelo non è né utopia né esagerazioni: si compie alla lettera.
E' scritto proprio perché era esperienza viva nella Chiesa
primitiva. Le comunità cristiane compiono il Vangelo alla
lettera perché gli è dato come dono gratuito. Non mettono
palliativi al Sermone della Montagna. Il Vangelo è esperienza di
uomini che hanno dato la loro vita.
Questo non si può capire a livello razionale e cercare di
applicare il Vangelo come una legge. Come se il Vangelo fosse un
libro come il Capitale di Marx. Così fanno le comunità di tipo
socio politico: il Vangelo è la verità: bisogna compierlo a
forza e chi non lo fa..... bastonate. Credete che questo si
possa fare? forse si può trasformare il Vangelo in una legge?
Come potrà essere una legge il Sermone della Montagna? che è
molto più difficile dei dieci comandamenti che nessuno ha potuto
compiere? Perché se prima per adulwww.
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terare dovevi andare a letto con una donna, ora basta guardare
una donna con desiderio; e se prima per essere assassino dovevi
uccidere cruentemente, ora basta chiamare un altro
'imbecille'!.......... Chi è capace di compiere questo come una
legge? Chi non ha mai detto "imbecille"?
E poi incontriamo comunità socio-politiche che prendono il
Vangelo e lo compiono come una legge: "non l'impegno".E coartano
la gente, danno grandi pugni sul tavolo contro i vescovi che
sono alleati dei padroni della società che mettono il popolo
sotto i piedi e lo opprimono, ecc.
Chiaro: siccome noi predichiamo il Servo di Jahvé questi
gruppi sono contro di noi e dicono che siamo l'ultima arma che
la Chiesa ha per allearsi con il potere costituito e
sottomettente sotto il suo giogo il popolo e sfruttarlo Se
qualcuno la pensa così se ne vada e non perda tempo.
Perché noi non predichiamo questo. Noi predichiamo che il
Vangelo è stato scritto dallo Spirito Santo e che è esperienza
di comunità in cui vive lo Spirito Santo. Tutti questi gruppi
partono dal presupposto che siamo cristiani e che in quanto tali
dobbiamo impegnarci per agire.
Tutte le parrocchie sono piene di comunità di questo tipo.
Sono comunità che si radunano per agire meglio e lottare contro
le strutture che ci opprimono. Tutte dicono lo stesso. Potete
parlare con questi fratelli che sono venuti dalla Colombia e che
hanno esperimentato questo. Perché qui si parla molto, ma in
Sud-america si prende la pistola, si spara e via.
Questi gruppi, dicevo partono dal presupposto che siamo
cristiani e dobbiamo impegnarci politicamente. Noi diciamo che
quando uno ha bisogno di impegnarsi è perché non è cristiano. Se
non sei cristiano è inutile che cominci a fare progetti con la
tua ragione e a proporti di fare questo o quest'altro. Se non
siamo cristiani, facciamoci cristiani.
Che bisogna fare per farsi cristiani? Andare alla Chiesa e
chiedere la fede: bisogna fare un catecumenato. Questo è quello
che facciamo. E Gesù Cristo non lo si incontra altro che nella
Chiesa, e in questa Chiesa precisamente. Se oggi i gruppi non
sanno quello che significa essere cristiani è perché non lo
sono.
Questo cammino è più serio di quello che si può
immaginare.Che impegno e impegno! Impegno serio è che ti lasci
ammazzare da tua moglie, dal parroco, se sei profeta, che è un
disgraziato, che ti fa dire 5 messe e lui a spassarsela; allora
dici: ma sarà un egoista?..... lascia stare i gruppetti e
comincia da lì. Tutti vogliamo lavarci dei peccati degli altri.
Non abbiamo mai capito che Gesù Cristo si è fatto peccato
per noi. Questo significa non aver capito il Servo di Jahvé.Il
Servo di Jahvé è Gesù Cristo,che non si è lavato le mani di
fronte ai peccati
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degli uomini,ma li ha assunti sul suo corpo, morendo al nostro
posto, essendo condannato dalla legge come assassino, Lui il
giusto, come bestemmiatore, canaglia e traditore. Sopra di Lui
sono ricadute tutte le nostre maledizioni. E sulla croce non ha
detto: perché mi ammazzate? commettete un'ingiustizia con me! E'
stato zitto e si è lasciato passare per peccatore lasciandosi
ammazzare.
E' questa la nostra attitudine? che tipo di cristiani siamo
noi? Diciamo. Io peccatore? tu lo sarai! Del tuo peccato io non
ne so nulla e me ne lavo le mani.Il cristiano,invece, si sporca
le mani con il peccato degli altri, con il peccato della moglie,
con il peccato delle strutture, perché ama gli uomini e li
comprende. Noi no; siamo molto puritani: i peccatori se ne
stiano ben lontani.
Bisogna stare molto attenti. I nazisti erano molto puritani
e perfetti. Conducevano vita di monaci quanto ad austerità.
Erano la superazza, senza nessun difetto. Ma chiaro: dovevano
sopprimere tutti quelli tarati o difettosi. Morivano come eroi
per la patria e per il Fuhrer. Erano superuomini. Questo è il
nietzschianismo. In questo regime non c'è posto per il peccato.
Per questo bisogna costruire campi di concentramento e le camere
a gas. Non si potevano contaminare con gitani e giudei. Erano
puri. Il cristianesimo è tutto il contrario. Partiamo dalla
nostra profonda realtà che siamo dei peccatori, comprendendo gli
altri senza giudicarli. Noi facciamo il contrario: Io borghese?
gli altri lo saranno!
E' curioso vedere Gesù Cristo in casa di Zaccheo. Zaccheo
era un borghese schifoso che opprimeva il popolo; essendo ebreo
tradiva la sua patria con il potere di Roma, degli oppressori,
si arricchiva a spese del suo popolo. Era traditore della sua
religione perché ave va contatto coi gentili, che erano impuri.
Era un ladro e aveva di tutto. Tutto il popolo lo odiava (e
quando il popolo odia di solito ha ragione). Bene Gesù visiterà
e mangerà proprio con questo "modello di virtù". Va e non lo
giudica, perché anche lui è figlio di Abra mo.
VITA CRISTIANA - CATECUMENATO - PRECATECUMENATO
Verso dove andiamo? Che vogliamo?
Maria è l'immagine della Chiesa. L'immagine che si deve
compiere in queste due parrocchie di Maria Ausiliatrice e di
Sant'Isidoro. Maria è una donna che riceve un inviato, un
messaggero di Dio che le porta buone notizie.
Questa è l'annunciazione, vediamo il parallelismo con noi:
a voi Dio ha inviato un messaggero, un angelo (un po' brutto e
barbuto...) Angelo nella Chiesa primitiva non significa
solamente un essere alato e incorporeo, ma anche apostolo,
inviato, messaggero. Per questo l'apocalisse chiama angeli i
vescovi delle Chiese. A n c h e
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erano angeli gli apostoli itineranri che predicavano la
Buona notizia.
L'angelo annunzia a Maria la Buona Notizia, quale? la
stessa che noi annunciamo a voi: rallegrati Maria, perché Dio ti
ha eletto affinché in te nasca il Messia, l'Emmanuele, il
Principe della Pace, al quale porrei nome Gesù (Jahvé salva).
Maria dice: come è possibile che in me nasca il Messia se non
conosco uomo? L'angelo le risponde: questo lo farà in te lo
Spirito Santo. Maria allora dice: si faccia in me secondo la tua
parola: ecco qui la schiava del Signore. Il che vuole dire:
credo che lo Spirito Santo può fare sì che in me nasca un
bambino senza che io conosca uomo. Per aver creduto, lo Spirito
Santo discese e Maria rimase fecondata, e cominciò a portare nel
suo seno il Salvatore.
Questa stessa notizia noi abbiamo portato a voi. Vi abbiamo
detto rallegratevi, perché siete stati eletti. Dio ha voluto
compiacersi in voi; vi annunciamo una buona notizia: la vita
eterna viene verso di voi, in voi nascerà una nuova creatura, un
nuovo essere del quale, questa mattina, nel Sermone della
Montagna abbiamo visto la fotografia: un uomo che non giudica,
che non resiste al male,che è paziente, che scusa tutto, ecc...
Io ho parlato a molti parroci riuniti di tutta Barcellona e solo
questi due hanno voluto che venissi a parlare alle loro
parrocchie. E nelle messe mi ha ascoltato molta gente, ma solo
voi siete venuti. Dio ha pensato a voi. Voi all'ascoltare
l'annuncio, avete fatto come Maria: come è possibile che io che
sono un egoista ed un vizioso e passo la vita giudicando tutti
arrivi a non giudicare, a non guardare con desiderio le donne
per strada? Devo proprio cambiare moltissimo....! E'
impossibile! E vi abbiamo risposto lo stesso che l'angelo a
Maria: questa nuova creatura non sarà opera dei vostri pugni
chiusi e dei vostri sforzi: sarà opera dello Spirito Santo.
Allora tutti quelli che state qui, che avete creduto che Dio è
potente per cambiare il vostro cuore sterile di opere buone con
un cuore di carne capace di dare la vita per il nemico, siete
stati riempiti dallo Spirito Santo, che è disceso sopra di voi
ed ha cominciato a gestare in voi una nuova creatura. Per questo
i Padri chiamano la Parola dell'Apostolo lo sperma dello Spirito
Santo, perché ha il potere per fare germogliare in voi una nuova
creatura.
L'annunciazione in Maria è per voi: il Kerygma che vi
abbiamo proclamato e che ha fatto sì che colui che lo ha accolto
sia stato fecondato dallo Spirito Santo.
Maria ha un periodo di gestazione in cui Gesù cresce nel
suo seno.Al principio il bambino non si nota neppure, ma poi
comincia a dare calci, fino a che vuole spazio per uscire fuori.
Anche voi avete bisogno di un periodo di gestazione, che è il
catecumenato, un tempo in cui questo germe che avete ricevuto
cresca e si sviluppi fino a farsi Gesù Cristo adulto. Durante
questo tempo dovete dare segni che questo bambino è in voi,
perché alla fine del catecumenato questa nuova creatura viene
data alla luce e come ci potrà essere parto senza bambino?
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M a r i a dà alla l u c e G e s ù: è la nascita. In voi
la nascita di questa nuova creatura, l'usciere alla luce è il
Battesimo. Perché si possa impartire il Battesimo bisogna dare
segni che avete dentro di voi Gesù Cristo. Se no quello che
avete è una gravidanza isterica, perché dentro non avete nulla.
Non si può battezzare nessuno se non fa opere di vita eterna,
che dimostrano che Gesù vive dentro di lui.
La gestazione di Gesù in voi ha luogo nel seno della
Chiesa. La vasca battesimale era considerata come il seno dove
si dà alla luce i figli di Dio. Questo è molto importante: non
esiste catecumenato se non dentro la Chiesa.
Il bambino dentro la madre sta dentro una borsa di acqua:
l'acqua battesimale è simbolo del seno della Chiesa che gesta i
cristiani alla fede.
E un'altra cosa: a un bambino che sta dentro la madre non
gli puoi chiedere nulla, gli si dà tutto: ha un cordone
ombelicale attraverso cui riceve tutto dalla madre. Con un
catecumeno succede lo stesso: riceve tutto dalla Chiesa, che gli
insegna a pregare, gli dà la Parola di Dio, gli impone le mani,
lo esorcizza ecc.; non gli si chiedono miracoli.
Quando Gesù nasce, nasce piccolo ed ha bisogno di una
famiglia dove crescere in sapienza e grazia, come dice il
Vangelo: è la famiglia di Nazareth. Lo stesso con voi: uno
appena battezzato è un bambino piccolo che deve ricevere molte
cose. Dopo il battesimo non si può uscire di lì e dare cazzotti
alla gente. Per questo San Paolo dice ai Galati che ancora hanno
bisogno di latte come i bambini piccoli, perché hanno ricevuto
da poco il battesimo ed hanno bisogno di sentimento ed altre
cose. Ossia che dopo il battesimo passerete un tempo di
noefitato. Sapete come sarà la comunità dopo il battesimo? Come
la famiglia di Nazareth, che vive in semplicità, normalmente.
Maria non aveva acqua in casa e la andava a prendere alla fonte;
faceva i lavori di casa; una volta alla settimana andava al
mercato. Giuseppe metteva a posto sedie ed aratri, lavorava come
falegname di villaggio. Vivevano in semplicità senza fare cose
straordinarie. Così vivrete dopo il battesimo. Perché il
neobattezzato è goffo ed impulsivo, vive molto di sentimenti ed
è pieno di vita ed entusiasmo, allora ha bisogno di un periodo
di maturazione vivendo in silenzio, in umiltà.
Questo cammino è una Kenosis, una discesa e nessuno può
passare per la porta del Regno se non si fa piccolo, se non ha
scoperto che tutto è grazia di Dio, dono gratuito. Chi non ha
scoperto la sua povertà reale di uomo peccatore non scoprirà che
Dio è quello che dalla morte e dal peccato tira fuori la vita ed
una nuova creatura. Maria e Giuseppe sanno bene che questo
bambino non è frutto dei loro sforzi, che non gli appartiene per
i loro meriti e vivono nella lode perché Dio è in mezzo a loro,
perché questo Bambino è il figlio di Dio.
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Ma quale è la missione della famiglia di Nazareth? Far si
che questo bambino cresca perché compia la sua missione. Perché
questo bambino è l'inviato del Padre per salvare l'umanità.
Questa è la missione della famiglia di Nazareth: che Gesù
diventi adulto per salvare l'umanità. Perché questo bambino,
quando diventa uomo, si mette in cammino, va, lì, a Gerusalemme,
per essere ucciso per il mondo.
Viene a lottare con la morte per vincerla: viene a
distruggere il maligno ed il potere che aveva sopra gli uomini a
causa del peccato; viene a caricarsi con i peccati di tutti gli
uomini ed a schiacciarli contro la croce guadagnando per noi la
vita eterna.
La comunità durante il cammino catecumenale non è una
comunità ecclesiale, non è ancora la Chiesa, è una comunità che
sta rinnovando il suo Battesimo attraverso tappe. Quando il
Battesimo sarà rinnovato e riceverete i Sacramenti della
iniziazione cristiana, quando sarete già fedeli,apparirà un
bambino con una struttura,con un capo e dei membri, che sarà la
piccola comunità ecclesiale di neofiti. Questa comunità vive in
semplicità perché durante sette anni ha mangiato il pane dei
suoi peccati. Se qualcuno si credeva migliore di un altro già si
sarà incaricato Dio di dimostrargli quello che è, finché si è
fatto bambino ed è entrato per la porta stretta. Ognuno ha
sperimentato la sua sterilità di buone opere, affinché dopo non
pensi che le opere che fa sono frutto dei suoi sforzi. Perché
nessuno può rubare la gloria a Dio, come dice la Scrittura;
questa comunità vivrà nella lode, ogni volta che si radunerà
sarà una azione di grazie costante, con la eucarestia come
culmine.
Conoscete allora delle eucarestie meravigliose.
Lode perché in mezzo a noi vive Dio, perché l'altro nella
comunità è Cristo, perché ciascuno è membro del corpo visibile
di Gesù Cristo, perché quello che ti distrugge nella comunità è
Cristo.
Che missione ha questa comunità? Quella del Servo di Jahvé.
Caricarsi con i peccati degli uomini: è la missione di Gesù
Cristo che si perpetua nella storia, attraverso il suo corpo che
è la Chiesa. Questa è la vostra missione, salire a Gerusalemme
per essere uccisi per il mondo, perché questa è l'unica maniera
perché il mondo si accorga che la morte è stata vinta.
Perché le nazioni ricche accumulano denaro, e abbandonano
il terzo mondo? Perché hanno paura della morte ed hanno bisogno
della sicurezza del denaro. in mezzo ad esse deve stare la
Chiesa che gli annunzi la Buona Notizia.
RIASSUNTO
Annunzia- Gestazione Nascita Famiglia Morte a
di Nazareth Gerusalemme
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Kerigma Catecumenato Battesimo Neofitato Servo di Jahvé
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370
Torniamo all'inizio per vedere come continuerete questo
cammino.
Rivivrete il vostro Battesimo per tappe.Per prima cosa
avrete fatto una Fase di Conversione che sono state queste
catechesi che terminano con questa convivenza. Ora viene un
periodo di Precatecumenato. Poi il Catecumenato. Alla fine il
tempo degli eletti. Terminando con il Battesimo.
Dopo questa convivenza quelli che decideranno di continuare
cominceranno il precatecumenato. Vediamo ora cosa farete.
Prima cosa: non c'è dinamica catecumenale senza
Chiesa,senza cordone ombelicale, senza catechisti, senza
apostoli che vi conducano. Queste comunità non cammineranno da
sole come pare loro, facendo ognuno quello che gli capita,
queste comunità le dirigiamo noi in nome del Vescovo. Abbiamo la
missione di condurvi alla fede adulta, al Battesimo. Noi ci
facciamo responsabili, del vostro cammino catecumenale. Per
questo non c'è catecumenato senza obbedienza all'autorità dei
catechisti. Il parroco presiede la Chiesa locale. Se scopriamo
che in questa Parrocchia non ci sono cristiani adulti, bisognerà
fare un catecumenato.
Oggi esiste su questo una grande confusione. Ciascuno si fa
le comunità come gli pare, per conto suo, inventandosi il
cammino. Qui no. Altro sono le comunità di base o come si
voglia chiamarle. Questo è un catecumenato. Un catecumenato
lo porta avanti gente capace di condurre degli uomini da
una fede infantile ad una fede adulta, e che per questo ha
ricevuto un carisma confermato dai Vescovi. I catecumeni
nella Chiesa primitiva avevano un dottore che li educava
nella fede. Per questo se non avete fiducia in noi non
possiamo fare nulla. Se la comunità non ci accetta ce ne
andiamo e non succede nulla. Abbiamo molti posti che ci
stanno aspettando.
Per questo vi chiedo fiducia nel cammino. Entro un anno
torneremo a visitarvi. Ora camminerete per un anno nel modo che
vi diremo.
Come si cammina nel precatecumenato?
Abbiamo parlato di tripode su cui si baserà tutto il
cammino: Parola, Liturgia e Comunità. Questo tripode fa presente
Gesù Cristo durante questo tempo.
In primo luogo: noi ce ne andiamo. Se io restassi qui un
periodo con voi finireste tutti Kikisti... vi clericalizzerei a
modo mio.Qui non si tratta di plagiare nessuno. Questo è
assurdo: sarebbe una specie di lavaggio del cervello attraverso
ragionamenti. Neppure studierete libroni. Quello che farete è
riunirvi in assemblea, dove sarete convocati dallo Spirito
Santo. In esse vi parlerà Dio.
Queste assemblee sono di tre tipi: una per celebrare la
PAROLA, per fare presente Gesù Cristo attraverso la Parola di
Dio, un'altra per fare presente Gesù per mezzo dei sacramenti,
specialmente quello dell'EUCARESTIA e una CONVIVENZA, dove Gesù
Cristo si farà presente attraverso i fratelli.
Così semplice è il cammino.
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Ogni settimana ci sarà un giorno per celebrare la Parola di
Dio. Come liturgia sacramentale avrete la Eucarestia il sabato
notte. Celebrerete l'Eucarestia come l'abbiamo celebrata qui. Ed
una volta al mese la comunità si riunisce in convivenza dove
ogni fratello dice la sua esperienza della Parola, della
Eucaristia del mese e dice i suoi problemi. Si "convive" questo
giorno insieme.
Per il resto ognuno a casa sua e con il suo lavoro.
La celebrazione della Parola la prepara una equipe di
persone in una casa: Questa equipe è a rotazione, di modo che a
capo di un certo tempo vi sarà toccato preparare a tutti con
tutti. Noi vi lasceremo una lista con 150 temi biblici.
La prima cosa che farete è iniziarvi alla Scrittura,
conoscerete i libri dell'Antico e del Nuovo Testamento. Forse
molti avete letto la Bibbia, ma non avete capito molto. Ora
conoscerete il linguaggio biblico attraverso tempi semplici di
vita corrente: parole tanto semplici come pietra, albero, acqua,
casa, uomo, bambino, madre, porta ecc....; per preparare questi
temi potete aiutarvi (lo fanno tutte le comunità) con il
Vocabolario Biblico di Leon Dufour, che sviluppa ogni tema
mettendo le citazioni della Bibbia che si riferiscono a quel
tema.
Che fa in casa l'equipe che prepara? Qualcuno della equipe
dei catechisti si fermerà per spiegarlo praticamente all'equipe
dei responsabili che sarà quella che preparerà la Parola per uno
o due mesi, ma vi darà alcune idee ora.
Una notte si riunisce una equipe per preparare la Parola
per tutta la comunità. Ciascuno si porta la Bibbia sotto il
braccio a casa di Pippo, che è quello a cui è toccato.
Cominciate invocando lo Spirito Santo perché vi illumini per
aiutare la comunità e perché vi apra le Scritture.Poi prendete
il tema che vi hanno detto e lo cercate sul Dufour. Uno legge ad
alta voce, senza dire le citazioni, tutto quello che il
dizionario dice sul tema. Dopo cominciate a leggere tutte le
citazioni che ci sono. Per un uomo che vuole essere cristiano
gli chiediamo molto poco all'inizio: che cominci a conoscere i
libri della scrittura. Il modo di farlo è attraverso questi temi
biblici.
Immaginatevi che in questa equipe c'è una signora di 47
anni che in vita sua mai si è trovata con un libro tanto grosso
tra le mani. Pippo le dice Cerca Numeri 17,4-35 lei dice "che?
che cos'è?" Pippo dice "è un libro della Bibbia". "E a che
pagina sta?" dice lei. "Non so, cercarlo". Tutta l'equipe
aspetta pazientemente che questa signora sfogliando e sfogliando
trovi il libro dei Numeri. Dopo 4 minuti dice: eccolo qua. (Non
ridete perché succede così). L'esperienza che abbiamo di 8 anni
con ogni tipo di persona (ricchi, poveri,intelligenti, e meno)
ci dice che questa cosa così semplice dà risultati meravigliosi.
Fuggiamo da ogni tecnica facilona. I preti di solito hanno molta
fretta, perché si perde molto tempo, e portano quattro citazioni
già pronte per finire prima. Il grande pericolo delle
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comunità è che i preti le ammazzano senza volere. In questo
cammino la comunità avrà un responsabile laico. Il sacerdote
presiede le assemblee. Il responsabile laico, con una equipe che
lo aiuta, è il legame della comunità con l'equipe dei
catechisti.
In questo cammino vogliamo che la gente incontri
direttamente i libri della Bibbia. E' inutile che la gente si
legga la Bibbia in casa, perché al quarto giorno si stanca. La
Bibbia si interpreta da se stessa, attraverso parallelismi.
Nelle preparazioni c'è un incontro meraviglioso con la
Parola di Dio. La comunità si dà catechesi attraverso riunioni
celebrative, una vera liturgia con la parola di Dio nel centro,
presieduta dal presbitero. Vedrete nella prossima riunione che
avrete dopo la convivenza come lo Spirito Santo è lì. Lo Spirito
Santo non lo portiamo noi n e l borsellino.
Mi ricordo di un prete di Firenze che mi diceva che quello
che lo aveva convertito non erano state le catechesi, ma il
periodo dopo quando noi catechisti ce ne andammo; perché
pensava: il primo giorno che questi se ne vanno.... Ed era
rimasto di pietra al vedere come la gente parlava e lo Spirito
Santa era lì. E senza neppure chitarre, perché quando noi ce ne
andammo non suonava nessuno.
Anche l'Eucarestia del sabato, viene preparata da un'altra
equipe.
La Parola è un pane che bisogna fare per spartirlo con i
fratelli. Ogni equipe fa questo pane,lo prepara per la
comunità.E' un servizio alla comunità.Dapprima insegneremo ad
una equipe che poi lo insegnerà agli altri. Non preoccupatevi:
lo fanno perfino gli indios della Colombia che hanno imparato a
leggere apposta per conoscere la Bibbia.
Un pericolo: che la comunità non voglia seguire il cammino
e dica: che stupidaggine! Con i problemi che ci sono nel mondo
stiamo qui con l'albero, la pietruzza... Eh no! il concordato,
il Vietnam, la giustizia sociale, l'Iran, il Pakistan....
Questo succede in molti gruppi.Cominciamo a leggere la
Bibbia finché uno un giorno alla riunione dice: si, si questo è
molto carino, ma gli uomini muoiono di fame, che stiamo a fare
qui? Sono stanco di leggere la Bibbia; dobbiamo parlare di
problemi concreti. Quel giorno si chiuse la Bibbia e si parlò di
Bangla-Desh.Ma siccome sui temi concreti ognuno ha la sua
opinione, non c'è modo di intendersi. I vecchi se ne vanno,
perché non capiscono nulla di Mao o Marcuse. Lì rimane un gruppo
di universitari molto vivaci. E lì c'è sempre uno che condiziona
gli altri e che non salva nessuno. Che Gesù Cristo e Gesù
Cristo... Lui sta seduto in cielo; qui ci siamo noi con i nostri
problemi.
Questa è la crisi del mondo di oggi. Noi non la pensiamo
così. Gesù Cristo è vivente, viene con noi per condurvi ad una
fede adulta. Dice San Paolo che Dio ha voluto salvare gli uomini
attraverso la stu
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
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pidaggine della predicazione. Pensate San Paolo nell'Aeropago
parlando della resurrezione. Tutti morivano dalle risate e gli
dissero: su questo ti ascolteremo un altro giorno. E se ne
andarono tutti. Perbacco! Coi bei problemi culturali che aveva
il mondo greco-romano, dovevano ascoltare quel sempliciotto che
parlava di resurrezione dai morti......
Oggi crediamo di più nella tecnica e nella scienza; ma Dio
vuole salvare il mondo attraverso l'idiozia della predicazione.
La predicazione è una Parola che vi salverà. Arriverà Gesù
Cristo e trasformerà tutti.
INTERVALLO
– DI NUOVO TUTTI RIUNITI CIASCUNO DICE QUELLO CHE GLI SEMBRA
SUL CAMMINO E SE PENSA DI CONTINUARE
– POI SI COSTITUISCONO LE COMUNITA' CHE ELEGGONO LE LORO
EQUIPE DI RESPONSABILI E GLI E' ASSEGNATO UN PRESBITERO
COME PASTORE. GLI ELETTI DICONO SE SONO D'ACCORDO DI
ESSERLO.
– POI SI FA UNA PREGHIERA DI CHIUSURA ED UNA AZIONE DI GRAZIE
E TERMINA LA CONVIVENZA.
(Nota - Per una settimana rimasero alcuni della équipe dei
catechisti per insegnare alle équipes dei responsabili
a preparare la Parola e la Eucarestia, ma senza
assistere alle celebrazioni).
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