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Canto gregoriano

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LA BEATA VERGINE MARIA

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SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

mercoledì 21 luglio 2010

DENUNCIA DI UNA EX NEOCATECUMENALE : ATTENTI AL PLAGIO!!!


Sopra : tabernacolo neocatecumenale a due piani
Uno per la Bibbia e uno per le Sacre Specie
 
Denuncia di una ex  neocatecumenale che conferma il
condizionamento mentale con il quale i responsabili del 
Cammino - con
l'accondiscendenza dei Parroci - tentano di manipolare
psicologicamente chi
si avvicina alle catechesi del movimento.
 
Inoltre, ancora una volta si nota che i Parroci 
sono anch'essi "gestiti" dai
catechisti neocatecumenali e ormai dobbiamo 
chiederci se la loro
preparazione sacerdotale sia carente oppure 
se siano deliberatamente
motivati da qualche altro motivo 
ad effettuare scelte esclusive verso il
Cammino Neocatecumenale!
 
 
----- o ----
 
" Al Prefetto del Consiglio per i Laici
 
Ecc.za Rev.ma,
 
mi chiamo Giuseppina Falbo e Le scrivo da Cicognara, 
in provincia di
Mantova. Ho 43 anni. Sono sposata e madre di 3 
ragazzi. Per 8 anni ho fatto
la catechista nella parrocchia di Cicognara e 
per 6 ho frequentato il
Cammino necatecumenale dove ero entrata su invito 
del parroco don Luigi
Pietta (anch'egli del Cammino) che ci aveva presentato 
dei catechisti che
dicevano d'essere stati inviati dal Vescovo di Cremona.
 
Fiduciosa in don Luigi, con altri parrocchiani accettai 
di 
partecipare alle
catechesi, terminate le quali, fummo invitati a 
partecipare 
ad una
Convivenza di tre giorni in un lussuoso albergo 
sul lago di 
Garda. Lì ci
istruirono su come proseguire il Cammino fino al 
Primo Passaggio 
che, in
seguito, facemmo sempre nello stesso albergo sul 
lago di Garda.
 
Per due mesi, dalle 21 a mezzanotte, ascoltammo
una serie di 
catechesi
massacranti. Ci venne detto in maniera ossessiva
e martellante, 
che eravamo
delle nullità, dei peccatori che facevano schifo. 
Arrivati 
al rito
conclusivo ci chiusero in un salone e dopo una 
intensa catechesi 
ci dissero
che eravamo stati scelti dal Signore, che stava 
passando in 
quel momento.
 
Ci chiesero se eravamo disposti a vendere i nostri
beni per 
aderire 
alla Sua
chiamata e che dietro la porta c'erano tanti demoni 
scatenati 
perché lì si
stava compiendo un'opera di conversione. Ci fecero 
scrivere 
i nostri nomi
sulla Bibbia e tutto si concluse con il Rito
dell'Esorcismo,
fatto su ognuno
di noi da parte dei catechisti e del parroco.
 
Io mi sentii così male che chiesi aiuto ai miei 
responsabili, 
una coppia che
come me aveva aderito a questo Cammino. Tornai a casa 
psicologicamente
distrutta. Non potevo parlare con i miei, perché avevo 
ricevuto
l'ordine dai
catechisti di non parlare a nessuno. I catechisti ci
dicevano in
continuazione che erano stati mandati da Dio e che 
noi dovevamo 
loro una
totale obbedienza.
 
Chiamai così don Luigi. Lui mi consolò dicendomi 
di fidarmi 
e di proseguire.
Così feci, nonostante i miei "perché e per come", ma
solo
perché don Luigi
mi invitava ad avere fiducia.
 
Arrivammo allo Schemà, durante il quale ci fu ribadito con 
insistenza di
staccarci dai beni. Chiedemmo spiegazioni in merito e ci
risposero: "Hai un
conto in banca? Svuotalo! Hai la macchina? Vendila! 
Hai beni immobili?
Vendili! Hai preziosi o qualcosa a cui tieni molto? 
Staccati! Vendili e il
ricavato mettilo nella cassetta dei poveri della 
parrocchia. Con tutto
questo ci dovevamo sentire  strappare il cuore, altrimenti
non potevamo fare
alleanza con Cristo, che poi ci avrebbe reso il centuplo.
 
Arrivammo al Secondo Passaggio, quello degli Scrutini. 
Uno alla volta ci
hanno portati al centro della stanza, facendoci sedere
al fianco della
Croce, di fronte ai catechisti e al parroco. E' cominciato 
così
l'interrogatorio
da parte del capo catechista. In quei momenti chi non è
abbastanza forte,
con quel interrogatorio viene svuotato della sua vita o, 
per meglio dire,
della gioia di vivere e della propria dignità e identità.
Per ben due volte
noi non "passammo"!
 
A loro dire, non ci eravamo provati abbastanza sui beni; 
non avevamo detto
tutto della nostra vita; avevamo fregato i fratelli, 
ma non Dio! Io mi ero
"provata" sui beni, offrendo del danaro, nella 
maniera più discreta
possibile, ad una famiglia bisognosa, ma mi dissero 
che ciò non valeva,
perché quella famiglia mi sarebbe stata riconoscente 
per tutta la vita.
 
Così dovetti rifare la prova.
 
Faccio notare che sono casalinga e non percepisco 
alcun stipendio, ma tra
riti, prove ed altre richieste, in breve tempo mi 
si sono
volatizzati otto
anni di risparmi.
 
Arrivammo per la terza volta allo Scrutinio. Dopo aver
assistito con
sofferenza agli Scrutini dei fratelli, arrivò il 
mio turno.
Mi fecero la
fatidica domanda: "Che cosa non hai accettato della 
tua vita?" 
Mi risultava
difficile capire.
 
Risposi che non avevo accettato le decisioni che i miei
genitori avevano
preso sulla mia vita, quali lo studio e l'arte, alla
quale
tenevo molto. Il
catechista mi chiese se queste scelte riguardassero 
 
anche 
il mio matrimonio.
Io non volevo rispondere perché in precedenza 
privatamente 
avevo detto loro
che queste scelte riguardavano il mio fidanzamento e
che in 
seguito il mio
matrimonio era riuscito bene.
 
Mia madre non aveva voluto che interrompessi il mio 
fidanzamento e forse,
proprio per questo, lei era stata lo strumento di Dio 
perché il matrimonio
si realizzasse. Io non ne volevo parlare, per rispetto 
a mio marito che amo
molto, e per rispetto a mia madre, cui voglio 
altrettanto bene.
 
Mi trovai in una situazione psicologica difficile
perché 
essi mi dicevano
che di fronte alla Croce non potevo mentire.
 
Così parlai. Lei non può immaginare come mi 
sentissi male. 
Incominciò
un
interrogatorio allucinante che non finiva più. 
Venni 
accusata di avere
giudicato mia madre e per questo dovevo inginocchiarmi e 
chiederle perdono.
 
Anche a mio marito dovevo chiedere perdono. Risposi che 
allora avevo solo
sedici anni e che non avevo l'età per poter giudicare 
mia madre. Il capo
catechista mi disse che sicuramente avevo pensato: 
Che razza di uomo mi sta
rifilando mia madre., e molte altre cose.
 
A questo punto mi sono sentita morire. Mi 
 
avevano distrutta:
non solo
avevano lesa la mia dignità, ma anche quella di mio
marito. Mi sentii
terribilmente in colpa con mio marito, con mia madre e, 
addirittura, con i
miei figli.
 
Quella era una storia che riguardava solo me e
mio marito. Che diritto
avevano quei laici a interferire così nella mia vita, 
mentre il parroco, lì
presente, non proferiva parola?
 
Andai a casa disperata e non dormii per tutta la notte.
Verso le cinque del
mattino svegliai mio marito e gli raccontai tutto,
ma continuai a stare
male. Per più di un mese presi dei tranquillanti,
anche perché non potevo
parlare con nessuno.
 
Andai da don Luigi che quasi mi cacciò. Ritornai da
lui per confessarmi e
gli dissi la mia sofferenza, ma lui mi rispose che ciò 
era un bene, perché
voleva dire che il Passaggio era stato valido e che il 
Cammino andava bene
per me.
 
Tanto mi sentivo male che avrei voluto rispondergli che
stavo camminando
verso una struttura psichiatrica.
 
 
Il Passaggio si concluse dopo alcuni giorni con il 
Rito del Sale. Altre
offerte in danaro e di oggetti vari. Con il dito puntato
verso la porta
della chiesetta delle suore di Viadana, anch'io come gli
altri rinunciai a
satana e a tutte le sue opere
 
perché, a detta dei catechisti, il demonio si trovava 
dietro quella porta.
 
Il sacerdote ci esorcizzò ancora una volta e tutto si
concluse con la cena.
 
I catechisti tornarono nelle sere successive per 
istruirci sulla questione
delle decime. Praticamente ognuno doveva detrarre 
ogni mese la decima parte
dal suo stipendio, e metterla in una cesta per essere 
devoluta in opere di
carità, non ben specificate.
 
A chi, come me, era solo, è stato detto di pretendere 
dal marito la metà del
suo guadagno e di detrarre da questa il 10%.
 
Pian piano mi accorsi come questo Cammino stava rovinando 
la mia vita. Venni
a conoscenza di altri Passaggi a dir poco terrificanti.
 
 
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi consultai con un Padre francescano che mi consigliò 
di mollare tutto,
 
perché ciò non poteva venire da Dio
 
che non mette mai nessuno nell'angoscia e nella 
disperazione.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
 
Credo che la conversione sia un fatto personale e
graduale. Per ognuno di
noi, i tempi sono diversi. Solo Dio li conosce.
 
 
Ora che sono uscita da questo incubo soffro ancora 
per le migliaia di
"fratelli" finiti in questa rete, ma soprattutto per
i tanti consacrati.
 
 
Come noi sposati ci fondiamo nel matrimonio in un
cammino di salvezza per
mezzo dell'amore, vissuto nella fedeltà e nel dono 
reciproco, così i
consacrati nella Chiesa dovrebbero cercare in essa, 
e non altrove, quelle
grazie e quelle virtù che Gesù, nostro Signore, è 
venuto a portarci.
 
 
Ringrazio Iddio per avermi aperto in tempo gli occhi. 
Ora posso finalmente
respirare quella libertà che Lui ci ha procurato morendo 
in croce per noi.
Prego sempre per quanti si trovano ancora in questa organizzazione
(o, per
meglio dire, setta).
 
Spero tanto che gli organismi preposti nella Chiesa
predano in seria
considerazione questa mia testimonianza, per far sì che Dio 
sia glorificato
e trionfi presto la Sua giustizia.
 
Ora che sono uscita dal Cammino sono stata esonerata 
dall'incarico di
catechista. Ciò ha procurato un grande dispiacere 
ai bambini che hanno
lottato tanto per riavermi, ma non c'è stato nulla 
da fare. Oltre a me hanno
colpito anche mio figlio che è stato cacciato 
dall'oratorio e dalle opere
parrocchiali, perché aveva la stessa colpa della madre,
quella di aver
abbandonato il Cammino neocatecumenale.
 
Quanto è successo a me è toccato pure ad un'altra catechista,
lei pure
uscita dal Cammino.
 
 
Speravo che con la venuta del nuovo parroco qualcosa 
cambiasse, ma con mio
grande rammarico ho constato che non è cambiato nulla. 
Oltre al dolore che
ho provato nell'uscire da questa setta, ora devo subire 
anche le derisioni
che il nuovo parroco riserva a coloro che hanno 
abbandonato il Cammino.
 
Al suo arrivo molti erano andati da lui per avere
una parola di conforto,
per essere accolti, ascoltati e amati, come ci si 
aspetterebbe da un buon
discepolo del Signore.
 
Lui però si è schierato subito dalla parte di chi
frequentava assiduamente
il Cammino. Ora la parrocchia è stata completamente 
trasformata in un
ghetto: l'oratorio è stato definitivamente chiuso 
ai bambini e ai ragazzi
che sono stati accusati d'aver commesso chissà quali 
crimini; gli anziani
non vengono ascoltati e si lamentano per l'assenteismo 
del parroco.
 
 
La parrocchia è gestita solo da persone che frequentano
il Cammino, che
pensano d'essere i soli veri cristiani e trattano tutti 
gli altri con aria
di superiorità, chiamandoli pagani e additano noi che 
abbiamo lasciato il
Cammino come indemoniati.
 
Come è possibile che accada tutto ciò? Fino a quando 
durerà questo
scandalo?
Cosa devono fare costoro per toccare il fondo dell'illegalità?
Non è questo
il volere di Dio e nemmeno l'esempio che ci ha dato Gesù, 
nostro Signore.
 
Prego Iddio che faccia finire al più presto questo incubo, 
che faccia
tornare la pace ed il sorriso sul volto dei ragazzi, 
degli anziani, degli
uomini e delle donne, e che l'oratorio torni ad essere 
 
la casa di tutti.
 
Faccio appello alla Vostra coscienza perché serva 
fedelmente la Santa
Chiesa.
 
Mi benedica.
Grazie.
 
Giuseppina Falbo
 
 
Cicognara, lì 13.11.2005"
 


A mo' di commento aggiungiamo l'inferocito intervento 
di un catechista neocatecumenale che cosi' apostrofa un
fuoriuscito dal cammino neocatecumenale ( tratto da Osservatorio
sul cammino neocatecumenale secondo verità. Il nickname del 
catechista è omesso per non fargli una immeritata pubblicita'
chi avesse curiosita' di conoscerlo basta che clicchi la 
parola DECIMA sul motore di ricerca del blog gia' citato
e cerchi nei mesi Febbraio Marzo.)

"Caro fratello auguri la pace ma tu sei il primo a non averla le tue parole ti
tradiscono.Infatti parli con grande arroganza e IPOCRISIA.
Evidentemente ho colto nel segno.Ti ho detto la verita' e per questo hai la s
chiuma alla bocca,AVEVO IL DOVERE DI FARLO.La coscienza ti rimprovera
ma ragione non hai!Ti ho detto solo la "sacrosanta verita'" e questo ti brucia.
Le fiamme dell'inferno,
pero', bruciano di più.Sta a te accettare e farti illuminare o rifiutare e farti
ingannare dal demonio.Ricordati pero' che nel Vangelo Gesù è di una chiarezza
 assoluta.Al Giovane ricco dice:"Va vendi tutti tuoi beni e dalli a i poveri"e altrove
dice:"Chi non vende i suoi beni non puo'essere mio discepolo".Chi è attaccato ai
beni non puo essere discepolo di Gesù.Il distacco dai beni e un requisito necessario
per la sequela di Cristo.Scegli Dio o mammona,"non puoi servire due padroni".Ricorda
anche San Paolo che dice che gli "avari" non erediteranno la vita eterna.
Ricorda la frode di Anania e Saffira Cap.5 degli atti degli Apostoli i quali agirono
subdolamente con i loro beni e per questo subirono un tremendo castigho.
Non farti illusioni non ti ingannare!Meglio la mia durezzza che quella del Signore
che potrebbe dirti un giorno:Non ti conosco!!Via da me operatore di inquita".
I tuoi ragionamenti sono iniqui e mostrano un cuore contorto.
La Decima viene usata per sfamare i poveri non per quello che dici tu.
Le tue sono insinuazioni vergognose.Questa è la sacrosanta verita'
 Dio è testimone.Potrei mettere la mano sul fuoco e posso garantire,
con assoluta certezza, per la mia comunita',(ma credo sia vero per tutti)
che la decima è utilizzata per fare pacchi alimentari della caritas parrocchiale.
Fare la decima è un grande sacrificio.
soprattutto per chi è povero ma significa mettere Dio al primo posto.
Dio non si ama a parole ma concretamente mettendolo al primo posto,
prima dei beni con fatti concreti. Evidentemente tu non sei capace di fare
questo. Dio per te non è la cosa piu' importante. I soldi vengono prima per
questo agisci in questo modo.
Prega,convertiti!!Non e' vero quello che dici!Agli itineranti non vanno le
 decime ma se c'è una necessita' si fa una colletta diversa. Ma in genere le famiglie
 itineranti lavorano e si procurano da vivere da sole. La decima è per i poveri.
Sei tu che ti fai manipolare o cerchi di manipolare la verita'."

Da notare l’uso improprio fatto da un catechista del cammino neocatecumenale
di parole tratte dalla Bibbia o dai Vangeli allo scopo di condizionare la mente
attraverso la paura. Notate il richiamo costante all’azione del Demonio e al
castigo da parte di un Dio vendicativo e terribile. L’uso della Decima come
garanzia di un patto con Gesu’ Cristo arbitrariamente architettato da
Kiko Arguello , tutto si ritrova negli “Orientamenti” . Per chi volesse
Approfondire……Buona lettura!!!

4 commenti:

Freedom ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Freedom ha detto...

PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE, fra gli altri consiglio il seguente articolo sulla DECIMA:
giovedì 27 maggio 2010
IL CAMMINO NEOCAT RACCOGLIE SOLDI SOLO PER SE' STESSO
BUONA LETTURA!!!

Freedom ha detto...

ALTRO APPROFONDIMENTO INTERESSANTE PRESENTE SU QUESTO BLOG: la testimonianza di un sacerdote che ha fatto parte del cammino neocatecumenale e poi ne e' uscito

DON MARCELLO STANZIONE

MESE DI MARZO
NEOCATECUMENALI GNOSI E USO DEL DENARO PER ACCRESCERE IL CONSENSO.

Anonimo ha detto...

imparato molto