sabato 15 ottobre 2011
Black bloc mettono Roma a ferro e fuoco
Sono ormai molte ore che Roma è messa sotto scacco da un gruppo di oltre 500 incappucciati, giunti nella Capitale in modo chiaramente organizzato e con la precisa intenzione di mettere in ginocchio la Capitale. Gli scontri, che non hanno precedenti e a confronto dei quali quelli del 14 dicembre dello scorso anno impallidiscono, sono iniziati praticamente subito dopo la partenza del corteo da piazza Repubblica, prima in sordina, con le auto date alle fiamme intorno alle 15 in via Cavour e poi, dopo una brevissima pausa, con gli assalti lungo la via Labicana che sono culminati nella guerriglia urbana che ha devastato piazza San Giovanni. Il bilancio è in continua evoluzione, sia quello dei feriti, che al momento ammontano a circa 70 tra manifestanti, carabinieri, guardia di finanza e polizia, sia dei danni, che comunque saranno ingenti e per i privati, che hanno visto le proprie auto andare a fuoco, sia per il Comune visti i musei del centro sbarrati per motivi evidenti di sicurezza, i marciapiedi distrutti per usare i sampietrini contro le forze dell'ordine, i cassonetti incendiati, i negozi chiusi, le vetrine rotte e i pali della segnaletica divelti. E, per la prima volta, gli incappucciati hanno rivolto la propria rabbia anche contro la Chiesa, distruggendo la statua della Madonna e il Crocifisso della Chiesa di San Marcellino e Pietro.
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