PROTETTORE DEL SITO Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.
Antica Bibbia
LA BIBBIA: IL LIBRO DI DIO
"Una lampada su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terrreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne."
"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino".
"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra , senza averla fecondata e fatta germogliare, perchè dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me - dice il Signore- senza avere operato ciò che desidero, senza avere compiuto ciò per cui l'avevo inviata". "La Parola di Dio è viva, efficace, più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". "La Bibbia è l'intreccio fra Dio e la nostra storia; la Pasqua del Cristo nasce dalla crocefissione, la vita sboccia dalla morte. La Bibbia non celebra un Dio lontano ma un Dio incarnato che salva la nostra storia. Cercherò di meditare ogni giorno le parole del mio creatore, cercherò di conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio affinchè io possa ardentemente desiderare i beni eterni e con maggior desiderio la mia anima si accenda di Amore per Dio e per il fratello".
I TESORI DELLA BIBBIA da meditare...... per es . cercate : AMORE.....
La depressione è uno dei disturbi dell'umore, spesso chi ne soffre facilmente cede ad altri le redini della propria vita e può essere facile preda di setteo addirittura contrarre tale malattia all'interno di esse.
Pubblico questa esposizione cercando di limitare l'aspetto scientifico a favore di quello divulgativo, allo scopo di dare una mano, un aiuto, un minimo d'informazione competente, a chi si trovasse in balia di pseudo-guaritori, guide spirituali, illuminati o quant'altro. Ovviamente il mio consiglio prudente per chi si ritrovasse a "combattere" con questo problema è: rivolgersi in prima istanza, al proprio medico di famiglia e farsi guidare verso le strutture sanitarie presenti sul territorio. Non bisogna avere vergogna, la depressione è una patologia molto diffusa, non credete a coloro che vogliono demonizzare questa patologia, proponendovi cure spiritualistiche, esorcismi, con tutto il rispetto per quei sacerdoti che si occupano di tale delicata materia, intingoli, talismani o magie di vario genere. La depressione è una patologia, curabile, per cui esiste un duplice approccio terapeutico: psicologico e farmacologico. Indirizzandosi al medico di base si puo' essere indirizzati a strutture territoriali in cui la cura è gratuita.
Ovviamente, avendo il denaro necessario, ci si puo' rivolgere privatamente ad uno psicologo, ma il mio consiglio è di farsi guidare in qualsiasi scelta da un medico.
Di seguito propongo una breve trattazione sulla depressione. L'argomento è trattato da un medico che mi ha offerto la sua collaborazione.
I DISTURBI DELL'UMORE
LA DEPRESSIONE
Disturbo depressivo maggiore: ll disturbo depressivo maggiore si caratterizza da uno stato emotivo di grande tristezza e apprensione, da sensi di colpa, abulia , isolamento sociale , insonnia o ipersonnia, alterazione del livello di attività (nella direzione di un rallentamento psicomotorio o dell'agitazione), perdita di appetito e conseguente diminuzione di peso, oppure aumento dell' appetito e incremento del peso, perdita del desiderio sessuale, mancanza di energia, stanchezza, concezione di sé negativa, autobiasimo, autoriprovazione, autosvalutazione, sensazione che nulla abbia più valore, perdita di interesse nei confronti delle attività che si svolgevano precedentemente, incapacità di provare piacere per qualunque attività, pensieri di morte o di suicidio.
Le persone depresse non sono in grado di concentrare l'attenzione su qualcosa: questo per loro costituisce uno sforzo estenuante e insopportabile; non riescono a ricordare ciò che viene loro detto o che apprendono attraverso la lettura, così come risulta loro faticoso fare conversazione. Essi infatti si esprimono generalmente attraverso poche parole, facendo lunghe pause e parlando lentamente, e il tono di voce è basso e monotono. Il comportamento motorio può variare: alcuni siedono in disparte per ore rimanendo in silenzio, mentre altri sono molto agitati e non riescono a stare seduti, preferendo camminare avanti e indietro, stropicciarsi le mani, sospirare o lamentarsi. Il disturbo colpisce anche la capacità di affrontare i problemi: gli individui che ne sono affetti risultano essere totalmente privi di idee e strategie circa la sua risoluzione, e vivono ogni momento con un sentimento di oppressione. Possono giungere a trascurare la propria persona al punto di non curarsi dell'igiene e dell'aspetto.
A volte si lamentano in modo ipocondriaco riguardo a dolori senza alcuna apparente causa organica. Nell'arco dell'esistenza i sintomi depressivi variano: nei bambini essi assumono la forma di disturbi somatici, mentre negli anziani si manifestano attraverso calo dell'attenzione e amnesia. Nella maggior parte dei casi la depressione tende con il tempo a scomparire, ma può anche cronicizzarsi, nei casi in cui il soggetto non riesca a recuperare il suo stato mentale normale nei periodi che intercorrono tra un episodio depressivo e l'altro. Il disturbo depressivo maggiore risulta essere tra i disturbi più diffusi, e sembra essere più frequente nelle donne che negli uomini, e nelle classi socioeconomiche più disagiate. Colpisce maggiormente nella prima età adulta, ma nel corso degli ultimi anni l'età di insorgenza si sta progressivamente abbassando.
Abulia: è uno dei sintomi della depressione . Impedice di prendere decisioni in maniera autonoma, di imporre i propri desideri, di intraprendere qualsiasi iniziativa.
Insonnia: il termine insonnia indica la difficoltà ad addormentarsi, la sensazione comune a molti di non essere capaci di dormire o l'impossibilità di rimanere addormentati per tempi sufficientemente lunghi per potersi riposare. Si può parlare di insonnia solo nei casi in cui la scarsità di sonno causa reali problemi fisici o mentali alla persona, ma non quando un soggetto dorme poco e si sente comunque riposato e soddisfatto del sonno. Alcune persone infatti hanno un minimo bisogno di dormire: poche ore bastano a renderle riposate, e questo perché non tutti hanno le stesse esigenze fisiche. L'insonnia è un disturbo, un sintomo che dimostra la presenza di un'alterazione o di un altro problema nell'organismo.
Ipersonnia: si tratta di un disturbo del sonno che ha come caratteristica il bisogno di dormire un numero di ore superiore alla media (a volte anche di molto). La persona ipersonne mostra difficoltà a svegliarsi la mattina, sente il bisogno di stare a letto, di dormire, anche durante il giorno con "sonnellini" che durano un'ora circa ma che in realtà non hanno effetti riposanti. La persona con questo disturbo non ha alcuna difficoltà ad addormentarsi la sera, ma al risveglio è a volte nervosa e confusa. L'ipersonnia, non è assolutamente indice di pigrizia.
Alcuni esperti considerano le manifestazioni psicotiche, che si verificano nel 15%
di tutti i pazienti con manifestazioni depressive, il contrassegno di un sottotipo
depressivo delirante o psicotico. I pazienti hanno la convinzione delirante di
avere commesso colpe o crimini imperdonabili; voci allucinatorie li incolpano di
vari misfatti e li condannano a morte. Si possono manifestare allucinazioni visive
(p. es., di bare o di familiari deceduti), che tuttavia sono infrequenti. I sentimenti
di insicurezza e di indegnità possono condurre alcuni pazienti a credere di essere
osservati o perseguitati. Altri credono di avere malattie incurabili o vergognose
(p. es., il cancro o una malattia a trasmissione sessuale) e di poter contaminare
altre persone. Molto raramente, una persona con depressione psicotica può
uccidere dei familiari, figli compresi, per "salvarli" da future disgrazie e poi
suicidarsi. I risultati del test di soppressione al desametasone nei pazienti con
depressione psicotica sono costantemente positivi.
Nella depressione atipica, caratteristiche vegetative inverse dominano la
presentazione clinica; esse includono sintomi ansioso-fobici, peggioramento
serale, insonnia iniziale, ipersonnia spesso anche diurna e iperfagia con aumento
di peso. A differenza dei pazienti con manifestazioni melancoliche, quelli con
depressione atipica mostrano miglioramento dell’umore grazie a eventi
potenzialmente positivi, ma spesso cadono in una depressione paralizzante per
la più lieve avversità. La depressione atipica e i disturbi bipolari di tipo II si
sovrappongono largamente.
La diagnosi di depressione clinica è di solito agevole, ma il riconoscimento dei
sintomi più lievi può essere difficile. Per esempio, nel disturbo depressivo
maggiore con remissione incompleta, i sintomi depressivi classici scompaiono e
vengono sostituiti da preoccupazioni ipocondriache subacute o croniche, da
malumore con irritabilità e da problemi coniugali secondari. In altri pazienti,
considerati depressi mascherati, la depressione può non essere vissuta in
maniera consapevole. Piuttosto, i pazienti si lamentano di essere malati
fisicamente e possono indossare una maschera difensiva di apparente allegria
(depressione sorridente). Altri lamentano stanchezza, algie e dolori vari, paura di
calamità e paura di impazzire. In questi pazienti la latenza REM è abbreviata, a
supporto della natura affettiva della presentazione clinica.
La diagnosi si basa sull’insieme di segni e sintomi descritti sopra e va presa in
considerazione per tutti i pazienti, particolarmente quelli che dicono di non aver
bisogno di trattamento, oppure rifiutano di cooperare con le procedure mediche o
i trattamenti necessari.
Terapia
Principi generali: la maggior parte dei soggetti con depressione viene trattata
ambulatorialmente. La farmacoterapia, applicata nel contesto di una terapia psicologica di
sostegno, è il trattamento di scelta
per la depressione da moderata a grave; la depressione più lieve può essere
trattata con la psicoterapia. Tutti i pazienti con depressione devono essere
interrogati con tatto ma direttamente circa l’ideazione, i piani o i gesti di suicidio.
Tutte le comunicazioni a contenuto autodistruttivo vanno prese sul serio.
All’inizio, il medico deve visitare i pazienti con depressione una o due volte a sett.
per fornire sostegno e informazioni sul disturbo, nonché per monitorare i
progressi. Durante le fasi precoci del trattamento, può essere d’aiuto tenersi in
contatto con il paziente e la sua famiglia con qualche telefonata. Poiché molte
persone provano imbarazzo e demoralizzazione per il fatto di avere un disturbo
mentale, il paziente, la sua famiglia e il suo datore di lavoro (quando sia utile e
con il consenso informato del paziente) vanno informati del fatto che molto
spesso la depressione è un disturbo medico autolimitante con prognosi
favorevole. Alcuni pazienti possono trovare inaccettabile la diagnosi di
depressione, e il medico deve rassicurarli che la depressione non riflette un
difetto caratteriale, fornendo qualche spiegazione sulle alterazioni biologiche
della depressione. I pazienti preoccupati dal "prendere farmaci" possono essere
rassicurati che gli antidepressivi non creano un’abitudine. . Il trattamento degli episodi depressivi
con i farmaci va proseguito per un periodo pari almeno alla durata naturale di un
episodio (cioè, 6 mesi).
Spesso dei consigli specifici sono di giovamento ai pazienti, come dire loro di
essere quanto più attivi possibile, ma senza intraprendere impegni insormontabili,
di provare a stare in compagnia, di non darsi la colpa per la propria depressione
e di ricordare che i cattivi pensieri sono parte della malattiae passeranno. ; che i pazienti con depressione non sono pigri; che la perdita della persona amata o del lavoro è spesso il risultato, non la causa della depressione; che la religione può dare conforto ma non cura;
che l’attività fisica non è un trattamento specifico per la depressione e che le
vacanze non causano un peggioramento.
La terapia farmacologica deve essere mirata a curare ogni tipo specifico di depressione, facciamo il nome di alcuni farmaci:
Antidepressivi: gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
(SSRI) comprendono la fluoxetina, la sertralina, la paroxetina e la fluvoxamina
Gli antidepressivi eterociclici, il trattamento standard per la depressione prima
degli anni ‘90, comprendono i triciclici (le amine terziarie amitriptilina e
imipramina e i loro metaboliti aminici secondari nortriptilina e desipramina), i
triciclici modificati e gli antidepressivi tetraciclici.
Il buproprione non ha effetti sul sistema serotoninergico. Attraverso meccanismi
non chiari, migliora la funzionalità catecolaminergica, dopaminergica e
noradrenergica
Gli inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) inibiscono la deaminazione
ossidativa delle tre classi di amine biogene (noradrenalina, dopamina e 5-HT) e
di altre feniletilamine. Hanno effetti scarsi o nulli sull’umore normale e, sebbene
la tranilcipromina abbia alcune azioni dirette amfetamino-simili, in genere non
hanno rischio di abuso. Il loro principale valore è rappresentato dall’efficacia
laddove altri antidepressivi hanno fallito. Sono indicati anche per la depressione
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