giovedì 26 gennaio 2012
CHIESA E DENARO
Il Vaticano annuncia possibili querele contro La7, per la trasmissione “Gli Intoccabili” condotta daGianluigi Nuzzi. Tema, la gestione degli appalti nello Stato pontificio. Nella trasmissione è stata citata una lettera al Papa, del marzo 2011, attribuita a monsignor Carlo Maria Viganò, all’epoca segretario generale del Governatorato vaticano, in cui il prelato denunciava il malaffare, i prezzi gonfiati, la “corruzione” in appalti e forniture. Affidati, secondo la lettera, sempre alle stesse ditte, a costi raddoppiati, senza trasparenza nella gestione. Viganò, secondo la ricostruzione di “Gli Intoccabili”, chiedeva aBenedetto XVI di non essere trasferito a Washington, cosa poi avvenuta.
Nella lettera è citato il “comitato finanza e gestione” creato per porre rimedio alla grave situazione finanziaria del Governatorato, comitato “composto da alcuni grandi banchieri, i quali sono risultati fare più il loro interesse che i nostri”. E si parla di una sola operazione finanziaria che, nel dicembre 2009, avrebbe mandato in fumo due milioni e mezzo di dollari. Come membri del comitato, la trasmissione di Nuzzi ha chiamato in causa i banchieri Pellegrino Capaldo, Carlo Fratta Pasini, Ettore Gotti Tedeschi e Massimo Ponzellini.
Accuse “molto gravi”, le ha definite padre Federico Lombardi, portavoce vaticano. La Segreteria di Stato e il Governatorato si sentono impegnati, ha annunciato, “a perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali, per garantire l’onorabilità di persone moralmente integre e di riconosciuta professionalità”. Il portavoce vaticano ha negato che gli organismi della Santa sede siano “caratterizzati in profondità da liti, divisioni e lotte di interessi”. E il trasferimento di monsignor Viganò alla Nunziatura di Washington “è prova di indubitabile stima e fiducia da parte del Papa”. Tutt’altro, quindi, che una “rimozione” per la sua opera di risanamento sui costi dei lavori in Vaticano.
Padre Lombardi ha parlato di “discutibilità del metodo e degli espedienti giornalistici” con cui è stata realizzata la trasmissione, di “amarezza per la diffusione di documenti riservati”, di “stile di informazione faziosa nei confronti del Vaticano e della Chiesa cattolica”. Con i giornalisti presenti in sala stampa, però, non ha voluto pronunciarsi sull’autenticità dei documenti citati da Nuzzi.
Il portavoce vaticano ha precisato che l’azione svolta da Viganò per risanare i conti del Governatorato (dagli otto milioni di perdite nel 2009 ai 34,4 milioni di avanzo) “ha certamente avuto aspetti molto positivi, contribuendo a una gestione caratterizzata dalla ricerca del rigore amministrativo, del risparmio e del raddrizzamento di una situazione economica complessiva difficile”. La situazione generale del Governatorato, ha aggiunto, “non è così negativa come si è voluto far credere”, mentre “tanta disinformazione non può certamente occultare il quotidiano e sereno lavoro in vista di una sempre maggiore trasparenza di tutte le istituzioni vaticane”.
Dopo l’intervento del Vaticano, Nuzzi ha rivendicato i contenuti della trasmissione: “Abbiamo fatto il nostro dovere di cronisti, di individuare dei documenti, verificarne l’autenticità e renderli pubblici”. E quella che viene fuori è “una storia senza precedenti”, con “un vescovo che denuncia vicende che ritiene di corruzione e le mette nero su bianco nei confronti del Santo Padre”. Nella prossima puntata di “Gli intoccabili” si darà conto della risposta della Santa Sede, mentre padre Lombardi sarà invitato in studio
Per vedere la registrazione della puntata degli "INTOCCABILI", ecco il link: http://www.la7.it/intoccabili/
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