AMORE

L'AMORE PIU' GRANDE....

NON PRAEVALEBUNT

..

Canto gregoriano

Canto gregoriano

LA BEATA VERGINE MARIA

LA BEATA VERGINE MARIA

RECITA IL SANTO ROSARIO ON-LINE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

mercoledì 7 aprile 2010

O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE 3

62
che questo Spirito testimonia al nostro spirito che siamo figli
di Dio. Questo è la fede: la testimonianza di Gesù Cristo,
Spirito vivificante, al nostro spirito che siamo figli di Dio.
Quando si dà questo incontro nel tuo spirito, si dà la fede. Tu
ti senti figlio di Dio, e senti la vita, perchè Dio è tuo Padre.
Per questo San Paolo dice continuamente che ciò che ci dimostra
che siamo figli di Dio è che chiamiamo Dio Papà, cioè che
abbiamo fiducia in Dio.
Mi sono dimenticato prima una cosa molto importante sulla
religiosità naturale. Tutta la religiosità naturale è basata sul
timore. Il cristianesimo invece è basato sul l'amore. Che
significa timore? Che abbiamo paura delle malattie, dei
castighi. Ma nel cristianesimo, dice San Paolo, non avete
ricevuto uno spirito di servi da ricadere nel timore, ma avete
ricevuto uno spirito per il quale potete dire a Dio "Papà".
Avere questa fiducia in Dio, avere questo amore per Dio
come Padre, è come la fiducia che ha un bambino di quattro o
cinque anni per suo padre. Quando hai un figlio di quattro anni
non lo sgridi mai, è molto carino e ti fa ridere, ti si butta al
collo e ti riempie di baci. Allora ti chiama papà, poi forse ti
chiamerà Padre.
Questa fiducia assoluta che Dio ti ama, perchè te lo ha
dimostrato in Gesù Cristo, è la fede. Perchè Gesù Cristo ti ha
dimostrato questo: Che Dio è misericordia ed amore. Se hai
dentro di te quello Spirito di Gesù Cristo, senti in te un amore
infinito al Padre e una fiducia tale che ti fa vedere tutto ciò
che c'è nel mondo come grazia e amore. Perchè tutto ciò che
accade, accade per il tuo bene, perchè non cade una foglia da un
albero senza che tuo Padre lo sappia. Io non ho mai visto un
cristiano che dica "mio Padre", riferendosi a Dio. Gesù invece
sempre, quando si riferisce a Dio, lo fa in quel modo. E così
anche dicevano i primi cristiani: abbiamo un Padre in cielo.
Questo volle dire Francesco d'Assisi, quando suo padre
carnale lo denunciò al vescovo perchè aveva speso in elemosine
il denaro che gli aveva dato per comprare della stoffa; ed egli
si denudò davanti a tutti dicendo: non voglio portare nulla di
tuo perchè ormai non sei più mio padre; ho un Padre solo ed Egli
mi darà tutto. Ed il vescovo dovette ricoprirlo col mantello
perchè era completamente nudo. A partire da quel momento San
Francesco non ebbe nulla di suo padre e
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
63
tuttavia fu completamente felice, sentendosi fratello di tutti
gli uomini e di tutta la natura, perchè tutti erano figli di suo
Padre.
Noi diciamo che nelle nostre comunità deve apparire una
spiritualità reale, non una spiritualità da mistici, verso la
storia. Un catecumeno è uno che è in dialogo continuo con Dio
attraverso la storia. Quale storia? La tua, concreta: che ti fa
male un piede, che tua moglie si è arrabbiata con te, che tuo
figlio è stato sospeso, ecc. In questa realtà storica concreta
Dio accade e tu gli rispondi sempre dentro quella medesima
storia. E' lì dove c'è Dio, non in qualche posto speciale dove
devi andarlo a cercare. Per questo il cristianesimo non è
fuggire dalla realtà, ma tutto il contrario: è incontrarsi con
Gesù Cristo Risorto nella storia stessa. Tutto coopera al bene
di coloro che amano Dio. Il cristiano a attento a tutto ciò ché
accade perchè lì sta parlando Dio. Tutto ciò che accade, di
buono o di cattivo, è una Parola di Dio.
Come nel libro di Giobbe. Giobbe resta senza terra, senza
bestiame e senza figli. Tutti vogliono interpretarne gli
avvenimenti, la sua storia. Ciò è quello che fanno i cristiani:
una profezia sugli avvenimenti storici.
Crisi di fede.
Non esiste solo un processo di desacralizzazione e
scristianizzazione, ma anche un processo di crisi di fede.
Dicevamo che esiste una scristianizzazione perchè non siamo
stati sufficientemente catechizzati, perchè non abbiamo avuto
una educazione biblica alla fede, perchè non abbiamo avuto un
incontro vero con Gesù Cristo Risorto, ma che invece viviamo il
cristianesimo ad un livello religioso. Per questo abbiamo un
divorzio tra religione e vita. Cerchiamo di vivere meglio
possibile, e quando le cose ci vanno male andiamo al tempio a
pregare. Ci ricordiamo di Santa Barbara quando tuona. Questo è
il senso religioso di servirsi di Dio. Anche se è vero che Gesù
Cristo può utilizzare questo ed aiutare una persona che gli
chieda ciò di cui ha bisogno.
Ma esiste anche una crisi di fede.
Perchè non c'è fede? Perchè non si danno i segni
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
64
della fede. Questo è molto importante: non c'è cristiano senza
aver visto un altro cristiano. Non può esistere la fede senza
che incontriamo un cristiano adulto. Perchè? Perchè la Chiesa è
il tempio di Dio. Perchè Cristo ha voluto incontrare gli uomini.
Se siamo la Chiesa e la Chiesa è il tempio di Dio, comprenderemo
che gli uomini si possono incontrare con Dio solamente
attraverso di
noi. Se tu fai un gran tempio, potranno vedere il Dio della
religiosità naturale, ma non il Dio di Gesù Cristo.
Gesù Cristo si è fatto uno con gli uomini. E' negli uomini che
si incontra Gesù Cristo. Per questo è chiaro che tu puoi avere
avuto una chiamata dal Dio della religiosità naturale perché hai
paura che ti licenzino, o perchè hai paura di prendere una
malattia e per questo te ne vai al tempio, ma può anche essere
che tu non abbia mai visto un cristiano. Vai davanti al
Santissimo e fai riti religiosi allo stesso modo che li fa un
maomettano. Compi i tuoi doveri religiosi con Dio, come un
maomettano va alla moschea. Ma il giorno che ti passa il
terrore, siccome i riti che si fanno per adempienza risultano
abbastanza noiosi, e siamo tutti persone comode, ti raffreddi e
torni alle tue abitudini di prima.
Nel cristianesimo non è così la questione. Nella
religiosità naturale hai bisogno di un sacerdote con la sua
brava sottana che ti serva il culto, e se un giorno vieni a
sapere che quel sacerdote se ne è andato con una donna ne
subisci un grande scandalo. Mamma mia! Come va il mondo!
Nel cristianesimo la fede è un'altra cosa. E' molto diverso
che tu ti incontri con Cristo attraverso un cristiano. Non si
tratta piè di riti; è diverso.
La crisi di fede, da dove viene? Perchè non si danno i
segni della fede. E quali sono i segni della fede? Lo dicemmo
nella catechesi precedente: L'AMORE E L'UNITA'.
Dove si danno questi segni nella attuale struttura della
parrocchia? Dove sono questi fratelli che si amano fino a dare
la vita? Perchè la buona notizia è che noi non moriamo, che la
vita eterna è giunta fino a noi, che Cristo è risorto. Un uomo
ha vinto la morte e ci dà di partecipare alla sua vittoria, alla
vita eterna. La Chiesa non dà dimostrazioni razionali della vita
eterna. La Chiesa dà la vita eterna, che è diverso, e la dà con
sacramenti, con segni. Non ha bisogno di dimostrare nulla
razionalmente.
Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio? - Ci fu doman
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
65
dato al Battesimo - ed il padrino rispose: la fede. Che cosa ti
dà la fede? La vita eterna. Nella Chiesa primitiva molti segni
sacramentali si facevano prima della catechesi. Molte catechesi
si facevano, dopo il Battesimo, nel neofitato. Perchè si
comprendeva che il segno era reale, che il segno che ha bisogno
di essere spiegato non è segno. Perciò anche noi abbiamo
ricevuto il Battesimo da piccoli e stiamo facendo la catechesi
ora.
La Chiesa dà la vita eterna e ce l'ha chi ce l'ha. Chi non
ha vinto la morte, chi non cammina sopra le acque, non ha la
vita eterna. Chi non si lascia distruggere, chi non prende su di
sè il peccato dell'altro, non ha la vita eterna. Perchè la buona
notizia è questa: non muori. Questa è la notizia che tutto il
mondo sta aspettando. Perchè tutti dobbiamo morire, bianchi,
negri, cinesi, maomettani, ecc. Tutti siamo condannati a morte.
Nessuno ha vinto la morte. Saranno giunti alla luna o dove vi
pare, ma nessuno ha vinto la morte. Tutto il Cristianesimo è
basato sopra la risurrezione di Gesù Cristo.
Questo fatto, che noi non moriamo, la gente non lo crede
così, come niente fosse. Questo la Chiesa deve visibilizzarlo,
significarlo. Per questo il Concilio ha parlato della Chiesa
come sacramento di salvezza. La gente questo fatto che noi non
moriamo deve vederlo.
Che deve fare un cristiano perchè la gente veda Cristo?
Forse molte preghiere. Anche gli Ebrei e i Maomettani pregano
molto. E i buddisti non ne parliamo. E tuttavia non sono segno
di Gesù Cristo. Deve essere onesto e lavoratore? Conosco molti
atei che sono molto onesti e che hanno fatto dell'onestà e del
lavoro una religione. Sono gente che compie sempre il proprio
dovere, lavoratori, e tuttavia non vanno mai in chiesa. Non sono
segno di Gesù Cristo. Essere molto casto e puro? Bene, figurati
i Maomettani che fanno digiuni tremendi e non possono mangiare
carne nè bere bibite alcoliche, e tuttavia anche questi non sono
segno di Gesù Cristo. E non parliamo dei buddisti. Essere molto
giusti socialmente ed aiutare i poveri? Lo fanno anche i
marxisti e non sono segno di Gesù Cristo. Come si visibilizza la
Chiesa di Gesù Cristo? Dando un conforto per l'al di là nel
senso della religiosità naturale? Questo lo fanno molte
religioni e neppure esse sono segno di Gesù Cristo. In tutte le
religioni c'è il senso della vita vista come una prova con un
giudizio finale di castigo per i cattivi
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
66
e di premio per i buoni. IL cristianesimo è più di questo. Il
cristianesimo dice che tutti siamo già giudicati, e che il
giudizio sopra tutti i peccati è stato fatto nella Croce di Gesù
Cristo che ci ha tutti perdonati. Dio ha già giudicati i peccati
degli uomini; sai qual'è stato il verdetto di Dio di fronte a
quel signore che ti rubò dei milioni e ti ha lasciato in mezzo
alla strada, e di fronte a colui che ti ha fatto tanto male? IL
perdono e la misericordia.
In che modo il mondo si renderà conto di ciò? Come verranno
a sapere gli uomini che tutti i loro peccati sono perdonati?
Come si renderà conto la gente che lo stipendio del peccato è la
morte, e lo stipendio della remissione dei peccati è la
risurrezione? Gesù Cristo è stato consegnato per i nostri
peccati ed è stato resuscitato per la nostra giustificazione,
dice San Paolo. Gesù Cristo morì al nostro posto. Se io sono
Cristo stesso e Cristo è resuscitato, io sono resuscitato. Io
sono perdonato e vivente per sempre. Ma spiegatemi un po' voi:
come si rende conto la gente di questo, in un mondo tanto
secolarizzato come quello in cui viviamo? Come si renderà conto
la gente che non moriamo?
Ebbene lo dice Gesù Cristo: AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI COME
IO VI HO AMATI. IN QUESTO AMORE FINO ALLA MORTE CONOSCERANNO CHE
SIETE MIEI DISCEPOLI. Se una persona ha ricevuto Cristo, la
morte non ha più potere sopra di lui e si lascerà uccidere.
Se un signore mi dà un pugno sul naso con forza per la
rabbia che ha dentro, perchè magari suo padre picchiava sua
madre, o per quel che volete, se questo signore pecca contro di
me: come gli dirò che Dio gli perdona quel peccato? Ebbene come
lo ha fatto Gesù Cristo: lasciandosi uccidere e dicendo: Padre
perdona loro perchè non sanno quello che fanno. Come lo fece
Santo Stefano quando lo lapidavano, che offriva il suo sangue
per i suoi carnefici, per salvarli. Quegli assassini si
salveranno per il sangue di Stefano, perchè era lo stesso sangue
di Gesù Cristo.
Perchè noi cristiani beviamo il sangue di Cristo? Il sangue
dei cristiani è lo stesso sangue redentore di Gesù Cristo.
Questa realtà deve giungere ad ogni epoca. Ciò che è avvenuto
una volta per sempre sul Calvario, deve essere fatto manifesto
in ogni generazione. A questo è stata chiamatala Chiesa, questa
è la sua missione. Se tu sei Chiesa, gli uomini che ti
circondano, si renderanno conto che Dio li perdona,
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
67
che essi non muoiono, attraverso di te. Se tu non perdoni, a
parte che sei un falso, non sei sale, ma sabbia che distrugge la
minestra. Perchè tu sei sacerdote per il mondo, di modo che gli
uomini che hanno idee false su Dio, che credono nel Dio delle
religioni, giustiziere, che appena ti muovi ti dà una bastonata
in testa, in te scoprirà il Dio di Gesù Cristo. Tutto ciò che è
stato fatto con te devi farlo tu con gli altri, se è vero che
Dio ha fatto con te qualcosa, se hai ricevuto il dono di Dio:
misericordia, vita eterna, perdono, se è vero che Dio ha
generato Gesù Cristo dentro di te.
L'amore e l'unità sono i segni che salvano il mondo
IL CONCILIO VATICANO II
La risposta a questa situazione della Chiesa è stato il
Concilio Vaticano II. Di fronte al processo di
desacralizzazione, scristianizzazione e di crisi di fede, lo
Spirito Santo non se n'è rimasto tranquillo, ma ha risposto con
il Concilio.
Come ha risposto il Concilio a questa situazione?
Ad un processo di desacralizzazione, perchè si è perduto il
senso del culto, perchè la liturgia non diceva ormai più nulla
prima cosa che ha fatto il Concilio è stato di rinnovare la
liturgia e di parlare dei segni che devono essere recuperati.
Perchè dopo Trento eravamo rimasti con le essense e le cose
astratte ed avevamo perduto il valore dei segni. Il Concilio ha
iniziato con un profondo rinnovamento liturgico.
Ad un processo di scristianizzazione, perchè non siamo
stati sufficientemente catechizzati ed avevamo una teologia
molto giuridica, il Concilio ha risposto rinnovando la teologia.
E non si è parlato più di dogma della Redenzione, ma di Mistero
di Pasqua di Gesù, con alle spalle tutto un rinnovamento molto
serio fatto dalla Chiesa.
Ad una crisi di fede, perchè mancano i segni della fede, il
Concilio, dichiaratosi ecumenico, ha visto che l'unità è
qualcosa di basilare e di fondamentale per annunziare Gesù
Cristo. L'ecumenismo viene dalla necessità della missione.
Perchè la divisione dei cristiani fa sì che nessuno ascolti il
messaggio del Vangelo e che la gente si scandalizzi.
Ma ora viene la cosa più importante. Tutto ciò
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
68
che ha fatto il Concilio come portarlo alla parrocchia? Come
applicare il rinnovamento del Concilio alla parrocchia concreta?
Per mezzo di una comunità cristiana catecumenale, aprendo
un cammino catecumenale.
Come risponde il catecumenato alla situazione con creta
della Chiesa? Dato che, tutto ciò che abbiamo detto sta
succedendo a noi, all'interno delle nostre parrocchie.
Ad una crisi di fede che oggi esiste nella parrocchia,
perchè la gente non vede cristiani adulti che diano i segni
della fede: come risponderemo? Creeremo una comunità cristiana
che dia i segni della fede.
Di fronte ad una scristianizzazione, perchè abbiamo una
fede infantile, una fede che non è veramente adulta, perchè è
una fede di prima comunione, apriremo nella parrocchia un
catecumenato. Entreremo nella Chiesa in verità. Qual'è la porta
per entrare nella Chiesa? Il Battesimo. Non c'è altro cammino.
Oggi si parla molto di pluralità di vie. Ce n'è una sola: il
Battesimo mediante un catecumenato serio, di anni.
Di fronte ad un processo di desacralizzazione andremo
scoprendo insieme al nostro cristianesimo una liturgia viva,
piena di contenuto.
Questo incontro con Gesù Cristo sarà realtà sacramentale,
nasceremo poco a poco di nuovo, entreremo poco a poco nella
Chiesa di Gesù Cristo.
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
69
QUARTO GIORNO
MISSIONE DELLA CHIESA
Questa catechesi si inizia facendo un rapido riassunto
della., catechesi precedente, richiamandosi brevemente al
disegno della situazione della Chiesa, alla risposta del
Concilio Vaticano II e alla applicazione concreta del Concilio
nella parrocchia.
Nella catechesi precedente abbiamo fatto a brevi pennellate
un'analisi della situazione della Chiesa. Questa anali si
l'abbiamo riassunta in tre parole: desacralizzazione,
scristianizzazione e crisi di fede.
RIASSUNTO DELLA CATECHESI PRECEDENTE
Desacralizzazione
Faccio una parentesi.
L'altro giorno vi ho parlato di secolarizzazione in modo
equivoco, come qualcuno mi ha fatto notare, e con ragione,
perchè questo termine oggi si riferisce a un'altra cosa.
Secolarizzazione è un fatto positivo: la gente non ha più
baso no di religione. E' quanto affermava Bonfhoeffer: l'uomo si
è fatto adulto, nel senso che ha trovato nella scienza le stesse
sicurezze che prima gli dava la religione. E' questo un segno
dei tempi molto importante che permetterà al cristianesimo di
spogliarsi della veste di religiosità naturale e di annunciare
chiaramente il Vangelo. Perchè il cristianesimo non è una
religione, nel senso delle religioni naturali, bensì
fondamentalmente una buona notizia.
Il fenomeno per cui la gente abbandona la Chiesa e non
cerca più nel dio della religiosità naturale la soluzione dei
suoi problemi, bensì dallo psichiatra, dal medico e nella
scienza in genere, si chiama oggi secolarizzazione. Il processo
di secolarizzazione è molto importante perchè l'uomo religioso
naturale ascolta meno di quello secolarizzato, perchè ha dentro
di sè uno schema, quello della religiosità naturale che gli
impedisce di ascoltare. Secondo questo schema la vita è una
prova, Dio è un giudice che alla fine ti giudicherà secondo le
tue opere e andrai in cielo o all'inferno a seconda che tu
meriti un premio o un castigo. Questo schema è incompleto e
insufficiente. Perchè in esso tutto dipende dall'uomo, dipende
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
70
dal suo operare conforme o contro la legge. Chi compie la legge
va in cielo, chi non la compie all'inferno. Perciò l'uomo
religioso naturale, in conformità con questo schema, va al
tempio per "compiere" il suo dovere con Dio. Va in Chiesa e sa
già quello che gli diranno i preti e quindi non ascolta. Che gli
diranno? Che sia buono, che si sforzi, che si sacrifichi, che
lavori e sia onesto e onorato, che non rubi, che non uccida... e
poiché tutti siamo molto deboli e peccatori e cadiamo, tutte le
religioni hanno dei riti di purificazione per quando l'uomo
trasgredisce la legge. Per lui le catechesi sono un appello alla
sua coscienza perchè sia onesto, rispetto alla legge naturale
che ha dentro di sè.
L'uomo secolarizzato, invece, è un uomo già disingannato; e
siccome il cristianesimo non si basa sulla legge, bensì è una
buona notizia che annuncia che di fronte alla legge siamo tutti
peccatori, ma che in Gesù Cristo siamo stati giudicati e tutti i
nostri peccati sono stati perdonati e che ora c'è un secondo
giudizio che è accogliere o no questo perdono gratuito e che
colui che lo accoglie riceverà lo Spirito Santo, la vita stessa
di Dio...- l'uomo secolarizzato accoglie questa notizia in modo
più semplice.
Non bisogna cioè confondere secolarizzazione con
desacralizzazione.
Per desacralizzazione intendiamo un processo di perdita del
mistero di Dio all'interno della Chiesa. Perchè si perde?
Perchè, dicevamo, si è reso culto agli idoli dei popoli vicini.
Così come il popolo d'Israele quando rendeva culto agli dèi dei
popoli vicini sperimentava la morte, così anche noi nel nostro
impulso missionario volendo portare il messaggio cristiano
all'uomo nuovo secolarizzato e pragmatista, che non crede in
nulla, e all'uomo socialista, ci siamo appoggiati ai suoi stessi
idoli credendo così di avvicinarci a lui, di essere capiti,
ascoltati, pensando che parlandogli in termini diversi dai suoi
avrebbe riso di noi. Così, se quest'uomo crede nella scienza, ci
siamo dati alle scienze e ci siamo appoggiati alla sociologia e
alla psicologia e quando ce ne siamo resi conto avevamo pagato
un prezzo molto alto ed eravamo anche noi entrati in crisi,
c'eravamo desacralizzati. Forse il termine desacralizzazione non
è molto felice, ma la gente comune lo capisce abbastanza bene.
Lo stesso è stato di fronte all'uomo socialista: ci siamo
appoggiati alle sue tecniche e abbiamo fatto del cristianesimo
un ideale militante di azione politica e rivoluzionaria. E
quando ce ne siamo resi conto abbiamo visto preti che diventano
marxisti, gente che si secolarizzava e che se ne andava, gente
per cui la liturgia e la preghiera non diceva più nulla, ci
sembrava che pregare fosse una perdita di tempo.
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
71
Con questo primo termine abbiamo cercato di descrivere un
aspetto della crisi che la Chiesa sperimenta oggi.
Scristianizzazione
Avvertiamo anche un processo di scristianizzazione
all'interno della Chiesa: Cristo non interessa più, sembra che
Cristo abbia fallito. Vediamo che i cristiani normali che vanno
a messa accusano un divorzio tra religione e vita. Lo spiegavamo
fondamentalmente con il fatto che non siamo stati iniziati ad
una fede leale e autentica. Noi cristiani ci troviamo in
maggioranza con una fede infantile, di religiosità naturale:
Siamo gente che non ha mai ascoltato la parola di Abramo: esci
dalla tua terra e dalla tua parentela e mettiti in cammino. Non
abbiamo mai lasciato nulla e continuiamo a cercare di servirci
di Dio.
Dicevamo che la differenza tra la religione e la fede è che
la religione si serve di Dio quando le cose vanno male, quando
si ha una figlia malata, per esempio, o quando si resta senza
lavoro. Il cristiano invece serve Dio. Nel cristianesimo è Dio
che viene per primo. Abbiamo visto anche come in fondo la storia
della salvezza presentata dalla Bibbia è un processo in cui Dio
vuole tirare fuori l'uomo da un tipo di religiosità che è
idolatria, dalla situazione, cioè, in cui l'uomo cerca di porre
gli dei o Dio stesso in suo favore, di strumentalizzarli per suo
profitto.
La storia della salvezza, infatti, comincia con Abramo, a
cui Dio comanda di seguirlo senza neppure dirgli dov'è la terra
che gli darà. E' un Dio che proibisce ogni rappresentazione di
se stesso e ogni culto di tipo idolatrico, perchè non si lascia
strumentalizzare. E' un Dio che non si lascia vedere. (Gli
storici delle religioni non sanno spiegarsi il monoteismo di
Israele in mezzo al politeismo di tutti gli altri popoli. Ciò
non ha una spiegazione sociologica. E' realmente un miracolo che
questo popolo abbia conservato il suo monoteismo, senza
degenerare, nonostante l'influenza dei popoli vicini. Non si può
spiegare senza un intervento diretto e una vigilanza molto
rigorosa di Dio verso questo popolo).
Perciò per spiegare un po' che cosa intendiamo per fede
infantile abbiamo parlato della religiosità naturale. E abbiamo
spiegato come in fondo nell'uomo religioso naturale c'è un
divorzio tra religione e vita, perchè situa il sacro nel tempio
e solo lì. Nel tempio c'è Dio, lì bisogna chiedergli cose, fuori
nel mondo c'è la realtà profana. Per entrare nel tempio occorre
purificarsi. Quest'uomo vive la sua vita senza Dio finchè le
cose gli vanno bene. Questo succede in tutte le religioni. La
gente beve, banchetta, commercia, gioca, vive, ma
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
72
quando si trova di fronte ad uria disgrazia tutto il popolo
torna a Dio perchè non sa come rispondere a questo avvenimento.
Nel cristianesimo invece, per l'incarnazione di Gesù Cristo, non
c'è più sacro e profano, tutto è stato santificato.
Dicevamo ancora che questi cristiani, che vivono il loro
cristianesimo a livello di religiosità naturale, vivono una
religione di paura, in qualche modo vivono nel timore del
castigo di Dio. Questo modo di vivere il cristianesimo viene dal
fatto che non siamo stati sufficientemente catechizzati ed
educati alla fede. Forse non abbiamo mai visto il vero
cristianesimo incarnato in uomini reali. Perchè il cristianesimo
non è un ideale per santi, bensì una vita per ogni uomo,
qualcosa che lo fa vivere meglio e più felice.
Crisi di fede
Abbiamo visto che alla base di tutta questa realtà c'è una
seria crisi di fede. Questa crisi è alla base. Consiste nel
fatto che non abbiamo mai visto i segni della fede. I teologi
dicono che senza i segni non si può dare la fede. Ancora più,
senza i segni della fede non si può nemmeno parlare di Gesù
Cristo perchè nessuno ascolta.
Perciò abbiamo spiegato che la cosa più importante è creare
nella parrocchia una comunità che dia i segni della fede. Perchè
sappiamo che questi segni sono quelli che aprono l'udito alla
gente, sono quelli che creano gli interrogativi necessari perchè
gli uomini possano ascoltare la buona notizia. E abbiamo visto
che questi segni sono: L'AMORE NELLA DIMENSIONE DELLA CROCE E
L'UNITA'.
In una parola: questi segni sono segni di Gesù Cristo, che
ha vinto la morte, e l'ha vinta anche in noi e vive in noi e ci
fa partecipi della sua vittoria sulla morte. Ciò si visibilizza
quando io posso amare il fratello nella dimensione della Croce.
Solamente l'uomo che ha vinto la morte può amare così, può amare
il nemico.
Allora ci siamo chiesti: dove sono questi cristiani che
danno la vita per il nemico, che non resistono al male, che sono
il servo di Jahvè oggi nella storia, che sono il Cristo vivente
che continua a prendere su di sè i peccati degli uomini in
questa generazione che continuano ad annunciare, non perchè lo
dicano, il perdono di Gesù Cristo prendendo i peccati degli
altri sopra il proprio corpo e distruggendoli, uccidendoli nel
proprio corpo con la sua morte, come ha fatto Gesù Cristo -
mostrando così che l'amore di Dio è più grande di questi peccati
e di questa morte?
E poichè crediamo che questi sono i segni della fede,
vediamo che la cosa più importante è arrivare a quella misura
www.geocities.com/Athens/Delphi/6919
73
della fede che è capace di dare tali segni al mondo. Come si
arriva a questo? Come la Chiesa ha dato sempre la fede? Mediante
un catecumenato. Per questo noi parliamo sempre di catecumenato.
Risposta del Concilio Vaticano II
A questa situazione della Chiesa, a questa realtà molto
seria in cui molti hanno perso il senso di Dio, in cui tanti di
noi hanno un divorzio palese tra religione e vita (con grande
scandalo degli atei), in cui ci troviamo in una profonda crisi
di fede perchè non vediamo da nessuna parte i segni della fede,
il Concilio Vaticano II ha risposto molto seriamente.
Di fronte ad un processo di desacralizzazione ha risposto
rinnovando la liturgia, perchè avevamo perso il senso di Dio,
del culto e della liturgia. Ha iniziato un rinnovamento che ha
spaventato molti, che hanno pensato: ci cambiano la religione,
ci cambiano la messa. Questo scandalo della gente è una delle
prove che la gente vive nella religiosità naturale, perchè per
l'uomo religioso tutto ciò che scende dal cielo è immutabile.
Nella religione la immutabilità è la prova della verità di una
cosa, perchè serve per tutti e per sempre. Senza rendersi conto
che tutto quello che fa Dio lo fa per l'uomo ed in una storia
concreta, una storia che è sempre in un processo di cambiamento.
Perciò il Dio della scrittura non è mai un Dio immobile, ma è
"Colui che passa", in completa contrapposizione con gli dèi
statici delle altre religioni. Il nostro Dio è la "Mercabà", il
carro di fuoco è Iahvè colui che "passa", è la Pasqua, è colui
che fa Pasqua (passaggio) e fa passare anche noi. Gesù Cristo
risorto non è mai statico. Gli apostoli lo incontrano sotto
diversi aspetti e sempre in movimento.
La liturgia muta di forma con il cambiare del linguaggio e
della cultura dei popoli. Anche quando si cominciò nei primi
secoli della Chiesa a celebrare la messa in latino tutti
avrebbero potuto scandalizzarsi, pensando che il greco era la
lingua sacra (in cui era scritto anche il Nuovo Testamento).
Questo tipo di scandalo è la prova che la gente vive il suo
cristianesimo ad un livello molto religioso.
Il Concilio ha rinnovato la liturgia con grande coraggio.
Non si comprende la rinnovazione tanto profonda intrapresa dal
Concilio senza l'assistenza dello Spirito Santo. Questo Concilio
segna una tappa nella storia della Chiesa. Siamo usciti
dall'immobilismo quasi totale del Concilio di Trento (che fu
necessario a suo tempo) e siamo entrati in un momento fewww.
geocities.com/Athens/Delphi/6919
74

Nessun commento: