AMORE

L'AMORE PIU' GRANDE....

NON PRAEVALEBUNT

..

Canto gregoriano

Canto gregoriano

LA BEATA VERGINE MARIA

LA BEATA VERGINE MARIA

RECITA IL SANTO ROSARIO ON-LINE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

mercoledì 7 aprile 2010

O R I E N T A M E N T I ALLE EQUIPE DEI CATECHISTI PER LA FASE DI CONVERSIONE 2

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comunità). La stessa cosa se uno di voi sta dando un segno
contro la comunità, sappia che sta distruggendo la Chiesa. E
tutti se ne accorgeranno e diranno: Ah! Conosco già queste
comunità... Ne conosco uno .... che tipo! Per questo nella
Chiesa primitiva quando uno dava scandalo lo si allontanava
dalla comunità, fino a che non desse segni di conversione,
perchè tutta la comunità veniva giudicata in base a quello che
faceva quel fratello.
Certamente la gente verrà a chiedervi: e voi, come riuscite
ad accettare quello che vi distrugge, perchè io non ci riesco?
Io ti vedo in pace, e invece la mia vita è un inferno, perchè
non ho la pace... Allora dice S. Pietro: date ragione della
vostra speranza. E' allora che bisogna annunciare il Vangelo. E'
allora il momento di invitarlo alla comunità, perchè la conosca
e se gli interessa si avverta dell'inizio di una catechesi.
Perchè siccome la comunità non può essere composta da più di 50
fratelli, dato che bisogna conoscersi, non entrerà nella tua
comunità, ma in un'altra che si formerà. E se ne formeranno
quante ci darà bisogno.
Così arriviamo ad un nuovo tipo di parrocchia, una
parrocchia atomica, costituita da piccole comunità cristiane,
tutte in cammino di conversione, in cammino catecumenale, che
rivivino il Battesimo in una comunità cristiana. Questo non
crediate che sia utopico. Anche se voi avete comunità molto
povere e non lo vedete
ancora, credete che
questo è vero, perchè
giungeremo a questo. I
segni della fede sono
molto più potenti di
quello che voi
possiate immaginare.
E' chiaro che i segni
della fede non si inventano
o si danno o
non si danno. Per
questo in molte delle
vostre comunità può
essere che ci sia Gesù
Cristo, può essere che
no. Questo non si
verifica perchè si
fanno delle catechesi
solamente, si dà se si
dà Gesù Cristo è
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presente dove si manifesta lo Spirito di Gesù Cristo.
Questo chi lo sa? L'Apostolo questo era molto vivo nella
Chiesa primitiva. Non sei tu che sai se sei cristiano, se ti
trovi ancora nel cammino catecumenale. Può darsi che quello che
tu credi segno di Gesù Cristo, è semplicemente segno della tua
onestà, delle tue qualità umane, segni che un maxista può dare
come e meglio di te. Inoltre durante il catecumenato, tu non
puoi dare ancora i segni della fede adulta. E' l'apostolo, il
catechista, colui che ti conduce, nel catecumenato, colui che
deve vigilare sul cammino, come un fratello maggiore, dato che
si suppone che il Vescovo abbia riconosciuto in lui questo
carisma, per portarti alla fede. E' certo lui il fratello che lo
sa.
Ci sono per esempio fratelli che non credono assolutamente
di essere cristiani. L'ho visto a Roma. Io vedevo con grande
chiarezza il dito di Dio e come questa persona stava cambiando
radicalmente. Ma Dio non glielo lasciava vedere perchè non se ne
inorgoglisse. Egli si crede un miserabile, un disgraziato, e
tuttavia tutta la comunità sta vedendo in lui meraviglie. Per
questo nella Chiesa primitiva, c'era un padrino, un dottore o
garante che doveva condurre il cammino del catecumeno. Questi
era colui che doveva dire se il catecumeno dava segni, se faceva
opere di fede, di vita eterna. E quali sono le opere di vita
eterna? VINCERE LA MORTE. Questa è la Buona Notizia: CHE CRISTO
HA VINTO LA MORTE E CHE CRISO RISORTO VIENE A TE. Riguardo a
questo punto non ci sono storie che valgono: nè l'essere preti,
frati, monache, Vescovi. Lo diceva già S. Tommaso d'Aquino che
per essere santi non c'è bisogno di sapere molto. Questa è una
verità immensa: E' CRISTIANO CHI HA DENTRO DI SE' GESU' CRISTO
RISORTO, CHI VERAMENTE PASSA ATTRAVERSO LA MORTE, CHI CAMMINA AL
DI SOPRA DELLE ACQUE.
Per questo nel Vangelo c'è un'immagine meravigliosa. (cfr.
Mt. 14,22-33). Gli Apostoli stanno remando di notte sul lago.
Improvvisamente Gesù appare loro camminando al di sopra delle
acque. E si prendono un colpo dallo spavento. Incominciano a
gridare istericamente. Allora Gesù Cristo dice loro: Coraggio
sono Io. Perchè credevano che era un fantasma, uno spettro. San
Pietro quando vede che era Gesù Cristo che camminava al di sopra
delle acque, dice: sei tu, Signore? Se sei tu, chiamami e vengo
da te. E' uno slancio di quelli che spesso ha S. Pietro. Gesù
gli dice: vieni! E San Pietro senza pensarci due volte, esce
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dalla barca e incomincia a camminare al di sopra dell'acqua
verso Gesù. Il vento soffia forte e le onde sono agitate,
improvvisamente si rende conto che sta camminando sull' acqua e
bum! affonda. Gesù gli si avvicina e prendendolo per la mano gli
dice: perchè hai dubitato?
Pensate il quadro. Finchè S. Pietro cammina guardando Gesù,
cammina sull'acqua. Nel momento i cui smette di guardare Gesù e
guarda l'acqua, affonda. Nella misura in cui tu cammini
guardando la tua morte, a tuoi peccati, la tua porcheria,
affonderai. Non guardare ai tuoi peccati, guarda Gesù; vedrai
come camminerai al di sopra dell'acqua. Che significa l'acqua?
La morte.
E' cristiano chi ha vinto la morte. Gesù è venuto perchè tu
cammini al di sopra della morte, perchè la morte è quella che
accerchia tutti noi. Nessuno può camminare al di sopra della
morte: solo Gesù, perchè è l'unico che ha vinto la morte: Egli
cammina al di sopra delle acque. Questo è il segno della fede:
camminare al di sopra della morte, avere più potere della morte.
Questa è la Buona Notizia: GESU' VIENE A LIBERARCI TUTTI DALLA
MORTE.
Stiamo parlando di dare i segni della fede a questi uomini
che sono lontani. Questa catechesi vuole spiegare come la
Pastorale Sacramentale non è più missionaria per il mondo, per
quell'uomo che non va più in chiesa. E perciò diciamo che
bisogna dare dei segni nuovi di fede: l'Amore e l'Unità. Non vi
preoccupate se parlando dell'Amore e l'Unità lo ripeterete molte
volte nelle prime catechesi, perché impressiona sempre la gente,
la stessa cosa vale per il kerygma, bisogna darlo molte volte.
Leggete tutti questi testi del Vangelo di cui ho parlato: il
paralitico, Gesù che cammina sulle acque, ecc. e meditateli
prima di dare la catechesi. Il Signore vi aiuterà e vi ispirerà.
La catechesi parte dal disegno e dalla necessità di formare
nella parrocchia una comunità che chiami a conversione quelli
che si trovano nella parrocchia e quelli ché non vengono più in
Chiesa.
L'Amore e l'Unità di cui Gesù Cristo parla nel discorso
dell'ultima cena del Vangelo di Giovanni non è un moralismo. In
quel brano del Vangelo è indicato il punto d'arrivo, preceduto
nella Chiesa primitiva dall'annuncio del Keryqma e da tutta una
iniziazione alla fede, da un catecumenato.
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E come possiamo giungere a fare sì che si diano in noi
l'Amore e l'Unità? Come posso io arrivare ad una fede tale da
amare tutti gli altri fratelli più della mia stessa vita? Ecco
il punto. Come arrivare a questa comunità? Come vincere la
morte?
LA FEDE VIENE PER MEZZO DELLA PREDICAZIONE DICE SAN PAOLO.
Come lo faceva la Chiesa primitiva? PER MEZZO DI UN CAMMINO
CATECUMENALE.
E perchè questo cammino catecumenale lo facciamo in piccole
comunità? Per poter dare i segni della fede.
Questo è quello che vogliamo fare con questa catechesi:
spiegare il perchè del cammino catecumenale che inauguriamo
nella parrocchia e perchè si farà in piccole comunità. Riguardo
alla comunità bisogna chiarire bene, perchè la gente sente
parlare di comunità e si può sconcertare, perchè ha una gran
confusione in testa sulle comunità di base o altro tipo. Per
questo bisogna spiegare chiaramente il perchè di questa realtà.
Per giungere ad amare gli altri più della tua stessa vita,
devi avere fede. Che cosa è la fede? AVERE LO SPIRITO DI GESU'
CRISTO RISORTO, VINCITORE DELLA MORTE. Ma questo ce l'ha chi ce
l'ha. E se uno non l'ha che fa? Immaginatevi che tutti quelli
che vi ascoltano non l'abbiano, perchè questo si dimostra (ha
vinto la morte chi non è più prigioniero del peccato, chi
cammina sulle acque), come possiamo arrivare ad avere la fede?
Mediante un cammino catecumenale, che è il cammino che ha avuto
sempre la Chiesa per condurre alla fede gli uomini attraverso un
cammino che gesti la fede.
Qui si può introdurre l'immagine della Vergine Maria. E'
importante per presentare il cammino catecumenale come un
cammino di gestazione. Un Angelo giunge a Maria, un angelo
inviato a voi. L'Angelo dice: rallegrati Maria. Perchè sei piena
dell'amore di Dio; Io vi dico: rallegratevi fratelli, perchè Dio
vi sta eleggendo per fare in voi meraviglie. Così andate
sviluppando tutto il parallelismo.
Che cos'è la fede? E' una gestazione, un cammino
catecumenale. Questo cammino catecumenale che si vuole iniziare
nella parrocchia e che inaugura una pastorale di
evangelizzazione, che cosa è? E' una gestazione, è un cammino
dove si pesterà in voi Gesù Cristo risorto dalla morte. La
Chiesa primitiva ha sempre visto la fede come
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una gestazione. Per questo il Battesimo era considerato come il
dare alla luce, e il fonte battesimale si chiama va "il seno
della Chiesa", dove si davano alla luce i nuovi figli di Dio.
Per questo la Vergine Santissima è l'immagine della Chiesa che
gesta Gesù Cristo. La Chiesa gesta i cristiani.
Ma oggi che succede a voi? Che siete stati battezzati tutti
da piccoli. Ma forse il vostro battesimo, questo seme che avete
ricevuto, non è stato irrigato sufficientemente e il vostro
battesimo non si è sviluppato fino ad essere una realtà in voi.
Che cosa sarà questo cammino catecumenale? UNO SVILUPPARE QUESTO
BATTESIMO, un cammino in cui si potrà irrigare questo seme
ricevuto e dove la Chiesa vi gesterà, perchè l'embrione
dell'uomo nuovo che avete ricevuto nel vostro battesimo cresca
in voi fino a farsi realtà.
E che cosa farà crescere questo seme? La PAROLA DI DIO, LA
LITURGIA E LA COMUNITA'. Questo tripode sostiene tutto il
cammino catecumenale e tutta fa vita cristiana.
Fate attenzione che la gente,
questo "amatevi gli uni gli altri
come io vi ho amato" lo interpreta
moralisticamente, cioè che essi
"debbono" amare. Per questo conviene
insistere dicendo che noi non
possiamo amare cosi, perchè per
amare così bisogna avere Gesù Cristo
dentro, avere una fede adulta. Da
qui la necessità di percorrere un
cammino in cui si gesti Gesù Cristo
in noi, in cui ci sia dato Gesù
Cristo. Un cammino lungo, in cui
attraverso il tripode ci venga dato
Gesù Cristo, attraverso lo sviluppo del nostro battesimo per
tappe. Perchè quest'amore non si può imitare ma si può ricevere.
Per questo nel cammino catecumenale questo dell'"amatevi
come io vi ho amato" viene spiegato alla fine del cammino, nelle
catechesi eucaristiche, e per questo nel Vanqelo si trova
nell'ultima cena. E' il riassunto finale di tutto il
catecumenato: ADESSO FRATELLI, AMATEVI.
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Nella lettera agli Efesini di San Policarpo, questi dice
che S. Giovanni, il discepolo prediletto di Gesù, che aveva già
cento anni, era condotto alla comunità perchè non poteva nè
camminare, nè dire omelie. Ripeteva solo queste parole: Figli
miei, amatevi gli uni gli altri. Alcuni erano tanto stufi di
sentirgli dire sempre la stessa cosa, che gli chiesero: Ma non
sai dire qualche altra cosa? Egli rispose: E' l'unica cosa che
ho ascoltato da Gesù. Diceva che questo era il cristianesimo.
Perchè così come il sunto di tutta la legge e i profeti è
l'amore al prossimo come a se stessi, allo stesso modo il
riassunto di tutto il cristianesimo è amare i fratelli della
comunità nella dimensione della croce. Perchè se Dio ti ha tolto
il tuo cuore di pietra e ti ha dato il cuore di Gesù Cristo, ciò
si deve manifestare e visibilizzare in un sacramento: nella
comunità. Dove si dimostra che ami i negri del Congo, i giovani
e i vecchi? Nella comunità. La comunità è il segno efficace, il
sacramento, nel quale si esplicita, si esprime e si concretizza
visibilmente che tu hai un cuore trasformato, un cuore
universale, il cuore di Gesù Cristo, che sei Figlio di Dio.
(Carmen)
Quello che bisogna fare dapprima è evangelizzare quelli che
sono nella Chiesa, rievanqelizzare la stessa Chiesa, che è
quello che stanno dicendo il Papa e tutti i Vescovi:
Evangelizzazione all'interno della Chiesa perchè questa possa
compiere la sua missione.
C'è il pericolo che questa catechesi possa essere una
lezione per mostrare la necessità oggi di un catecumenato. Per
questo è fondamentale che in tutta la catechesi sia annunciato
alla gente che ascolta il Kerygma; che realmente la gente riceva
nelle catechesi l'impatto con Gesù Cristo. Le altre cose le
dimentica facilmente. E questo impatto si ha se quando si parla
dei segni della fede, si approfitta per annunciare il Kerygma.
Questo è l'importante. In fondo la forza della catechizzazione
sta in che ogni giorno sia annunciato il Kerygma.
(Kiko)
Credo che è molto importante per noi vedere che nella
Chiesa è necessario formare comunità nelle quali si veda che è
presente lo spirito di Gesù Cristo risorto, perchè lì la morte è
stata vinta, perchè si amano al di là della
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morte. Ma oggi: dov'è questo Spirito? Allora come giungere a che
si dia visibilmente? per mezzo di un catecumenato; questo è
quello che vogliamo fare nella parrocchia.
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TERZO GIORNO
DESACRALIZZAZIONE, SCRISTIANIZZAZIONE, CRISI DI FEDE
(Kiko)
La comunità inizia una nuova pastorale di evangelizzazione
nella parrocchia. Ciò significa inaugurare nella parrocchia una
linea catecumenale, un catecumenato serio di anni, in cui la
gente possa scoprire la fede ed essere iniziata ad essa.
Non esiste cammino catecumenale senza i segni della fede.
E' la catechesi che abbiamo fatto il giorno precedente. Questo
lo abbiamo sperimentato in Italia ultimamente. Abbiamo una lista
di trenta parrocchie che chiedono che si inizi questo
catecumenato. Tuttavia in Italia non c'è quasi parrocchia che
non abbia una comunità di qualche tipo. Queste comunità sapete
già come sono formate. Un prete con dei giovani o con gente
dell'azione cattolica ha formato un gruppo per studiare la
Bibbia. Aprivano la Bibbia, leggevano la commentavano, finchè
una sera qualcuno disse: ma che facciamo? Qui perdiamo il tempo.
Stiamo a leggere la Bibbia mentre c'è gente che muore di fame in
India e nel Vietnam, c'è la guerra... Quel giorno si chiuse la
Bibbia e si parlò dei "problemi". Il giorno seguente uno propose
di affrontare temi di qualsiasi tipo, che interessassero tutti,
perchè la Bibbia non arriva all'uomo d'oggi. Nei giorni
successivi parlarono del Concordato, della giustizia nel mondo,
dei poveri. Poco a poco questi gruppi si andavano riducendo di
numero, perchè alle riunioni bibliche venivano anche persone
anziane, ma quando si cambiò di tema e si cominciarono ad
affrontare problemi politici, queste persone anziane se ne
andarono perchè le idee erano differenti. In conclusione questi
gruppi rimasero molto ridotti e sempre più politicizzati.
Siccome questi gruppi languivano senza che se ne sapesse il
perchè - era perchè ciò che li univa non era la parola di Dio ma
le loro idee - e creavano problemi all'interno della parrocchia,
i parroci cominciarono a chiamarci perchè li aiutassimo a rifare
questi gruppi. Commettemmo allora un errore, perchè senza che ce
ne rendessimo conto era un tranello che veniva teso. Andavamo lì
a parlare, veniva tutto il gruppo con altra gente amica, e
davamo la catechesi. Ma a loro non interessava affatto seguire
un catecumewww.
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nato o qualcosa di simile, quello che li interessava era
consolidare il loro gruppo. Il Servo di Jahvé, la non resistenza
al male li faceva ridere, perchè erano molto politicizzati. Di
fare un catecumenato in cui altri, di fuori, li conducessero
come fratelli maggiori non lo volevano nemmeno sentire. "La
comunità si dirige da sola, aprendosi il cammino in una continua
ricerca", dicevano. Alle catechesi venivano alcuni di questo
gruppo, altri chiamati da loro e infine persone che erano state
fermentate dalla testimonianza ricevuta dalle nostre comunità
(la sorella di uno che era in comunità, la madre, la figlia, il
cognato, ecc.). Era gente di altre parrocchie ma che veniva a
questa per fare la catechesi e ritornare alla propria parrocchia
dove già c'era una comunità. La nostra esperienza ci ha detto
che tutti quelli che non sono stati fermentati da un segno, non
ascoltano, non hanno l'orecchio aperto e non accolgono la
predicazione. Ascoltano solo quello che già credono e se non
dici loro quello che già pensano ti contestano rapidamente.
Questa è una esperienza che vi racconto per chiarire che il
cammino catecumenale nasce dal segno della fede.
Per questo nella catechesi precedente vi abbiamo detto che
se vogliamo iniziare un catecumenato serio in una parrocchia, la
prima cosa che dobbiamo fare è di formare una comunità cristiana
che dall'interno della parrocchia dia i segni della fede. Perchè
altrimenti la gente viene con le orecchie molto chiuse e non
ascolta. E' evidente che se c'è un tuo cugino o un compagno di
lavoro che è impressionato dai tuoi atteggiamenti e a cui
interessa sapere come hai risolto i problemi della vita, che te
ne parla e che va a qualche celebrazione della tua comunità, è
evidente che costui, se gli piace, vorrà entrare e ti chiederà
che cosa deve fare. E quando tu gli dirai che deve ascoltare una
catechesi, ci andrà con l'orecchio già aperto, preparato ad
ascoltare la Parola di Dio. CIO' CHE PREPARA LA PERSONA AD
ASCOLTARE LA PAROLA E' IL SEGNO DELLA FEDE.
Per questo nella catechesi precedente vi abbiamo spiegato
la necessità dei segni della fede. Questa è una pastorale di
tempi lunghi: fino a che nella parrocchia esista una comunità
che abbia ascoltato la Parola, che questa parola si sia
incarnata e la comunità incominci a dare i segni della fede, ci
vuole tempo, anni.
Per questo dovete avere pazienza. Per esempio il
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parroco di Zamora ebbe pazienza, perchè la comunità che facemmo
lì cinque anni fa, sorse in un ambiente operaio in cui tutto era
fallito e la gente era stufa di tutto. Nonostante la popolazione
si mettesse contro la comunità quando essa nacque
(sociologicamente quando nasce un gruppo chiuso la gente si pone
contro, perchè vede una separazione), il parroco ebbe la
pazienza di aspettare per anni durante i quali egli e la
comunità soffrirono molto perchè tutti li attaccavano. Li
chiamavano la "confraternita" perchè passavano la vita di casa
in casa. Ma il parroco era convinto della necessità di dare i
segni della fede perchè la gente si avvicinasse e seppe
aspettare. Durante tutto quel tempo risposero al male con il
bene, sopportando le calunnie e le risa degli altri. Quando
tornammo, dopo due anni, il parroco ci disse: ce ne han fatto
passare di tutti i colori, però se adesso io dico che si
incomincia un nuovo catecumenato con delle catechesi, viene
tutto il paese. Ed effettivamente oggi ci sono cinque comunità e
la gente si prenota e vuole entrare. Questo è costato lavoro e
pazienza. Ma è così: è una strada per il futuro.
Questa era l'idea della catechesi precedente: la necessità
di dare i segni della fede: l'amore nella dimensione della croce
e l'unità. Questi sono i segni che sta attendendo il mondo
pagano, perchè gli altri segni, il tempio, la messa, il
sacerdote, il vescovo non sono segni perchè bisogna avere già
fede per credere in essi. Questi segni non valgono più in un
mondo secolarizzato come il nostro. Bisogna dare nuovi segni. E'
vero che noi incominciamo nella parrocchia una pastorale per il
futuro, infatti guarda dieci anni avanti.
La catechesi che diamo oggi è un po' difficile perchè in
fondo è quasi una conferenza. E' importante che in questa
catechesi diciate che non siete sociologhi, nè conferenzieri, nè
altro del genere. Io dico sempre che per fare un'analisi della
situazione sociologica della Chiesa attuale occorre molto più
tempo. Dico che ciò che facciamo è solo dare alcune pennellate
perchè possiamo avere qualche idea più chiara per illuminare
anche ciò che diremo nelle catechesi seguenti. In questa
catechesi quello che facciamo è scavare per gettare e poi
costruire le fondamenta dell'edificio. Per fare una casa prima
si fa lo scavo per le fondamenta, poi si riempie di cemento e
poi si
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innalzano i muri maestri e le pareti. Anche qui capita lo
stesso. Queste prime quattro catechesi sono come lo scavo del
terreno per porre le fondamenta della casa. Sono catechesi di
introduzione alle catechesi propriamente dette, che si faranno
in dialogo con la gente. E' necessario fare questa catechesi
prima perchè altrimenti la gente vi ascolterebbe dal proprio
punto di vista, partendo dai propri concetti. E vi trovereste a
non capire come mai parlando della Chiesa, ad esempio, voi
diciate una cosa e la gente ne capisca e ne pensi un'altra; tu
dica bianco e la gente capisca verde. Sono catechesi che servono
a chiarire concetti e termini che poi si useranno perchè abbiano
lo stesso senso per chi parla e per chi ascolta. Perciò è
necessario fare queste catechesi introduttive con molta
chiarezza, per situare chi vi ascolta sul medesimo terreno
vostro.
Questa catechesi intende vedere un po' a grandi linee la
situazione attuale della Chiesa: che cosa è successo alla Chiesa
e che cosa le succede. E' una catechesi molto interessante
perchè la gente senz'altro crede che stia succedendo qualche
cosa nella Chiesa, perché le cambiano la religione, le cambiano
la messa, ci sono molti problemi, ecc. questa catechesi vuole
dare alcune pennellate che chiarifichino un po' il quadro reale
della Chiesa di oggi.
Per parlare della situazione attuale della Chiesa dobbiamo
ritornare un po' indietro, perchè ciò che sta succedendo oggi ha
le sue radici venti o trent'anni fa, e anche molto di più.
Io chiedo scusa alla gente per l'uso di termini complicati
e insoliti. Perchè per la gente normale, con poca cultura, i
termini usati in questa catechesi sono paroloni incomprensibili.
Ma ci dobbiamo pure esprimere in qualche modo.
Desacralizzazione, scristianizzazione, e crisi di fede,
sono tre aspetti di una medesima realtà. Scomponiamo la realtà
in questi tre aspetti per poter capire meglio ciò che sta
succedendo nella Chiesa.
Questa catechesi è una delle prime che ho scritte (ne ho
scritte pochissime) e quando la feci non parlavo affatto della
religiosità naturale, cosa che ora faccio. Mi sono reso conto
della necessità di chiarire alcune idee sulla differenza tra
religiosità naturale e la fede.
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Che succede oggi all'interno della Chiesa?
Desacralizzazione
Desacralizzazione vuole dire che si è perso il senso del
Sacro, del Santo. All'interno della Chiesa avvertiamo un
processo di perdita del senso del sacro. Odo Casel diceva che
ciò si poteva apprezzare nella perdita del senso del culto, cioè
che alla gente la liturgia non dice più nulla. E' una perdita
nel senso del Santo, cioè la gente non vede più Dio da nessuna
parte, ha perso il senso di Dio nel proprio lavoro, la
prossimità di Dio nella famiglia, ecc. La gente si preoccupa di
molte cose, ma ha perso il senso di Dio, il senso del Santo
nella propria vita.
Ciò è successo fuori e dentro la Chiesa. Si è prodotto
anche negli ambienti ecclesiastici che anche essi hanno perso
questa dimensione profonda del Santo. Perchè?
La nostra società è una società di dopoguerra.
La società ha sofferto due guerre mondiali che l'hanno
traumatizzata. L'uomo di Chiesa deve riconoscere oggi che
attorno a lui sta succedendo una cosa molto strana. Ed è che
l'uomo cambia. Questo si vedeva molto bene prima del Concilio.
L'uomo che stava nella Chiesa prima del Concilio vedeva che la
gente che lo circondava era gente diversa da quella di prima,
gente nuova. Il mondo si trasformava a passi da gigante. Che
cosa stava succedendo? Un processo di secolarizzazione. La
generazione del dopoguerra ha sofferto un tremendo disinganno
che ha provocato una situazione di anomia, cioè i valori che
prima vigevano ora non reggono più. In questa società sono sorti
due tipi di uomo: un uomo nihilista ed un uomo socialista.
Il primo è quello che dopo tutto ciò che ha sofferto nelle
guerre, non crede più nelle ideologie. Ha fiducia solo nel
lavoro, nella tecnica. Perchè, a parte le conseguenze di avere
vissuto le due guerre, su di lui ha influito anche il vivere in
un'epoca in cui i progressi scientifici sono enormi ed in cui la
scienza arriva là dove prima non era capace di dare spiegazioni.
Quest'uomo nihilista esce da questo trauma senza credere in
nulla. Crede solo nel lavoro
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e nella tecnica. E' un uomo che possiamo chiamare secolarizzato,
perchè si è fatto adulto e non ricorre più alla religione, dato
che ha trovato nella scienza le stesse sicurezze che prima la
religione gli dava. E' un uomo calcolatore, freddo, lavoratore,
realista, pragmatico e lo interessano le cose solo in quanto
sono efficace. E' poco romantico. In politica, il prototipo di
quest'uomo sarebbe Kennedy, che ha fatto un tipo di politica
senza ideologia, basato sulla soluzione di problemi concreti,
per i quali si riunisce una commissione di tecnici specialisti,
esperti della situazione concreta che si deve affrontare. E' un
uomo che, dopo che l'Europa è rimasta distrutta dalla guerra, si
è impegnato a rimetterla in piedi; s'è preoccupato di rifare le
strade, le case, le autostrade; ha cercato di ricostruire
l'Europa dalle sue rovine e di fare l'Europa nuova. Questo è
l'uomo che chiameremo secolarizzato.
Perchè ci interessa sapere quello che sta succedendo?
Perchè anche noi siamo in parte quest'uomo, anche se siamo
dentro la Chiesa. Quest'uomo nihilista, che è un uomo molto
studioso, abbastanza colto e che crede nella scienza, non è
disposto ad ascoltare più sermoni, nè teorie, nè teologie, nè
argomenti religiosi. Ed allora il signore che se ne stava
tranquillamente all'azione cattolica, che aveva un suo ideale di
militante ed una preoccupazione pastorale, si scontra col
problema di gente che non lo ascolta, le persone non gli danno
più retta. Vede che ciò che porta avanti, quello che "vende",
non interessa più affatto alla gente.
Sorge anche un altro tipo di uomo. Non c'è soltanto, cioè,
questo tipo di uomo che incontriamo nel nostro lavoro, nella
vita di tutti i giorni, al mercato, dove sia; accanto a
quest'uomo che non crede in nulla, che va al suo lavoro, cui
soprattutto interessa essere stimato, essere un buon lavoratore,
c'è un altro tipo di uomo che ha posto la sua religiosità in un
ideale, qual'è quello di cambiare le strutture in modo
scientifico. E' un uomo che chiameremo socialista, è l'uomo
marxista, un uomo bene organizzato, che crede che la società si
possa cambiare attraverso nuove strutture e che lotta per
ottenerlo. Quest'uomo è assai più vulnerabile del precedente,
almeno apparentemente. Quest'uomo non
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è disposto ad ascoltare più, sermoni, nè pensa di andare in
chiesa, perchè pensa che la chiesa è un regresso, un impedimento
alla modifica delle strutture e la religione una remora che
impedisce all'uomo di farsi adulto è padrone del mondo, dato che
l'uomo deve dominare la natura. E siccome la religione dice che
Dio è tutto e l'uomo nulla, l'uomo religioso l'unica cosa che fa
è battersi il petto dicendo che è un peccatore, senza fare nulla
per gli altri e senza aiutare il compagno che sta soffrendo al
suo fianco. La religione perciò è un male. La religione deve
essere sradicata, perchè paralizza l'uomo nel suo sviluppo per
la conquista di un mondo nuovo.
E' chiaro che un cristiano di 20-30 anni fa, di fronte a
questi due tipi di uomo, di fronte a questo sviluppo che si
manifesta attorno a lui, di fronte a questi due tipi di persona
che non sono più disposti ad ascoltarlo, si trova con un
complesso di inferiorità. Dato che è dentro ad una Chiesa che
sta attraversando un momento grave, perchè è una Chiesa
monolitica, molto dommatica, una Chiesa eccessivamente
ritualistica, una Chiesa in cui non c'è Parola di Dio perchè è
tutto in latino, perchè la Bibbia era praticamente proibito
leggerla, una Chiesa dove il popolo è alimentato da devozioni
particolari, come il Sacro Cuore, novene, culto dei santi, ecc.
Quest'uomo ha una teologia molto giuridica ed è molto poco
formato, generalmente ha una formazione di prima comunione, cui
è seguito poi quello che gli hanno insegnato a scuola o al
collegio nella materia "religione" e poco altro. E' un uomo che
ha fatto esercizi spirituali e che spesso ha un direttore
spirituale ma che si trova in una situazione molto povera per
poter rispondere a quello che gli è cascato addosso: un mondo
che cambia seriamente, cui deve dare una risposta.
Allora perchè la Chiesa si desacralizza? Ebbene, perchè
l'uomo che è nella Chiesa non può restare a braccia conserte di
fronte a ciò che sta succedendo. Che fa allora? Nel suo impulso
missionario, cercando in qualche modo di portare Gesù Cristo
all'uomo praqmatico-realista, agnostico, secolarizzato come pure
all'uomo socialista che milita in un partito e che cerca di
cambiare la società perchè è preoccupato
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della fame in India, che fa scioperi e manifestazioni con
cartelli, si lascia influenzate da essi. Cercando di parlare il
loro stesso linguaggio paga un prezzo molto alto. Se il primo
uomo è un uomo nihilista, tecnico, fondamentalmente, perchè
crede nella scienza, perchè crede nelle cose solo in quanto si
dimostrano, perchè crede nei progressi scientifici, crede che
arriviamo sulla luna, crede nei trapianti cardiaci, crede che le
medicine
saranno superate, che l'uomo conquisterà ogni traguardo, ecc.,
l'uomo tecnico che non è disposto ad ascoltare, che è euforico
per le proprie conquiste: che farà di fronte a quest'uomo chi
sta dentro la Chiesa? Ha compreso che l'unico modo di parlargli
è mediante il suo stesso linguaggio: con la scienza, con la
tecnica, ecc. E si mette a studiare psicologia e sociologia.
Ecco qui tutti i preti che studiano psicologia e comprano magnetofoni,
perchè bisogna aggiornarsi, perchè bisogna essere un
uomo scientifico e tecnico. Se quest'uomo crede nella
sociologia: ecco tutti i preti che studiano sociologia e cosa
anche chi non è prete. Se quest'ultimo crede alle scienze più
avanzate del momento: sotto a studiarle.
Immediatamente studiare psicologia e sociologia significa
in qualche modo tecnicizzare la Chiesa. E allora vediamo che
nelle riunioni di gruppo si comincia a fare questionari, si
comincia a fare psicoanalisi. La psicoanalisi entra nei
seminari. Si comincia a tecnicizzare un po' tutto, si scopre la
dinamica di gruppo, ecc. Perchè altrimenti la gente non ti dà
retta e non si impegna.
Quando ci siamo resi conto che la psicologia di Freud dice
che la religione è una nevrosi, potete immaginare... Quando ce
ne siamo resi conto avevamo pagato un prezzo molto caro, perchè
ci siamo appoggia ti agli idoli del mondo e Gesù Cristo non si è
più visto da nessuna parte. E se vai a parlare da un prete non
ti parla più di Gesù Cristo, ti fa della psicoanalisi. Vieni a
sapere che tizio si è secolarizzato, si è sposato e si è messo a
fare lo psichiatra. E Caio ha fatto una comunità di non so che
tipo e se ne è andato. Suppongo che abbiate esperienza di tutto
ciò: amici che avete o gente che conoscete cui è successo
qualcosa del genere.
In questo senso ci sono delle Chiese che si sono
tecnicizzate moltissimo, che hanno studiato molta psicologia,
sociologia, dinamica di gruppo, scienze
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storiche... tutto ciò che occorre. E per essere prete era
necessario essere un uomo istruito, colto, e bisognava fare
tests ed impiegare tutta una serie di 'tecniche'. Per
avvicinarsi all'uomo tecnico bisogna conquistare le tecniche:
allora prediche alla televisione, riviste, libri inchiesta, ecc.
Ecco che Teilhard de Chardin è un uomo fenomenale, il tentativo
di dimostrare che anche noi abbiamo uno schema scientifico che
risolve ogni questione. Ma vediamo che la Chiesa americana, la
più tecnicizzata, in una ricerca che fecero sopra le conversioni
negli ultimi vent'anni, è la Chiesa che ha l'indice di
conversione più basso in America. Mentre quella che ha l'indice
più elevato è quella dei Testimoni di Geova, che non usano altra
tecnica di quella degli Atti degli Apostoli, del contatto
personale, portando il loro messaggio di casa in casa.
Che è accaduto con tutto ciò? Che abbiamo pagato un prezzo
molto caro. Anche a noi la psicologia ci ha fatto dubitare, e
quando ce ne siamo resi conto, avevamo il senso profondo del
mistero di Dio nella nostra vita. Studiavamo i santi
psicologicamente e applicavamo la psicologia a tutto. Facevamo
studi sociologici della parrocchia e studiavamo dinamica di
gruppo e psicologia cercando di scoprire chi sono gli emarginati
e chi sono quelli che hanno tendenza a distruggere, ecc.
Di fronte all'uomo socialista la Chiesa ha commesso un
altro errore. Ha ugualmente impiegato le sue stesse tecniche. Se
il socialista era organizzato in gruppi, in cellule di azione
rivoluzionaria operaia, abbiamo pensato: Però! Forse avranno
ragione. E abbiamo creato anche noi le cellule di azione
cattolica operaia. Se essi parlano molto di giustizia, noi non
saremo di meno. La differenza tra i gruppi dei primi e dei
secondi è che i primi non pregano ed i secondi sì (quando
pregano). Ma succede qualcosa di molto importante: ciò che
riunisce, che tiene insieme questi gruppi cattolici di azione
sociale è la azione sociale, l'azione rivoluzionaria, il
cambiamento di strutture, il fatto di riconoscere che l'uomo è
oppresso da strutture ingiuste, ecc. Ciò ogni gruppo lo intende
a modo suo, perchè ci sono gruppi più estremisti ed altri che lo
sono meno. Ma tutti si riuniscono intorno all'azione e
sostituiscono Gesù Cristo risorto l'unico che fa una e convoca
la Chiesa, colui che ci
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costituisce tutti Servo di Jahvé, il Giusto - con l'azione
sociale. Il cristianesimo di questi gruppi è solo una vernice.
Risultato: uno stato di confusione nella Chiesa così da non
sapere più quali gruppi sono cattolici e quali no. Non c'è
differenza. Generalmente la gente più seria di questi gruppi di
azione cattolica operaia finiscono per entrare nei gruppi
socialisti, ed escono dalla Chiesa. Perchè? Perché quei gruppi
sono più organizzati, perché per fare politica occorre essere
organizzati molto seria mente. Questi gruppi cattolici
cominciavano quasi per gioco e non erano molto organizzati, si
riunivano nella parrocchia; ma a poco a poco si sono resi conto
che per fare un lavoro serio e profondo occorreva anche una
organizzazione seria. Allora scoprono che la prima cosa da fare
è studiare economia e politica, e lo fanno, perchè è facile
parlare e parlare. Ma poi si sentono frustrati, perchè "bisogna
fare qualche cosa". A che serve parlare tanto nella parrocchia
senza fare nulla perchè la gente non muoia di fame? Questi
gruppi sono sotto il costante bombardamento di quello che
succede fuori. E poichè un'azione rivoluzionaria seria non si fa
senza odio, questi gruppi finiscono come finiscono. A forza di
critica, si trovano con l'odio in corpo (per spingere il popolo
contro i governanti e contro i sistemi che li opprimono ci vuole
l'odio) e ormai l'unica cosa che fanno è criticare a cominciare
dal Vescovo fino all'ultimo tizio. E allora si desacralizzano.
Sparisce la liturgia. Niente canti, poiché non siamo in festa,
siamo in lutto per le ingiustizie dei fratelli oppressi, ecc.
Questi sono fatti che abbiamo subìto sui due terreni. C'è
una intenzione buona di fondo di catechizzare l'uomo d'oggi,
avvicinandolo, ponendosi al suo livello, ma, senza rendercene
conto, ci siamo trovati che invece di catechizzarlo noi ci
avevano catechizzato loro. E noi abbiamo creduto alla loro
realtà.
Io ho chiesto a gruppi di questo tipo: ma secondo voi, cosa
è che fa soffrire l'uomo? E rispondono: è evidente; non avere
denaro sufficiente per mangiare, che a fine mese non gli arrivi
il denaro, non avere la macchina come vorrebbe, avere una casa
piccola, ecc., mai nessuna sofferenza di tipo spirituale .....
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A Firenze, ai tempi dell'Isolotto, prendemmo contatto con
molti gruppi di questo tipo. Assistevamo a riunioni dei gruppi
contestatari della parrocchia, che si opponevano alla struttura
della Chiesa. Tutti questi gruppi sono sempre diretti da un
prete che ha studiato molta psicologia e che ha letto molto, che
è quello che li maneggia. E' terribile, vi assicuro, ascoltare
questi gruppi.
(Carmen)
Questo non dovete dirlo alla gente perchè se no si fa un
macello terribile. E' perchè sappiate che è un problema che
troverete da molte parti. Perché questo fenomeno è ormai
universale. Quella dell'Isolotto è una situazione che si è
generalizzata; fu qualche cosa che mise in evidenza nella Chiesa
un problema universale e reale. Noi, quando cominciano a
parlare, sappiamo già dove vanno e da dove vengono, perchè
questo è uno dei problemi più grossi che ci sono oggi.
(Kiko)
Ciò che macchia l'uomo non è ciò che viene dall'esterno (lo
dice già chiaramente Gesù Cristo, ma quel lo che è dentro il
cuore dell'uomo, non sono le strutture da cambiare ciò che
degenera l'uomo. Io contesto chi pensa il contrario, perchè è
considerare l'uomo ben poca cosa, come se fosse un robot che si
manipola con una struttura. E' vero che si può manipolare l'uomo
e lavargli il cervello, ma se io davvero credessi che questo è
ciò che opprime l'uomo e che allora occorre cambiare le
strutture perché l'uomo sia santo, starei lottando per
ottenerlo. Se io credessi, come i marxisti, che ciò che fa
soffrire l'uomo è la realtà socioeconomica - che l'uomo non
guadagni a sufficienza, o meglio, che il prodotto che guadagna
col suo lavoro gli sia rubato dall'impresa, e che questo proprio
lo distrugge, che lo aliena, e così ciò che aliena l'impresario
è proprio ciò che ruba agli operai - cercherei di liberare
l'uomo attraverso un nuovo sistema. E' certo che questo
distrugge l'uomo, ma non è tutto. L'uomo è molto più di questo,
non è solamente una realtà socio-economica. Se io credessi che
ciò che distrugge l'uomo sono i suoi complessi materni o
paterni, sarei psichiatra e farei psicoanalisi. Ma in nessun
caso starei qui a perdere tempo. Se io predico Cristo veramente
è perchè è l'unico cammino che
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mi ha salvato. Non è stato né la psicologia nè niente altro del
genere ciò che mi ha salvato, ma Gesù Cristo che ha fatto sì che
in questo momento accetti me stesso e gli altri e che conduca
una vita felice in una dimensione in cui prima non potevo
vivere. Se sono cristiano è perchè l'unico che mi ha salvato è
stato uno che si chiama Gesù. Egli mi ha dato una visione della
realtà, mi ha detto che ciò che aliena l'uomo realmente non è
soltanto la realtà socioeconomica nè psichica (e poi la scienza
scoprirà molte altre tare nell'uomo e altre catene) ma ciò che
realmente opprime l'uomo è il peccato.
Evidentemente non parlerete a nessuno oggi di peccato
perchè vi farebbe una risata in faccia. Perchè il mondo è
secolarizzato. Occorre dirlo in un altro modo: che l'uomo ha
paura della morte perchè ha sperimentato la morte.
So molto bene che non serve a nulla cambiare una società
esternamente se non si cambiano le persone. Se alle persone non
si toglie dal più profondo del cuore l'egoismo, cioè che il
proprio io sia il centro dell'universo, che il proprio ombelico
sia l'asse del mondo, che egli sia il re dell'universo, che egli
non accetti le cose se non come le pensa lui, non serve a nulla
cambiare le strutture. Dal cuore egoista dell'uomo escono i
furti, gli assassinii, gli adulteri, le fornicazioni e tutto il
resto.
Con ciò non vogliamo togliere il merito ad altri e neppure
negare altri carismi che possono esistere nel mondo. Vi farò un
esempio perchè comprendiate meglio.
A Palomera, nella fabbrica Buntsen, vicino a dove aveva la
baracca Carmen, un giorno esplose una tubazione di gas
ammoniacale e cominciò ad uscire una nube di gas tra le
baracche. La gente incominciò a svenire e a lacrimare dagli
occhi. Era molto pericoloso per chi fosse ammalato. La gente
asfissiava e si creò una confusione tremenda. José Agudo lo
ricorderà ancora. La gente urlava perchè gli bruciavano
moltissimo gli occhi. Alcuni cominciarono allora a evacuare la
gente mettendo i più gravi nelle ambulanze, portandoli subito
all'ospedale. Vennero anche i pompieri. Figuratevi un po' una
cosa: se non c'è qualcuno che avesse attraversato la nube di gas
ammoniacale, giocandosi la vita, per andare a tappare il buco
della tubazione da cui usci
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va il gas, noi avremmo passato la vita raccogliendo la gente e
portandola all'ospedale. Se non si fa così non si risolve il
problema altro che superficialmente.
E' la stessa cosa che dicevamo. Da dove nascono i furti,
gli assassini e le ingiustizie del mondo? Dal cuore dell'uomo.
Quello è il buco velenoso che occorre tappare. Le altre cose che
si fanno saranno soluzioni superficiali della situazione.
Riguardo a questo c'è una catechesi nel Vangelo (cfr. Luca
12,13-21).
Un uomo si avvicinò a Gesù e gli disse: di a mio fratello
che divida l'eredità con me. E' come se la gente dicesse alla
Chiesa: di agli americani, che hanno tanto denaro, che lo stanno
rubando, che ripartiscano il denaro con quelli che ne hanno di
meno e hanno fame. Quell'uomo che si avvicina a Gesù Cristo è
rimasto senza un soldo perchè suo fratello si è portato via
tutto. Gesù gli risponde: Chi mi ha costituito giudice fra voi?
E continua: Guardatevi da ogni avarizia, perchè la vita non è
assicurata dall'abbondanza dei beni.
Gesù Cristo va al fondo della questione. Quando uno è
capace di rubare ad un suo fratello di sangue tutto il denaro e
l'altro è capace di accusarlo per ricuperarlo, perchè lo fanno?
Gesù Cristo dice: siete in errore tutti e due, perchè entrambi
credete che la vita vi venga dalle ricchezze; sono entrambi
idolatri, perchè la vita non è assicurata dall'abbondanza dei
beni. Al primo Gesù Cristo dice: ti inganni, perchè sei capace
di ammazzare un altro per avere denaro, perchè per te il denaro
è il tuo dio e la tua vita. E all'altro: ti inganni, perchè
essendo stato derubato, sei capace di denunciare tuo fratello,
cercando gente influente perchè ripartisca il denaro, tutto
perchè anche tu credi che la vita è assicurata.
Per noi qual'è il problema radicale dell'uomo, qual'è il
male profondo? Lo dicevamo parlando di Adamo e di Eva. L'uomo è
schiavo per la paura che ha della morte. Per questo cerca la
vita. Tutto è basato su questo. Nel Vangelo vedrete che compare
continuamente la parola "vita". La vita non è assicurata
dall'abbondanza dei beni, dice Gesù, e pone una parabola (cfr.
Lc.12,16 ss.). Un uomo aveva molti beni e campi. Un anno ebbe un
gran raccolto e si disse: che farò? Distruggerò tutti i mei
granai, ne cowww.
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struirò di molto più grandi, amplierò i miei magazzini, lavorerò
venti ore al giorno per immagazzinare tutto il raccolto. Così
fa, ed alla fine ha un raccolto immenso, immensi magazzini,
moltissimo denaro. Allora disse alla sua anima: riposa, mangia,
banchetta, divertiti, perchè hai beni in abbondanza, Dice il
Signore: Stolto, questa stessa notte, si chiederà la tua anima;
hai lavorato sudando come un negro, hai passato tre mesi senza
dormire, facendo lavorare tutti al tuo ritmo ed hai detto, ora
mangia, bevi, banchetta; stolto, questa stessa notte ti si
chiederà l'anima; per chi sarà tutto quello che hai accumulato?
Sicuramente per i tuoi cugini che se lo scialacqueranno tutto.
L'uomo è schiavizzato dalla paura che ha della morte. Ha
sperimentato la morte, perchè ha mangiato dell'albero, che è
simbolo del peccato, ha paura della morte e cerca la vita.
L'uomo esiste perchè Dio lo ama; Dio dà l'essere all'uomo
amandolo. Il maligno dice all'uomo (cfr.Gen.3): Dio non ti ama;
non morirai se mangi dell'albero, anzi Dio sa molto bene che il
giorno che tu. mangi dell'albero sarai come lui, conoscitore del
bene e del male, e perciò non ti lascia mangiare; Dio non vuole
che tu mangi, perchè è geloso e non vuole che tu sia come lui.
Eva accetta questa catechesi che le fa il maligno che Dio non è
amore, che è geloso, ma ha imposto all'uomo la legge naturale
per limitarlo, perchè non si realizzi come lui, perchè non
arrivi alla sua massima possibilità. Eva accetta questa
catechesi e vede che il frutto è buono, desiderabile per gli
occhi e meraviglioso per acquistare sapienza e mangia.
Eva siamo tu ed io. Mangiare, peccare è fare un sacramento
con cui si dice amen alla catechesi del maligno. Quando tu, io,
o chiunque, pecchiamo accettiamo che Dio non esiste, che Dio non
è amore.
Ma dato che risulta che esistiamo in quanto Dio ci ama, se
accettiamo che Dio non ci ama, chi ci ha creati? chi siamo?
Cessiamo di essere immediatamente. L'uomo si sente completamente
perduto. Sperimentiamo ad un livello ontologico di esperienza,
profondo, la morte ontologica, l'assurdo della nostra stessa
vita. L'uomo, peccando, perde il suo axis mundi, ha perduto la
dimensione profonda dell'essere, si sente accerchiato dalla
paura della morte. La sofferenza fisica si converte in un
simbolo che annunzia la distruzione della sua realtà totale.
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Guardate che Dio non si è ritirato dall'uomo, perchè se
così fosse l'uomo morirebbe subito. E' l'uomo che si è separato
da Dio, che ha accettato la catechesi del maligno peccando e si
sente separato da Dio e senza senso. Dio è sempre con lui e lo
salva.
L'uomo, per questa esperienza, si trova accerchiato dalla
morte e a partire da questo momento cerca la vita. Siccome
essere significa essere amato, (l'uomo esiste in quanto Dio lo
ama) se accetta che Dio non lo ama, che succede. L'uomo tenta di
vivere. Morire significa non essere amato. L'uomo a partire da
questo momento cerca la vita nell'amore. Per questo il denaro e
l'affetto sono così uniti, come dice la psicologia oggi. L'uomo
quando fa denaro tenta di ottenere prestigio, tenta di
assicurarsi l'essere amato, tenta di essere, cerca la vita. Per
questo Gesù Cristo dice: guardatevi da ogni avarizia, la vita
non è assicurata dall'abbondanza dei beni. L'uomo cercala vita
nel beni. (Per questo nelle comunità venderete i beni. Questo
non ditelo alla gente perchè se ne andrebbero tutti di corsa).
Dico questo perchè se accettiamo questa catechesi chi si
potrà salvare? Se il peccato è ciò che tiene incatenato l'uomo,
GESU' CRISTO VIENE A PERDONARE I PECCATI, A SALVARE, A TIRARE
FUORI L'UOMO DA QUESTA SITUAZIONE DI SCHIAVITU', A VINCERE LA
MORTE CHE LO ACCERCHIA.
Così si spiegano le ingiustizie. Se l'uomo è così,
necessariamente cercherà di sfruttare e rubare agli altri per
guadagnare denaro ed assicurarsi così la vita. Ma se a
quest'uomo tu dai la vita eterna, mediante il potere di Gesù
Cristo, lo liberi dalla morte, lo liberi immediatamente anche
dal compiere ingiustizie. Hai tolto dal suo cuore la fonte delle
sue ingiustizie.
Questo è ciò che noi predichiamo. Alcuni ci dico no che non
facciamo politica, che non ci impegniamo temporalmente .... Noi
facciamo la vera politica, che è instaurare la giustizia sulla
terra. Forse che Gesù Cristo è separato dalla politica? Gesù
Cristo è il Giusto, Egli insegnerà la giustizia alle nazioni,
come dice la Scrittura (cfr. Is. 42,1-3) è il Servo Eletto per
insegnare la giustizia alle nazioni. Forse chetare della
politica è solo essere della falange o del partito comunista?
Pare di sì. Abbiamo una mancanza di cultura così totale.....
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Credo che nella Catechesi non occorre entrare molto in
questi macelli.
Riassumo questo primo Punto: esiste un processo di
desacralizzazione all'interno della Chiesa, conseguente al
tentativo di rispondere all'uomo nuovo che sorge intorno a noi,
un uomo secolarizzato, tecnico, che non va più ormai in chiesa,
che crede nella scienza, ecc. La gente che era dentro la Chiesa
ha cercato, nel suo impulso missionario, di copiare le sue
tecniche per portarlo al Vangelo. E di fronte all'uomo
socialista abbiamo anche copiato i suoi metodi. E quando ce ne
siamo resi conto invece di catechizzare noi loro, ci avevano
catechizzato loro a noi.
Scristianizzazione
Chiamiamo così un processo che avvertiamo nella Chiesa, al
suo interno, di perdita del senso cristiano. Questo è un
aspetto, una pennellata, come abbiamo detto.
Chiamiamo scristianizzazione un divorzio manifesto, che
avvertiamo nella gente, fra religione e vita. Questa stessa
cosa, con le stesse parole, l'ha detta il Papa in un discorso
del mercoledì: divorzio fra religione e vita.
E' la gente che va a messa la domenica e che anche si
comunica, ma in cui tutto ciò non ha alcuna influenza sulla
vita. Continuano ad essere i borghesi di sempre. Oggi si chiama
questo tipo di gente i "piccoli borghesi". Sono quegli uomini i
cui ideali sono onestà nel lavoro, sicurezza per la propria
famiglia, avere la televisione, i figli che studiano
all'università, godere un certo prestigio, vivere bene senza
complicare troppo la vita. Quest'uomo conduce una vita meschina,
senza rischiare mai nulla. La famiglia innanzi tutto, e il
figlio che prenda una buona laurea. E' un uomo molto onesto e
lavoratore.
A questo si sono ridotti, per molta gente, i valori
cristiani. Questo signore che è cristiano e va a messa, non dirà
mai a suo figlio: figlio mio, cerca Dio... Macchè! Gli dirà:
studia, figlio, studia che è la cosa più importante. Nè gli dirà
mai: cerca il senso della tua vita: se hai bisogno di fare
l'esperienza di lavorare, lavora. Forse lo dirà anche
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con le labbra, ma in fondo quel che gli preme è che suo figlio
studi molto e prenda i voti migliori, perchè suo figlio è suo
figlio. Suo figlio è in funzione sua.
Quest'uomo non è cristiano per nulla. Per lui andare a
messa è una tranquillità, lo completa, "veste bene". E' tanto
codardo che non si permetterà mai di essere ateo, perché non sta
bene. Inoltre ha molta paura, se per caso esiste un'altra
vita... Vuole assicurarsi tutto.
Quest'uomo siamo tu ed io. Non è molto lontano da qui
quest'uomo.
Nella parrocchia sì, ci sono molte messe, molte comunioni,
tutto quello che volete, ma il cristianesimo non si vede da
nessuna parte. Uno legge il vangelo e pensa che sia una utopia.
Quest'uomo ti dice: no, no, il Vanqelo va molto bene, però... io
non sono Gesù Cristo nè un santo.
Non diamo la colpa a questa gente perchè siamo tu ed io.
Questo divorzio tra religione e vita è molto grave, perchè
suscita le risa in coloro di cui abbiamo parlato nella prima
parte, quegli uomini pragmatici che non credono in Monsergas.
Forse in Spagna succede meno ma in Italia è terribile. Appena
rifiuta quest'uomo, il figlio diventa di sinistra o hippy ed il
padre si spaventa. Conoscete tutto il movimento hippy in
America, è una reazione dei figli di fronte ai padri. I padri
non offrono ai figli nulla che li interessi. Tutto ciò che il
padre ha da offrire al figlio gli dà nausea, perchè la vita del
padre in fondo è una vita fallita. Perchè è un uomo che lavora
moltissimo, che si è chiuso al mondo, che ha le proprie idee,
molto disincantato dalla realtà del dopoguerra. Questo uomo non
parla mai di Dio. Pensate voi stessi quante volte avete parlato
di Dio prima di essere in questo cammino. Forse parlerà di Dio
in un modo bigotto, ma di Dio sul terreno della esistenza o
della storia, no. Perchè? Perchè non è cristiano. Perchè siamo
in una situazione in cui non siamo stati catechizzati,
cristianizzati. Non c'è stata veramente una iniziazione alla
fede. Abbiamo ricevuto una catechesi da prima comunione. Poi
alcuni hanno studiato come materia a scuola la religione, e cosa
ci portiamo ancora addosso il vestitino della prima comunione
sotto la camicia. Questo vestitino è piccolo. Cosa è questo
vestitino? I dieci comandamenti, credere nei
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dogmi e poco più. I comandamenti? Non rubare, non ammazzare
ecc.? Li compio di già. Credere nei dogmi, Non né capisco una
parola, ma credo. Che la Vergine Maria fu vergine? Lo credo.
Credo a tutto ciò che dice la Santa Madre Chiesa. Che Cristo è
morto per i nostri peccati? Lo credo. Confessarsi di tanto in
tanto? Chiaro. Siamo tutti molto borghesi e comodi e andiamo
generalmente alla messa delle dodici.
Questo non dovete dirlo alla gente. questo lo dico. Questo
lo dico a voi. La verità è che ci siamo fatti adulti senza che
nessuno ci abbia fatto maturare nella fede, senza avere mai
ascoltato la Parola che ascolta Abramo, Dio che gli è venuto
incontro e lo ha posto in cammino con una Parola: Esci dalla tua
terra e dalla tua parentela e và verso una terra che io ti darò.
Qui parlo della religiosità naturale.
Queste persone stanno vivendo i cristianesimo ad un livello
fondamentalmente religioso, ad un livello di religiosità
naturale.
Per parlare della religiosità naturale faccio un disegno,
perché per
comprendere un po'
che cosa significa
vivere il
cristianesimo a
livello di
religiosità naturale
occorre spiegare un
po' che cosa è la
religiosità naturale.
Una cosa è la
religiosità ed
un'altra è la fede.
Ogni uomo che è venuto sulla terra, ha avuto la necessità
di spiegarsi chi era. L'uomo si è trovato di fronte a fenomeni
che lo superavano: tempeste, malattie, la morte,ecc., ed ha
avuto la necessità di mettersi al riparo, di proteggersi, di
contrastare in qualche manie
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ra questi poteri superiori a lui. Ha anche bisogno di spiegarsi
perchè suo figlio si ammala e muore. Ha bisogno di spiegarsi chi
è lui e chi sono gli altri. Ma soprattutto ha bisogno in qualche
modo di assicurarsi, avere delle sicurezze, perchè se no si
sente indifeso di fronte alla natura avversa.
Da quando appare l'uomo sulla terra appaiono i segni della
religione. Di modo che ciò che si deve studiare come cosa
straordinaria è l'ateismo e non la religiosità.
Tutte le pitture rupestri, come le grotte di Altamira,
hanno un senso religioso. L'uomo delle caverne dipinge il
bisonte perchè pensa che dipingendo bisonti caccerà pii bisonti.
E dipinge scene di caccia, affinchè per mimetismo si riproducano
nella realtà. Come quando tu vedi che in casa ti si rompe un
vaso e pensi che ti capiterà qualche disgrazia. E' un sentimento
magico.
La magia comincia dal mimetismo, e dal sentimento di
somiglianza. Poichè l'uomo dipendeva dalla caccia fino al punto
che se non cacciava moriva e non può accettare il fatto di non
sopravvivere, di morire di fame, cerca di difendersi da queste
realtà superiori ed occulte che lo dominano. Lo stesso accade se
ha un campo di patate cercherà riparo da una gelata che gli
distruggerebbe il raccolto. L'uomo non accetta l'insicurezza.
Perchè ha bisogno di vivere tranquillo. Ha bisogno di porsi al
riparo dalle malattie, dalle tempeste, dalle catastrofi, dai
cicloni, ecc.
Allora cercherà in qualsiasi modo di offrire dei servizi
all'autore di tutte queste cose perchè non gli siano contrarie,
fa in qualche modo un contratto con chi è dietro tutti questi
eventi strani, perché pensa che dietro a tutte quelle cose c'è
"una mano potente" (come dicono gli zingari), qualcuno che ha
creato tutto quanto e che lo dirige. Come l'uomo con la sua
ragione ordina tutte le cose così immagina una mente ordinatrice
superiore che domina tutto.
Per porsi al riparo dalle disgrazie occorre trovare un
luogo in cui poter dialogare con questa mente ordinatrice, con
il signore assoluto delle tormente, delle malattie ecc. Così
nasce la religiosità naturale. Quando l'uomo trova una montagna,
una pietra che gli provoca terrore perchè gli sembra caduta dal
cielo (tutte le religioni hanno montagne e pietre sacre), crede
di avere trovato il luogo dove dio è più vicino e lo potrà
ascoltare meglio. Quando l'uomo ha trovato un "axis mundi" (un
asse che unisca il cielo
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alla terra) immediatamente ha creato una religione, ha fatto un
tempio, ha creato un altare, ha posto un sacerdote. Ha trovato
un luogo in cui si può dire: Signore mio, mio figlio è malato,
salvamelo; oppure: ho speso tutti i risparmi per comprare cinque
porci, ti giuro che se quest'anno non me ne muore nessuno, come
mi sono morti l'anno scorso e quasi mi rovinavo me ne vado a
piedi nudi fino alla valle tale e ritorno, a costo di restare
senza piedi. E lo fa. Queste cose l'uomo le fa dai primordi
della storia. Se salvi mio figlio... io ti prometto cinquanta
candele per un anno intero. Questo è successo a te ed a me, ed è
successo sempre all'uomo.
L'uomo quando ha scoperto questo Essere superiore ha
bisogno di renderselo propizio. Appare la religione. (Religione
viene da Religare, unire l'uomo con Dio). L'uomo erige un altare
lì dove Dio gli dà retta; un altare puro, la pietra più
perfetta. Lì porta focacce e le brucia; porta animali e li
sacrifica affinchè l'aroma salga fino a Dio. Pensa: dato che ho
preso un agnello che mi è costato dei bei soldi e glielo ho
offerto, Lui in cambio mi darà abbondanza di altre cose. Questo
si ritrova in tutte le religioni. Sono rudimenti di religiosità
naturale.
A poco a noto le cose si complicano e le religioni
degenerano. Dato che va molta gente a pregare, a chiedere cose e
ad offrirne in cambio, occorre qualcuno che attenda al tempio.
Così vengono posti alcuni sacerdoti. Il tempio è pieno di gente
soprattutto quando ci sono delle disgrazie.
Mi ricordo la catastrofe vicino a Catania quando l'Etna
entrò in eruzione. Scendevano fino ai villaggi fiumi interi di
lava distruggendo tutto, per sempre. Allora tutti i villaggi
tiravano fuori i loro santi dalle chiese e organizzavano
processioni con il Santissimo. E pregavano per ore intere:
Signore ferma la lava. E non lo avrebbero dovuto fare? Non
diciamo sciocchezze! Avrebbero perso tutte le loro case, terre,
vigneti e oliveti. Tutto il popolo stava a pregare perchè si
fermasse la lava. E si fermò senza arrivare al villaggio.
In una occasione così tutti si uniscono per pregare Dio e
fanno penitenza e chiedono perdono perchè dicono che Dio è
adirato. Credono che quando Dio si arrabbia con loro muove il
vulcano e li castiga. Questo c'è in tutte le religioni.
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In questo schema religioso ciò che è sacrosanto è il tempio
e tutto ciò che ha a che fare con esso, altare, sacerdote e
tutto ciò che si offre a Dio. C'è una grande differenza tra
queste cose che sono pure e tutto il resto che è impuro.
Allora, dico io, questo schema è il Cristianesimo? Ciò che
ho descritto è solo un rudimento di religiosità, ma che con la
storia si va perfezionando. E' questo il Cristianesimo?
Indubbiamente no. Vediamolo.
Nel Cristianesimo non c'è tempio, nè altare, nè sacerdoti
nel senso della religiosità naturale.
Non c'è tempio nel senso di luogo sacrosanto, in cui si
rende un culto sacro, la casa di Dio dove Egli abita, mentre il
resto sono luoghi profani. Il tempio nel cristianesimo siamo noi
cristiani. Dice la Samaritana a Gesù : dove si deve adorare Dio,
sul monte Garizim (come dicono i samaritani o nel tempio di
Gerusalemme? E Gesù risponde: giungono già i veri adoratori che
mio Padre vuole; non si adorerà più ormai sul monte Garizim nè
in Gerusalemme, ma in Spirito e in Verità. Gesù Cristo dice
anche: io distruggerò questo tempio e lo ricostruirò in tre
giorni (riferendosi al tempio del suo corpo). Il tempio infatti
nel cristianesimo è Cristo. E Cristo dov'è? Nella Chiesa. Ma la
chiesa non è il tempio di pietra. La Chiesa siamo noi cristiani.
Noi siamo il tempio vivo dello Spirito Santo.
Allo stesso modo nel cristianesimo non c'è altare, nel
senso di una pietra sacra cui nessuno si può avvicinare nè tanto
meno toccare. Di questo, quelli di voi ché avete vissuto il
cristianesimo a livello di religiosità naturale, avrete una
piccola esperienza: quando andavate a Messa, vi mettevate
dietro, e se ti capitava di essere vicino al tabernacolo sentivi
un tuffo al cuore, perchè ti avvicinavi all'intoccabile, al
luogo dove c'era il sacro. Noi cristiani non abbiamo altare,
perchè l'unica pietra santa è Cristo, Pietra angolare. Perciò
noi possiamo celebrare eucaristia sopra un tavolo: e la possiamo
celebrare in una piazza, in campagna e dove ci piaccia. Non
abbiamo un luogo in cui esclusivamente si debba celebrare il
culto.
Non abbiamo nemmeno sacerdoti nel senso di persone che
separiamo da tutti gli altri perchè in nostro nome si pongano in
contatto con la divinità. Perchè il nostro sacerdote, colui che
intercede per noi è Cristo. E sicco
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me siamo il suo Corpo, siamo tutti sacerdoti. Tutta la Chiesa è
sacerdotale nel senso che intercede per il mondo. E' vero che
questo sacerdozio si visibilizza in un servizio e ci sono alcuni
fratelli che sono servitori di questo sacerdozio, ministri del
sacerdozio. Nel Nuovo Testamento non si usa a parola Sacerdote
altro che riferita a Cristo; invece si parla di ministri e
presbiteri.
Ma la cosa più importante della religiosità naturale è che
ha uno schema dal basso verso l'alto. E' un tentativo dell'uomo
di porsi al riparo in qualche modo dai disastri. Nella
religiosità l'uomo cerca di servirsi di Dio per il suo ideale di
felicità. Questo è il punto importante. Egli vuole che sua
figlia sia brava, che il bestiame ingrassi, avere molto denaro.
E per raggiungere ciò egli cerca di servirsi di Dio. Nel
cristianesimo non è così. Il Cristianesimo non parte dalla
iniziativa dell'uomo che lo ha inventato. Il Cristianesimo è
all'incontrario. Viene dal cielo. E' Dio che prende
l'iniziativa. Se leggete l'Antico Testamento vedrete che è già
in fondo il tentativo di Dio di togliere l'uomo dal suo egoismo,
dalla perversione che ha fatto della religione, del tentativo
che ha fatto l'uomo di prendere Dio e di porlo al suo servizio,
chè in fondo vogliono questo le religioni. E per questa ragione
nella Bibbia Dio appare ad Abramo e gli dice: Mettiti in
cammino. E' Dio che prende l'iniziativa. E quando il popolo si
dimentica di Dio interviene con potenza per chiamarlo a
conversione. Nella religiosità naturale quando le cose vanno
bene l'uomo non si preoccupa di Dio, ma quando gli capita
qualche disgrazia se ne va di corsa al tempio. Lo stesso succede
a te: sei in ferie e neanche vai a Messa nè te ne ricordi,
invece se ti si ammala una figlia...
Nel Cristianesimo l'iniziativa viene da Dio, perchè Gesù
Cristo viene dal padre, che lo invia a noi.
E nel cristianesimo l'uomo non pone Dio al suo beneficio e
servizio, ma al contrario, si pone al servizio di Dio, serve
Dio. Un cristiano non domanderà mai a Dio la guarigione di una
malattia, perchè per lui la malattia ha un nuovo senso; non è un
male perchè per il cristiano tutto è grazia e tutto è amore. Il
male ha significato di male solo tra i pagani.Questo sentimento
di considerare il male come una grazia non si deve confondere
con il sentimento stoico di rassegnazione che è entrato nel
cristianesimo.
Nel cristianesimo è Dio che segna il cammino. La felicità
non ti viene dalla salute, ma dal fatto
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che Dio ti ama e si è fatto tuo fratello dal fatto che Dio è con
te.
Questa è un po' la differenza tra cristianesimo e
religiosità naturale.
Il processo di scristianizzazione, il divorzio tra
cristianesimo e vita, viene dall'essersi infiltrata nel
cristianesimo la religiosità naturale. Per comprendere come ciò
è avvenuto faremo un disegno della storia della salvezza.
La storia della salvezza comincia con Abramo nel
milleottocento e tanti. Poi nel 1250 circa si calcola che venga
Mosè e l'Esodo. Poi Davide nel 1000. Dopo Davide si separano il
regno del Nord (Israele) ed il regno del Sud (Giuda). Entrambi i
regni vanno in esilio, i primi con Sarqon II, e i secondi con
Nabucodonosor. Poi tornano dall'esilio di Babilonia con Ciro,
alla terra promessa. Esdra e Neemia ricostruiscono il giudaismo.
Giungiamo così a Gesù Cristo.
Durante tutto l'Antico Testamento Dio è andato purificando
l'uomo partendo dalla sua stessa realtà. Abramo è un politeista,
un uomo religioso naturale e Dio lo fa uscire dalla sua terra
aprendogli un cammino.
Infine il cristianesimo nasce con Gesù Cristo risorto che
appare agli apostoli, li convoca, perchè la croce di Cristo
aveva denunciato come peccatori tutti gli apostoli, che avevano
abbandonato Gesù Cristo disperdendosi, e si presenta loro di
nuovo.
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Tornavano dalla pesca ed egli era sulla riva del lago che
preparava una colazione. Dona loro lo Spirito Santo, che è il
suo stesso Spirito che genera in loro una nuova creazione. Li fa
figli di Dio e li costituisce sua Chiesa, che è il Corpo di Gesù
Cristo Risorto
La Chiesa primitiva appare nella forma di piccole comunità
cristiane, in cui Cristo è vivente mediante lo Spirito Santo.
Cristo è stato costituito da Dio Spirito vivificante, ha una
forma spirituale, vive in essi e li unisce. Ha distrutto in essi
il corpo del peccato, di egoismo e ha dato loro la sua stessa
vita, una vita nuova che il Padre ha dato a lui e che può
trasmettere ad
altri facendoli Figli di Dio e fratelli suoi. Ciò costituiva la
Chiesa primitiva.
Questa Chiesa crea fortemente i segni della fede e fa dire
ai pagani: guardate come si amano. Perchè questo Spirito è
fondamentalmente amore. Ma giunge un momento storico, provocato
dai segni che provengono da queste comunità, in cui l'imperatore
Costantino si converte al Cristianesimo, nel 314. Dio permette
che, dopo tre secoli, la Chiesa, che è stata preparata in una
specie di noviziato, affronti un grande compito, che è
annunciare questa grande notizia, che Gesù Cristo è stato
risuscitato dalla morte e dal Padre costituito Signore di tutto
ciò che ci distrugge e che Lui è il Salvatore delle nazioni, di
tutte le nazioni. E la forma concreta in cui Dio permette che
ciò avvenga è che le nazioni intere entrino nella Chiesa.
Ma è importante tenere conto che queste nazioni che entrano
nella Chiesa; entrano con tutta la loro religiosità naturale,
con tutti i loro schemi religiosi. E così come al principio
c'era un catecumenato di tre o quattro anni per entrare nella
Chiesa, catecumenato che era una iniziazione alla fede, ora non
vi si può più fare questo catecumenato perché la gente entra in
massa. Il catecumenato non può più tenere ed allora ciò che si
deve fare è portare la gente al cristianesimo partendo dagli
schemi religiosi pagani che ha.
Allora se ogni montagna aveva un tempio di Venere, di
Apollo o di chi sia, la Chiesa abbatte il tempio? No. Quello che
fa è togliere la statua di Giove e porre quella di Gesù Cristo
(in Sicilia abbiamo visto molti templi pagani anteriori a Gesù
Cristo convertiti in chiese). La prima cosa che si fa in questo
tempio è una messa. Allora la gente invece di celebrare culto e
feste, come è abituata a celebrare ai suoi dèi,
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celebra feste e culto in onore di Gesù Cristo. Perchè la gente
non può restare senza culto. Allora la Chiesa, partendo dal
culto pagano della gente, la condurrà al cristianesimo. Così
Gesù Cristo non è nato il 24 dicembre (lo ha detto anche il Papa
ed è uscito su tutti i giornali), però i pagani in quella data
celebravano la festa del sole (l'equinozio invernale quando il
sole comincia a crescere sull'orizzonte), ed era una grande
festa. Affinchè la gente non avesse un divorzio tra i culti che
celebravano nella loro vita pagana ed i culti cristiani (perchè
le feste le avevano celebrate fin da piccoli) e le feste hanno
un grande potere di catechizzazione, la Chiesa quello che ha
fatto fu di catechizzare le feste sostituendole con altre di
sapore cristiano nelle stesse date di quelle pagane. Come se
oggi in Russia il 1. maggio, festa del lavoro, la chiesa ponesse
la festa di S. Giuseppe operaio per celebrare cristianamente
quello che celebrano i non cristiani.
Con Costantino si apre come una parentesi che giunge fino
ai giorni nostri. Quando parlo di parentesi, non mi riferisco ad
una cosa cattiva, ma ad un'epoca determinata delle Chiesa in cui
era necessario che le nazioni udissero l'annuncio del
cristianesimo, come avvenne.
Oggi ci tocca vivere in un'altra epoca, in cui le nazioni
escono dalla Chiesa e questa parentesi si chiude. Ciò è molto
importante; se vedete il quadro dell'Europa, vedrete che restano
poche nazioni cattoliche. Tutta la Scandinavia e tutte le
nazioni dell'Est sono uscite dalla Chiesa. Germania, Italia e
Francia sono già stati laici, dove i cristiani sono già o stanno
diventando una minoranza.
Noi viviamo questo momento di transizione e proveniamo da
un cristianesimo vissuto ad un livello molto religioso. La
stessa cosa che Dio fece con il popolo di Israele, cioè che non
distrusse la sua religiosità naturale, ma che andò purificandola
- soprattutto nell'esilio in cui purificò i riti sacrificali -
la stessa cosa ha fatto la Chiesa con le nazioni. Dio non
cominciò rifiutando i sacrifici di capri e di vacche, ma è
partito di lì per condurre il suo popolo ad una liturgia e ad
una spiritualità più pure. E' andato sublimando questi sacrifici
cruenti, di modo che quando giunge Gesù Cristo la spiritualità
ebraica non è più basata su sacrifici di vacche e di tori, ma
fondamentalmente sulla pasqua ebraica, che è una festa celebrata
a li
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vello familiare, che è un sacrifico di lode e una oblazione. Lo
stesso è accaduto nella Chiesa. C'è stata un'epoca di
cristianesimo vissuta a un livello molto religioso e magico,
oggi entriamo in un'epoca diversa ed abbiamo bisogno di passare
ad un cristianesimo vissuto nella fede e non nella religiosità
naturale. Uscire dalla religione per entrare nella fede.
E che cosa è la fede? Un incontro con Gesù Cristo Risorto.
La fede, dice S. Paolo, è la garanzia di ciò che speriamo.
Sarebbe interessante sapere qui chi ha la garanzia di ciò che
spera. Che cosa è ciò che speriamo? La vita eterna. Che cosa è
una garanzia? E' una caparra, un assegno che un signore ti dà e
che hai nel portafoglio e sai che questo ti garantisce che
domani vai alla banca e ti danno cinquanta milioni di lire. La
fede è una garanzia. Noi abbiamo creduto che la fede fosse
aderire a una serie di verità astratte, credere certe cose. Da
qui viene la confusione. Alcuni pensano che il cristianesimo sia
credere delle verità a livello razionale. Questo per Israele non
è la fede. Ora stiamo entrando in un'epoca meravigliosa in cui
essere cristiano non sarà aderire ad alcune verità. Il
cristianesimo non è un insieme di verità, che stanno lì
staticamente e che tu devi credere e scoprire, come se Dio fosse
un essere statico. La Chiesa è un avvenimento che si dà.
L'avvenimento è che Cristo è vivente e continua a manifestarsi a
persone e le trasforma. Questo è la Chiesa. La Chiesa è un
avvenimento che si realizza nella storia. La Chiesa non si fa
studiando, la Chiesa non è scoprire le cose. LA CHIESA E' CRISTO
RISORTO VIVENTE TRA GLI UOMINI. La meraviglia è che la Chiesa
nel corso dei secoli non è morta. E' perchè non è morta? Perchè
Cristo è vivente e risorto e chiama le persone. Perchè
l'iniziativa viene da Gesù Cristo. E queste persone
continueranno a trasformare la storia ed il mondo.
Giovanna d'Arco era una ignorante che torturarono ed
uccisero come un'eretica. Oggi è una santa. Gesù Cristo è
presente, è risorto. La Chiesa è un avvenimento che continua a
realizzarsi. Per questo voi che predicate siete un avvenimento,
siete un fatto storico: uomini che perdono il loro tempo e la
loro vita per predicare. Perchè lo fate? Forse io o qualcuno vi
paghiamo? Lo fate perchè in qualche modo Gesù Cristo si è
incontrato con voi e vi sta trasformando. Questa è la fede:
l'incontro con Gesù Cristo Risorto. Questo incontro, dice S.
Paolo, consiste nel fatto
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