AMORE

L'AMORE PIU' GRANDE....

NON PRAEVALEBUNT

..

Canto gregoriano

Canto gregoriano

LA BEATA VERGINE MARIA

LA BEATA VERGINE MARIA

RECITA IL SANTO ROSARIO ON-LINE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

venerdì 27 gennaio 2012

ANCORA SU CHIESA E CORRUZIONE



Sopra: Mons. Vigano'

In una lettera inedita al cardinal Bertone, monsignor Viganò
 accusa alti prelati e giornalisti. Una vera e propria lista nera:
 Marco Simeon, dirigente Rai "molto vicino al segretario
 di Stato", monsignor Nicolini reo di "comportamenti
 amministrativi riprovevoli". E poi le "calunnie" ordite a
 suo danno, secondo il prelato, dal Giornale di Sallusti
Furti nelle ville pontificie coperti dal direttore dei Musei Vatican
i, monsignor Paolo Nicolini. E poi fatture contraffatte all’Universit
à Lateranense a conoscenza addirittura dell’arcivescovo Rino Fisichella,
 presidente del Pontificio Consiglio per l’evangelizzazione. E ancora: interessi
 del monsignore in una società che fa affari con il Vaticano ed è inadempiente
 per 2,2 milioni di euro. Ammanchi per centinaia di migliaia di euro all’Apsa –
rivelati dal suo stesso presidente – e frodi all’Osservatore, rivelate da don Elio
 Torregiani, ex direttore generale del giornale. C’è tutto questo nella lettera ch
Il Fatto pubblica oggi. I toni e i contenuti sono sconvolgenti per i credenti che
 hanno apprezzato gli appelli del Papa. “Maria ci dia il coraggio di dire no alla
corruzione, ai guadagni disonesti e all’egoismo” aveva detto nel giorno
 dell’Immacolata del 2006 Ratzinger.

EPPURE il Papa non ha esitato a sacrificare l’uomo che aveva preso
 alla lettera quelle parole:Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo ingenuo
 ma onesto, approdato alla guida dell’ente che controlla le gare e
 gli appalti del Vaticano. La lettera di Viganò è diretta a “Sua Eminenza
 Reverendissima il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della
 Città del Vaticano”, praticamente al primo ministro del Vaticano.
 Quando scrive a Bertone è l’8 maggio del 2011, Viganò è ancora il
 segretario generale del Governatorato. Ed è proprio dopo questa lettera
 inedita, e non dopo quella del 27 marzo già mostrata in tv da Gli intoccabili,
che Viganò viene fatto fuori. La7 si è occupata mercoledì scorso della lotta
 di potere che ha portato alla promozione-rimozione di Viganò a Nunzio
 apostolico negli Usa. L’arcivescovo-rinnovatore aveva trovato nel 2009
una perdita di 8 milioni di euro e aveva lasciato al Governatorato nel 2010
 un guadagno di22 milioni (34 milioni secondo altri calcoli). Nonostante ciò è
stato fatto fuori da Bertone grazie all’appoggio del Papa e del Giornale di Berlusconi
. A questa faida vaticana è stata dedicata buona parte della trasmissione
 condotta da Gianluigi Nuzzi che, nonostante lo scoop, si è fermata al 3, 4 %
 di ascolto. In due ore sono sfilati anche il direttore del Giornale Alessandro
Sallusti, un uomo del Vaticano in Rai, Marco Simeon e il vice di Viganò al
 Governatorato, monsignor Corbellini. Sono state poste molte domande sulle
lettere scritte prima e dopo ma non su quella dell’ 8 maggio che è sfuggita
 agli Intoccabili. Peccato perché proprio in questa lettera si trovano storie
 inedite che coinvolgono nella parte di testimoni o vittime di accuse anche
diffamanti, gli ospiti di Nuzzi.
E PECCATO anche perché nella lettera ci sono molte risposte (di Viganò
ovviamente) ai quesiti posti da Nuzzi. Tipo: chi è la fonte del Giornale che
 ha scatenato la polemica tra Viganò e i suoi detrattori? Oppure: perché
Viganò è stato cacciato? Probabilmente dopo la lettera che pubblichiamo
 sotto era impossibile per il Papa mantenere Viganò al suo posto. Il segretario
 del Governatorato non scriveva solo di false fatture e
 ammanchi milionari. Non lanciava solo accuse diffamatorie
 sulle tendenze sessuali dei suoi nemici ma soprattutto metteva
nero su bianco i risultati di una vera e propria inchiesta
di controspionaggio dentro le mura leonine. E non solo
spiattellava i risultati, (tipo: la fonte del Giornale è monsignore
 Nicolini che vuole prendere il mio posto. O peggio: Monsignor
 Nicolini ha contraffatto fatture e defraudato il Vaticano) ma
 sosteneva che le sue fonti erano personaggi di primissimo livello
come don Torregiani, monsignor Fisichella e monsignor Calcagno.
Infine minacciava: “I comportamenti di Nicolini oltre a rappresentare
 una grave violazione della giustizia e della carità sono perseguibili come
 reati, sia nell’ordinamento canonico che civile, qualora nei suoi
 confronti non si dovesse procedere per via amministrativa, riterrò
 mio dovere procedere per via giudiziale”. Una minaccia ancora valida
 nonostante l’oceano separi l’arcivescovo dalla Procura. Anche perché il
telefonino di Viganò continua a squillare a vuoto.

FONTE : IL FATTO QUOTIDIANO
SUL SITO DE IL FATTO QUOTIDIANO C'E' LA LETTERA INEDITA SCANNERIZZATA

Nessun commento: