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Canto gregoriano

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LA BEATA VERGINE MARIA

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SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

mercoledì 22 giugno 2011

IL PAPA E I PRECARI

Papa Ratzinger celebra messa, ma nell’omelia cita i precari e la crisi che vivono le famiglie. Benedetto XVI lo fa dal palco allestito nello stadio di San Marino e davanti a oltre 20mila fedeli: “In questa fase storica e sociale, non vanno dimenticate la crisi di non poche famiglie, aggravata dalla diffusa fragilità psicologica e spirituale dei coniugi, come – ha continuato il Papa – pure la fatica sperimentata da molti educatori nell’ottenere continuità formativa nei giovani, condizionati da molteplici precarietà, prima fra tutte quella del ruolo sociale e della possibilità lavorativa”.

Non è solo il Papa a preoccuparsi del lavoro. Lo fa anche l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. ”Il problema dell’occupazione non è calato ma, semmai, accresciuto. E i timori per il futuro non sono ingiustificati”. Parole pronunciate nell’omelia recitata al santuario della Madonna della Guardia, a Genova. Inevitabile il riferimento alla situazione di crisi in cui versa la Fincantieri, bacino di occupazione per moltissime famiglie in Liguria. “Tutti dobbiamo fare la nostra parte – ha affermato Bagnasco – la bellezza di Genova non può diventare la sua condanna. Così la cantieristica, penso a Fincantieri, con le prospettive logistiche da ampliare , come l’arricchimento dei bacini, necessario per il doveroso sviluppo ma prima ancora per il mantenimento dell’attività specifica. Per questo è necessaria una pianificazione decisa e saggia”.

Tutto questo mentre Joseph Ratzinger, lanciava un monito alla società: “Si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell’uomo non sia la fede, ma – ha spiegato – il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua capacità di manipolazione scientifica, tecnologica e sociale della realtà” e aggiunge “si è iniziato a sostituire la fede e i valori cristiani con presunte ricchezze, che si rivelano, alla fine, inconsistenti e incapaci di reggere la grande promessa del vero, del bene, del bello e del giusto che – ha proseguito – per secoli i vostri avi hanno identificato con l’esperienza della fede”.

Poi Benedetto XVI, nella lunga omelia, ha rimarcato: “Nel mondo c’è il male, c’è egoismo, c’è cattiveria e Dio potrebbe venire per giudicare questo mondo, per distruggere il male, per castigare coloro che operano nelle tenebre. Invece Egli mostra di amare il mondo, di amare l’uomo, nonostante il suo peccato, e invia ciò che ha di più prezioso: il suo Figlio unigenito”.

Infine, prima dell’Angelus, per contrastare “l’egosimo che c’è nel mondo”, ha lanciato un forte appello: “le Autorità civili, ed ogni persona di buona volontà, si impegnino a garantire accoglienza e degne condizioni di vita ai rifugiati, in attesa che possano ritornare in Patria liberamente e in sicurezza”, parole a cui ha fatto seguito un lungo applauso dei presenti nello stadio Serravalle. Un appello che non è arrivato a caso, visto che “domani ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato e in tale circostanza, quest’anno si celebra il sessantesimo anniversario dell’adozione della Convenzione internazionale che tutela quanti sono perseguitati e costretti a fuggire dai propri Paesi”.

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