"Berlusconi danneggia l'Italia ma ci è utile e va aiutato: Obama deve salvarlo al G8 dell'Aquila". È uno dei passaggi contenuti negli oltre 4mila cables riservati dell'ambasciata americana a Roma e diffusi da Wikileaks che a partire da oggi La Repubblica e L'Espresso pubblicano. Nei dispacci destinati a Washington e redatti nel febbraio 2009 dall'allora ambasciatore americano in Italia, Ronald Spogli, si legge di un Paese "in declino" e di un premier che "con le sue frequenti gaffes e la scelta sbagliata delle parole" ha offeso nel corso del suo mandato "quasi ogni categoria di cittadino italiano e ogni leader politico europeo"; un presidente del Consiglio la cui "volontà di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli dello Stato ha leso la reputazione del Paese in Europa ed ha dato sfortunatamente un tono comico al prestigio dell'Italia in molte branche del governo degli Stati Uniti".
Il lento ma costante declino economico dell'Italia - si legge ancora nei documenti riservati dell'ambasciata Usa- compromette la sua capacità di svolgere un ruolo nell'arena internazionale. La sua leadership spesso manca di una visione strategica. Le sue istituzioni non sono ancora sviluppate come dovrebbero essere in un moderno Paese europeo. La riluttanza o l'incapacità dei leader italiani a contrastare molti dei problemi che affliggono la società, come un sistema economico non competitivo, l'obsolescenza delle
infrastrutture, il debito pubblico crescente, la corruzione endemica, hanno dato tra i partner l'impressione di una governance inefficiente e irresponsabile. Il primo ministro Silvio Berlusconi è il simbolo di questa immagine".
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