giovedì 17 marzo 2011
ONU: SI A "NO FLY ZONE" IN LIBIA
Secondo fonti Usa le truppe fedeli al rais sarebbero solo 160 chilometri dalla citta' simbolo della ribellione. Consiglio sicurezza approva 'no fly zone'; Lega Araba conferma partecipazione militare per rispetto del divieto di sorvolo se la risoluzione verra' approvata. Frattini: altamente improbabile che Gheddafi resti al potere. Ministro del petrolio libico conferma contratti con l'Eni: 'Scaroni e' un amico, porte aperte all'Italia".
VICE-MINISTRO, TRIPOLI PRONTA A CESSATE FUOCO - Il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim ha detto in una conferenza stampa a Tripoli che il suo governo è pronto a osservare un cessate il fuoco ma che resta in attesa di dettagli tecnici dopo la risoluzione sul cessate il fuoco approvata ieri sera dal Consiglio di sicurezza del'Onu.
VERTICE NAPOLITANO, BERLUSCONI, LA RUSSA, LETTA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è riunito con il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta per discutere sulla situazione in Libia alla luce della risoluzione Onu sulla 'No fly zone'. Alla riunione si è unito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A quanto si apprende in ambienti governativi. Al'incontro partecipano alcuni alti gradi delle forze armate.
PORTAVOCE ITALIA, NATO ESAMINA RISOLUZIONE ONU - "La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu andrà esaminata attentamente". Lo ha detto il col. Massimo Panizzi, portavoce della delegazione militare italiana presso la Nato, intervistato da Sky Tg24. "La Nato agirà su un mandato chiarissimo e con il supporto regionale" ha aggiunto Panizzi ricordando che l'Alleanza Atlantica "sta seguendo con grande attenzione" la situazione in Libia sin dalla prima risoluzione 1970 dell'Onu. "Ora la Nato - ha concluso Panizzi - esaminerà questa risoluzione ed esaminerà se ci sono i presupposti per agire".
NO FLY ZONE, 10 SI',CINA E RUSSIA ASTENUTE - La risoluzione che autorizza la 'No fly zone' sulla Libia e ulteriori misure per proteggere la popolazione civile (la numero 1973) è stata approvata con il voto favorevole di 10 Paesi: Francia, Gran Bretagna, Usa, Bosnia, Gabon, Nigeria, Sudafrica, Portogallo, Colombia e Libano. Si sono astenute Russia, Cina, Germania, Brasile e India.
RISOLUZIONE ONU,FOLLA FESTANTE IN PIAZZA BENGASI - Una folla di sostenitori degli insorti sta festeggiando con canti e grida di giubilo in piazza a Bengasi, accogliendo la notizia dell'approvazione della risoluzione sulla no fly zone in Consiglio di sicurezza dell' Onu. Le immagini in diretta sono state trasmesse dall'emittente Al Jazira, che ha mostrato anche fuochi d'artificio.
FORTI ESPLOSIONI A BENGASI, ANTIAEREA IN AZIONE - Forti esplosioni sono state udite nella città libica di Bangasi, seguiti dai tiri della contraerea.
FORZE GB POTREBBERO INTERVENIRE ENTRO DOMANI - Le forze britanniche potrebbero entrare in azione ''entro venerdi'' se il Consiglio di sicurezza dell'Onu approvera' la risoluzione che autorizza l'imposizione sulla Libia di una 'non fly zone'. Lo riferisce sul suo sito web la BBC, citando fonti governative a Londra. Le discussioni in seno al Consiglio stanno andando avanti e, stando alle fonti della BBC, non e' escluso che si protraggano. La risoluzione dovrebbe comunque essere approvata nel giro di pochi giorni.
FRANCIA, POSSIBILI RAID AEREI GIA' STANOTTE - Raid aerei mirati contro le posizioni dell'esercito del regime libico di Muhammar Gheddafi potrebbero avvenire gia' questa notte, non appena ottenuto il via libera dell'Onu per un ricorso alla forza. Lo dicono fonti diplomatiche francesi. I raid potrebbero intervenire nel quadro di un'operazione condotta da Francia, Gran Bretagna e Emirati Arabi Uniti, ha precisato la stessa fonte. Un'informazione che per il momento non e' stata confermata da altre fonti.
LA RUSSA, SE ONU PER NO FLY ZONE NON CI SOTTRARREMO - Se il Consiglio di Sicurezza dell'Onu dovesse decidere per l'imposizione di una no fly zone sulla Libia ''noi non ci sottrarremo ai nostri doveri, anche se la nostra linea e' sempre stata all'insegna dell'equilibrio e della moderazione''. Lo ha detto all'ANSA il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
GHEDDAFI A INSORTI BENGASI, STIAMO ARRIVANDO - "Stiamo arrivando questa sera e non avremo pietà", lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi in un messaggio alla tv di stato rivolto agli abitanti di Bengasi, roccaforte degli insorti. "Le persone disarmate non hanno niente da temere ma ogni casa sarà perquisita", ha aggiunto.
TRIPOLI MINACCIA NAVI E AEREI NEL MEDITERRANEO - Il ministro della Difesa libico ha detto che in caso di un intervento militare straniero la Libia potrebbe attaccare il traffico aereo e marittimo nel Mediterraneo. Lo rivela l'agenzia libica Jana.
LEGA ARABA CONFERMA PARTECIPAZIONE MILITARE - La Lega Araba ha confermato che Paesi arabi parteciperanno militarmente per imporre una no fly zone sulla Libia, se questa verra' approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha riferito Yahya Mahmassani, osservatore per la Lega Araba al Palazzo di Vetro.
EGITTO, NON PARTECIPEREMO A INTERVENTO MILITARE - L'Egitto non interverrà militarmente in Libia e l'atteggiamento del Cairo in questo senso non è cambiato. Lo ha detto una fonte del ministero degli esteri egiziano all'ANSA. Da Tunisi il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che ieri è stata in visita al Cairo, ha affermato che un coinvolgimento arabo in una eventuale azione militare decisa dall'Onu è attualmente in discussione.
NATO, PRONTI AD AGIRE - "Prima l'Onu arriverà ad un accordo" sulla crisi libica e "meglio sarà". Lo ha scritto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, in un messaggio postato su Facebook nel quale definisce anche "inaccettabile" una vittoria di Gheddafi ed afferma che "la Nato è pronta ad agire per proteggere la popolazione civile dagli attacchi del regime".
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu torna a riunirsi oggi per discutere una risoluzione per imporre una no fly zone sulla Libia. La Francia vorrebbe che si arrivasse al voto di approvazione alle 18 di New York (le 23 in Italia).
Gerard Araud, ambasciatore francese alle Nazioni Unite, ha sottolineato che Parigi ha preso la guida delle trattative (il ministro degli Esteri Alain Juppé sta arrivando negli Usa per partecipare ai negoziati). "Il testo che appoggiamo può ancora essere modificato, ma prevede una serie di misure che possono andare oltre la no fly zone", ha detto Araud.
Anche l'ambasciatrice degli Usa all'Onu, Susan Rice, ha detto che Washington sta considerando azioni che vadano "oltre" la no fly zone.
Un portavoce degli insorti in Libia ha detto oggi che la forze armate di Gheddafi sono ancora lontane da Bengasi, smentendo così la tv di stato libica che aveva detto in precedenza che le forze lealiste si trovavano alle porte del capoluogo della Cirenaica, caposaldo dei ribelli. "Non sono vicini a Bengasi", ha deto Essam Gheriani, portavoce della coalizione degli insorti '17 febbraio'. Gheriani ha aggiunto che le forze fedeli al colonnello hanno raggiunto la città petrolifera di Zueitina ma ha aggiunto che "sono state circondate dalle forze rivoluzionarie". La tv di stato libica ha anche annunciato che le truppe di Gheddafi hanno riconquistato la città di Misurata ma i residenti affermano che il centro costiero è ancora nelle mani degli insorti.
Intanto il ministro del petrolio ha detto che sono confermati i contratti dell'Eni, ha definito Scaroni un amico e ha detto:''Porte aperte all'Italia''.
VICE-MINISTRO, TRIPOLI PRONTA A CESSATE FUOCO - Il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim ha detto in una conferenza stampa a Tripoli che il suo governo è pronto a osservare un cessate il fuoco ma che resta in attesa di dettagli tecnici dopo la risoluzione sul cessate il fuoco approvata ieri sera dal Consiglio di sicurezza del'Onu.
VERTICE NAPOLITANO, BERLUSCONI, LA RUSSA, LETTA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è riunito con il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta per discutere sulla situazione in Libia alla luce della risoluzione Onu sulla 'No fly zone'. Alla riunione si è unito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A quanto si apprende in ambienti governativi. Al'incontro partecipano alcuni alti gradi delle forze armate.
PORTAVOCE ITALIA, NATO ESAMINA RISOLUZIONE ONU - "La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu andrà esaminata attentamente". Lo ha detto il col. Massimo Panizzi, portavoce della delegazione militare italiana presso la Nato, intervistato da Sky Tg24. "La Nato agirà su un mandato chiarissimo e con il supporto regionale" ha aggiunto Panizzi ricordando che l'Alleanza Atlantica "sta seguendo con grande attenzione" la situazione in Libia sin dalla prima risoluzione 1970 dell'Onu. "Ora la Nato - ha concluso Panizzi - esaminerà questa risoluzione ed esaminerà se ci sono i presupposti per agire".
NO FLY ZONE, 10 SI',CINA E RUSSIA ASTENUTE - La risoluzione che autorizza la 'No fly zone' sulla Libia e ulteriori misure per proteggere la popolazione civile (la numero 1973) è stata approvata con il voto favorevole di 10 Paesi: Francia, Gran Bretagna, Usa, Bosnia, Gabon, Nigeria, Sudafrica, Portogallo, Colombia e Libano. Si sono astenute Russia, Cina, Germania, Brasile e India.
RISOLUZIONE ONU,FOLLA FESTANTE IN PIAZZA BENGASI - Una folla di sostenitori degli insorti sta festeggiando con canti e grida di giubilo in piazza a Bengasi, accogliendo la notizia dell'approvazione della risoluzione sulla no fly zone in Consiglio di sicurezza dell' Onu. Le immagini in diretta sono state trasmesse dall'emittente Al Jazira, che ha mostrato anche fuochi d'artificio.
FORTI ESPLOSIONI A BENGASI, ANTIAEREA IN AZIONE - Forti esplosioni sono state udite nella città libica di Bangasi, seguiti dai tiri della contraerea.
FORZE GB POTREBBERO INTERVENIRE ENTRO DOMANI - Le forze britanniche potrebbero entrare in azione ''entro venerdi'' se il Consiglio di sicurezza dell'Onu approvera' la risoluzione che autorizza l'imposizione sulla Libia di una 'non fly zone'. Lo riferisce sul suo sito web la BBC, citando fonti governative a Londra. Le discussioni in seno al Consiglio stanno andando avanti e, stando alle fonti della BBC, non e' escluso che si protraggano. La risoluzione dovrebbe comunque essere approvata nel giro di pochi giorni.
FRANCIA, POSSIBILI RAID AEREI GIA' STANOTTE - Raid aerei mirati contro le posizioni dell'esercito del regime libico di Muhammar Gheddafi potrebbero avvenire gia' questa notte, non appena ottenuto il via libera dell'Onu per un ricorso alla forza. Lo dicono fonti diplomatiche francesi. I raid potrebbero intervenire nel quadro di un'operazione condotta da Francia, Gran Bretagna e Emirati Arabi Uniti, ha precisato la stessa fonte. Un'informazione che per il momento non e' stata confermata da altre fonti.
LA RUSSA, SE ONU PER NO FLY ZONE NON CI SOTTRARREMO - Se il Consiglio di Sicurezza dell'Onu dovesse decidere per l'imposizione di una no fly zone sulla Libia ''noi non ci sottrarremo ai nostri doveri, anche se la nostra linea e' sempre stata all'insegna dell'equilibrio e della moderazione''. Lo ha detto all'ANSA il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
GHEDDAFI A INSORTI BENGASI, STIAMO ARRIVANDO - "Stiamo arrivando questa sera e non avremo pietà", lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi in un messaggio alla tv di stato rivolto agli abitanti di Bengasi, roccaforte degli insorti. "Le persone disarmate non hanno niente da temere ma ogni casa sarà perquisita", ha aggiunto.
TRIPOLI MINACCIA NAVI E AEREI NEL MEDITERRANEO - Il ministro della Difesa libico ha detto che in caso di un intervento militare straniero la Libia potrebbe attaccare il traffico aereo e marittimo nel Mediterraneo. Lo rivela l'agenzia libica Jana.
LEGA ARABA CONFERMA PARTECIPAZIONE MILITARE - La Lega Araba ha confermato che Paesi arabi parteciperanno militarmente per imporre una no fly zone sulla Libia, se questa verra' approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha riferito Yahya Mahmassani, osservatore per la Lega Araba al Palazzo di Vetro.
EGITTO, NON PARTECIPEREMO A INTERVENTO MILITARE - L'Egitto non interverrà militarmente in Libia e l'atteggiamento del Cairo in questo senso non è cambiato. Lo ha detto una fonte del ministero degli esteri egiziano all'ANSA. Da Tunisi il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che ieri è stata in visita al Cairo, ha affermato che un coinvolgimento arabo in una eventuale azione militare decisa dall'Onu è attualmente in discussione.
NATO, PRONTI AD AGIRE - "Prima l'Onu arriverà ad un accordo" sulla crisi libica e "meglio sarà". Lo ha scritto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, in un messaggio postato su Facebook nel quale definisce anche "inaccettabile" una vittoria di Gheddafi ed afferma che "la Nato è pronta ad agire per proteggere la popolazione civile dagli attacchi del regime".
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu torna a riunirsi oggi per discutere una risoluzione per imporre una no fly zone sulla Libia. La Francia vorrebbe che si arrivasse al voto di approvazione alle 18 di New York (le 23 in Italia).
Gerard Araud, ambasciatore francese alle Nazioni Unite, ha sottolineato che Parigi ha preso la guida delle trattative (il ministro degli Esteri Alain Juppé sta arrivando negli Usa per partecipare ai negoziati). "Il testo che appoggiamo può ancora essere modificato, ma prevede una serie di misure che possono andare oltre la no fly zone", ha detto Araud.
Anche l'ambasciatrice degli Usa all'Onu, Susan Rice, ha detto che Washington sta considerando azioni che vadano "oltre" la no fly zone.
Un portavoce degli insorti in Libia ha detto oggi che la forze armate di Gheddafi sono ancora lontane da Bengasi, smentendo così la tv di stato libica che aveva detto in precedenza che le forze lealiste si trovavano alle porte del capoluogo della Cirenaica, caposaldo dei ribelli. "Non sono vicini a Bengasi", ha deto Essam Gheriani, portavoce della coalizione degli insorti '17 febbraio'. Gheriani ha aggiunto che le forze fedeli al colonnello hanno raggiunto la città petrolifera di Zueitina ma ha aggiunto che "sono state circondate dalle forze rivoluzionarie". La tv di stato libica ha anche annunciato che le truppe di Gheddafi hanno riconquistato la città di Misurata ma i residenti affermano che il centro costiero è ancora nelle mani degli insorti.
Intanto il ministro del petrolio ha detto che sono confermati i contratti dell'Eni, ha definito Scaroni un amico e ha detto:''Porte aperte all'Italia''.
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3 commenti:
Buona Pasqua a te e famiglia.
Alessio
Molto buone cose.
Scusa Alessio ma a Pasqua ho lavorato e non ho potuto leggere il post.
Ricambio di cuore con un augurio sincero e con tanta simpatia.
F
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