AMORE

L'AMORE PIU' GRANDE....

NON PRAEVALEBUNT

..

Canto gregoriano

Canto gregoriano

LA BEATA VERGINE MARIA

LA BEATA VERGINE MARIA

RECITA IL SANTO ROSARIO ON-LINE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

giovedì 8 aprile 2010

ORIENTAMENTI ALLE EQUIPES DI CATECHISTI PER LA CONVIVENZA DELLA RINNOVAZIONE DEL PRIMO SCRUTINIO BATTESIMALE 4

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Allora vediamo che cosa significa la celebrazione di questa sera.
Rivivremo la prima parte del Battesimo.
La prima cosa che faremo sarà scrivere il nome sul libro della
vita. Quelli che vorrete darete il vostro nome per entrare nel
catecumenato. Se qualcuno non vuol passare al catecumenato non lo faccia,
questo è libero. Chi lo vuole si mette in piedi e scrive il suo nome
nella Bibbia della comunità. La Bibbia è piena di nomi propri, di nomi di
vivi. Dare il vostro nome al libro della vita significa che Dio vi
chiama, che voi dite di sì alla vita eterna, che Dio vi chiama per essere
viventi, sempre vivi. Il vostro nome sarà scritto nel libro della vita.
Dopo ci sarà il dialogo sulla fede. Il Vescovo, la Chiesa, ti
domanderà: "Che cosa cerchi qui? Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio?" E
risponderete: "La Fede". La Chiesa vuole sapere che cosa cerchi nella
comunità, vuole conoscere la tua attitudine. E ti domanderanno anche:
"Perché vuoi la Fede? Che ti dà la Fede?" E tu dirai: "La Vita Eterna".
Per questo dai il tuo nome al catecumenato, perché vuoi vivere per
sempre. Con questo indichi che sei cosciente di quello che cerchi, di
quello che vuoi.
Allora la Chiesa ti presenterà il cammino per avere la vita eterna.
Se vuoi avere la vita eterna: AMERAI IL TUO DIO CON TUTTO IL TUO CUORE,
CON TUTTA LA TUA MENTE, CON TUTTE LE TUE FORZE, SOPRA TUTTE LE COSE. La
Chiesa ti presenta il cammino della Vita eterna. Noi eravamo gente che
camminava nell'altra direzione: servivamo gli idoli di questo mondo
credendo di incontrare la vita in essi. Gli idoli di questo mondo sono
condensati nel denaro, perché il denaro è ciò che ci dà prestigio, fama,
benessere, sicurezza, rispetto sociale. Allora il Signore ci dice: "Non
potete servire Dio e il denaro". Per questo, per cominciare a dare un
segno di disprezzo verso il maligno, per rinunciare al cammino che
seguivamo, per entrare nel cammino della vita eterna, venderete i vostri
beni e darete il denaro ai poveri, senza che la destra sappia ciò che fa
la sinistra. Per entrare nel cammino conviene prima di tutto che vi
proviate un po'. Mai più vi si dirà un'altra volta nel catecumenato di
vendere i beni. Vi si dirà ora. Non perdete l'occasione. Va, vendi i beni
e compra quel campo, perché dentro c'è un tesoro. Approfitta, fratello,
che questo non te lo si dirà mai più. Dicevamo che questa lettura del
giovane ricco, tutte le letture sulle ricchezze non sono per i cristiani,
ma per i catecumeni, per
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calcolare le spese prima della costruzione della torre. Non è che Dio
vuole che tu sia povero, ma Dio vuole farti amministratore di beni
superiori, incluse le ricchezze materiali, di quello che Lui voglia. Per
questo hai bisogno di liberarti, hai bisogno di renderti conto che Dio
esiste, non perché te lo dice Kiko, non a parole, non per sentito dire,
ma perché lo hai sperimentato. Questa esperienza della tua vita sarà le
fondamenta della tua fede. Forse poi ritornerai ad attaccarti a molte
cose, ma sai che un giorno ti si disse: "Va, vendi i beni" e il Signore
ti aiutò e hai sperimentato la meraviglia dell'amore di Dio.
Così la Chiesa vi presenta il cammino della vita eterna: amare Dio
sopra tutte le cose ed il prossimo come te stesso. E ti dà concretamente
l'avvio: va e vendi i tuoi beni e dalli ai poveri. Questo è il cammino
fino al secondo scrutinio. Dopo passo passo vi si continuerà a dire
quello che dovete fare.
Ma per andare di qui alla prossima tappa, da questo scrutinio al
seguente, per poter percorrere tutto questo tempo di passaggio, non solo
hai bisogno di sapere la strada, ma hai bisogno anche della forza per
poterla percorrere. Perché tu non hai neppure la forza di vendere un
pettine. Hai bisogno che Dio ti aiuti. Allora Dio ti dà la macchina per
percorrere questo tratto di strada: lo Spirito Santo. Per questo, dopo
averti presentato il cammino, e dato il primo tratto concreto, Dio
attraverso la sua Chiesa ti esorcizzerà dai tuoi demoni. Oggi sarai
esorcizzato dall'egoismo, dal tuo affanno per la ricchezza. Gesù Cristo è
oggi nel Vescovo con potere per liberarti. Allora il Vescovo ti
domanderà: "Fratello, vuoi ricevere lo Spirito Santo di Dio, vuoi essere
tempio dello Spirito Santo?" Tu dirai: "Sì, lo voglio". Ricordati che
questo sì Dio lo sta ascoltando. Allora il Vescovo dirà: " Padre Santo,
allontana da questa Tua creatura ogni spirito maligno... Effondi su
questo fratello lo Spirito di adozione...". Gesù è nella sua Chiesa come
Signore dei tuoi demoni, con potere su tutte le potenze del male. Allora
il Vescovo soffierà sulla tua fronte lo Spirito Santo e ti imporrà le
mani. Vedremo chi raccoglierà ciò con un recipiente molto grande, perché
si riempia tutto dell'olio dello Spirito Santo. Così la Chiesa ti dà la
macchina per camminare.
Però oltre il cammino e la macchina hai bisogno di un'arma per
camminare: la benzina per la macchina, i segnali della strada. Perché
appena tu uscirai da questa convivenza il demonio tornerà come sempre à
servirsi della croce per perderti.
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E domani, quando te ne andrai da questa convivenza, dal momento che il
demonio sa quello che ti scoccia, che non sopporti, che ti uccide, te lo
presenterà subito per farti cadere. Appena potrà ti metterà davanti la
croce, perché tu ti ribelli, per farti desistere dall'essere cristiano.
Ma che comunità, ma che storie: manda tutto all'aria, ti dirà il maligno.
E lì finisce la convivenza, finisce tutto. Perché tu non sopporti quello
che ti uccide. Tu non puoi sopportare perché hai il peccato dentro.
PER QUESTO LA CHIESA TI DARA' LA CROCE GLORIOSA DI GESU' CRISTO, TI
SEGNA SULLA FRONTE LA CROCE, TI DA' GRATUITAMENTE LA CROCE INNALZATA.
Perché quando domani ti incontri con un evento sgradevole, una lite, tuo
figlio che prende brutti voti, che ti licenziano dal lavoro, un evento
che ti uccide, tu sappia che Gesù Cristo, questa croce, questo
avvenimento te lo ha innalzato perché tu ti lasci ingannare dal maligno.
Accetta la croce perché non ti uccide, ti dice Gesù. E' il maligno quel
lo che ti dice che ti uccide. Gesù ti dice: "La croce è gloria per te".
La croce ci glorifica, non ci distrugge. Accettala, non comprendi perché
tuo figlio muore, non capisci perché ti succedono tanti guai, perché sei
tanto egoista: non ribellarti, accetta la croce, perché Dio sa perché.
Aggrappati alla croce perché Cristo si aggrappò ad essa per te. DAL
MOMENTO CHE TU NON PUOI ABBRACCIARTI ALLA CROCE CRISTO VIENE NEL TUO
CUORE PER ABBRACCIARTI AD ESSA.
Sapete ciò che predica l'Eucarestia? Questa stessa cosa. Dato che
Dio sa che noi non possiamo accettare la croce, noi cristiani abbiamo
bisogno tutti la domenica di partecipare del Corpo di Gesù Cristo che si
spezza per noi, che obbedisce a suo Padre, che accetta la croce, che si
lascia crocifiggere.
Dal momento che Gesù Cristo sa che tu tutti i giorni sei
schiacciato dalla croce, che non sai entrare in essa, che non ti lasci
crocifiggere da nessuno, Cristo ti consegna il Suo Corpo dicendo: "Questo
è il mio Corpo che si spezza sulla croce per voi, perché entriate nella
croce: prendete e mangiate". Dire amen a questo Corpo, mangiare questo
Corpo, è dire: "Io accetto che Dio è amore al di sopra della morte".
Cristo dentro di te ti aiuta ad accettare la morte di ogni giorno. Però
allo stesso tempo ti dà il vino del Regno, ti fa vedere che questa croce
di Cristo fu la sua gloria; che questa morte, questa croce della tua vita
è la tua gloria, che il Padre non ti lascerà lì.
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Per questo la croce è meravigliosa. Diceva la Chiesa primitiva che
la croce è la luce radiosa del volto splendente di Dio. perché grazie
alla croce tu puoi scoprire che Dio ti ama. perché grazie a questo evento
di morte tu Puoi vedere che Dio esiste, che Dio è quello che ti toglie
dalla morte. Grazie al fatto che nella comunità ci sono difetti, tu hai
potuto scoprire che sei un egoista, hai scoperto che Dio è quello che ama
questo egoista. CIO' NELLA TUA VITA TI SEMBRAVA LA COSA PIU' DISASTROSA
E' VENUTO AD ESSERE PER TE LA PIU' MERAVIGLIOSA.
Allora il Vescovo ti domanderà: "Qual'è la tua croce? Che senso ha
nella tua vita la croce?" Qui devi rispondere liberamente, con verità.
Grazie a Cristo la croce nella tua vita non ti spaventa, vedi la croce
gloriosa per te. Questo è un dono gratuito che non ti costa nessuno
sforzo. Siano rese grazie a Dio per Gesù Cristo. La croce non si accetta
con sforzo. La gente dice: "Guarda questo come è santo, come si sforza,
come accetta la sua croce". Questo non può essere. La croce gloriosa è un
dono di Dio, è lo Spirito Santo dentro di te. Non è con i nostri mezzi.
Allora quando il Vescovo ti domanda quello che significa per te la
croce dì liberamente quello che pensi. Allora sì che il Vescovo vede che
sei illuminato, che conosci il segreto della croce gloriosa, se vede che
non sei scandalizzato dalla croce e vuoi ricevere il Cristo glorioso. Ti
inviterà ad accostarti e ti segnerà sopra la fronte con la croce gloriosa
di Gesù Cristo, con profumo soave. E ti dirà: "... NN... , io ti segno
con la croce gloriosa di nostro Signore Gesù Cristo: questo segno di
vittoria ti porti alla Vita Eterna."
Il maligno ormai non ti inganna più, non ti può ingannare. Ti è
stato rivelato il mistero tremendo della croce di Cristo, il mistero
nascosto che neppure gli angeli conoscevano, né i demoni, come dice San
Paolo. Perché se i demoni avessero saputo che Gesù Cristo era quello che
portava le chiavi della morte, che entrava nella morte per distruggere la
morte, non lo avrebbero lasciato entrare, perché risulta che entrò nella
morte e diede loro molto fastidio, perché distrusse la morte. Ora Cristo
ti dà la croce gloriosa e il demonio ormai non può fare più nulla. Il
demonio con un cristiano non può assolutamente fare nulla. Il demonio ci
tenterà, ma dice San Pietro: resistetegli saldi nella fede. Il demonio
quando vede che ormai non può più fare nulla con noi, se ne va. Il
cristiano è completamente libero, tranquillo anche se il mondo sprofonda.
Come a Gesù Cri
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sto cui tutti dicevano: "Non entrare lì che ti uccidono". Ed Egli disse:
"Che cosa credete? Che Dio non esiste? Dio tirerà fuori dalla croce la
gloria più grande per me e per tutta l'umanità.
La croce di Cristo per Lui fu dolorosa e pesante. Per noi che la
viviamo ormai con Cristo risorto, non è più pesante. Se per te costa
ancora sforzo, è perché non hai ancora Cristo risorto. Per questo l'unico
che può accettare la croce, che può entrare nella morte è il cristiano,
perché ha ricevuto la croce gloriosa, perché ha già la vita di Gesù
Cristo Risorto, perché Cristo è già in lui risorto. Chiaro: se Cristo
risorto non è in te, se non hai la vita eterna, hai una paura.... una
sofferenza da morire, perché sei ancora sotto il potere della morte, ma
se hai dentro di te la Vita eterna ormai non hai più paura. Vedi che non
si tratta di imitare Gesù Cristo? Se hai Cristo risorto dentro il tuo
cuore, se hai la Vita eterna, la morte non può di struggerla. Dice Gesù:
non abbiate paura di chi uccide il corpo. Chiaro, perché il demonio ti
attacca con trabocchetti, ma non ti può distruggere la Vita Eterna. Di
più: da questa persecuzione, da questa morte Dio trarrà la gloria per te:
perché la gente vedrà che tu accetti la morte e il mondo vedrà come il
demonio è distrutto, la gente scoprirà che tu hai un talismano contro. la
morte. I pagani si meravigliavano di come i cristiani disprezzavano la
morte: andavano alla morte cantando inni battesimali. La gente che andava
allo spettacolo per vederli disperarsi, aggrapparsi alla vita, lottare,
rimaneva con un palmo di naso, perché li vedevano tutti contenti, che
benedicevano Dio in mezzo alla morte. E senza alcuno sforzo.
La prova che tu dopo questo passaggio al catecumenato non usi
questo talento, questo Spirito che ti si consegna e non vendi nessun bene
della tua vita, che hai una paura terribile della morte, tutto questo è
un segno che Dio non ti ha eletto, che Dio non ti chiama per questo
cammino, per questo servizio concreto di riprodurre in noi l'immagine di
Gesù Cristo, perché siamo sacramento di salvezza, il che non vuol dire
che ti condanni o altre cose del genere. Per questo San Giovanni
Crisostomo diceva che chi non fa la virtù senza sforzo non può essere
battezzato. Perché se fa sforzi è perché non ha lo Spirito Santo.
Chi riceve oggi lo Spirito Santo vedrà che avrà molta allegria,
sarà contentissimo perché Dio è nel suo cuore! Non in misura piena, no,
no, solo un pochino. Stiamo gestando in voi
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questa nuova creatura che è Cristo.
Dopo che avrete ricevuto la croce gloriosa il Vescovo, i presbiteri
e i catechisti, vi imporranno le mani (al responsabile di ogni comunità)
in segno che noi ci compromettiamo con voi a gestarvi nella fede (saremo
vostri padrini in questo cammino di riscoperta del Battesimo). Poi il
Vescovo dirà: "Voi che nel Battesimo siete stati accolti nelle mani
materne della Chiesa di Dio, oggi siete rimessi sotto la sua cura e
protezione". E tutti direte: "Dove andremo? Solo il Signore ha parole di
vita eterna".
Alle ore 13,00 - PRANZO
Alle ore 16,00 - AZIONE LITURGICA
La seguente azione liturgica si svolge a conclusione di tre giorni
di convivenza, con catechesi (sulla fede, sulla Vita Eterna, sulla Chiesa
come madre, sulla rinuncia agli idoli del mondo e sulle ricchezze, sulla
Croce gloriosa), con questionari, con Celebrazioni (delle Lodi, del
Sacramento della Riconciliazione, della Parola e dell'Eucarestia) che
hanno lo scopo di riassumere l'esperienza dei primi due anni del cammino
neocatecumenale e di prepararci a rivivere la prima tappa del battesimo
ricevuto.
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141 a
SCHEMA DELLA AZIONE LITURGICA
SULLA RINNOVAZIONE DEL PRIMO SCRUTINIO BATTESIMALE
- Ammonizione ambientale
- Canto d'ingresso
- Saluto del Presidente
- Invocazione allo Spirito Santo
- Ammonizione alla I lettura
- I lettura: Apocalisse 3, 1-5; Luca 10, 17-20
- Introduzione all'iscrizione del nome
- Preghiera del Presidente
- Canto
- Ammonizione alla II lettura
- II lettura: Marco 12, 20-34
- Introduzione al dialogo sulla fede e sulla Vita Eterna
- Preghiera del Presidente
- Canto
- Ammonizione alla III lettura
- III lettura: Luca 11, 14-20
- Introduzione all'esorcismo minore
- Preghiera del Presidente
- Canto
- Ammonizione alla IV lettura
- IV lettura: I Corinti 1, 17-25
- Segno della Croce Gloriosa
- Preghiera del Presidente
- Canto
- Riaccoglienza nelle mani materne della Chiesa
- Pace
- Benedizione
- Canto del Magnificat
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141
AZIONE LITURGICA
SULLA RINNOVAZIONE DEL PRIMO SCRUTINIO BATTESIMALE
(Dai nastri registrati delle
catechesi tenute da Kiko e
Carmen a Madrid nel dicembre
1972, con alcune correzioni
del 1984)
(Preparare la Chiesa con i banchi in forma di assemblea, la cattedra per
il Vescovo, il leggio al centro, fiori e molta luce. Preparare anche un
recipiente con cotone impregnato di profumo per il segno della Croce. Il
Vescovo deve conoscere il significato della Liturgia che si celebrerà: a
lui si deve spiegare il senso del passaggio e la situazione dei fratelli
che si avvicinano a rinnovare la prima parte del loro battesimo).
- Ammonizione ambientale
Dio ci ha riunito, fratelli, per celebrare il nostro primo
scrutinio del passaggio al catecumenato. Sapete che questo scrutinio che
noi stiamo per fare è come una porta che si apre, dove non si esige
nulla, dove vi si darà gratuitamente tutto: il cammino della Vita Eterna,
la forza dello Spirito di Gesù Cristo risorto per percorrerlo, e la Croce
Gloriosa come luce perché non smarriate la via.
Tutti voi siete stati battezzati da bambini. Adesso la Chiesa, che
allora si era impegnata con voi, adempiendo il suo impegno, inizia a
presentarvi, passo passo, il vostro battesimo perché possiate dire ogni
volta: "Amen" rinnovando il vostro battesimo.
Ripercorreremo il vostro battesimo per tappe e, nella misura in cui
ora, da adulti, diciamo di sì a questi segni battesimali che abbiamo
ricevuto da bambini, la grazia del nostro battesimo, questo seme,
comincia a crescere e ad operare. Ossia questo rito è un'azione vera che
prende la sua grazia dal battesimo che avete dentro, il battesimo che la
Chiesa ci diede un giorno, quando eravamo bambini.
Adesso, fratelli, canteremo tutti insieme: Alzate o porte, alzate i
vostri frontoni, porte eterne, per ricevere Cristo che
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presiederà questa assemblea, che ci prenderà e ci porterà al Padre
attraverso questa Celebrazione. Egli viene a ricevere la sua Chiesa per
portarla all'incontro con suo Padre. La Chiesa è qui presente, oggi più
che mai, nella figura del Vescovo, che è il Capo del Corpo della sua
Chiesa. Siamo Chiesa che, attraverso la riscoperta del nostro battesimo,
vuole arrivare ad essere fedele, adulta.
Oggi siete venuti alla Chiesa adulta a chiedere di rinnovare la
vostra fede, perché questa fede possa crescere. Il Vescovo, i presbiteri
e noi catechisti come didascali, vi aiuteremo a camminare un po' in
questo cammino verso il Regno di Dio.
Mettiamoci in piedi e cantiamo con il cuore.
- Canto di ingesso (mentre entra il Vescovo con i presbiteri):
"Alzate o porte"
- Saluto del Presidente
- Invocazione allo Spirito Santo (cantata)
- Ammonizione alla prima lettura
I nostri nomi, al momento del battesimo, sono stati scritti nel
registro della parrocchia. Forse molti di voi neanche lo sapevate. Ecco
che oggi vogliamo farvi coscienti di questo fatto così importante: che
Dio vi ha eletti per essere suoi figli prima cella creazione del mondo e
che in base a questa elezione i vostri nomi sono scritti nel Cielo.
Prima di fare l'iscrizione del nome nel Libro della Vita,
proclameremo la Parola di Dio. La prima che proclameremo sarà dal libro
dell'Apocalisse. Con questa Parola il Signore dirà a tutti quelli che
siamo qui cose meravigliose.
Ci dirà: "Conosco le tue opere, so che hai nome di vivo ma sei
morto". Tutti qui abbiamo nome di vivi, ci chiamiamo cristiani, ma il
Signore sa che molti siamo stati morti. Non basta il nome. Per questo ha
avuto misericordia di noi e ci ha dato questo cammino di conversione
nella sua Chiesa, il neocatecumenato, rinnovare il battesimo per tappe,
questo cammino di gestazione. Perché vuole che questo nome che noi
abbiamo, che un giorno la Chiesa ci diede, sia veramente un nome di vivo,
di uno che è vivo, e che non abbiamo un nome di vivo e siamo morti.
Per questo il Signore ci dirà: "Sii vigilante, animo! Rianima un
pochino questa luce che hai e che stava già per morire. Ricordati
pertanto di come hai ricevuto la mia Parola e conservala!". Siamo stati
qui tre giorni ascoltando catechesi for
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ti, parlando dei beni, delle ricchezze, della nostra vita di lavoro,
della nostra famiglia. Il Signore adesso ci dirà: "Ascolta la Parola che
hai ricevuto e conservala, convertiti ad essa e pentiti, perché io verrò
quando meno te lo aspetti e se non sarai vigilante passerò senza
fermarmi".
Il Signore dice che chi obbedisce alla sua Parola, chi segue questo
cammino, riceverà vesti bianche. Vedete che l'Apocalisse è scritta in
chiave catecumenale: "Vi metterò vesti bianche. E non cancellerò il
vostro nome dal Libro della Vita". Nel catecumenato della Chiesa antica
c'erano due iscrizioni del nome: una per entrare nel catecumenato e
un'altra per il battesimo. E succedeva che molti erano i chiamati e pochi
gli eletti. Molti iniziavano e pochi terminavano il catecumenato. I nomi
di molti erano cancellati dal Libro della VIta. Il neocatecumenato è tipo
di tutto quello che è la vita cristiana: termina nella Chiesa, che è il
Regno di Dio; la nostra vita termina nella Gerusalemme celeste. Mai sarà
cancellato il nostro nome dal Libro della Vita.
Per questo andrete a mettere il vostro nome nella Bibbia, come
segno di rinnovazione e di adesione a questo rito che la Chiesa ha fatto
con voi. La cosa più importante di tutto, fratelli, è questa chiamata che
Dio ci fa alla Vita Eterna, ad essere viventi.
Ascolteremo anche un'altra lettura del Vangelo di S. Luca dove
vedremo come gli apostoli tornavano contenti a Gesù, perché gli spiriti
si sottomettevano loro, e dirà Gesù: "Non rallegratevi perché i demoni vi
si sottomettono, rallegratevi solo di una cosa: che i vostri nomi sono
scritti nei Cieli". Adesso, scrivendo il tuo nome, dirai il tuo sì alla
elezione che Dio ha fatto su di te per sempre. Rallegratevi solo di una
cosa: che i vostri nomi sono scritti nei Cieli. Adesso, scrivendo il tuo
nome, dirai il tuo sì alla elezione che Dio ha fatto su di te per sempre.
Rallegratevi solo del vostro battesimo. Come diceva S. Agostino: "Prima
che Vescovo, sono cristiano con voi. Tutti i carismi nella Chiesa sono
servizi, l'importante è che siamo stati chiamati da Dio all'Amore e
all'Unità".
Ascoltiamo, fratelli, questa Parola.
- Prima lettura: Apocalisse 3, 1-5; Luca 10, 17-20
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- Iscrizione del nome sul Libro della Vita
Adesso, fratelli, chi vuole e nell'ordine che volete, vi alzerete,
vi avvicinerete qui e porrete nella Bibbia della vostra comunità il nome
che avete ricevuto nel vostro Battesimo se è possibile in stampatello. Se
qualcuno non sa scrivere mi dice il nome e io lo aiuto a scriverlo. Poi
vi sedete. Con questa iscrizione ognuno di voi esprimerà la volontà di un
serio impegno catechetico per l'approfondimento della fede.
(Uno ad uno si alzano, senza dire nulla e senza fare code, e vanno a
scrivere il loro nome di battesimo nella Bibbia della loro comunità
preparata su di un leggio. Il catechista sta vicino al leggio perché
scriva chiaro. Non si pone il cognome.
Finito questo, si porta la Bibbia, aperta dove stanno scritti i
nomi, e si presentano al Vescovo: questi fa una preghiera sui nomi. I
catechisti tengono, di fronte al Vescovo, i nomi durante la
preghiera).
- Preghiera
"PREGHIAMO.
PADRE SANTO, TU CHE, NEL GIORNO DEL BATTESIMO, HAI VOLUTO
SCRIVERE QUESTI NOMI NEL LIBRO DELLA VITA E CHE, PER LA TUA
MISERICORDIA, HAI CHIAMATO ATTRAVERSO QUESTO CAMMINO, QUESTI
FRATELLI ALLA RISCOPERTA DEL TUO AMORE PER LORO, TE LI
PRESENTIAMO AFFINCHE' I LORO NOMI NON SIANO MAI CANCELLATI
DAL LIBRO DELLA VITA
(legge tutti i nomi)
TI SUPPLICHIAMO DI CONCEDERE A QUESTI TUOI FIGLI DI
RALLEGRARSI SOLTANTO PERCHE' I LORO NOMI SONO SCRITTI NEL
CIELO.
TE LO CHIEDIAMO PER GESU' CRISTO NOSTRO SIGNORE".
- Canto: "Amen, Amen, Amen"
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- Ammonizione alla seconda lettura
Prima di passare a rivivere da adulti quel dialogo sul la fede che
i vostri padrini hanno fatto per voi, prima che la Chiesa vi domandi che
cosa cercate in questo cammino neocatecumenale, perché volete entrare in
esso dopo gli anni del precatecumenato, prima che chiediate la fede
adulta alla Chiesa, ascoltiamo la Parola di Dio.
Questa lettura del Vangelo di S. Marco ci presenterà uno scriba che
domanderà a Gesù: "Qual è il primo comandamento della legge di Dio? Qual
è il più importante?" E Gesù risponderà: "Shemà Israele Ascolta Israele,
Dio è l'unico: non c'è altro Dio fuori di Lui. Amerai Lui solo, con tutto
il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze".
Se avete in mente la prima catechesi, vi ricorderete di ciò che
abbiamo detto di Abramo. Quando Dio appare ad Abramo non gli dice che non
esistono altri dèi, perché Abramo era politeista come tutti quelli della
sua epoca, e non avrebbe potuto capirlo. Gli dice che Lui è molto più
potente di tutti gli dèi. Più avanti nella storia della salvezza, quando
Dio trae il suo popolo dall'Egitto e lo conduce per il deserto fino al
Sinai, lì si rivela e dice: "Israele, Io Sono l'Unico, non c'è altro Dio
fuori di Me".
Anche voi avete iniziato il vostro cammino neocatecumenale con i
vostri idoli, credendo che nella famiglia era tutta la felicità, nel
lavoro, nel prestigio, nel denaro... Oggi il Signore a voi già può dire:
"Questi altri che tu credevi dèi non valgono nulla; questi che per voi
erano dèi non lo sono: Io Sono l'Unico". E' vero che molti di voi dicono:
"Ormai non possiamo tornare indietro, dove andremo? Prima le cose mi
saziavano, adesso sto peggio di prima". Chiaro: perché hai scoperto che
gli altri dèi se non saziano non valgono nulla.
Il Signore ti dirà una Parola che è salvezza: IO SONO L'UNICO, che
fuori di Lui non c'è nulla, che non esiste alcun Dio fuori di Lui e che
amare Lui con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze, al
di sopra di tutte le cose, questa è la via della vita.
Qui la Chiesa vi presenta il cammino della Vita Eterna. Chiaro che
non amerete pienamente Dio domattina. Questo è entrare nel Regno di Dio.
Chi ama Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le sue
forze e il prossimo come se stesso è nel Regno di Dio, ha la vita eterna.
Ecco il cammino che ci presenta la Chiesa.
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Appunto perché tu possa amare Dio così c'è qui presente Gesù Cristo
nella sua Chiesa, per mostrarti il cammino. E' già molto importante che
la Chiesa ti dica questa Parola, che ti dica che questa è la verità.
Tutti gli uomini vanno cercando la verità: questa è la Verità: AMARE DIO
CON TUTTO IL CUORE, CON TUTTA LA MENTE E CON TUTTE LE FORZE E IL PROSSIMO
COME NOI STESSI. Abbiamo scoperto in questa convivenza che noi crediamo
di compiere i comandamenti, come quel giovane ricco che si avvicina a
Gesù Cristo, e Gesù Cristo ci ha convinto del contrario. Ci ha detto: se
tu osservi i comandamenti, siccome sono Dio ti dico: vai a casa tua,
vendi ciò che hai e dai il denaro ai poveti. Gesù Cristo ci dimostra che
non compiamo il primo comandamento e se non compiamo il primo, non
compiamo nessuno degli altri.
Vedete come i Vangeli si interpretano con la prassi del la Chiesa,
perché sono scritti in chiave catecumenale. Adesso comprendiamo questo
scrutinio.
Amare Dio al di sopra di tutte le cose. Questo è il cammino. Adesso
la Chiesa si incaricherà di insegnarvi a seguire questo cammino, di
accompagnarvi, di gestarvi nella fede, di introdurvi nel Regno di Dio, di
farvi scoprire la ricchezza che è in voi, lo Spirito Santo, il quale è,
come dice S. Paolo, Colui che testimonia al nostro spirito che siamo
figli di Dio, che fa gridare al nostro spirito, con gemiti inenarrabili,
e chiamare Dio: "Abbà, Papà".
Ascoltiamo, fratelli, la Parola.
- Seconda lettura: Marco 12, 28-34
- Dialogo sulla fede e sulla Vita Eterna
Il precatecumenato che avete fatto, è stato un tempo per voi per
verificare la vostra fede. Forse oggi avete appreso che avete poca fede.
La comunità, la Parola di Dio, si è incaricata di dimostrare la misura
forse tanto piccola della vostra fede. Avete scoperto la necessità che la
Chiesa vi aiuti, che gesti in noi la fede, che ci dia una fede adulta.
Perché la fede non viene volando giù dalle nuvole: la fede la dà Gesù
Cristo, e Gesù Cristo è oggi vivo per noi nella sua Chiesa.
Per questo, siccome avete scoperto la necessità della fede che vi
dà la Vita Eterna, adesso vi avvicinate alla Chiesa perché possiate
rivivere, avendolo presente davanti a voi,
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quello che la Chiesa ha seminato in voi, quello che vi ha dato il giorno
del vostro battesimo.
Questo dialogo lo ha fatto il vostro padrino per voi (voi non lo
potevate fare perché eravate neonati), prestandovi la voce e anche la
fede iniziale che si richiede per questo dialogo.
Oggi che siete adulti e che avete già in voi stessi questa fede
iniziale, aderirete liberamente e coscientemente a ciò che avete
ricevuto, affinché la grazia che è in voi possa crescere e svilupparsi e
possiate sperimentare la Vita Eterna.
Io vi chiamerò otto alla volta per nome e vi metterete in fila
davanti al Vescovo, che vi domanderà cosa cercate qui.
(Il catechista legge otto nomi, seguendo la lista della Bibbia perché
quando si ripetano nomi propri ciascuno sappia a chi si riferisce.
Gli otto si avvicinano e si mettono in fila davanti al Vescovo. Il
numero dei chiamati dipende dal la quantità di gente che fa lo
scrutinio).
- Vescovo: "CHE COSA CHIEDI ALLA CHIESA SANTA DI DIO?"
- Precatecumeno: "La fede" (uno alla volta)
- Vescovo: "CHE COSA VI DAI LA FEDE?"
- Precatecumeno: "La Vita Eterna"
- Vescovo: "SE VOLETE AVERE LA VITA ETERNA:
AMERETE DIO CON TUTTO IL VOSTRO CUORE, CON
TUTTA LA VOSTRA MENTE, CON TUTTE LE VOSTRE
FORZE E IL PROSSIMO COME VOI STESSI".
- Precatecumeni: "Amen"
-
Preghiera: "PREGHIAMO: PADRE SANTO,
DIO ONNIPOTENTE ED ETERNO, TI RINGRAZIAMO DI AVER
CHIAMATO QUESTI FRATELLI A RINNOVARE LA PRIMA PARTE DEL
LORO BATTESIMO; MANTIENILI SEMPRE IN CAMMINO, PERCHE' LA
LORO FEDE CRESCA IN PROFONDITA', PERCHE' SIANO LUCE, FINO
A QUANDO TI VEDREMO TUTTI SENZA VELI, FACCIA A FACCIA,
NELLA VISIONE DELL'AMORE ETERNO.
PER GESU' CRISTO NOSTRO SIGNORE". AMEN.
- Canto: "Cantico dei Cantici 1, 1-8"
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- Ammonizione alla terza lettura
Avete sperimentato, fratelli, durante questo cammino, nel vostro
precatecumenato, nella vostra vita, che ci sono zone di voi stessi che
sono in profonda oscurità, in mano di poteri che vi schiavizzano, che vi
dominano. Il maligno sempre ci tenta e tante volte, per la paura che
avete della morte, vi obbliga a fare la sua volontà. Voi volete fare il
bene, ma non sta nelle vostre mani il realizzarlo. Però, vi abbiamo
annunziato che Dio Padre ci ha inviato un Salvatore, Gesù, che morì per i
nostri peccati e risuscitò per la nostra giustificazione e che è stato
costituito come Signore di tutti i poteri che ci legano, ci schiavizzano,
ci fanno soffrire. Gesù Cristo è il Signore della morte.
Ma questo Gesù Cristo Signore, dove sta oggi? E' vivo nella sua
Chiesa, con potere. Abbiamo ascoltato un momento fa che Gesù manda i suoi
apostoli con potere sopra i serpenti e sopra gli scorpioni, con potere di
perdonare i peccati, di resuscitare i morti. Andate, che io sarò con voi.
Oggi Cristo è qui risorto come Kyrios, presente nella sua Chiesa,
vincitore di tutto quello che ci schiavizza e uccide. Il cristianesimo,
fratelli, non è una filosofia né un moralismo; dice S. Paolo: "Io vi ho
annunziato Gesù Cristo non con chiacchiere, ma con potere dello Spirito
Santo". Per questo gli Apostoli fanno segni per dimostrare che il potere
di Gesù Cristo risorto va con loro.
Qui è oggi presente Gesù Cristo, per esorcizzarvi, per liberarvi,
per cacciare da voi ciò che vi aliena, per il potere che ha ricevuto dal
Padre e ha dato alla sua Chiesa. Perché possiate amare Dio con tutto il
cuore, con tutta la mente, con tutte le forze. Non vi abbiamo detto con
moralismo: "Ama Dio". La Chiesa sa molto bene che se tu non hai la grazia
tu non puoi amare Dio perché sei di carne, venduto al potere del maligno.
Per questo adesso la Chiesa pregherà il Padre perché, per la forza di
Cristo costituito Kyrios, si allontani da te il demonio che ti inganna
con l'affanno di ricchezze, di denaro, di primeggiare, di vanità, di
essere il migliore. Perché tu ti afferri agli idoli del mondo perché vuoi
vivere, perché hai paura della morte, come vi abbiamo detto nelle
catechesi.
Gesù Cristo vi libererà da questi poteri.
E qui proclameremo come Gesù libera un muto dal demonio. Il demonio
teneva sottomesso uno, ed era muto; Gesù lo libera. Alcuni farisei
invidiosi dicono: "Questi libera dal demonio in nome del demonio, perché
Lui è il maggiore dei demoni, Beelzebul, per questo tutti i demoni gli
obbediscono" e Gesù dirà lo
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ro: "Se per caso Io sto cacciando i demoni nel nome di Dio, con il dito
di Dio, è perché è giunto il Regno di Dio qui e voi non ve ne rendete
conto".
Fratelli, il Regno di Dio sta giungendo qui, è adesso più che mai
vicino a voi, perché il dito di Dio è qui presente, perché dove c'è il
dito di Dio, lì c'è il Regno di Dio. Ascoltiamo questa Parola.
- Terza lettura: Luca 11, 14-20
- Esorcismo minore
Adesso, fratelli, vi chiameremo di nuovo per nome e la Chiesa vi
domanderà se volete ricevere lo Spirito Santo di Dio, se avete desiderio
di essere pieni di lui.
Ciò che da piccolini, quando vi battezzarono, rispose per voi il
padrino, adesso si domanda a voi, perché dicendo adesso "Amen" da adulti,
questa grazia del vostro battesimo si faccia presente. Per questo direte:
"Sì, lo voglio" con il cuore. Allora il Vescovo soffierà sul vostro capo,
scongiurerà il maligno di allontanarsi e stenderà le mani su di voi.
Adesso comprenderete che è Cristo presente nella Chiesa colui che vi
libera. Noi abbiamo fatto della Chiesa un moralismo, un'esigenza, mentre
mai i primi cristiani hanno pensato di liberarsi con le loro forze: era
Cristo che li liberava. E' Cristo che vince i sette demoni, le sette
nazioni che dominavano la terra promessa, simbolo dei sette peccati
capitali che dominano in te. Per questo discenderete nel vostro battesimo
sette gradini. Precisamente perché è il potete di Cristo che libera, tu
puoi dire al tuo amico ubriacone, abulico, vizioso, che Dio lo ama e che
questo cammino è per lui, perché non è basato sulle sue sole forze, ma
sul potere e sulla misericordia di Dio
Vi chiameremo e vi porrete in ginocchio davanti al Vescovo.
(Il catechista chiama nuovamente i precatecumeni, di otto in otto o
nel numero conveniente, che si pongono in ginocchio di fronte al
Vescovo. Si svolge quindi il seguente dialogo).
- Vescovo: "VOLETE ESSERE TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO?"
- Precatecumeni: "Sì, lo vogliamo"
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- Vescovo: "PADRE SANTO
TU CHE PER MEZZO DEL TUO FIGLIO CI HAI LIBERATO DALLA
SCHIAVITU' E DAL POTERE DEL MALIGNO, ALLONTANA DA QUESTE TUE
CREATURE OGNI SPIRITO DI MALVAGITA', DI IPOCRISIA E DI
MENZOGNA.
(stendendo le mani)
EFFONDI SU QUESTI FRATELLI LO SPIRITO DI ADOZIONE PERCHE',
COSCIENTI CHE LI HAI CHIAMATI AD ESSERE TUOI FIGLI, POSSANO
RESISTERE ALLE INSIDIE DEL MALIGNO.
PER GESU' CRISTO NOSTRO SIGNORE".
AMEN
- Canto: "Pentecoste"
- Ammonizione alla quarta lettura
Adesso, fratelli, rivivremo il segno della Croce gloriosa.
Prima proclameremo la Parola di Dio. Ascolteremo S. Paolo dire che
Dio lo ha inviato a predicare, ad evangelizzare, non con parole sapienti,
non con grandi discorsi, con grandi argomentazioni, per non svilire la
Croce di Cristo, perché la predicazione della Croce è stoltezza.
Vi abbiamo detto, fratelli, che la croce è il simbolo di quello che
ci distrugge. Dio sempre ci aspetta nella croce. La croce è lo scandalo
del mondo. Anche noi abbiamo sempre rifiutato la croce nella nostra vita.
E tuttavia la pietra che scartarono i costruttori è divenuta la pietra
d'angolo dell'edificio. E' una pietra sulla quale costruire la vita.
Tutti abbiamo esperienza delle croci nella nostra esistenza:
momenti di desolazione e di tristezza. Cose terribili che ha permesso il
Signore per noi: malattie e sofferenze. Tuttavia questa croce è stata
l'amore di Dio. Lì stava Dio per trascenderci fino a Lui, situarci nella
nostra realtà vera, per farci vedere quello che eravamo: poveri,
impotenti. E' stata l'occasione di vedere Dio; la croce è ciò che ha
usato Dio per ché oggi voi foste qui.
Per questo Gesù è salito sulla croce che gli ha preparato il Padre,
perché sa che Dio è quello che dal male trae il
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bene. Noi sappiamo che la croce gloriosa è il mistero nascosto che ci è
stato rivelato. Sappiamo che la croce è l'arma con cui il maligno ci
incatenava, perché è per la paura che abbiamo della morte che siamo stati
sottomessi al potere del male; sappiamo che la croce non ci distrugge più
perché Gesù Cristo ha vinto il pungiglione della morte, il peccato,
perché ha innalzato la Croce e l'ha fatta gloriosa. Per questo i
cristiani chiamavano la Croce la luce radiante del volto di Dio.
Per questo, fratelli, la Chiesa oggi vi ha dato il cammino: amare
Dio al di sopra di tutte le cose, perché Dio è l'unico, gli altri dèi
sono nulla, fumo, vapore, vanità, non ci salvano. La Chiesa oggi ci ha
fatto scoprire quale è la forza per camminare, che è lo Spirito Santo,
perché andiate fino alla seguente tappa. Adesso la Chiesa vi darà l'arma,
senza la quale rischiate di uscire dal cammino: la Croce Gloriosa. Perché
quando, andandovene da qui, il demonio vi presenta di nuovo la croce per
sottomettervi a lui, non temiate e sappiate che la croce non uccide, ma
ci glorifica.
Non perché siamo gente rassegnata che si carica della Croce, ma
perché abbiamo ricevuto lo Spirito di Colui che si caricò della Croce una
volta per sempre per liberarci dal suo potere e mostrarci con essa il
volto del Padre che brilla sopra la morte. Sappiamo precisamente che Dio
è amore perché nel suo Figlio ci liberò dalla forza della morte, della
croce, dell'angustia, del peccato. Se lo Spirito di Cristo abita in te,
adesso potrai amare in una forma nuova, perché la morte di cui la croce
era il segno non ti impedisce più di amare l'altro, perché Cristo ha
aperto un cammino attraverso la sua carne. Questa Croce ti serve di
gloria.
Questo è ciò che dirà S. Paolo: che Dio ha preso ciò che non valeva
nulla per confondere i sapienti di questo mondo e le intelligenze del
mondo. La sapienza del mondo non ha saputo scoprire in questo Gesù che si
consegna alla morte il volto di Dio: al contrario, si è scandalizzato
come oggi si scandalizza delle nostre comunità che predicano il Servo di
Jahvé in una epoca di contestazione in cui si devono fare scioperi e
giudicare e odiare l'altro per lottare contro l'ingiustizia.
Quando il Giusto, fratelli, quello che poteva giudicare, ha
preferito non giudicare ma farsi Lui peccato, farsi Lui reo da condannare
ed ha amato l'uomo così come era, lì dove stava. Il linguaggio della
croce è uno scandalo.
Ascolteremo questa Parola.
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- Quarta lettura: I Corinti 1, 17-25
- Segno della Croce gloriosa
Adesso, fratelli, la Chiesa vi farà un esame, uno scrutinio, nel
quale risponderete liberamente ad alta voce. La Chiesa ti domanderà:
"Quale è la tua croce e che senso ha nella tua vita?".
Perché se ancora sei scandalizzato della croce non puoi passare al
catecumenato. Perché, a partire da questo momento, tu sai che tutto
quello che ti succede è per il tuo bene, perché Cristo ha distrutto la
morte e il peccato nella Croce. Dio permette cose per il tuo bene, per
glorificarti. La Chiesa ti darà la Croce Gloriosa di Gesù Cristo per
aiutarti, perché così come prima quando il demonio ti presentava la
croce, la sofferenza, ti faceva ribellare contro Dio e rispondere male al
male e violenza a violenza, adesso tu abbia questa croce illuminata e tu
sappia che il demonio non ti può piò ingannare presentandoti la croce,
perché in questa croce vedi Cristo che si è consegnato ad essa e che Dio
ha risuscitato e glorificato. La croce oggi non solo non ci uccide, ma
anzi ci glorifica. Quando il demonio vedrà che avete la croce gloriosa vi
lascerà, perché quante più croci vi presenta tanta maggior gloria
riceverete da Dio.
Per questo è molto importante che prima di passare alla Eucarestia,
all'azione di grazie, non siamo scandalizzati della croce e sappiamo nel
profondo del nostro cuore che tutto è grazia e tutto è amore.
Che se Dio permette questo in te, che tu sia zoppo, che sia orbo,
ha permesso che tua moglie abbia un carattere così terribile, che tuo
marito sia un superbo, tutte queste cose che ti uccidono, Dio questo lo
ha innalzato e lo ha permesso perché ti ama. Perché attraverso questo che
tu umanamente non comprendi vuole condurti a scoprire Lui per salvarti,
ed è capace di trasformare questa croce in gloriosa.
Adesso vi chiamerò uno per uno. Vi metterete qui in mezzo, in
piedi, e risponderete liberamente e spontaneamente alle domande del
Vescovo; poi sarete segnati con del profumo sulla fronte con la Croce
Gloriosa di Gesù Cristo. E ciò in ricordo della segnazione, ricevuta nel
Battesimo, con l'olio dei catecumeni per prepararti al combattimento
giornaliero, come se fossimo degli antichi lottatori che si ungevano di
olio per
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sfuggire meglio alle insidie dell'avversario.
- Catechista: "... NN ..." (si mette in piedi)
- Vescovo: "... NN ..., QUALE E' OGGI LA TUA CROCE
E CHE SENSO HA NELLA TUA VITA?"
(Il neo-catecumeno risponde liberamente, ma con brevità.
Poi si avvicina al Vescovo e si inginocchia ai suoi piedi)
- Vescovo: "... NN ...,
IO TI SEGNO CON LA CROCE GLORIOSA DI NOSTRO SIGNORE
GESU' CRISTO: QUESTO SEGNO DI VITTORIA TI CONDUCA ALLA
VITA ETERNA".
AMEN
- Preghiera: "SIGNORE GESU',
TU CHE SAI CHE NEL MISTERO DELLA TUA MORTE C'E' LA
NOSTRA VITA, CHE NEL MISTERO DELLA TUA RESURREZIONE
C'E' LA NOSTRA FORZA: AMMAESTRACI NEL MISTERO DELLA TUA
CROCE; POICHE' SOLTANTO IN ESSA SI TROVA LA VERA
SAPIENZA, LA VERA VITA.
LO CHIEDIAMO A TE CHE VIVI E REGNI CON IL PADRE E CON
LO SPIRITO, NEI SECOLI DEI SECOLI".
AMEN
- Canto: "Inno alla Croce Gloriosa"
- Riaccoglienza nelle mani materne della Chiesa
Adesso, fratelli, l'ultimo segno che faremo in questo primo
scrutinio del passaggio al catecumenato, sarà quello di rimettere tutti
voi nelle mani materne della Chiesa. La Chiesa si impegna con voi ad
aiutarvi, a pregare per voi, a condurvi in questo cammino fino alla fede.
Adesso i responsabili di ogni comunità vi avvicinerete e vi porrete
in ginocchio. La Chiesa vi dirà: "Voi che nel Battesimo siete stati
accolti nelle mani materne della Chiesa, oggi siete rimessi sotto la sua
protezione". E tutti assieme ai responsabili direte: "Dove andremo? Solo
il Signore ha parole di
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Vita Eterna". Tutti starete in ginocchio; e il Vescovo, i presbiteri e i
catechisti stenderanno le mani su di voi. Dopo, il Vescovo aiuterà i
responsabili ad alzarsi, come segno di questa protezione.
(Si avvicinano i responsabili di ciascuna comunità e si mettono in
ginocchio davanti al Vescovo, mentre tutti gli altri si mettono
anch'essi in ginocchio al loro posto).
- Vescovo: "VOI CHE NEL BATTESIMO SIETE STATI ACCOLTI NELLE MANI
MATERNE DELLA CHIESA DI DIO, OGGI SIETE RIMESSI SOTTO LA
SUA CURA E PROTEZIONE".
- Responsabili: "Dove andremo? Solo il Signore ha parole di Vita
Eterna".
- Tutti: "Dove andremo? Solo il Signore ha parole di Vita
eterna".
(Il Vescovo aiuta i responsabili ad alzarsi; quindi invita tutti a
scambiarsi la Pace).
- Pace
- Benedizione
- Canto: "Magnificat"
- Eucarestia
Così termina la convivenza del primo scrutinio del passaggio al
catecumenato.
Dopo la convivenza si riunisce la gente una sera nella parrocchia
per spiegare come si fa il cammino durante il tempo del passaggio al
catecumenato fino al secondo scrutinio.
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SPIEGAZIONE DEL TEMPO DEL PASSAGGIO AL CATECUMENATO
___________________________________________________
(Con la comunità di Santa Caterina e San Rocco)
Vedremo come continua il cammino dopo la Fase di Conversione che
avete vissuto, dopo il tempo del precatecumenato, immediatamente dopo
questo primo scrutinio.
Adesso inizia un periodo importantissimo di un anno e mezzo fino a
che ritorniamo noi per fare il secondo scrutinio battesimale. In questo
scrutinio abbiamo aperto una porta fino al catecumenato e siete passati,
con questo entrate in un periodo di prova fino ad una seconda porta, che
sarà il secondo scrutinio, più forte ancora di questo.
Io vi invito ad essere generosi con il Signore: a farvi un tesoro
nel cielo senza che se ne accorga nessuno. Vedrete che è meraviglioso.
Dio è con voi in questo cammino e vi sta chiamando a un amore o a una
liberazione immensa. Animo! Spero che questo Spirito Santo che la Chiesa
vi ha dato, fruttifichi in voi e cresca fino alla statura che Dio ha
destinato per ciascuno di voi.
In questo anno e mezzo di passaggio al catecumenato, vedrete che è
un tempo prezioso, lasceremo le celebrazioni con i temi biblici. E
vivremo la storia della salvezza nelle sue differenti tappe. La comunità
continua riunendosi il martedì o il mercoledì notte (il solito giorno
adibito fin'ora); e il sabato per celebrare l'Eucarestia e una volta al
mese la convivenza.
L'Eucarestia la celebrete come fin'ora, preparandola un gruppo
della comunità ruotando tutti a turno come fino ad ora. Nella linea del
sabato notte continuiamo con la liturgia di tutta la Chiesa. L'Eucarestia
la riserviamo un pò per dopo, la celebriamo tutti i sabati per essere in
comunione con la Chiesa Più avanti riparleremo della eucarestia nelle
ultime tappe perché l'Eucarestia viene alla fine del catecumenato. Allora
faremo forti catechesi sull'Eucarestia, e vedrete che meraviglia è
l'Eucarestia, quando abbiamo la fede. Ossia a riguardo della Eucarestia
tutto segue nello stesso modo. Vi riunirete i sabati, come fin'ora e
celebrate l'Eucarestia che un gruppo della comunità ha preparato
seriamente per tutti. Ciò che cambierà è la Celebrazione della Parola, e
la Convivenwww.
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za mensile. Vediamo come.
Durante questo tempo vivremo, conosceremo, proclameremo la storia
della salvezza per tappe. Divideremo la storia del la salvezza in alcune
tappe:
ABRAMO
ESODO (fino al deserto)
ALLEANZA del Sinai
CAMMINO nel DESERTO
LA CONQUISTA DELLA TERRA PROMESSA (Mosé - Giosué)
DAVIDE E IL REGNO
ESILIO
PROFETI
LE ORIGINI (la creazione, il male e il peccato)
IL MESSIA
LA RISURREZIONE
LA CHIESA (come Sacramento di Salvezza)
LA CHIESA PRIMITIVA (I primi 3 secoli: qui si devono leggere i
Padri apostolici)
LA CHIESA da COSTANTINO al CONCILIO di TRENTO
LA CHIESA dal CONCILIO DI TRENTO al VATICANO II
IL CONCILIO VATICANO II
LA PARUSIA
Questi sono i temi che si vedranno in questo tempo. A ciascun tema
si dedicherà un mese intero.
La prima cosa che si deve fare è dividere la comunità in gruppi di
cinque persone. Questi gruppi si fanno per sorteggio. Non che li faccia
uno i che ciascuno vada con chi vuole. Per un sorteggio ben fatto mettete
in una borsa i nomi dei coniugi e in un'altra borsa gli altri. Si prende
un biglietto dalla borsa degli sposati ed essi sono i responsabili di
un'équipe, poi si prendono da un'altra borsa tre nomi che faranno gruppo
con
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questi coniugi. Così con tutti. Se questo non fosse possibile perché ci
sono pochi matrimoni o non so che altro lo fate come credete ma nella
forma più conveniente, salvando sempre due cose: che sia a sorte e che i
gruppi siano misti (sposi, ragazzo, ragazze...). Così abbiamo la comunità
divisa in gruppi. Supponiamo una comunità di 40 che ha formato 8 gruppi.
Allora si sorteggia per ogni gruppo uno degli otto primi temi. A ciascun
gruppo corrisponde un tema.
Ormai abbiamo la comunità divisa in gruppi e ogni gruppo con un
tema degli otto primi assegnati. Come si lavora adesso? Ogni mese è
dedicato a un tema, in ordine. Ossia il primo mese toccherà ad Abramo
etc.
Dal momento che ogni equipe ha bisogno di circa due mesi per preparare un
tema, a partire da adesso, quando già siano fatti i gruppi e distribuiti
i temi, quelli che hanno Abramo possono già mettersi al lavoro sul loro
tema. Mentre per due mesi nel frattempo la comunità continua a celebrare
la Parola con i seguenti temi biblici sullo stile del Precatecumenato :
Libro della vita Fede Vita Eterna
Esorcismo Spirito Santo Croce
Il 1° Comandamento Chiesa ns madre ............
Ossia temi biblici in diretta relazione con il passaggio 31 Catecumenato
che avete terminato.
L'equipe delle tappe della salvezza iniziano a lavorare sulla tappa
che gli è toccata. Soprattutto a chi è toccata la prima, Abramo, che si
dovrà fare nel giro di due mesi. Mentre questa equipe prepara Abramo,
l'altra prepara la seconda tappa, la comunità continua celebrando la
Parola di Dio con i terni biblici che ho detto, come finora.
Come prepara ogni equipe la sua tappa della storia della Salvezza?
Vediamo. Il gruppo cui è toccato Abramo, per esempio, deve iniziare per
riunirsi a preparare il tema Abramo. Come? Leggendo nella scrittura tutto
quello che riguarda Abramo. Ma soprattutto leggere insieme tutto quello
che c'è sulla lettura. Per preparare ciascun tema è necessario per lo
meno due mesi di riunione, quando va bene. Dopo di aver letto molto
durante questi due mesi, il Signore vi aiuterà moltissimo, portate il
tema in Comunità: per il primo martedì il gruppo prepara una serie di
letture per la prima celebrazione del mese dedicato ad Abramo. Quì non è
più necessario che siano quattro letture, possono essere di più e più
lunghe, quello che vi sembra necessawww.
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rio per presentare alla comunità il tema.
Questa prima riunione di tutta comunità sul tema Abramo è perché il
gruppo presenti il tema alla comunità.
Ossia: prima riunione della prima settimana: presentazione del tema con
una serie di letture su Abramo. Questa riunione lo vedrete è preziosa.
L'equipe che conosce il tema profondamente perché lo ha preparato per due
mesi, presenta il tema, con una ammonizione ambientale, con ammonizioni a
ciascuna lettura, canti dopo ogni lettura. Poi si termina come una
celebrazione della Parola normale.
Ossia: presentazione del tema attraverso una celebrazione della Parola.
Con letture sufficienti per presentare il tema.
Seconda riunione: nella seconda settimana del mese.
Il gruppo dà una catechesi sul tema alla Comunità.
Quì ora non c'è una celebrazione. Chi fa la catechesi? Il gruppo. A tutta
la comunità mese per mese toccherà far catechesi.
Si abbia o no facilità di parola. Questo si è già sperimentato in molte
comunità. Il gruppo si divide Abramo prima che Dio lo chiami, per
esempio, un altro dall'incontro con Dio e il viaggio fino a Canaan, per
esempio; un altro la Alleanza di Dio con Abramo etc. Vi dividete la
catechesi. Ognuno dia ciò che sente, ciò che ha sperimentato in questi
due mesi di contatto con il tema. Uno saprà più uno meno ma tutti parlano
stupendamente. Scoprirete come c'è gente nella comunità che non ha mai
par lato ed che ha una stoffa di catechista stupenda... nervosi, ma con
fede che Gesù Cristo li aiuta a servire la comunità e con un po' di
obbedienza...: cominciano a parlare molto nervosi, poi dopo un po' che
parlano si sentono più tranquilli.
Terza riunione la terza settimana. Un questionario.
Il gruppo, durante la preparazione del tema ha preparato un questionario
su Abramo. Un questionario che faccia sì che il tema non rimanga una
bella teoria, ma giunga alla nostra vita. Un questionario di non più di
tre domande.
Il gruppo ciclostila il questionario e lo distribuisce a tutti i fratelli
della comunità.
Sì che la terza settimana non vi riunite nella parrocchia, ma nelle
case. Il gruppo incaricato del tema divide la comunità in piccole equipe.
Ognuno di quelli che ha, preparato il tema si mette a capo di uno di
questi gruppi della comunità e questo gruppo si riunisce in una casa per
rispondere seriamente al questionario. Il padrone di casa non deve
preparare la cena. Beh un caffè e un bicchierino... e stop. Esempi di
domande? Quando hai ascoltato tu questa voce di Dio: esci dalla tua terra
e dalla casa di tuo padre e mettiti in cammino fino alla ter
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ra che io ti mostrerò? Altra: chi è nella tua vita il tuo Isacco? E così
nella casa prima si prega, poi si parla sul questionario e si termina con
una preghiera di tutti, poi la pace. Vedrete che queste riunioni di
gruppi nelle case con i questionari sono stupende.
Quarta riunione: si fa una celebrazione della Parola sul tema, a
conclusione del tema. Dopo che si è fatto il questionario nelle case nel
quale ciascuno dell'equipe è stato capo del gruppo, il gruppo che ha
preparato si raduna e ciascuno dice come è andato il questionario e
preparano una celebrazione della Parola concludendo il tema.
Questa celebrazione è come l'avete fatta sempre: 4 letture: una dei
libri storici, una dei profeti ecc. Così si ottiene che tutto il mese sia
stato dedicato a un tema: Abramo, preparato e diretto da un equipe.
Il mese seguente entra in scena un'altra equipe con la successiva
tappa e fa la stessa cosa: una celebrazione presentando il tema, una
catechesi sul tema, un questionario nelle case, una celebrazione
conclusiva.
Poi dal momento che ogni mese c'è una convivenza, la ultima
domenica del mese o la prima, dopo che si è terminato il tema, si fa la
convivenza anche sopra il tema. Dopo il mese di Abramo si fa una
convivenza su Abramo. E ogni convivenza è dedicata al tema che si è
finito di svolgere.
In questa convivenza potete mettere in comune il questionario che
si è fatto e ognuno dà la sua esperienza del mese sul tema.
Forse del tema che tu non prepari non ti interessi molto però il tema che
ti è toccato ti farà un bene immenso.
Scoprirai che la Bibbia è una ricchezza.
Adesso preparate di meno ma più interessante. Quando stiano per terminare
i primi otto temi (finito il sesto) si torna a fare il sorteggio e si
fanno otto nuovi gruppi con un altro tema ciascuno. Così vi andrete
mescolando e non si formano fissi.
Alcune osservazioni
Alla comunità possono partecipare solo quelli che hanno scritto il
loro nome sul libro della vita. Anche quelli che per qualsiasi ragione
non hanno potuto fare il passaggio, ma con il loro cuore lo hanno fatto e
intendono farlo quanto prima
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possono partecipare. Ma non si inviti nessuno ad assistere alla comunità.
Se qualcuno che conoscete vi chiede di partecipare a una celebrazione
mandatelo a una comunità che sia ancora nel precatecumenato. Adesso la
comunità è in un momento molto speciale. Un caso a parte sono le coppie.
Se uno è nella comunità e sua moglie no, sempre la comunità è
aperta a sua moglie, perché marito e moglie sono una sola carne. Se il
marito di una delle comunità per esempio, le chiede di avvicinarsi alla
comunità, può entrare, però dovrà fare quando ci sarà una catechesi e a
suo tempo il primo scrutinio. Ma questo come potete capire è
un'eccezione.
Inoltre se uno è nella comunità, e sua moglie no, la moglie, questo
è sicuro, si salverà grazie al marito, perché sono sempre una sola cosa.
Se tu sei cristiano non ti preoccupi che Dio non lascerà perdere tua
moglie, anche non venendo mai in comunità. Questo è di buon senso.
Chi non è potuto realmente venire al passaggio, perché ammalato, e
il suo desiderio era di stare con voi, questa persona può continuare. Il
prossimo passaggio che si faccia e lei possa andarci, ci va.
Altre cose: in ogni eucarestia, dopo le preghiere dei fedeli, il
responsabile della comunità va al leggio, apre la Bibbia dove stanno i
nomi e legge i nomi di quelli che mancano. Allora tutta la comunità in
silenzio prega il Signore per essi. Quando qualche fratello non può
andare in comunità chiami il responsabile e dica perché non può andare,
perché il responsabile dica alla comunità perché non viene. Questo quando
qualcuno non va alla comunità perché non può venire per un motivo
concreto, però vorrebbe andare. Se qualcuno non viene perché non vuole,
non andategli dietro chiamandolo tutti i giorni. Perché magari questo
fratello l'unica cosa che vuole è che lo lascino in pace. E non capita
nulla.
Il prete e i preti se ce ne sono parecchi: sono come uno degli
altri al momento delle preparazioni. Ossia, entrano nel sorteggio come
uno qualunque. L'unica cosa che farà di speciale è presiedere le
celebrazioni e fare l'omelia.
L'Eucarestia come ho detto continua a prepararla il gruppo che gli
tocca. Continua ad essere il responsabile quello
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che fa i gruppi per l'Eucarestia e per i temi di questi due mesi. (I
fratelli che stanno preparando le celebrazioni sulla Storia della
Salvezza non vengono messi in altri gruppi di preparazione). Vi consiglio
libri per le tappe della salvezza:
- Alfred LAPPLE: "Messaggio biblico per il nostro tempo"
(Ed. Paoline)
- Luis Rubio MORAN: "Cristo nella storia della salvezza"
(Ed. Cittadella)
Vi può anche servire il Leon Doufour. Ma soprattutto la Bibbia di
Gerusalemme, che ha le note, i parallelismi, le introduzioni ai Libri. Se
nel gruppo manca uno perché va al servizio militare o per altre ragioni,
i quattro che rimangono continuano da soli e basta. Nel questionario i
gruppi saranno numerosi ma va bene lo stesso. Questo è tutto.
N.B.: L'elezione dei catechisti va fatta possibilmente dopo il SECONDO
SCRUTINIO o almeno non prima dello SHEMA', a meno che i
responsabili della Zona (Nazione, Regione, ecc.) non ritengano
necessario anticipare in qualche comunità (d'accordo con il
Parroco) per necessità pastorali o di cammino.
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CATECHESI SUI BENI
__________________
IL TUO LAVORO E' SECONDO IL VANGELO ?
Stiamo vedendo un poi la nostra realtà, le nostre ricchezze. Una
delle ricchezze che abbiamo è il lavoro: un mezzo, una fonte di
realizzazione di noi stessi. Allora per molti è una sorpresa questa
dicotomia che abbiamo: una cosa è il nostro lavoro e un'altra cosa è la
nostra religione. Abbiamo una specie di divorzio in questo senso e siamo
un poi in una linea di gestazione, una vita, che Dio sta gestando in noi,
che sta gestando attraverso questo cammino di catecumenato,
Questa nuova creatura sta occupando tutta la nostra realtà,
pertanto l'uomo nuovo che appare è un uomo nuovo nel lavoro, è un uomo
nuovo nella famiglia, è un uomo nuovo nelle relazioni familiari, nei
rapporti con denaro, con le ricchezze. Completamente diversi sono i
rapporti dei figli di Dio.
In ogni modo io vi dirò alcune cose. Il primo problema che abbiamo
è pensare che il Vangelo è una legge e quindi vivere secondo il vangelo
significa, fare esattamente; ossia come se ci fosse un modo di vivere il
vangelo: c'è un modo di lavorare secondo il vangelo: c'è un modo, una
specie di legge. Allora la prima preoccupazione è se ci sia un lavoro
puro e un lavoro impuro: lo stesso lavoro in sé. E qualcuno può pensare
che, secondo il Vangelo ci siano lavori puri, come essere maestri ed
allora io mi dedico ad una cosa santa in sè stessa. Ma non é in questo
senso la domanda, dato che tutti i lavori sono buoni. Ossia non si tratta
del fatto che c'è un lavoro puro, sano in sè stesso e tu devi fare questo
lavoro; mentre c'è un altro lavoro, che è impuro in sè. E' un altro il
senso che ha la domanda.
Allora che significa lavorare secondo il vangelo? Significa non
accumulare per te. Vi leggerò un poco il Vangelo, anche se vedo che voi
stessi avete visto. Non vi aspettavate che tu, quando hai un lavoro, devi
lavorare così e così concrewww.
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tamente e quindi da domani devi lavorare così e cosà. Per esempio uno
pensa che lavora, allora offre il suo lavoro ed il suo sacrificio, li
offre a Dio : Qualcosa in questo stile; e questo sarebbe lavorare secondo
il vangelo.
Vediamo in che consiste la risposta a questa realtà. "Uno fra la
gente gli disse. Maestro, dì a mio fratello che divida l'eredità con
me... (Lc. 12, 13/15). Vi descrivo la scena. Immaginatevi Gesù Cristo che
sta predicando il Vangelo e vi sono due persone, due fratelli e uno di
loro ha rubato l'eredità all'altro. E' cosa molto normale ai nostri
giorni: potete domandare agli avvocati quante cause ci sono per motivi di
eredità e quante famiglie distrutte e disunite: è una cosa spaventosa in
tutta la società. Sia quello che sia, un fratello ha lasciato l'altro
senza l'eredità e se ne è rimasto lui con tutti i milioni o con tutta la
parte di eredità e l'altro sta vivendo come può... e inoltre è sorpreso,
stupeffatto che quest'altro passa per di più per buono, per santo,
seguendo lì questo profeta. E non potendo sopportare l'ipocrisia di suo
fratello, che è un ladro, che gli ha rubato l'eredità, e in più va lì ad
ascoltare Gesù Cristo, convinto... Va e dice a Gesù Cristo: Ma Signore!
Dì a questo ipocrita, che sta qui tutto il giorno con te, che divida
l'eredità con me, che non sia ipocrita, che sta qui come e fosse buono e
santo ascoltando la tua Parola, quando mi ha rubato tutto il denaro,
tutta la eredità. E Gesù Cristo invece di dire al fratello: "Come ti è
successo di togliere l'eredità a tuo fratello, dagliene un pochino!" No.
Gesù Cristo svia completamente la domanda. La prima cosa che dice è: "chi
mi ha costituito giudice o spartitore tra di voi?" Molta gente pensa che
quello che la Chiesa deve fare è dire agli americani, il primo mondo, che
deve spartire i suoi milioni con il terzo mondo, con i poveri che
soffrono la fame e che soffrono ingiustizia. C'è tutta una corrente con
questa tendenza. E' curioso quel lo che dice qui Gesù Cristo. Gesù
risponde in un modo che è assolutamente sorprendente. E dice: "guardatevi
da ogni avarizia, perché anche nell'abbondanza la vita di uno non è
assicurata dai suoi beni". In questa risposta c'è da sottolineare una
parola: la parola VITA, la vita. Che cosa risponde qui Gesù Cristo. Gesù
ha detto questo. Guardate come dietro a questa parola c'è tutta la
catechesi del Kerigma. Gesù Cristo ha risposto: quando un fratello è
capace di rubare l'eredità ad un altro fratello di sangue, è perché per
lui i beni di questo mondo, è perché lui pone la vita nei beni di questo
mondo. Lui mette la vita nella ricchezza. Perché per lui la vita sta
nelle ricchezze. Ma anche dice l'altro: quando un fratello che è stato
derubato è capace
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di denunziare l'altro fratello, anche se, è povero, manca completamente
di amore, denunciando l'altro e stando tutta la vita ossessionato dalle
ricchezze che gli hanno tolto; è che anche per l'altro la vita è
assicurata dai beni, la vita sta nelle ricchezze. Considerate la parola
vita. La vita dell'uomo non è nel denaro; non sta nell'abbondanza dei
beni.
Pensate un momento che tutte le guerre mondiali, tutte le
ingiustizie di questo mondo, la droga, la tratta delle bianche, tutto è
basato su questo perché per l'uomo la vita sta nei beni, per questa
ragione Gesù non si mette a fare una casistica di quanto denaro deve dare
all'altro. O che devi fare un lavoro che sia remunerato giustamente o
ingiustamente e Gesù Cristo dice: chi mi ha fatto arbitro, giudice di
stupide casistiche.
Cambiate, convertitevi, andate al fondo della questione, andate al
profondo. Qual'è il problema più profondo? Ecco qui il problema più
profondo. Vi abbiamo detto, a voi fratelli, che l'uomo è accerchiato
dalla morte. La parola vita è contrario della parola morte. Abbiamo detto
nel Kerigma, a voi fratelli, che l'uomo, da quando fa l'esperienza del
peccato, conosce la morte ontologica, la morte dell'essere, perché Dio
gli dà l'essere in quanto Dio è Amore, ed ha accettato la parola del
Maligno che gli dice che Dio non è amore. Allora chi mi ha creato?
L'uomo sperimentale la morte ontica. Peccare, è suicidarsi
onticamente. Ma l'uomo ha bisogno di vivere e siccome ha sperimentato la
morte, resta radicalmente pauroso, schiavizzato dal timore che ha per la
morte, l'uomo resta accerchiato, dice S. Paolo nell'epistola agli Ebrei:
Tutti gli uomini per il timore che abbiamo della morte, siamo sottomessi
alla schiavitù del male. Alla schiavitù. Ecco qui che l'uomo cercando di
sfuggire a questa morte che è il non sentirsi amato da nessuno, perché ha
perso la dimensione profonda di sé stesso, non sa chi è, chi è l'uomo e
chi lo ha creato, perché esiste, non sa, solamente sa che ha bisogno di
amore, di vivere, di essere. Ed essere significa Essere Amato. Allora
l'uomo, a partire da questo momento cercherà, si fa un idolo. Che
significa idolatria? Per questo gli idoli sono molto importanti. Idolatra
significa che l'uomo deificherà, renderà culto alle potenze e poteri
della natura, cercando la sua autoaffermazione, cercando di essere, di
realizzarsi, di essere. Quando dico "essere", mi riferisco sempre
all'"essere amato". Allora l'uomo cerca di essere, vivere, essere
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amato e uno dei modi di essere amato è con le ricchezze, è assicurarsi
con le ricchezze, con il nostro lavoro che è una fonte di ricchezza,
assicura contro la morte, ci assicura contro gli infortuni, ci assicura
contro l'infortunio di essere disprezzato dalla società, per questo la
società disprezza i poveri, perché la società i poveri li tratta male,
perché nessuno ti guarda in faccia se non hai due lire, allora nessun
padre vuole che suo figlio sia un disgraziato, un uomo povero, tutti
vogliono "essere", essere: Essere realizzati assicurarci. Perché noi
cerchiamo in tutte le cose "la vita", ecco qui il problema. Un uomo cerca
la vita nel lavoro. La vita.
E questo è un'idolatria. E l'uomo cerca la vita nella famiglia. E allora
che fa l'uomo, è idolatrare la famiglia. Facciamo della famiglia un
idolo. Qualcosa che ci dia la vita. Facciamo del lavoro qualcosa dal
quale vogliamo avere la vita. Facciamo delle ricchezze qualcosa che ci dà
la vita. Cerchiamo di "essere", realizzarci, perché siamo radicalmente
accerchiati da questo.
Questo si chiama "ego", l'ego, egoismo. E' che tutti vogliamo
essere e siamo capaci di uccidere nostro padre e nostra madre e i nostri
figli e noi stessi. Siamo capaci di uccidere chiunque per essere e per
vivere, perché la morte non ci distrugga.
Allora pensato come Gesù Cristo. Questa è una catechesi, fratelli,
che dovete capire molto bene, per sapere dov'è la fonte, la fonte
profonda della vostra insoddisfazione. Dov'è la fonte profonda del
conflitto internazionale. Dov'è la fonte di tutti i mali di questo mondo.
E' qui. Per i cristiani la fonte dei mali di questo mondo, fratelli, è
nel peccato. Chiaro!. Facciamo politica. Essere cristiani è fare politica
con la gente, perché diamo una teologia, perché abbiamo una visione sulla
realtà, come il marxismo ha una visione sulla realtà.
Il marxismo dice che questo non è vero, che la realtà dell'uomo la
sua alienazione viene dal lavoro, che non guadagna quello che dovrebbe.
Per la psicologia i problemi della schiavitù dell'uomo sono i grandi
complessi e c'è una specie di complessi materni, di quel che sia, dei
traumi etc...
E' chiaro che se io credessi che la sofferenza dell'uomo, viene dai
complessi o dai conflitti di lavoro o dal denaro etc. sarei marxista o
sarei psichiatra o sarei un attivista politico.
Se sono cristiano é perché credo che la soluzione dei
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problemi del mondo è in Gesù Cristo. Perché non si tratta di cambiare le
strutture dal di fuori senza cambiare il cuore dell'uomo, se non
strappiamo, non tappiamo la sorgente da cui nascono tutte le ingiustizie.
E dice Gesù Cristo: dov'è la sorgente dell'ingiustizia? Dov'è che arriva
un proprietario e si fa padrone, ruba in una guerra, a tutto il mondo le
sue terre e se le tiene per lui. In che cosa questo povero uomo,
quest'uomo non è uno svergognato, che bisogna ammazzarlo, e allora viene
una rivoluzione e lo mettono al muro e tatata.... Come in ogni
rivoluzione del Sudamerica 500 tipi mitragliati. Noi non la pensiamo
così. Pensiamo che gli altri, se non l'han fatto è perché non hanno
potuto, perché sono nella stessa situazione e non cambiano le strutture e
già possiamo fare una struttura esteriormente, che dobbiamo montare una
polizia immensa perché nessuno se ne esca e un carcere tremendo perché
nessuno se ne esca da questa legge. Ma se non cambiamo veramente il cuore
dell'uomo, se non togliamo dal cuore dell'uomo l'egoismo, sempre l'uomo
cercherà con tutti i mezzi di assicurarsi contro gli infortuni,
assicurarsi contro la morte che ha dentro. Dentro ha la morte: E siccome
ha la morte dentro, perché l'ha sperimentata, ha paura e siccome non
vuole morire, ha paura di tutto quello che possa significare malattia,
infortunio, sofferenza, per questo si assicura con tutti i mezzi
possibili. A quest'uomo chi potrà togliergli dal cuore l'egoismo? Oggi
esistono molte eresie, in molti settori della Chiesa ci sono molti preti
che hanno idee false del cristianesimo, sinceramente false.
Essi credono, quello che credevano i farisei: che quello che
macchia l'uomo è la struttura, le strutture ingiuste sono quelle che
macchiano l'uomo. E disse Gesù Cristo ai farisei: non macchia l'uomo
quello che sta fuori del piatto, pulite la coppa dal di dentro, è il di
dentro dell'uomo quello che macchia l'uomo, perché è dal profondo del
cuore che escono gli adulteri, i furti, le fornicazioni. Chi entrerà nel
cuore dell'uomo? Chi entrerà realmente nel cuore dell'uomo e di lì, dal
cuore dell'uomo, strapperà l'egoismo via? Io mi ricordo che quando
stavamo nelle baracche avemmo un esempio, (perché non passavamo la vita
discutendo, come passa oggi in Sudamerica, che c'è una teologia della
liberazione, dove si passa la vita parlando del compromesso temporale e
di non so che cosa, come se predicare il Vangelo non sta oggi realmente
salvando il mondo, perché per questa gente il Vangelo non è una
liberazione ma un angelismo e abbiamo visto un esempio, io mi ricordo
come il Signore ci fece una catechesi nelle baracche molto seria. Quando
io stavo a Palomeras c'è una zona nella quale le baracche sono attaccate
ad
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una fabbrica di Bursen e si bucò un tubo molto grande di gas di
ammoniaca. Cominciò allora ad uscire una gran quantità di gas, una nube
bianca terribile cominciò ad entrare nelle baracche e cominciarono a
piangere gli occhio sentirsi asfissiati, collassi cardiaci, ti sentivi
venir meno. Bene, vennero i pompieri e la gente cadeva per tutti i lati
in una confusione orribile, alcuni gridavano, un caos? Tutto pieno di gas
ammoniacale è chiaro, appena arrivi, vedi un uomo caduto dovrai
raccoglierlo e portarlo da qualche parte, su un'autombulanza e portare la
gente in ospedale, e c'è lì un tubo che sta perdendo gas, la gente
continuerà a cadere. Ma se qualcuno domanda: dov'è la fonte di questo
male? E rischiando la sua vita entra nella nube, con una maschera antigas
e con quello che sia e chiude la fonte del male, li noi avremmo passato
una vita intera portando la gente all'ospedale e tutta Madrid si sarebbe
intossicata. E' vero che realmente ci sarà da fare qualcosa in questa
circostanza in cui ci sono tante miserie al mondo, ma per questo il
Signore ha dato una parola al Cristianesimo, che è andare alla fonte
dell'egoismo, che è il peccato.
A quel che vedo, questo è rifiutato fratelli. Perché chi crede oggi
nel peccato? Per questo Gesù Cristo non salva niente di niente, ne salva
nessuno di nessuno, perché ormai non si crede nel peccato né si crede
pertanto a Gesù Cristo. Allora vediamo quello che qui dice Gesù:
guardatevi da ogni avarizia perché anche nell'abbondanza la vita di un
uomo non è assicurata dai suoi beni. Gesù dice: che il problema dell'uomo
è che quest'uomo ha rubato all'altro perché cerca di assicurarsi la vita
con i beni. E gli disse questa parabola: "I campi di un tale ........"
(Lc 12,16-21).
Qui presenta un uomo, "la stupidità dell'uomo" che siamo noi, un
uomo che ha dei campi immensi e che un anno ebbe una raccolta tripla, di
modo che tutti i magazzini che aveva non erano sufficienti a contenere il
frumento e il grano. "Allora che farò, demolirò tutto, per non perdere
parte del raccolto per le intemperie. Già so quel che farò, demolirò
tutto quello che ho e lo farò tre volte grande e allora tutto pieno avrò
milioni e potrò dire, anima mia: Mangia, bevi, banchetta e riposa.
Quest'uomo si mette all'opera, mamma mia! Significa ingaggiare
operai, significa lavorare 18 ore al giorno, dalle cinque della mattina
viene un operaio per fargli questo, lavorare come un negro.... tutte le
ore senza dormire; i problemi di costruzione che se un giorno piove, che
se il cemento non si
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impasta, tutto un macello di lavoro enorme, per cinque mesi non ha smesso
di lavorare come un pazzo, e quando orami - né ha visto la famiglia né i
figli -, perché è ossessionato dal lavoro, bisogna terminare preso a fare
tutto questo - e ormai il lavoro è terminato oramai tutto è fiammante,
già i granai sono pieni, la cantina con il vino che ha raccolto tutto,
ricchissimo etc. quello stesso giorno che ha terminato, che non ha avuto
tempo per godere nulla, lavorando lavorando, gli si dice: "Sciocco, per
chi hai lavorato tutti questi mesi 18 ore al giorno, che hai lesinato
lire su lire agli operai, che hai litigato con il sorvegliante, che non
hai visto tua moglie, e i tuoi figli ti reclamano perché tu sei
sovraccarico di lavoro, per chi hai lavorato? Te lo dirò io: per tuo
cugino che se lo spenderà, se lo spenderà con delle signore. Guardate,
così gli succederà a chiunque tesoreggi per sé e non si arricchisce per
Dio. Questo è molto importante.
Guardate, quando noi fummo con gli itineranti al Nord Italia in un
edificio immenso, meraviglioso, ci disse un salesiano, perché era un
castello dei salesiani, con scudi di armi, di una delle famiglie più
ricche e più importanti d'Italia, che l'ultimo discendente si era giocato
tutta la fortuna a Montecarlo alla roulette poi si era suicidato. E
l'ultimo di questi discendenti di questa grande famiglia nobile, siccome
non aveva denaro, lo aveva venduto ai salesiani per quattro lire, ed ora
era a Milano rappresentante di saponi.
Immaginatevi, io pensavo vedendo quel castello enorme con terre
immense, ti affacciavi al balcone e vedevi il popolo che era abituato a
vedere i signori, e tanti lacchè , e operai e servi e donzelle e cavalli,
tutto perché poi venga uno e plaf, se lo gioca tutto alla ruolette.
Quel che succede è che noi non crediamo che la vita è così. Il
Signore ci vuole dire: non vivete preoccupati di quel che mangerete o per
il vostro corpo di quel che vestirete; guardate gli uccelli del cielo,
guardate i gigli dei campi etc.
Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia etc. E' in dubbio che
quest'uomo, quest'uomo della carne che si trova in questa situazione (il
cerchio della morte) non può applicare questa legge, non potrà vivere mai
l'evangelo come una legge, cercando di non preoccuparsi della vita,
perché gli nasce dal di dentro, perché se non ha denaro si suicida. Oggi
la psicologia dice che il denaro è una sicurezza psicologica, è un
simbolo psi
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cologico di gente che è avara, non possono far nulla, perché sono avari,
la loro vita è un martirio, in famiglia non parliamone sono ossessionati.
Se il figlio dice "papà prestami 50 lire", "chiedile a tua madre!" non
gli da niente.
Ci sono tipi nelle famiglie che alle loro mogli gli contano ogni
lira, una schiavitù, terribile, terribile? Ricordo un signore di Zamora
che diceva di non essere mai stato a messa per lavorare, era carpentiere,
perché non poteva, nella sua casa aveva sofferto. Come il Signore gli ha
dato questo cammino, ora viene in comunità senza sforzo, è come una
malattia che il Signore gli sta togliendo a poco a poco. Chiaro, è molto
chiaro. Finché l'uomo sente questa impotenza interiore ha bisogno di
assicurarsi con il denaro. Per questo i psicologi esigono molto denaro,
non perché siano dei signori egoisti, no, ma perché sanno che i nevrotici
non sanno guadagnare denaro e allora, dovendo pagare, li obbligano più
chiaramente a vedere la loro malattia, perché il denaro è un
catalizzatore nella nostra realtà, molto seria e molto importante. Ossia,
allora, crede che avete capito la risposta, non si tratta di fare qui una
legge, ma che bisogna cambiare questo signore (disegno dell'uomo
accerchiato). Questo signore è lui che deve essere cambiato, se no tu non
lavorerai secondo il Vangelo. Per questo noi diciamo che è utile dirgli a
questo signore "devi impegnarti nel lavoro cristiano". "Lavoro cristiano"
"impegno cristiano".
Immaginatevi come suonano per noi queste frasi. "L'impegno
cristiano nel lavoro", vallo a dire a questo signore che "devi impegnarti
cristianamente nel lavoro". Bene, ma a me non tolgono dal borsellino
10.000 lire. Nella misura che quest'uomo sta scendendo verso le acque del
Battesimo, questo uomo resta ucciso nella croce di Gesù Cristo e Dio ci
va dando un uomo nuovo. Se a quest'uomo nuovo bisogna dire che deve
impegnarsi? Tu glielo diresti a Gesù Cristo? Se quest'uomo è Gesù Cristo!
Quest'uomo che sta nascendo in noi è Gesù Cristo.
Per questo fratelli, non mi inganna nessuno, e mi possono chiamare
anche angelista. Sapete perché a me non inganna nessuno? Sapete perché a
me non inganna nessun politico? E mi hanno detto tutto quel che volete.
Perché io sono stato tre anni vivendo con miserabili e sono stato a
lavorare da muratore con piaghe nelle mani, testimoni ci sono che lo
hanno visto, per 10 ore al giorno, sono stato a mangiare rifiuti con gli
zingari o andando a mangiare al mercato, a prendere i pomodori, le
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mele bacate. Ho visto e ho vissuto tre anni lì realmente stando con loro.
A me non ingannano. Non mi inganna nessuno perché ho visto zingari che
passavano la vita a giocare a carte e che mandavano le mogli per le case
a chiedere elemosina, i bambini con il culetto all'aria e pieni di
porcheria e pidocchi per tutti i quartieri a chiedere l'elemosina, li ho
visti così.
E ho visto anche quest'uomo è venuto a parlare con me, è venuto ad
ascoltare la parola nelle comunità e io mai, perché io ero in un
atteggiamento di cercare Gesù Cristo e mi sentivo più povero di loro,
perché il Signore me lo diede e solamente mettermi ai loro piedi come
povero e compartecipare la loro realtà, perché volevo essere come
Foucault vivendo lì in mezzo a loro, e niente di più, mai li ho attaccati
né gli ho detto nulla. Ho visto come quest'uomo nella misura in cui
andava a incontrarsi con Gesù Cristo, lasciava di giocare a carte e si
metteva a lavorare, alla moglie non la mandava a chiedere l'elemosina,
comincia va a mandare i figli a scuola.
Senti: chi gli aveva detto a questo signore che doveva mandarli a
scuola? Che non si poteva vivere vicino alla moglie e ai figli pieni di
sporcizia, chi glielo aveva detto? Perché io non glielo ho mai detto. Lo
Spirito Santo. Nella misura in cui lo Spirito Santo entrava nel cuore di
quest'uomo, questo uomo molti lo conoscete, si chiama Josè Agudo, è il
responsabile dell'evangelizzazione, un quinqui (tipo di zingaro), e oggi
vive in una casa stupenda, è autista di camion, chi gli ha detto che
doveva promozionarsi socialmente? A me quando viene uno e dice: "Ehi
Kiko: Che cosa magnifica promozionare gli zingari? Perché per te la
felicità consiste nella promozione sociale, niente più che in questo
consiste per te la felicità".
No, per me, non consiste in questo. Questo è come una conseguenza
del fatto che quest'uomo realmente ora ama sua moglie, ama i suoi figli
in una nuova dimensione. Ma non è questo, non è prima la promozione, come
la struttura.
Molta gente si scandalizza perché i poveri del Sudamerica bisogna
vedere il poco che vivono, come se la felicità stesse nell'essere alti
non so quanto e nel mangiare non so quante proteine, in questo sta la
felicità dell'uomo! Ossia, viviamo in un tipo di alienazione, che,
ammazza....! Io ho vissuto in una società dove ho visto gente alienata
come la mia famiglia, una società medio-borghese, un'alienazione, che
aveva le sue cose buone e le sue cose pessime. Io ho vissuto tra i
gitani, un altro tipo di società, dove se non avevano da mangiare si
canta
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va flamenco, questo a casa mia non l'ho m'ai visto. Se non c'era
abbastanza per finire il mese a casa mia era un inferno, e d'altronde, è
un valore per me diverso.
Questo è molto importante fratelli, perché siete tutti della classe
media spagnola ed è molto importante sapere una cosa: che noi abbiamo
sostituito i valori evangelici con i valori sociali.
Abbiamo sostituito i veri valori evangelici con i valori sociali, non
rubare, non ammazzare, essere onesto sul lavoro, essere fedele a tua
moglie, e con questo ci crediamo...., andare a messa tutte le domeniche e
con questo ci siamo creduti buoni.
Attenti perché non è questo l'evangelo. Perché c'è gente atea, che
non ruba, non ammazza, e che non va a messa la domenica, lavorano, sono
onesti, e però non per questo annunciano Gesù Cristo, c'è gente che
conoscerai che non sono cristiani. Che cosa crediamo che significhi
essere cristiani, pregare? Pregare, pregano molto gli ebrei. Qual'è il
segno dei cristiani? Essere puro e casto? Essere povero? I buddisti sono
poverissimi.
Uomo, l'impegno politico? Questo i marxisti. Allora, che cos'è che
annuncia Gesù Cristo? Per questo, fratelli, cercate prima il Regno di Dio
e la sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato. Fratelli, questo è
dentro la catechesi, cercando di illuminare della gente che viene dal
paganesimo e che, come tutto il mondo, ha cercato di trovare una
sicurezza. Quest'uomo, l'uomo della carne, di cui parlerà S. Paolo, dovrà
assicurarsi in questa vita il vivere. Ma viene Gesù Cristo che mette il
dito nella piaga, Gesù Cristo ha profetizzato, ha detto dov'è la realtà
della nostra esistenza. Ma il problema con cui noi ci troviamo è che
dentro la Chiesa ci sono giudeizzanti che questo lo negano, la base
profonda di questo lo stanno negando. Questa è alienazione.
Io per questo, fratelli, lo dico sinceramente, ho smesso di essere
cristiano per un periodo, perché? Perché non ho visto in tutta la mia
vita un cristiano. Questo è tremendo. E d'altra parte mio padre va a
messa tutte le domeniche. E si crede cattolico, apostolico romano. E non
dice mio padre che non è cristiano, più di te. E mio padre mai mi ha
detto "figlio, cerca il Regno di Dio, cerca il senso della tua vita". No,
"studia e niente pittura che non si guadagna denaro, architettura, che si
guadagna di più, poi se vuoi dipingi". Questo mi ha detto mio padre.
Studia figlio, bisogna studiare. E assicurati, perché i
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figli sono un investimento. Io, nella mia vita, non ho ascoltato nessuno
che mi abbia detto "cerca il Regno di Dio, cerca il senso della tua vita,
domandata, chi sei tu? Questi due, fratelli, è curioso, assomigliano
molto a Marta e Maria. E' un altro tipo di alienazione.
Qui sono due sorelle. Marta e Maria, Marta è quella che si crede
Padre Eterno per tutti, non sopporta un'ingiustizia, non sopporta
qualcuno che secondo lei sta male. E' un tipo di nevrosi. Il passaggio di
Marta anche è interessante. Gesù va a casa di Maria e Marta; e Maria si
siede ad ascoltare Gesù Cristo e Marta comincia a dire "ci sono molte
cose da fare, c'è da preparare il pranzo, bisogna preparare i bambini
perché vadano a scuola". Però guardate una cosa di Marta è molto
importante: non è che non ci sia da fare queste cose, ma Marta sta
facendo queste cose sacrificandosi, sa che farle costa fatica per tutte
le donne di casa, e lei si sta sacrificando, ci hai "scocciato", e
inoltre sta giudicando l'altra che non lo fa. E sta dicendo: "Ma sarà
tonta? Vede che mi sto ammazzando e sta lì, tanto cristiana ad ascoltare
Gesù Cristo, e io mi sto ammazzando". Questo è quello che dicono, che non
facciamo niente altro che ascoltare Gesù Cristo. E per di più è convinta
lei che ha ragione. E' che Gesù Cristo, il poveretto, è tanto buono che
non si rende conto, che gli devi dire, è tanto buono! E' un santo? Dia
ormai non ne può più, questo grida verso il cielo no! sto qui a fregare
il pavimento come una scema e non se ne rendono neppure conto. Ormai
questo non si può più sopportare e allora va da Gesù e gli dice:
"Signore, non ti rimorde che non mi aiuta? Digli tu qualcosa! Uomo! Dille
che Gesù Cristo si preoccupa: si, Maria, non ti rendi conto? Poveretta
quanto lavora! Quanto si sacrifica! Aiutala?
Quello che mai può immaginare questa donna, è che Gesù dica:
"Marta, Marta, ti preoccupi di molte cose, ma solo una è necessaria, e
questa Maria l'ha trovata". Quel giorno Marta si cancellò dal
cristianesimo, si cancellò dalla religione;questo vuol dire che è
sbagliata, questo non si può capire.
Questa gente passa la vita pulendo la casa e facendo la vita
impossibile a tutti. Pulendo la casa nevroticamente perché si rendono
conto che esiste, che non significa niente per il marito, e allora appena
arriva il marito e lascia un mozzicone lì... ah! non so che cosa! Questo
vuol dire per lei che non la ama, non si è reso conto che era
pulitissimo, e allora non si sente amata, e allora a piangere.... "E' un
egoista, lavorare
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tutto il giorno ...." Qualcuno può dire: "bene e allora non bisogna
pulire la casa?" Noi il problema sta nel fatto che è convinta che la
legge è pulire la casa. Allora mette la legge della sua nevrosi perché
l'amino. Sta strumentalizzando il suo lavoro perché si accorgono di lei
per mancanza di amore. In che cosa si nota che questo è falso? Nel fatto
che le rende la vita impossibile, non al servizio degli altri. Perché la
legge non è pulire la casa. La legge è AMARE. Ecco dov'è il nodo di tutti
i nostri problemi. Che con Gesù Cristo la legge è amare gli altri.
Quando noi crediamo che la legge non è l'amore al nemico...E' fare
quello che si deve fare? Secondo te è a, b, c; e non questi schemi che ti
sei forgiato della realtà tutto il mondo deve passare per questo fare e
in funzione di questi schemi che tu ti sei fabbricato per sottomettere e
dominare gli altri (secondo i psicologi è la chiave che ci dà il dominio
su noi stessi), passi la vita dominando gli altri e ti fai il centro
della realtà, è quello che tu vuoi. Ma qui non c'è amore per nessuno.
Allora in funzione di questa legge giudichiamo tutti e tutto il mondo,
diciamo che quello è un cretino, che non lavora. Misericordia voglio e
non sacrifi, dirà Gesù ai farisei? Quando imparerete questo! Misericordia
voglio e non sacrifici? Non si tratta di farti una legge, la tua, e in
nome di questa legge passi la vita criticando tutto il mondo, condannando
tutti: perché il cristianesimo è totalmente il contrario. Questo è
fariseismo: prendere la legge di Dio e in nome della legge giudicare.
Quando la legge, il cuore della legge, è la misericordia, in nome
della legge come facevano i farisei, giudichiamo tutto il mondo.
Per questo i matrimoni molte volte mettono una legge al centro: "tu
devi amarmi, devi darmi il denaro, devi essere un uomo fedele, devi fare
questo". Il marito alla moglie: "Tu devi lavorare in casa, devi tenermi
pulita la roba, devi farmi questo, perché è la legge". E allora ognuno fa
una violenza all'altro per compiere la legge. Dopo Gesù Cristo non c'è
legge. C'è la grazia. C'è lo Spirito Santo. E la legge consiste nel
caricarsi della debolezza dell'altro, nel lasciarsi crocifiggere. Chiaro
che la legge la continui ancora ad usare perché l'altro non ti opprima,
perché nessuno qui vuol caricarsi di nulla, perché ognuno vuole.... "si
salvi chi può", mettiamo la legge avanti, "Ah, no, no, io compio la
legge!"
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Questo è il fariseismo e devi amarmi perché sto qui a sacrificarmi e non
mi accetti.
(Mezz'ora di riposo)
II° - A F F E T T I
Molti dicono: "No, no, io mi sento peccatore", e poi all'ora della verità
niente. Per questo abbiamo bisogno di discernere e abbiamo bisogno di
fare un cammino lungo, un cammino catecumenale lungo. A me affascina la
parola che Gesù Cristo ha detto: "Odiare", anche se in un'altra parte
dice anche: "Chi ama suo padre e sua madre più di me". Questo lo capiamo
molto bene, perché è chiaro, dice che bisogna amare di più Dio, ed io amo
più Dio di mio padre e dei miei figli, o di mia madre; questo ci sembra
che lo facciamo tutti molto bene, e invece non è vero.
All'ora della verità.... Gesù Cristo impiega un linguaggio che
dice: chi non odia anche la sua propria vita". Vedrete che odiare la tua
vita lo capite tutti molto bene. Chiaro, odiare i progetti che tu fai e
non vuoi che Dio te li cambi. Tu hai il progetto che la tua vita sia in
un modo e vedi che Dio ti mette la vita in un altro modo; ti ha fatto
nascere paralitico, o ti ha fatto brutto, o non hai denaro sufficiente
nella tua vita. Questo si capisce più facilmente, ma questo di
"odiare"... Come è possibile che Gesù dica "odiare". Chi lo vuol capire,
lo capisca. Dice Gesù: "Chi ha orecchie da intendere, intenda". Guardate
una cosa molto importante, quello che dice la parabola del seminatore. La
parabola dice che uscì il seminatore per seminare e una parte cadde
vicino alla strada, e vennero gli uccelli e lo portano via; un'altra
parte cadde tra le pietre, nella terra piena di pietre, crebbe il seme ma
siccome non aveva abbastanza terra quando uscì il sole si seccò, non
aveva radici. Un'altra parte cadde tra le spine, crebbe il seme, crebbero
le spine e alla fine le radici delle spine soffocarono il seme; e
un'altra parte cadde nella buona terra e diede frutto, alcuni 60, altri
40 ed altri 100. E' strano quello che dice Gesù spiegano questa parabola
ai suoi discepoli. Prima cosa, Gesù non spiegava la parabola ai farisei,
dice che ai farisei parlava solamente in parabole, affinché udendo non
udissero, e ai discepoli le spiegava.
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Qual'era la spiegazione che dava a questa parabola? Guardate quello
che dice: il seme che cade sulla strada è colui che ascolta la parola e
non la comprende. La parola gli sembra troppo dura, troppo orribile! Dice
che allora arriva il maligno e gliela strappa dal cuore perché non la
capisca. Quello che cade tra le pietre è colui che l'accoglie con
allegria, ma non ha radice in se stesso e appena viene una tribolazione,
appena viene un problema un po' forte, viene una persecuzione a causa del
Vangelo, allora immediatamente la lascia. Quello che cade tra le spine è
colui che accoglie la parola, la capisce, ma presto gli affanni della
vita, l'affanno delle ricchezze, soffocano la parola e finisce per
restare senza frutto, fa compromessi. E quello che cade sulla buona
terra, dice Gesù, è colui che ascolta la parla e la comprende. Dico
questo ed io non spiego di più. Chi la comprende... Come è che Dio è
amore e Gesù ci comanda di odiare? Non lo capisci? Pensaci bene.
Pensaci!. Perché Gesú dice che chi non lo capisce viene il maligno e
glielo toglie.
Capisci quello che significa odiare la tua vita? Perché così dice,
il Vangelo: chi non odia suo padre e sua madre, chi non odia sua moglie e
i suoi figli, chi non odia anche la sua propria vita, non può essere mio
discepolo. Quello che io non mi spiego è come state qui riuniti e dopo
aver spiegato questo ancora non lo capite. Dopo che tutta la catechesi è
basata proprio sulla difficoltà che ha l'uomo di relazionarsi con
l'altro, per passare all'altro, quando abbiamo detto mille volte che
quello che separa l'uomo dall'altro è una barriera che è la morte.
Abbiamo detto fratelli che il problema più grave che ha questo signore è
che vuole "essere", vuole "vivere", e che tutti i giorni sperimenta la
morte, e la morte che sperimenta è che non si sente amato e allora cerca
in ogni cosa di "essere amato", "essere qualcuno". Una delle cose che noi
più strumentalizziamo, in cui più si nota la nostra situazione di
peccato, le nostre relazioni peccaminose, la nostra morte, è nella
affettività. Mi sembra che tutti avete avuta una fidanzata, no? Quelli
che siete sposati. Credete che i vostri figli vi amano? Credete di amare
i vostri figli? Ah, sì! Ma allora io non mi spiego la tragedia che esiste
oggi nel mondo con gli anziani. Non me la spiego. E sono stato tre mesi a
vivere in un ospizio di anziani. Vengo a Parigi dove due fratelli della
comunità lavorano in una residenza di anziani. Che vi raccontino quello
che stanno vedendo lì; di famiglie che sono state molto nobili e molto
cristiane. Non mi spiego come ogni sei persone in Inghilterra una deve
andare dallo psichiatra. Pensate la quantità di psichiatri che
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mancano nel mondo: e tutti i problemi che scopre la psicologia è che noi
abbiamo un cordone ombelicale, cioè che siamo stati nevrotizzati perché
non ci hanno amato realmente come noi eravamo, ma ci hanno amato
egoisticamente. E i genitori amano male i figli, non li rispettano. Quale
padre lascia come Dio... E Dio come ci ama? Dio ci rispetta, rispetta che
noi sbagliamo. Tu lasci sbagliare tua moglie, tuo marito, i tuoi figli? O
proietti un ideale che hai su di loro? Perché noi facciamo una proiezione
della realtà, non vogliamo accettare la realtà così com'è e allora questa
persona concreta deve amarti come tu vorresti... Pensa che tu hai un
desiderio infinito di amare. Mai la moglie ti potrà colmare questo
infinito desiderio di amare, mai ti ama la moglie come tu vorresti, né il
marito. E costantemente devi sperimentare l'egoismo dell'altro e passi la
vita giudicando l'altro, perché l'"altro" non ti ama come dovrebbe
amarti, perché non si rendeno conto di te, che sei una donna di casa che
passa la vita sfregando piatti o lavando la casa. E il marito lo stesso.
Come è possibile che Dio dica questo? Dio è ancora più crudele: Dio ha
detto ad Abramo "devi uccidere tuo figlio". Come è possibile che Dio dica
ad Abramo che uccida suo figlio? Non dice la Parola di Dio che Dio disse
ad Abramo: "prendi tuo figlio, l'unico che hai, portalo al monte Moria e
uccidilo lì"? Io conosco molta gente che è scandalizzata di questo. Come
è possibile che Dio sia un assassino? Come sempre nelle civilizzazioni di
tipo rurale la famiglia è molto forte, è un clan, le famiglie sono una
forza enorme. Tutta la famiglia di Gesù è scandalizzata che Gesù Cristo
abbandoni la famiglia e abbia abbandonato sua madre, che è vedova, la
vergine e se ne sia andato via, a farsi hippy senza lavorare, che la
lasci con i cugini, che già hanno abbastanza problemi loro per occuparsi
di dar da mangiare a sua madre, quando ha un figlio maggiorenne, con più
di trent'anni, che è uno sciocco, che siccome non gli piace lavorare e
niente, lascia la madre lì. Allora dice il Vangelo che, stanchi, i
familiari di Gesù Cristo si proposero di andare a cercarlo, perché
secondo loro era fuori di senso, era diventato pazzo. Il Vangelo dice che
Gesù stava parlando e qualcuno gli disse: "C'è qui tua madre e i tuoi
fratelli" e Gesù guardando quelli che erano intorno a lui dice: "Chi sono
mia madre e i miei fratelli? Quelli che ascoltano la Parola di Dio e la
custodiscono sono mio padre, mia madre e i miei fratelli". E aggiunse il
Vangelo: pensavano che diceva questo perché aveva perduto il giudizio.
Noi sappiamo che la famiglia di Gesù sono quelli che ricevono la sua
stessa natura.
I cristiani che ascoltano la Parola di Dio e la custo
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discono, sono i fratelli di Gesù Cristo. Fratelli per la stessa natura di
Gesù Cristo, perché ricevessimo il suo stesso Spirito Lo scandalo più
grande che potete immaginare è che in un'epoca, come succedeva a Roma,
dove la famiglia era una forza immensa, i cristiani rompevano i lacci
familiari, e obbedivano al Vangelo assolutamente. Immaginatevi, per
esempio, gli atti del martirio di Felicita e Perpetua, che sono due
martiri della Chiesa raccontati dagli Atti più seri che esistano, sono
autentici. Erano una donna patrizia, una giovane patrizia romana e la sua
schiava, cristiane tutte e due. La giovane patrizia era figlia di un
senatore romano; c'è una persecuzione contro i cristiani e immaginatevi
la disgrazia di quella famiglia nobile in cui la figlia sposata si è
fatta cristiana e suo marito no. Dicono gli Atti che, nel processo, i
senatori che la stanno condannando la conoscono tutti fin da quando era
bambina, sono stati nella sua casa, è una ragazza meravigliosa, educata,
nessuno la vuole condannare, conoscono suo padre, anche lui senatore, che
sta lì piangendo e mostrandole durante il processo suo figlio di sei
mesi: "Per questo, diceva, forse odi tuo figlio? Come sei capace di
lasciare, ora stesso, questo bambino senza sua madre? Non devi fare altro
che dire che non sei cristiana. Appena dici questo è finito tutto,
nessuno ti vuole condannare". Odiare suo padre, odiare sua madre, suo
figlio: Fino a che punto li odiava? Capite la frase, vero? Che disgusto
sta dando a suo padre, che disgusto sta dando a suo marito, a suo figlio?
Felicita si confessò cristiana e fu condannata insieme alla sua schiava,
fu condannata ai tori selvaggi del circo. Nel circo le due furono
incornate ma siccome non restarono uccise vennero poi sgozzate.
Che ignominia! Che mostruosità queste sette eretiche che stanno
sorgendo? I cristiani! Che onore! Quanti giovani, quante ragazze giovani
che entrano in un momento nel cristianesimo odiano le loro famiglie,
perché suo padre non sopporta il cammino. Nella comunità di Calabria si
presentò il padre di una ragazza di 17 anni, perché non sopportava che
sua figlia vada in comunità, perché pensa che non si sposerà, preferisce
che stia a ballare in un night club, è lì che deve stare. Se la vede in
comunità la uccide! Come odia sua madre ammalata! Che disgusto le sta
dando! Ma questo non è la forza reale, questo è un aspetto.
La forza reale è qui, fratelli, nel fatto che l'uomo non può usare
rettamente del matrimoni, diciamolo così. Dio ha creato il matrimonio, la
famiglia, ha creato la natura me
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ravigliosamente. Ma il peccato, sapete, ha distrutto questa realtà, e in
Gesù Cristo questa realtà è stata restaurata molto più profondamente. In
Gesù Cristo è stata restaurata realmente! Stiamo salvando le famiglie,
fratelli, e veramente io non sono attaccato. Io ho visto come Gesù Cristo
mi ha liberato dai miei mali, io voglio molto bene alla mia famiglia, ma
li amo, li vedo, li noto, con un amore che viene da Gesù Cristo
liberamente, non me ne rendo conto, e non mi acceca un amore nevrotico
verso mio padre, per vedere che lui è un egoista. E mia madre, non credo
che mia madre sia una santa, mia madre è come tutte le madri, ci sono
donne migliori e donne peggiori, attaccate al denaro, con i suoi macelli.
Spero che siate veramente liberati, attraverso il Vangelo, del cordone
ombelicale. Scrive oggi la psicologia, per farti adulto, per poter venire
anche se ti costa, per poter dire la verità, per poter essere liberati
dell'affettività, per poter veramente educare tuo figlio liberamente
senza nevrotizzarlo, perché se tuo figlio non ti ama come tu vuoi ti
distrugge, allora non sei libero di fronte a tuo figlio per educarlo
liberamente, con l'amore di Gesù Cristo, perché solamente lo Spirito
Santo, l'Amore di Gesù Cristo, realmente questo amore è quello che salva
i tuoi figli.
Quel che abbiamo detto è che quest'uomo sta distruggendo sua moglie
se non è nato da Gesù Cristo, "perché chi non è con me, è contro di me".
Allora, fratello mio, devi odiare questa realtà che esiste in te, questo
uomo della carne e tutte le sue reazioni, le devi odiare, perché sta
distruggendo gli altri, ma in Gesù Cristo tu costruirai la famiglia. Per
questo vi dico: Guardate, il cristianesimo, il primo mito che distrugge è
la famiglia, che è un mito tremendo, quando la famiglia è una religione!
Quanta gente per la famiglia è capace di rubare, quanta gente per i
figli è capace di odiare gli altri. Per un amore falso verso i figli non
ama gli altri! L'unione che ti da Gesù Cristo non è quello di amare i
tuoi egoisticamente e detestare gli altri. Ora risulta che noi non siamo
coscienti di questa realtà fino in fondo. L'uomo cerca la vita
nell'affetto, nell'essere amato e poi si prende un compo quando non si
sente sufficientemente amato dai figli, quando vede che i figli se ne
vanno di casa, quando vede che i figli vanno per la loro strada. Con
l'eredità succede lo stesso. Vediamo come si distruggono le famiglie col
denaro, è una realtà tremenda, che mette le famiglie una contro l'altra.
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Io me ne sono reso conto effettivamente e sono vissuto 4 mesi in un
ospizio per vecchi e ho visto quei vecchietti lì, seduti al sole, che non
veniva nessuno a trovare, sanno che di lì non usciranno mai, moriranno
lì. In questi ospizi, in queste case per vecchi, che, è vero, stanno
molto bene, con televisione, si, si, e curati da monache, e ai figli
costa moltissimo denaro: Hanno tutto, hanno tutto e quella è una tomba,
assolutamente una tomba. Dio ti ha dato una cosa meravigliosa come la
vecchiaia, che è una Parola di Dio molto reale. Grazie a Dio, che
esistono: Come è meraviglioso che esista la morte, fratelli, e le
malattie, perché tolgono l'uomo dalle sue alienazioni, come in Svezia,
perché stanno vivendo in una alienazione assoluta. In Svezia non esiste
più la famiglia, perché la famiglia là non ha senso. Perché un uomo deve
sopportare una donna tutta la vita? Ma perché, uomo? Quando è vecchio, se
ne crea un'altra più giovane, è molto semplice. Nella costituzione
statale della Svezia, la famiglia ormai non esiste. Quando un uomo vuole
una donna, non deve far altro che dare il telefono al municipio, niente
di più. E d'altronde questo popolo non crede più in Dio, né come nazione
né come individuo. Si trovano con una serie di problemi come la droga,
ecc...., che stanno mirando a un muro, e non sanno come superare questo
muro e Dio gli sta dando parole con i bambini. Per esempio, quando nasce
un bambino subnormale, hanno costruito una città, molto lontano, a molti
chilometri. E hanno la coscienza tranquilla pagando molti milioni e
questi bambini non li vanno a vedere mai, perché nessuno vuole
incaricarsi di pulire le "cacche" e le altre cose del la gente anormale.
E il male non esiste. Questo non lo vedono mai. Gli ospedali molto
lontani. I cimiteri anche lontano. Esiste questa realtà (pg. 15).
E Dio sta mandando parole per l'uomo, proprio per farci uscire, per
far sì che l'uomo cerchi il Regno di Dio, che cerchi la verità, il Regno
di Dio. Perché la vita, fratelli, si vive soltanto una volta, non si vive
tre volte; quello che hai vissuto oggi non lo vivrai mai più. Il tempo è
irreversibile e costantemente l'uomo si trova con una realtà, che non
comunica: l'incomunicabilità tra padre e figli, l'incomunicabilità nei
matrimoni; matrimoni che vivono uniti eppure stanno vivendo in una
prigione, non si sono mai amati realmente; per la codardia che hanno, per
paure, per violenze, hanno una tale quantità di macelli che preferiscono
quello che esiste in Svezia: l'educazione. Tu hai il tuo, imparano a
coesistere, ognuno rispetta i suoi pro
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blemi, le sue manie e nessuno si mette nel campo dell'altro. Ognuno sta
nella sua stanza. Bisogna essere educati, e con la educazione si aggiusta
tutto. I figli dopo, pochi figli, chiaro, perché avere figli è
pesantissimo.
A me ha impressionato, quando ero a Parigi, che non si vedono
bambini, in tutto il quartiere non ho visto bambini. L'avere bambini è un
macello, lì la pillola la usano tutti, dai 16 anni usarlo la pillola. Ma
possiamo alienarci in un'altra epoca, la Spagna è diversa, questo succede
all'estero, in Spagna ancora no. In Spagna esistono ancora delle realtà
di fede. Disgraziatamente in Spagna esiste, fratelli perdonatemi la
espressione, uno spirito tremendo, uno spirito, per così dire, da
"guardia civil": "alle 10 in casa!"
"A me, nella mia casa, questo non succede mai". "In casa mia? Mia figlia?
La famiglia? E che diranno? E il rispetto?". Perché a te non possono
ingannare, perché a te le cose non possono riuscire male. Io capisco che
Dio deve avere molta pazienza con noi. L'uomo, in questo spirito sta
cercando se stesso; il suo orgoglio è lì dietro e ha scandalizzato sempre
la moglie che sta li chiusa in casa, con paure, i figli.
In altre società è "il denaro! il denaro!"
Gli hippyes nella società americana sono i figli che se ne sono
andati di casa. Ed è una tragedia enorme. Perché? Perché i genitori gli
hanno proposto di vivere come loro, perché l'unica cosa che gli hanno
proposto è "guadagnare denaro", condurre una vita borghese, e non hanno
nessuna risposta ai problemi fondamentali dell'uomo, nessuna.
Ma vuoi dire che se Gesù realmente ti dà una vita nuova, nasce in
te una nuova vita; chiaro che per prima cosa, perché possa nascere in te
questa vita nuova, devi detestare questa vita vecchia che hai. Se in
fondo, quello che vuoi è solo mettere un perché alla tua vita e stai
cercando anche nel Vangelo una legge per costruirti ancora meglio, e
così, mentre stai ascoltando stai pensando: "Come devo cambiare un po'
per rifarmi la mia vitarella". E' così il problema, non è vero? Quello
che entra in comunità per costruire se stesso... No, fratelli! E' per
distruggerla. La gente dice: "Ma insomma, io da quando sono in comunità
sono peggio di prima". Questo mi sembra molto bene. Perché, chiaro, molta
gente viene qui per non peccare mai ed essere un tipo fenomenale, per
vedere se riesci ad essere un tipo cristiano, di quelli veri, di quelli
che non peccano mai, di quelli che fanno tante bene... Ah? Allora puoi
ridertene del
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mondo intero, chiaro, puoi guardare la gente dall'alto al basso e dire
"disgraziati! che non conoscono Cristo!". Tu, tu non pecchi mai. Tu sei
"l'integro". Guarda, il tipo integro non esiste questo tipo integro fa
schifo. Grazie a Dio il Signore ti lascerà sempre un demonio o 17 demoni
o un'apparizione come a S. Paolo, per distruggerti e farti vedere che
veramente sei un peccatore e mai potrai dire: "Io! Io sono! Io sono
arrivato!" Userai Gesù Cristo per farti un idolo, per costruire più
grosso il tio IO, perché attraverso il cristianesimo possa
strumentalizzare tua moglie, i tuoi figli, e fare quello che vuoi.
No, è tutto il contrario! L'Incarnazione è il contrario, Gesù si è fatto
peccato, ingiustizia si è fatto.
Il Cristo, diceva Platone 400 anni prima di Gesù Cristo (questo
filosofo faceva una profezia, nel Libro della Repubblica), dice Platone:
"Il giusto sarà quello che si fa ingiusto, che sia ingiusto per amore
dell'altro".
Proprio quello che tu sopporti, uomo, caricarti con l'ingiustizia
di tua moglie. Perché, chiaro, se tua moglie non fa questo... è che a
casa tua non si può vivere ....! E l'importante è Vivere! Che sia
ingiustizia? Chi si fa ingiusto? Gesù si è fatto peccato. E' morte come
"il peccatore", come "il bestemmiatore", e non ha risposto. Ha detto: "Io
sono il peccato", ed è morto come un cane e non ha detto niente. Si è
caricato di tutto, amandoci immensamente così. E non ha detto: "Guardate
che canaglie siete tutti voi, che mi avete caricato di tutti i vostri
peccati, che mi avete ucciso! Ora vi aspetto io! Vi ammazzerò tutti!
Svergognati!" Da questo peccato ha tirato fuori il perdono, e Dio ha
preso la gloria di vedere che ci ama nonostante questo, e per di più ci
dà come premio la Resurrezione, una nuova vita.
Io mi rendo conto, fratelli, che forse la cosa vi appare un po'
difficile. E' un po' difficile perché ancora continuiamo a pensare che tu
hai un uomo.... e si tratta di riaggiustare questo signore, aggiustarlo
di nuovo, e fare del Vangelo una legge per vedere che io posso cambiarmi,
con i miei sforzi, perché tu sei un cristiano, perché inoltre hai una
comunità che ti costruisce ancora di più. Viceversa l'Evangelo è tutto il
contrario. C'è una luce profonda. Che cosa è questa luce profonda? E'
l'umiltà, fratelli, e l'umiltà è la verità.
Il cristiano è quell'uomo che si rende conto che lui non è meglio degli
altri, anzi, lui conosce veramente la sua realtà. Sa fino a che punto è
un uomo egoista, ma non importa perché lui
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sa che in questa realtà Dio lo ama e che da questa realtà Dio lo salverà.
E che se Dio permette molte cose è perché è necessario, fratelli, è
perché la tua vita non è diversa, non è segnata da quella degli altri, ma
il cristiano vive per gli altri, in funzione degli altri. Molte volte non
comprendiamo perché Dio permette le cose che ci succedono: e come
comprenderemo allora gli altri? Io mi ricordo, quando vivevo in uno
studio con un pittore, che c'era un ragazzo con noi che era un donnaiolo
ed era un uomo molto comprensivo con tutti, ma in politica era un
fascista tremendo. In quello in cui lui peccava era comprensivo, ma in
quello in cui non peccava era molto fermo. Ora capisci perché Dio deve
darti tutti i peccati, perché tu possa comprendere la gente, perché
l'importanza è l'amore, non è che tu pecchi. Per questo, fratelli,
l'importante non è la legge. Il Signore ci vuole togliere dalla legge,
l'affettività, e ci vuole mettere nel suo spirito. Come ha vissuto
l'affettività, tua moglie, i tuoi figli, la tua fidanzata, il sesso, la
sessualità, tutto, come lo ha vissuto questo signore (l'uomo nel cerchio
della morte)?
L'uomo vecchio, l'uomo della carne, l'uomo che conosce questa morte
ontica? Ora, se veramente lo Spirito Santo di Gesù Cristo tocca lo
spirito di questo signore e gli dice che è figlio di Dio e che Dio lo ama
e ama Dio sopra tutte le cose veramente e dà a Dio un amore immenso,
allora l'amore che riceve è l'amore di Dio, Spirito Santo: non è più
l'affettività; questa affettività resta distrutta (l'affettività umana
che è squilibrata, in funzione del'egoismo, che ha usato tutti i beni
naturali, che sono buoni, in funzione del suo Io; (del suo egoismo) ed
ora riceve da Dio un nuovo essere. Come ama i figli! In un modo nuovo.
Ha visto, nella comunità più vecchia d'Italia, un uomo anziano, che
prima aveva due figli e era ne ha due di più, ed erano "i figli della
comunità", diceva che in questi figli ha notato una cosa enorme, "mi
vengono dati grauitamente, li sento come figlio di Dio veramente, mi
rendo conto che sono l'amministratore dei beni che Dio mi ha dato. Io mai
ho sentito in questo modo l'amore verso i figli. Erano miei, dovevano
essere come io volevo e studiare e prendere buoni voti, in definitiva
proiettavo la mia vita, i miei ideali erano loro, cercavo me stesso in
loro.
Ora se tu continui a pensare ancora che quest'uomo (questo nel
cerchio) non deve essere distrutto, allora non so a
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