Roma, truffatore a capo di una setta
Abusava sessualmente di bimbe di 10-12 anni e le loro madri e otteneva denaro con l'inganno. Per questo Danilo Speranza, 62 anni, romano, "guru" indiscusso della setta Re Maya, con mille adepti, è stato arrestato dagli agenti della polizia municipale di Roma dell'VIII Gruppo diretto dal comandante Antonio Di Maggio. Deve rispondere di violenza sessuale e truffa aggravata.
L'ordine di arresto è partito del Procuratore capo di Tivoli Luigi De Ficchy, che con i due pm Maria Teresa Pena e Stefania Stefania ha accolto la richiesta del gip Cecilia Angrisano.
La storia di Danilo Speranza raccolta sul web
Danilo Speranza sale agli onori della cronaca nel 2003 quando, approfittando delle dimissioni del gruppo direttivo, prende il controllo dell'associazione musulmani d'Italia.di cui è presidente fino al 10 agosto 2009. Speranza si definiva "guru" di una associazione New Age denominata "Re Maya", nonché sedicente "psicologo", "politico" e "grande amico del popolo somalo".
Ha pubblicato un "saggio sull'Islam" che però, secondo gli esperti, dimostrava soltanto la sua scarsissima preparazione in materia. Riesce però a farsi nominare "presidente" dell'Associazione nel corso di una riunione svoltasi in violazione delle norme statutarie. All'insaputa di alcuni membri del Consiglio e del Segretario Generale, tenta poi di rimpiazzare la linea tradizionale dell'Associazione a favore della democrazia, dell'America e d'Israele, con una nuova linea a sostegno del regime clericale dell'Iran.
Speranza: "Sto male"
"Sto male devo prendere dei farmaci". Sono le parole di Speranza dette durante l'arresto. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate anche un centinaio di moto d'epoca.
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