Il Papa morirà. Questo il contenuto choc dell’appunto riservato che domani verrà pubblicato da Il Fatto Quotidiano e che annuncia un “complotto omicidiario” nei confronti di Benedetto XVI. Il documento, datato 31 dicembre 2011, è firmato dal cardinal Castrillon e riporta quanto riferitogli dall’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo. L’incredibile annotazione ha come base i colloqui riservati avvenuti a margine della visita cinese del Pontefice avvenuta nel novembre scorso
AGGIORNAMENTO
Sotto riportiamo il documento integrale tradotto dal tedesco, con in testa la scritta “strettamente confidenziale” e la data 30. 12. 2011
Oggetto: Viaggio del Cardinale Paolo Romeo (* 20 febbraio 1938 ad Acireale, Provincia di Catania, Italia), Arcivescovo di Palermo, a Pechino a novembre 2011.
Durante i suoi colloqui in Cina, il Cardinale Romeo ha profetizzato la morte di Papa Benedetto XVI entro i prossimi 12 mesi. Le dichiarazioni del Cardinale sono state esposte, da persona probabilmente informata di un serio complotto delittuoso, con tale sicurezza e fermezza, che i suoi interlocutori in Cina hanno pensato con spavento, che sia in programma un attentato contro il Santo Padre.
Viaggio a Pechino: Nel novembre 2011 il Cardinale Romeo si è recato con un visto turistico a Pechino, dove, di fatto, non ha incontrato nessun esponente della Chiesa Cattolica in Cina, bensì uomini d’affari italiani, che vivono o meglio lavorano a Pechino, e alcuni interlocutori cinesi. A Pechino il Cardinale Romeo ha dichiarato di essere stato inviato personalmente da Papa Benedetto XVI per proseguire, o meglio verificare i colloqui avviati dal Cardinale Dario Castrillón Hoyos a marzo 2010 in Cina. Inoltre ha affermato di essere l’interlocutore designato del Papa per occuparsi in futuro delle questioni fra la Cina e il Vaticano. In un colloquio confidenziale, il Cardinale Romeo ha informato i suoi interlocutori in Cina di aver curato durante la sua attività svolta per conto del Servizio diplomatico della Santa Sede presso le rappresentanze papali nelle Filippine, i contatti con la Chiesa Clandestina RKK 1 e di essere, in virtù di questa sua esperienza, l’interlocutore adatto per curare le questioni fra la Cina e il Vaticano. Inoltre dice di essere stato fra il 1990 e il 1999 Nunzio Apostolico in Colombia e di aver collaborato, proprio in quel periodo, con il Cardinale Castrillón. Il Cardinale Romeo ha sorpreso i suoi interlocutori a Pechino informandoli che lui – Romeo – formerebbe assieme al Santo Padre – Papa Benedetto XVI – e al Cardinale Scola una troika. Per le questioni più importanti, dunque, il Santo padre si consulterebbe con lui – Romeo – e con Scola. Al Cardinale Romeo è stato comunicato da parte cinese quanto segue: Molti Cardinali si sono recati in Cina, ma la visita più importante per il rapporto fra la Cina e il Vaticano è stata quella del Cardinale Dario Castrillón Hoyos a marzo 2010.
STRETTAMENTE CONFIDENZIALE 30. 12. 2011
Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone: Il Cardinal Romeo ha aspramente criticato Papa Benedetto XVI, perché si occuperebbe prevalentemente della liturgia, trascurando gli “affari quotidiani”, affidati da Papa Benedetto XVI al Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Chiesa Cattolica Romana. Il rapporto fra Papa Benedetto XVI e il suo Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone sarebbe molto conflittuale. In un’atmosfera di confidenzialità il Cardinale Romeo ha riferito che Papa Benedetto XVI odierebbe letteralmente Tarcisio Bertone e lo sostituirebbe molto volentieri con un altro Cardinale. Romeo ha aggiunto però che non esisterebbe un altro candidato adatto a ricoprire questa posizione e che per questo il Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone continuerebbe a svolgere il suo incarico. Anche il rapporto fra il Segretario di Stato e il Cardinale Scola sarebbe altrettanto avverso e tormentato.
Successione di Papa Benedetto XVI: In segreto il Santo Padre si starebbe occupando della sua successione e avrebbe già scelto il Cardinale Scola come idoneo candidato, perché più vicino alla sua personalità. Lentamente ma inesorabilmente lo starebbe così preparando e formando a ricoprire l’incarico di Papa. Per iniziativa del Santo Padre – così Romeo – il Cardinale Scola è stato trasferito da Venezia a Milano, per potersi preparare da lì con calma al suo Papato. Il Cardinale Romeo ha continuato a sorprendere i suoi interlocutori in Cina continuando a trasmettere indiscrezioni. Sicuro di sé, come se lo sapesse con precisione, il Cardinale Romeo ha annunciato che il Santo Padre avrebbe solo altri 12 mesi da vivere. Durante i suoi colloqui in Cina ha profetizzato la morte di Papa Benedetto XVI entro i prossimi 12 mesi. Le dichiarazioni del Cardinale sono state esposte, da persona probabilmente informata di un serio complotto delittuoso, con tale sicurezza e fermezza, che i suoi interlocutori in Cina hanno pensato con spavento, che sia in programma un attentato contro il Santo Padre. Il Cardinale Romeo si sentiva al sicuro e non poteva immaginare che le dichiarazioni fatte in questo giro di colloqui segreti potessero essere trasmesse da terzi al Vaticano. Altrettanto sicuro di sé Romeo ha profetizzato che già adesso sarebbe certo, benché ancora segreto, che il successore di Benedetto XVI sarà in ogni caso un candidato di origine italiana. Come descritto prima, il Cardinale Romeo ha sottolineato, che dopo il decesso di Papa Benedetto XVI, il Cardinale Scola verrà eletto Papa. Anche Scola avrebbe importanti nemici in Vaticano.
AGGIORNAMENTO
LA REPLICA DEL VATICANO....AVVENIRE....IL VIDEO
IL COMMENTO
Fonte: IL GIORNALE
IL CASO CONTINUA....
Fonte : IL FATTO QUOTIDIANO (11/02/2012)
Il Vaticano conferma: il documento pubblicato dalFatto Quotidiano ieri è autentico. Quelle due pagine in tedesco, più due fogli allegati, dei quali diremo, esistono e sono state ricevute con tanto di timbro nelle stanze Vaticane. Non solo: il cardinale Paolo Romeo ha dovuto ammettere ieri l’esistenza del suo viaggio segreto in Cina, durante il quale l’arcivescovo di Palermo avrebbe fatto alcune affermazioni pesantissime – riportate nel documento pubblicato dal Fatto – sulla prossima morte del Papa e sull’impressione riportata dagli interlocutori di Romeo che ci sia in vista una congiura per uccidere il Santo Padre.
È il caso di riportare l’oggetto del documento pubblicato ieri: “Durante i suoi colloqui in Cina, il Cardinale Romeo ha profetizzato la morte di Papa Benedetto XVI entro i prossimi 12 mesi. Le dichiarazioni del Cardinale”, prosegue il documento anonimo scritto in tedesco e consegnato dal cardinale Castrillón alla segreteria di Stato e alla segreteria del Papa nella metà di gennaio, “sono state esposte, da persona probabilmente informata di un serio complotto delittuoso, con tale sicurezza e fermezza, che i suoi interlocutori in Cina hanno pensato con spavento, che sia in programma un attentato contro il Santo Padre”.
Il documento è anonimo ed è scritto in un tedesco fluente, tanto che dal Vaticano ieri è filtrata la notizia che non sarebbe stato vergato dal cardinale Dario Castrillón Hoyos ma da un suo amico tedesco. Castrillón poi lo avrebbe girato alle stanze papali con un appunto aggiuntivo. Nell’allegato, scritto in un italiano incerto, si leggono una serie di suggerimenti investigativi, probabilmente diretti alla gendarmeria vaticana: “Loro raccomandano di fare queste domande (su Romeo, ndr): 1. Con chi ha parlato? 2. Cosa è riuscito a ottenere? 3. Che cosa ha informato con riguardo al Vaticano o al governo cinese? 4. Che interessi hanno i cinesi in Sicilia? 5. Dove ha loggiato in Cina?”. Chissà chi sono “loro” e se le piste sono poi state seguite. L’appunto potrebbe essere stato scritto dallo stesso Castrillón, probabilmente indispettito dall’attivismo di Romeo in Cina.
Castrillón si considerava finora l’interprete privilegiato dal Papa della strategia di riavvicinamento con la prossima prima potenza del pianeta. Oltre alle 2 pagine in tedesco e alle pagina con le 5 domande, c’è una quarta pagina nella quale, in poche righe, si prevede la prossima successione del vicepresidente Xi Jinping all’attuale presidente della Repubblica Popolare cinese Hu Jintao. Previsione facilissima da azzeccare, visto che la successione è prevista da tempo.
Nella serata di giovedì, padre Federico Lombardi, aveva cercato di cavarsela così: “Sono solo farneticazioni”. Poi però, intervistato da Sky Tg 24 nel pomeriggio di ieri, il direttore della sala stampa vaticana ha precisato: “Non ho negato che esista questo documento” anche se subito dopo ha ripetuto: “Ma si tratta di farneticazioni che non vanno prese sul serio e che non sono mai state prese sul serio”. Anche Romeo ieri ha dovuto ammettere in un comunicato dell’arcidiocesi: “Nella metà dello scorso mese di novembre S. E. il Cardinale Paolo Romeo ha fatto un viaggio privato, della durata complessiva di 5 giorni, nella Repubblica Popolare Cinese”. Dunque, una seconda conferma di un fatto inedito: perché di quel viaggio fino a ieri nessuno sapeva nulla. Nemmeno i suoi più stretti collaboratori. Il comunicato di Romeo poi si chiude con la solita smentita sul contenuto: “Quanto gli viene attribuito è del tutto privo di fondamento e appare tanto fuori dalla realtà da non dovere essere preso in alcuna considerazione”.
Affermazioni fuori dalla realtà? Farneticazioni? Al Fatto risulta un’altra storia. L’appunto è stato discusso in un’udienza privata a gennaio tra il Papa e il cardinale Dario Castrillón Hoyos. Non è vero che è stato subito cestinato. Non tutti gli appunti anonimi vengono consegnati alla segreteria del Papa dalla segreteria di Stato. Ieri Castrillón ha detto: “Io non parlo. Chi ha domande da fare le ponesse a chi ha consegnato il documento”. Probabilmente il cardinale voleva dire: “Ponete le domande a chi ha scritto il documento e lo ha consegnato a me”, perché Il Fatto ribadisce – sulla base di elementi certi – che a consegnarlo e a discuterlo con il Papa è stato proprio lui.
In questi giorni non è la prima smentita traballante uscita dalle mura leonine dopo la pubblicazione di documenti imbarazzanti. Quando Il Fatto ha pubblicato per la prima volta il 31 gennaio (Lo Ior si fa beffe dell’Italia) il memo (poi rimostrato in tv da La 7 il 9 febbraio come se fosse uno scoop e a quel punto commentato dalla Santa Sede) sui rapporti tra l’antiriciclaggio italiano (Uif) e quello Vaticano (Aif), il Vaticano ha diffuso una nota della sala stampa nella quale si affermava: “L’insinuazione che le normative vaticane non consentirebbero le indagini o i procedimenti penali relativi a periodi precedenti all’entrata in vigore della Legge CXXVII (1 ° aprile 2011), non corrisponde a verità”. Nei prossimi giorni pubblicheremo un documento che dimostra l’esatto contrario.
3 commenti:
Per il momento mi riservo dal commentare, certo che le notizie che provengono dall'entourage del Papa sono sempre più agghiaccianti...
Vedo che anche Fides et Forma ha fatto l'identico articolo sulla cospirazione omicidiaria ai danni del papa. Non so cosa ne pensate voi ma a me questo povero Papa mi sembra sempre più accerchiato e intimidito da lupi rapaci che vogliono in ogni modo intimidirlo. Da un lato si blandiscono alti prelati con ingenti somme di denaro dall'altro si usano strategie terroristiche per ottenere ciò che si vuole...
Sarebbe bene sentire cosa dice il cardinal Romeo: scherzo o realtà?
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