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Canto gregoriano

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LA BEATA VERGINE MARIA

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SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

mercoledì 11 agosto 2010

SANTA CHIARA D'ASSISI


S. Chiara nacque ad Assisi nel 1194 da nobile famiglia. Ancor giovinetta, desiderosa di appartenere solo a Cristo, seguendo il consiglio di S. Francesco, suo concittadino, abbandonò il mondo per seguire l'ideale di vita evangelica. Lo stesso Francesco la rivestì di un ruvido saio, e preparò per lei una piccola abitazione accanto alla chiesina di S. Damiano, ove fu raggiunta dalla sorella Agnese e da altre generose fanciulle di Assisi. Nacque così il Secondo Ordine francescano, chiamato delle "Povere dame di S. Damiano", in seguito "Clarisse".
Chiara visse sempre a S. Damiano, nella più assoluta povertà e nella contemplazione. Curò con amore le sue consorelle, lavorò indefessamente, amò Cristo con tutta l'anima.
Morì nel 1253, e fu canonizzata da papa Alessandro IV. Il suo corpo riposa nella Basilica a lei dedicata in Assisi. Chiara… Aveva seguito da lontano l'avventura di Francesco e dei giovani d'Assisi che l'avevano seguito. Tra essi c'era Rufino, un cugino di Chiara. Vivevano alla Porziuncola, vicino a una cappelletta dedicata a Santa Maria degli Angeli. Lavoravano con le loro mani, vivevano di elemosina e si diceva che si prendessero cura dei lebbrosi, presso Rivotorto. Da due anni ormai Chiara ascoltava, col cuore ferito, Francesco predicare la quaresima. L' anno precedente era accaduto nella chiesa di San Giorgio, e quell' anno - il 1210 - addirittura in Cattedrale. Così aveva voluto il vescovo Guido, benché Francesco non fosse neppure prete.



Cominciarono così gli incontri segreti tra Chiara e Francesco. Incontri voluti da ambedue - dice il primo biografo - perché lei era «desiderosa di vedere e di ascoltare quell'uomo nuovo», e lui «colpito dalla vasta fama di una fanciulla così ricca di grazie, non meno desiderava di vederla e di parlarle.., per strappare al mondo quella nobile preda».
Ma aggiunge saggiamente: «entrambi regolano la frequenza dei loro incontri così che l'ardore divino non sia manifesto agli uomini e non ci sia pretesto alle insinuazioni».
Di nascosto, accompagnata dalla più cara amica (quella Bona di Guelfuccio che la giudicava «piena di grazia»), Chiara si recava da Francesco. Le domande di lei non è difficile immaginarie: la ragazza voleva che le parole predicate indistintamente a tutti, Francesco le applicasse proprio a lei, alla sua vita, al suo incontenibile desiderio di Dio.
Le risposte, tramandate da Tommaso da Celano, sono piene di intimo fuoco.
Francesco «sussurra nelle sue orecchie le dolci nozze con Cristo» e Chiara «accetta con cuore ardente ciò che egli le manifesta del buon Gesù». Quando la quaresima si avvicinò alla settimana santa, Francesco decise che era giunto il momento di rompere ogni indugio:
«Era prossima la festa solenne delle palme, quando la fanciulla con cuore ardente si reca dall'uomo di Dio per chiedergli che cosa debba fare e come, ora che vuol cambiare la sua vita. Il padre Francesco le ordina di accostarsi alle palme nel giorno festivo, in mezzo al popolo, ben vestita e adorna, e che la notte seguente, ‘uscendo dall'accampamento' ‘converta la gioia del mondo nel lutto' della passione del Signore. Così la domenica, nella folla delle donne, la fanciulla radiosa di splendore festivo entra in chiesa con le altre». In cattedrale accadde quel giorno un presagio.
Quando giunse il momento in cui le fanciulle nobili dovevano salire all'altare, per ricevere dalle mani del vescovo la palma benedetta, prima della solenne processione, Chiara restò assorta al suo posto, probabilmente perduta dietro quel sogno divino che le riempiva il cuore.
Si vide allora il vescovo discendere i gradini dell'altare, per venire a portare la palma alla fanciulla: agli occhi di tutti, era un atto di paterna affettuosa condiscendenza; ma Chiara capì che Cristo veniva, per mezzo del suo ministro, a sceglierla come Sposa. Successivamente raggiunti i frati in segreto, resisterà virtuosamente agli attacchi dei suoi familiari terreni, pronti a portarla via con la forza: ma ella resistendo valorosamente, affermò che niente e nessuno poteva strapparla dal servizio di Cristo; e alla fine i suoi familiari dinnanzi alla sua fermezza si placarono.


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