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LA BEATA VERGINE MARIA

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SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

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PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

mercoledì 21 marzo 2012

IRLANDA: IL CASO PEDOFILIA







FONTE: REPUBBLICA.


CITTA' DEL VATICANO - "Vescovi e superiori religiosi inadeguati ad arginare il dilagare dei gravissimi episodi di pedofilia tra il clero". "Omessi controlli". "Impunità per i colpevoli". "Indifferenza verso le vittime". "Vergogna per le sofferenze inflitte alle piccole vittime". Nuovo solenne pubblico mea culpa della  Chiesa cattolica per le violenze sessuali su minori da parte di sacerdoti, seminaristi e religiosi. Emerge dal Rapporto sulla pedofilia nelle chiese di Irlanda pubblicato oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede. Il documento - scritto a conclusione della visita apostolica iniziata nel novembre 2010 nella Chiesa cattolica irlandese dagli inviati del Papa, tra i quali c'erano i cardinali statunitensi Sean O'Malley e Timothy Dolan - mette a nudo tutte le "mancanze" che negli anni passati hanno favorito nelle istituzioni cattoliche di Irlanda (parrocchie, seminari, comunità) l'espandersi della pedofilia, sulla scia di quanto avvenuto anche negli Usa e in altre Chiese europee, come in Germania, dove proprio proprio ieri è finito sotto inchiesta un alto prelato perché accusato di aver coperto sette preti pedofili.

Il Rapporto. I firmatari del documento attestano, tra l'altro, "la gravità delle mancanze che in Irlanda hanno dato luogo nel passato a una non sufficiente comprensione e reazione, anche da parte di vescovi e superiori religiosi, al terribile fenomeno dell'abuso 
sui minori''. E annunciano "una riflessione comune della Santa Sede e dell'Episcopato irlandese circa l'attuale configurazione delle diocesi, per rendere le strutture diocesane meglio idonee a rispondere all'odierna missione della Chiesa in Irlanda'' con particolare attenzione per la tutela di giovani e bambini. In materia di repressione, nel Rapporto si assicura che verso i responsabili di "tali misfatti" ci sarà tolleranza zero da parte delle autorità ecclesiali e che i colpevoli saranno automaticamente denunciati alla giustizia civile. E' dunque prevedibile che il Vaticano imporrà l'uscita di scena di tutti quei vescovi che, più o meno in buona fede, nel corso degli anni hanno insabbiato  le indagini sui preti pedofili (sette dei quali hanno già dato le dimissioni) e la fusione di alcune diocesi irlandesi per consentire la riduzione del numero dei presuli e "migliorare la loro qualità". Nel documento - definito ampio ed esauriente dal portavoce papale, padre Federico Lombardi - la Santa Sede conferma "il sentimento di vergogna e tradimento già espresso dal Papa nella lettera ai cattolici d'Irlanda 1" all'indomani dell'esplosione dello scandalo della pedofilia nel clero. 

Le denunce. I primi casi vennero denunciati il 25 ottobre del 2005, con la pubblicazione da parte del governo irlandese del rapporto Ferns sugli abusi compiuti dal clero nell'omonima diocesi. Ma solo quando il 20 maggio 2009 la Commission to Inquire into Child Abuse guidata dal giudice Sean Ryan pubblicò una seconda inchiesta, nota con il nome di 
rapporto Ryan 2, emerse la dimensione "endemica" che la pedofilia aveva assunto nell'isola nei decenni precedenti. Al Ryan Report (abusi sessuali e violenze compiuti sui minori negli istituti di formazione gestiti da ordini religiosi cattolici in tutta Irlanda) seguì la pubblicazione di altri due rapporti governativi, il rapporto Murphy del 26 novembre 2009 (compilato dalla giudice Yvonne Murphy sulla pedofilia nella diocesi di Dublino) e il rapporto Cloyne del 13 luglio 2011 (sulla pedofilia nella omonima diocesi). Si tratta, in sostanza, di una poderosa documentazione che descrive migliaia di abusi sessuali compiuti da centinaia di sacerdoti sui minori, a partire dagli anni Trenta e per i decenni successivi (gli ultimi casi sono di un decennio fa). Casi, il più delle volte, frutto anche di insabbiamento, o comunque, di mala gestione delle denunce da parte di chi avrebbe dovuto vigilare e punire i responsabili delle violenze, cioè i vescovi diocesani e le gerarchie ecclesiali.

La risposta. Nei confronti della piaga della pedofilia nella Chiesa di Irlanda la risposta della Santa Sede è stata molteplice. Il Papa ha scritto una lettera ai fedeli irlandesi per esprimere la propria "vergogna per la pedofilia", definita "crimine scellerato" e "peccato grave", e per condannare gli abusi e l'inetta gestione dei vescovi, promettendo più controlli, maggiore formazione del clero e dei seminaristi, denuncia alle autorità civili dei colpevoli e riconciliazione con le vittime. Ha inoltre ricevuto i vescovi irlandesi in Vaticano per un vertice 'ad hoc' e ha inviato in Irlanda, circa un anno e mezzo fa, una visita apostolica che "ora - si legge nel rapporto pubblicato oggi - va considerata conclusa". Ha poi spinto diversi vescovi alle dimissioni. Oggi sono quattro su 26 le diocesi vacanti: Cloyne, Derry, Kildare, Limerik. E nel corso degli anni sono stati sette in tutto i vescovi che hanno lasciato per accuse di insabbiamento, tra di essi monsignor John Magee, nel passato segretario personale di Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II.

E in Germania. Intanto, il settimanale Der Spiegel nell'ultimo numero rivela che in Germania il vescovo Stephan Ackermann, incaricato di far luce sulle violenze sessuali sui minori da parte del clero, accoglie nella sua diocesi sette preti pedofili e ha deciso di offrire loro un'opportunità di riscatto in altre parrocchie. Il portavoce del vescovado - riporta il settimanale - minimizza, precisando che i sacerdoti saranno impiegati in ruoli "subalterni", "non avranno possibilità di contatto con minori" e saranno "sorvegliati da vicino". Lo scorso mese di dicembre, ricorda Der Spiegel, dopo un caso di abusi sessuali a Saarbruecken, monsignor Ackermann aveva assicurato di voler applicare una politica di "tolleranza zero" in materia di pedofilia tra il clero. Assicurazione clamorosamente smentita da quanto deciso nei confronti dei sette preti pedofili. Lo scandalo era scoppiato in Germania nel 2009, con un primo caso eclatante presso il prestigioso collegio gesuita Canesius di Berlino. Secondo le autorità nel corso delle indagini sono state ascoltate almeno 20mila presunte vittime di di abusi sessuali nelle scuole cattoliche tedesche.

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