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Canto gregoriano

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LA BEATA VERGINE MARIA

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SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

martedì 14 febbraio 2012

DARE LA PRECEDENZA AGLI ULTIMI










DON ANDREA GALLO
Andrea nasce a Genova il 18 Luglio 1928 e viene immediatamente richiamato, fin dall'adolescenza, da Don Bosco e dalla sua dedizione a vivere a tempo pieno "con" gli ultimi, i poveri , gli emarginati, per sviluppare un metodo educativo che ritroveremo simile all'esperienza di Don Milani, lontano da ogni forma di coercizione.
Attratto dalla vita salesiana inizia il noviziato nel 1948 a Varazze, proseguendo poi a Roma il Liceo e gli studi filosofici.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici: la dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe, in un clima per lui insopportabile, a ritornare in Italia l'anno dopo.
Prosegue gli studi ad Ivrea e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959.
Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori: in questa esperienza cerca di introdurre una impostazione educativa diversa, dove fiducia e libertà tentavano di prendere il posto di metodi unicamente repressivi; i ragazzi parlavano con entusiasmo di questo prete che permetteva loro di uscire, poter andare al cinema e vivere momenti comuni di piccola autogestione, lontani dall'unico concetto fino allora costruito, cioè quello dell'espiazione della pena.
Tuttavia, i superiori salesiani, dopo tre anni lo rimuovono dall'incarico senza fornirgli spiegazioni e nel '64 Andrea decide di lasciare la congregazione salesiana chiedendo di entrare nella diocesi genovese: "la congregazione salesiana, dice Andrea, si era istituzionalizzata e mi impediva di vivere pienamente la vocazione sacerdotale".
Viene inviato a Capraia e nominato cappellano del carcere: due mesi dopo viene destinato in qualità di vice parroco alla chiesa del Carmine dove rimarrà fino al 1970, anno in cui verrà "trasferito" per ordine del Cardinale Siri.
Nel linguaggio "trasparente" della Curia era un normale avvicendamento di sacerdoti, ma non vi furono dubbi per nessuno: rievocare quel conflitto è molto importante, perché esso proietta molta luce sul significato della predicazione e dell'impegno di Andrea in quegli anni, sulla coerenza comunicativa con cui egli vive le sue scelte di campo "con" gli emarginati e sulle contraddizioni che questa scelta apre nella chiesa locale.
La predicazione di Andrea irritava una parte di fedeli e preoccupava i teologi della Curia, a cominciare dallo stesso Cardinale perché, si diceva, i suoi contenuti "non erano religiosi ma politici, non cristiani ma comunisti".
Un'aggravante, per la Curia è che Andrea non si limita a predicare dal pulpito, ma pretende di praticare ciò che dice e invita i fedeli a fare altrettanto: la parrocchia diventa un punto di aggregazione di giovani e adulti, di ogni parte della città, in cerca di amicizia e solidarietà per i più poveri, per gli emarginati che trovano un fondamentale punto di ascolto.
Per la sua chiara collocazione politica, la parrocchia diventa un punto di riferimento per molti militanti della nuova sinistra, cristiani e non. 
L'episodio che scatena il provvedimento di espulsione è un incidente verificatosi nel corso di una predica domenicale: lo descrive il settimanale "Sette Giorni" del 12 Luglio 1970, con un articolo intitolato "Per non disturbare la quiete".
Nel quartiere era stata scoperta una fumeria di hashish e l'episodio aveva suscitato indignazione nell'alta borghesia del quartiere: Andrea, prendendo spunto dal fatto, ricordò nella propria predica che rimanevano diffuse altre droghe, per esempio quelle del linguaggio, grazie alle quali un ragazzo può diventare "inadatto agli studi" se figlio di povera gente, oppure un bombardamento di popolazioni inermi può diventare "azione a difesa della libertà".
Qualcuno disse che Andrea era oramai sfacciatamente comunista e le accuse si moltiplicarono affermando di aver passato ogni limite: la Curia decide per il suo allontanamento dal Carmine.
Questo provvedimento provoca nella parrocchia e nella città un vigoroso movimento di protesta ma, la Curia, non torna indietro e il "prete scomodo" deve obbedire: rinuncia al posto "offertogli" all'isola di Capraia che lo avrebbe totalmente e definitivamente isolato. 
Lasciare materialmente la parrocchia non significa per lui abbandonare l'impegno che ha provocato l'atteggiamento repressivo nei suoi confronti: i suoi ultimi incontri con la popolazione, scesa in piazza per esprimergli solidarietà, sono una decisa riaffermazione di fedeltà ai suoi ideali ed alla sua battaglia "La cosa più importante, diceva, che tutti noi dobbiamo sempre fare nostra è che si continui ad agire perché i poveri contino, abbiano la parola: i poveri, cioè la gente che non conta mai, quella che si può bistrattare e non ascoltare mai. 
Ecco, per questo dobbiamo continuare a lavorare!"
Qualche tempo dopo, viene accolto dal parroco di S. Benedetto, Don Federico Rebora, ed insieme ad un piccolo gruppo nasce la comunità di base, la Comunità di S. Benedetto al Porto.


LA COMUNITA' DI S.BENEDETTO AL PORTO


40 anni di storia!

La Comunità San Benedetto al Porto in Genova inizia l'attività a tempo pieno nel giugno 1975, nei locali della Canonica messi a disposizione dal buon parroco, don Federico Rebora.
L'Associazione Comunità San Benedetto al Porto si è costituita con atto notarile il 2 marzo 1983.
E' iscritta all'albo Regionale degli Enti Ausiliari della Regione Liguria e della Regione Piemonte. E' convenzionata con i Servizi per le Tossicodipendenze (Ser.T.) della Regione Liguria e con i Ser.T. di: Acqui, Alessandria, Domodossola, Settimo Torinese, Tortona, Trieste, Milano e Torino.
La Comunità è tra quei gruppi di frontiera che hanno promosso e co-fondato col Gruppo Abele il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) nell'aprile 1982.
La Comunità accoglie tutti coloro che si trovano in situazione di disagio, con particolare attenzione al mondo della tossicodipendenza da sostanze illegali, da alcool e del disagio psichico.
La Comunità è disponibile per coppie o singoli genitori con bambini.
Sin dall'inizio la Comunità ha voluto essere una presenza sul territorio, attiva e collaborativi con i Servizi Pubblici, ai quali riconosce la centralità dell'intervento sociale. L'azione della Comunità non vuole essere né assistenziale, né sostitutiva. La Comunità riesce ad essere tanto più efficace, quanto meglio l'Ente Pubblico sviluppa una rete diversificata di servizi, che rispondono ai bisogni dell'utenza, integrata ad una strategia di prevenzione.
Scopo fondamentale della Comunità è offrire una proposta di emancipazione da ogni forma di dipendenza, all'interno di una partecipazione e confronto critici con il sociale e con il politico.
Questo progetto di crescita non è stato improvvisato; esso nasce da una lunga esperienza con il mondo della devianza e dell'emarginazione del suo fondatore, don Andrea Gallo, salesiano, incardinato dal 1965 nella Diocesi Genovese.
Lo Spirito di don Bosco, il martirio (1945) del pastore luterano D. Bonhoeffer, la testimonianza di don Lorenzo Milani e della sua scuola di Barbiana, l'insegnamento di don G. Aldo Ellena sul valore culturale dell'Animazione Sociale e sulla funzione e progettualità del volontariato, la Primavera del Concilio Vaticano II, il rifiorire della Resistenza Indio-Afro popolare dell'America Latina, il pensiero e l'azione dello psichiatra Franco Rotelli, direttore dei servizi psichiatrici di Trieste e Mario Tommasini, delle Cooperative Sociali di Parma, la Comunità ha realizzato il comune progetto (1988) di un albergo e di una Comunità Agricola nella Repubblica Dominicana.



I LIBRI DI DON GALLO


.L'INGANNO DROGA
.IL FIORE PUNGENTE
.PRETE DA MARCIAPIEDE
.IL CANTICO DEI DROGATI
.ANGELICAMENTE ANARCHICO
.COSI' IN TERRA COME IN CIELO
.IO CAMMINO CON GLI ULTIMI

14 commenti:

Freedom ha detto...

Finalmente un personaggio famoso come Celentano parla con genuinità e va contro -corrente. Criticato da molti ma, a mio avviso invece, toccante, il monologo in cui, fra le altre cose, Celentano critica Famiglia cristiana e Avvenire e porta ad esempio come sacerdote Don Andrea Gallo e la sua comunità.

N.B.
Celentano ha devoluto il suo intero compenso pagandoci sopra le tasse (si tratta di una cifra molto importante) ad Emergency e per aiutare famiglie indigenti.

Stefano Gavazzi ha detto...

Mi scusi freedom, se celentano cita ad esempio don Gallo ora riesco ad inquadrare la "fede" del canatutore.
Un "cattolico fai date".
Scusi ma lei sa chi è don Gallo, di cui ha pubblicato un'apologia?
Adesso le riporto alcune informazioni reperibili facilmente su wikipedia:
Anzitutto è un comunista e direi anche attivista.
"Il 27 giugno 2009 ha partecipato al Genova Pride 2009, lamentando le incertezze della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali. Don Gallo ha presentato anche il primo calendario Trans della storia italiana, con le trans storiche del Ghetto di Genova, quelle trans cantate da Fabrizio De André. Il 15 agosto 2011 è stato premiato come Personaggio Gay dell'Anno da Gay.it, nel corso della manifestazione Mardi Gras, organizzata dal Friendly Versilia e tenutasi a Torre del Lago Puccini."
Lui cammina con gli "ultimi": si ma dove li porta?
CVCRCI

Freedom ha detto...

Caro Stefano Gavazzi,
forse lei pensa che l'appellativo di comunista sia sufficiente a bollare una persona. Le ricordo che il comunismo è morto. Chi si attacca ancora a queste etichette, dopo il crollo del muro di Berlino, mi pare un po' in ritardo con i tempi. Si potrà certo affermare che Don Gallo sia di sinistra, questo si ma non e' la sinistra mangia preti marxista-leninista, è una parte viva della societa' italiana. Esistono cattolici di centro di destra e di sinistra .
La mia opinione è che la Chiesa cattolica ha bisogno di preti come Don Gallo che si occupino del problema degli omosessuali , dei trans ecc, senza criminalizzarli, fornendo a tutti gli emarginati una parola di amore e di cristiana comprensione oltre che l'esempio materiale di impegno civile come fa Don Gallo che ha aiutato tanta gente con la sua comunità. Non mi risulta che Gesù rifiutasse il contatto con i peccatori: egli scandalizzò Pietro e i suoi discepoli andando a cena con i peccatori,bevendo e mangiando con loro, ma conquistandoli così alla fede.

Freedom ha detto...

Il fatto che Don Gallo sia stato definito personaggio gay dell'anno non vuol dire che egli lo sia.
Forse sfugge il fatto che Dio con le sue vie così numerose e imponderabili puo' riuscire a toccare il cuore indurito di qualsiasi uomo con il suo immenso amore.
P.S.
Questo non è un blog tradizionalista (è scritto a chiare lettere nell'intestazione)
ma , per chiarirci, prediligo la comunione in ginocchio e in bocca piuttosto che in piedi e sulle mani, così come vuole l'attuale Pontefice.

Unknown ha detto...

Caro Freedom hai preso una cantonata, Don Gallo e proprio un gallo spennacchiato che dalla sua bocca dice solo cose anti cristiane, da tempo ha abbandonato il suo ministero sacerdotale per abbracciare dottrine che definire sataniche diventa un eufemismo, prendere ad esempio tali cialtroni della fede è veramente contro producente per la causa della fede, che vada a fare la calzetta questo don gallinaccio. Ti ricordo che la chiesa ha bisogno di veri Preti non di questi fasulli promulgatori di un falso cristianesimo...

Freedom ha detto...

Caro Gianluca,
ti sbagli Don Gallo è un gran prete.
I preti che odorano di zolfo sono altri.
Ad es. (sempre rimanendo a Genova) Don Riccardo Seppia
Il sacerdote e stato arrestato nel maggio scorso con l'accusa di tentata violenza sessuale su minori, plurima offerta di droga anche a minori, tentata induzione alla prostituzione minorile nei confronti di un giovane albanese.
Don Gallo invece con la sua comunità aiuta ragazze madri, tossicodipendenti e omosessuali: gli ultimi della società. A te per ovvi motivi "non sta simpatico" io rispetto la tua opinione ma non la condivido.

Anonimo ha detto...

Caro Free,
non te la prendere, hai ragione. Don Gallo e' un grande , magari ce ne fossero tanti come lui, che vivono a contatto con gli ultimi.
Ciao, Luce.

Stefano Gavazzi ha detto...

Caro Freedom, troppa libertà, quale maggior morte dell'anima la libertà d'errore diceva Sant'Agostino.
Lei si sbaglia di grosso don Gallo porta con sè tutti gli sventurati che lo seguono e mi sembra alquanto errata la sua interpretazione del comportamento di Gesù che stava con i peccatori ma insegnava la Verità, la sua Verità, la Verità per essenza.
Don Gallo è un eretico ed il comunismo non è morto, proprio grazie all'errore umano di non aver consacrato la Russia al cuore immacolato di Maria santissima.
Ma come fa a dire certe cose, la sua opinione è errata, la Chiesa ha bisogno di Sacerdoti che:
1) Abbiano Fede
2) Offrano il santo sacrificio
Questo è lo scopo del sacerdote, non è la politica, non la solidarietà o la filantropia tantomeno sfilare con i gay che devono essere convertiti non compatiti, perchè così vanno all'inferno e non gli si mostra carità ma solo ipocrisia celata dietro ad un falso buonismo.
State andando alla deriva:dire la Verità è già Carità.
Non condannare l'errore è approvarlo, aiutare gli ultimi non pensando alla loro anima è la peggior morte che gli si possa infliggere.
CVCRCI

Freedom ha detto...

@ "la Chiesa ha bisogno di Sacerdoti che:
1) Abbiano Fede
2) Offrano il santo sacrificio"

Assolutamente no. S.Francesco ha abbandonato la ricchezza del padre e ha vissuto con i "poveri" che (all'epoca del santo) rappresentavano la varia emarginazione di oggi.
Ma se la immagina una chiesa esclusivamente rappresentata dai sacerdoti che ha descritto!?
Gesù Cristo è un Dio d'amore e me lo consenta un "rivoluzionario" che è stato oggetto di scandalo per insegnare ai farisei ma anche ai suoi discepoli la "legge dell'amore" che contraddistingue il vero cristiano.
Il vero cristiano si sporca le mani e aiuta il prossimo, tanto più il sacerdote che agisce come annunciatore di Cristo.
Quanto al comunismo: esso è storicamente morto.
Tanto è vero che in Italia esiste lo schieramento del centro sinistra che comprende molti cattolici.
Capisco che un "tradizionalista" dogmatico come lei non apprezzi Don Gallo ma da quì ad appioppare la patente di eretico a destra e a manca ce ne corre assai...
Ho pubblicato un'intervista a Don Gallo così avra' occasione, se crede, di conoscerlo meglio.

Considero sterile il prolungarsi di questa polemica e, tra l'altro, dato che non passo la mia vita al pc (devo anch'io lavorare) riattiverò la moderazione dei commenti.
Grazie.

Freedom ha detto...
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Stefano Gavazzi ha detto...
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Freedom ha detto...
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Freedom ha detto...
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