ISLAMABAD - Un santone sufi è stato condannato a quattro ergastoli per aver ucciso diversi giovani con lo scopo di usare il loro sangue in amuleti per la fertilità. L'uomo, conosciuto come Tum Tum Pir, era famoso nella provincia del Punjab per aiutare le coppie che volevano concepire un figlio maschio. La raccapricciante notizia è stata riportata oggi dal quotidiano Express Tribune che riferisce della sentenza pronunciata da un tribunale anti terrorismo chiamato a occuparsi del caso avvenuto nel distretto di Dera Ghazi Khan.
Secondo i giudici, il "pir" (maestro sufi) che si chiama Muhammed Ibrahim, ha confessato di aver ucciso "numerose" donne, ma finora la polizia ha trovato solo due corpi nascosti nello scantinato del "laboratorio" dove con attrezzi da macelleria uccideva e dissanguava le sue vittime. I crimini erano commessi con due complici anch'esse condannati al carcere a vita. Tum Tum Pir "era famoso per fornire portafortuna e altri amuleti a coppie che non potevano avere figli" ha detto una donna, Abida Bibi, che frequentava regolarmente il santone. Secondo la polizia, lo stesso Ibrahim ha confessato di "usare sangue e ossa macinate di giovani vittime nella convinzione di aumentare il potere degli amuleti da lui confezionati e venduti a coppie sterili".
La polizia ritiene che negli ultimi tre anni, l'uomo abbia rapito, ucciso e torturato diversi giovani nella zona. Tra le vittime c'è anche una giovane di 20 anni che è figlia di un suo zio. "Abbiamo trovato il suo corpo in uno scantinato sotto la casa. Secondo i referti medici è stata stuprata e poi uccisa" ha detto un commissario della polizia locale. Un altro cadavere, di un diciottenne, è stato trovato in una cassa nel medesimo posto. "Riteniamo che abbia agito nello stesso modo in precedenti occasioni dato che lo scantinato era pieno di coltelli e ganci da macellaio" ha aggiunto il poliziotto. Gli investigatori stanno indagando su cinque giovani scomparsi negli ultimi tre anni e frequentatori del "santuario" di Tum Tum Pir.
Ats Ansa
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