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Canto gregoriano

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LA BEATA VERGINE MARIA

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SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

giovedì 15 luglio 2010

LETTERA DI DON ELIO MARIGHETTO A KIKO E CARMEN

Egregi
Sig. ARGÜELLO Kiko, Sig.na HERNANDEZ Carmen, Rev.do P. PEZZI Mario
Via dei Gonzaga, 205
ROMA

Troppe cose del CNC restano ancora da correggere.


Subito, alla prima indicazione, risulta evidente il contrasto tra quanto proposto dal Servo di Dio Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore e quanto ora la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti chiede ai membri del CNC. Rivolto alla Chiesa universale, il Santo Padre chiedeva a tutti i Gruppi e Comunità di convergere la Domenica nell’unica Comunità parrocchiale. Secondo detta Congregazione sembra invece che per costoro sia sufficiente partecipare una volta al mese alla Santa Messa della comunità parrocchiale per dare testimonianza del loro inserimento nella parrocchia. Perché allora agli altri fedeli si impone ancora l’obbligo della partecipazione alla Santa Messa domenicale? Ci si potrebbe accontentare di una partecipazione solo mensile come per le Comunità Neocatecumenali che, secondo il pensiero di Kiko (espresso dal suo portavoce Giuseppe Gennarini) già lo fanno “dato che in occasione del Natale, dell’Epifania, della Missa in Coena Domini, della festa Patronale, dell’Immacolata e di molte altre solennità le comunità celebrano con tutta la parrocchia”. Con questa Lettera si vuole forse ufficializzare la presenza di un’altra chiesa dentro la Chiesa? La Lettera di Giovanni Paolo II (1990) aveva solo valore di esortazione ad accogliere benevolmente le CNC: non era affatto un’approvazione. Gli Statuti consegnati dal Prefetto del Consiglio per i Laici il 29 giugno 2002 sono stati dati ad esperimentum per cinque anni come una regola alla quale devono attenersi. Non sono approvazione delle catechesi di Kiko e di Carmen e nemmeno della prassi del CNC ma semplicemente una regolamentazione.

Le catechesi di Kiko e Carmen sono contenute nel Direttorio Catechistico del Cammino Neocatecumenale (circa 2800 pagine dattiloscritte in 13-14 volumi). Questo Direttorio è ancora al vaglio delle Congregazioni romane competenti, e non è stato ancora approvato perché inficiato da gravi errori teologici. Vescovi e parroci, dovrebbero esigere dai responsabili del Cammino tutte le catechesi, giacché i loro catechisti hanno guidato e guidano tutt’ora le Comunità secondo le suddette catechesi. Solo leggendole si renderanno conto dei tanti errori teologici! Come non chiederci perché mai Kiko, profeta ispirato, con tanta disponibilità di denaro, dopo 40 anni di evangelizzazione, non abbia ancora dato alle stampe le sue catechesi? Perché non possono essere di dominio pubblico? Perché le nega anche agli aderenti al Cammino?

Solo nel 1996 Giovanni Paolo II è venuto a conoscenza degli errori dottrinali presenti nelle catechesi del Cammino ed ha imposto ai responsabili di detto Cammino di rivederle e correggerle. Kiko però ha eluso l’ordine inserendo in nota alcuni articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Approfittando della proverbiale pazienza della Chiesa e facendo leva sul silenzio di tanti irresponsabili, in tutto questo tempo egli è riuscito a

- crearsi una schiera di fedeli pronti a seguirlo in tutto e dappertutto;

- può vantare la presenza del Cammino in 900 diocesi; 6000 parrocchie, con 18000 Comunità.

- Ha fondato una sessantina di seminari di gran lusso (il mondo si conquista con l’estetica! Lo ha ripetuto anche davanti al Papa!) dove si sono formati alle sue dottrine oltre 1000 sacerdoti;

- ha mandato più di 3000 ragazze in Conventi di clausura. In qualcuno di essi i catechisti già hanno dettato le catechesi dell’Annuncio e stanno trasformando dal di dentro la vita delle Comunità (anche quelle di antica e consolidata formazione);

- ha inviato in “missione” migliaia di famiglie che devono testimoniare che la Chiesa cattolica è solo quela del CNC;

- è riuscito nell’intento di conquistare alla sua causa moltissimi sacerdoti, Vescovi e diversi Cardinali i quali ora arrivano a negare l’evidenza di tante tragedie (financo suicidi) ripetutamente segnalate e documentate da testimonianze provenienti da ogni parte del mondo. Costoro (Cardinali, Vescovi e sacerdoti) possono forse ignorare queste tragedie maturate nel CNC , ma non possono permettere che si impartiscano catechesi inficiate da gravi errori dottrinali e, per questo motivo, non approvate dalla Chiesa. Tanta irresponsabilità non fa onore a chi ha assunto nella Chiesa l’onore e l’onere di guidare il gregge di Dio. Non possono nascondersi dietro silenzi o illudere la gente parlando bene di loro a Radio Maria o a Radio Vaticana (magari in polacco perché solo chi deve capire capisca).

Per il bene e la salvezza delle anime la Chiesa tutta nella sua Gerarchia (dal Papa all’ultimo sacerdote) dovrebbe prendersi a cuore la sete di verità e l’ansia di santità presenti nei fedeli e dare una risposta valida e corretta, senza ingannare o deludere alcuno e tanto meno permettere che lupi rapaci entrino nel suo gregge. Pertanto ogni parroco è responsabile della catechesi che si fa nella sua parrocchia e lui stesso dovrebbe farla agli adulti, usando naturalmente il Catechismo della Chiesa Cattolica.

Don Elio Marighetto

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