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Canto gregoriano

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LA BEATA VERGINE MARIA

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SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE

SAN MICHELE UCCIDE IL DRAGONE
PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

Antica Bibbia

Antica Bibbia

LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO


"Una lampada  su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne." 

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata".  "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni  e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".

I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....

TESTI SEGRETI LIBRI

domenica 1 agosto 2010

La cronaca (falsa) su 'Petrus' e quella (vera) di Padre Zoffoli sui Neocatecumenali




 Riporto questo interessantissimo articolo di Don Marcello Stanzione su Padre Zoffoli. Don Marcello Stanzione ha militato per un periodo nel cammino neocatecumenale, da cui si è poi distaccato scrivendo in maniera critica su di esso, così come hanno scritto in modo critico anche  Don Gino Conti e Don Elio Marighetto. In questo articolo in particolare viene smentita la "leggenda" neocatecumenale che Padre Zoffoli prima di morire avesse "dato ragione" a Kiko Arguello ( parte evidenziata n.d.r. ) . In modo analogo i neocatecumenali hanno tentato di screditare Padre Zoffoli dicendo che la vecchiaia lo aveva reso "debole di mente": NULLA di PIU' FALSO!


di Don Marcello Stanzione

CITTA’ DEL VATICANO - Sul blog dell’illustre vaticanista Luigi Accattoli, un certo Matteo, il 4 Maggio 2008 alle ore 23.57, scrive le testuali parole: “Ma Don Marcello Stanzione chi è? Soltanto Petrus-Bonekamp poteva assumerlo come tuttologo, e ci hanno messo dentro pure quel mite di Frisina; lo conosco personalmente da più di 20 anni e non sapevo che fosse uno scomunicatore, ma così fa piacere presentarlo a Petrus nella sua attuale campagna contro i neocatecumenali (…). Petrus non si smentisce MAI! Un quotidiano da urlo, come quelli da gossip: mi ricorda quel giornale che vedevo in casa di una signora anziana, “Cronaca Vera”. Lei diceva che l’aggiornava sulla realtà… Forse vuol fare concorrenza a Cronaca vera… ah! La cultura di una volta! Ora tutto populismo de mezza tacca. Eppure Paolo mi ricorda che è benigna la carità e non s’adira… Accidenti, sento parlare ancora ex-cathedra!!! Forse da questo pianerottolo potrebbe uscire un nuovo Pontefice, tutto può essere, lo si ordina sacerdote e poi vescovo, è già predisposto per la carriera pontificia!”. A tale gentile signor Matteo animato da cotanto spirito paolino, ribadisco che la redazione di ‘Petrus’ non sta conducendo alcuna campagna denigratoria contro il Cammino Neocatecumenale (di cui anche Matteo non si dice, peraltro, entusiasta), ma ripete quello che in tutto il mondo autorevoli vescovi e Cardinali affermano riguardo all’associazione fondata da Kiko Arguello. Matteo paragona il nostro giornale a “Cronaca Vera”; mi permetto solo di ricordare che ‘Petrus’, fondato e diretto da Gianluca Barile, è attualmente il quotidiano cattolico on-line più letto in Italia e il secondo in Europa! Non a caso, tra i lettori e gli estimatori di ‘Petrus’, ci sono numerosi alti prelati della Curia Romana… Per quanto attiene al sottoscritto, Matteo si chiede chi sia mai Don Marcello Stanzione. Basta inserire il mio nome e cognome nel campo di ricerca di Google per trovare indirizzo, cellulare, telefono della mia parrocchia di villaggio, indirizzo di posta elettronica. Per cui, se tal Matteo dovesse essere tanto curioso di sapere anche qualcosa in più, potrà mettersi in contatto con me molto facilmente. Per quanto riguarda l’appellativo di tuttologo, non mi sembra di essere intervenuto su temi di sport, architettura, matematica, musica o altro, ma solo su tematiche pastorali e morali che un qualsiasi semplice prete di campagna come me può trattare. E adesso torniamo ai Neocatecumenali. Il Padre passionista Enrico Zoffoli (Marino, 3 settembre 1915 - Roma, 16 giugno 1996), autore di centinaia di testi di filosofia, di apologetica della fede cattolica, di agiografia, di storia e di teologia e spiritualità, è stato il primo teologo significativo a scrivere sul Cammino. Qualche anno fa, il sacerdote passionista Vittorio Lucchetti ha rilasciato, riguardo all’impegno di smascherare i gravi errori teologici del Cammino fondato dallo spagnolo Kiko Arguello da parte del compianto teologo Enrico Zoffoli (nella foto), questa sua  testimonianza scritta: “Sono stato, nelle mani della Provvidenza, uno degli strumenti che hanno reso possibile la divulgazione del testo, tenuto gelosamente segreto, degli ‘Orientamenti alle équipes di catechisti per la fase di conversione’. Una volta, dopo l’incontro della liturgia della parola che fanno il mercoledì, attardatisi come al solito fino alle ore piccole della notte, il prete-catechista (a Soriano sono 19 anni che vi hanno messo piede) che doveva poi partire il giorno dopo con la comunità, al mattino presto, per la convivenza, dimenticò il testo degli Orientamenti, di cui i Neocatecumenali hanno sempre negato l’esistenza; che il testo esistesse era certo, basta riferirsi alla prima denuncia pubblica che ne fece il compianto Padre Gesuita autore della rubrica “Così semplicemente” sul Tempo, Virginio Rotondi; e poi non era possibile che in ogni parte del mondo le comunità professassero le stesse corbellerie se non in base all’insegnamento che tutti avevano ricevuto allo stesso modo, a voce da Kiko e Carmen Hernandez o da un testo base di riferimento, che io stesso ho chiamato il “catechismo di Kiko”, che esprime bene di che si tratta, anche se il suo titolo è un altro: Orientamenti ecc. Quella volta, mi pare fosse l’estate del 1986, riordinando la sacrestia mi accorsi del libro ivi dimenticato e ad insaputa di tutti ne feci due fotocopie presso un altro dei parroci di Soriano, il confratello passionista Alfredo Pallotta, ora cappellano al Santuario di Santa Gemma a Lucca; avevo altro da fare e presentai subito il testo a Padre Enrico Zoffoli, ma egli all’inizio non capì di che si trattava. Lo capì qualche anno dopo, quando preparava il libro sulla confessione e ricordando che in Kiko c’era una catechesi sulla penitenza mi richiese le fotocopie. Riconosco come una grazia singolare il fatto che il Signore abbia chiamato noi Passionisti a difendere contro Kiko il mistero della Sua Passione e Morte Redentrice. Dopo che Padre Enrico aveva cominciato la sua opera, un sacerdote teologo di Perugia entrò in contatto con lui; egli per altra via aveva potuto avere lo stesso testo. Ora ci serviamo della fotocopie del suo testo, perché quelle che ho fatto io erano un po’ scolorite: avevo fretta di terminare il lavoro (feci 2 fotocopie, di 374 pagine per due) per rimettere il testo al suo posto prima che il lunedì tornasse il presbitero-catechista e non potei aggiungere toner. Misi subito il testo a disposizione del confratello Padre Enrico Zoffoli, persona di mia conoscenza, competente e capace per un lavoro di tal genere. Solo in un secondo momento egli comprese l’urgenza e la gravità della cosa, e nel giugno 1990 ne fece oggetto di una appendice dal titolo ‘La confessione nel contesto teologico del Movimento Neocatecumenale’ nel libro ‘La confessione ancora necessaria?’. Nello stesso mese, l’ex-Vicegerente della Diocesi di Roma, Monsignor Ettore Cunial, chiese a Padre Enrico di pubblicare separatamente quella appendice, per la sua massima divulgazione”. Ben sei libri Padre Zoffoli ha scritto a riguardo e sono stati tutti editi dalla Segno di Udine. Essi sono: “I neocatecumenali - Chi sono - quale il loro “credo” - cosa pensarne” del 1990; “Eresie del movimento neocatecumenale” del 1992; “Magistero del Papa e catechesi di Kiko” del 1992; “Il Neocatecumenato della Chiesa Cattolica” del 1993; “Catechesi neocatecumenale e ortodossia del Papa” del 1995 e, infine, “Verità sul Cammino Neocatecumenale. Testimonianze e documenti” del 1996. Nelle comunità neocatecumenali si era diffusa la voce che, prima di morire, Padre Enrico avesse chiesto perdono a Kiko. In realtà, nella clinica dove era ricoverato, il 1° giugno 1996, Padre Zoffoli ricevette la visita a sorpresa di Kiko, che gli portò in regalo un quadro. Kiko disse al Passionista: “Padre, io so che lei ha scritto tutte quelle cose per amore della Chiesa”. Padre Zoffoli lo riprese: “Per amore della verità” (intendendo che non si può amare la Chiesa e contemporaneamente mentire). Dopo che Kiko uscì dalla stanza, Padre Zoffoli commentò: “E’ stato un  grande atto di umiltà, però Kiko deve tornare e firmare che crede nelle cose che ho scritto”, chiedendo ai testimoni presenti di prendere nota di tutti i particolari dell’incontro. Fatto sta che Kiko non tornò più, ma gli appunti critici di Padre Zoffoli non sono mai stati contestati dalle varie Congregazioni vaticane, che invece hanno fatto diversi rilievi negativi proprio ad Arguello, il quale, a quanto pare, ancora non obbedisce pienamente alla Chiesa di Roma.

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