lunedì 12 aprile 2010
ECCO LE PROVE DALLE CATECHESI
COMPENDIO DI ERESIE NEOCATECUMENALI
A pag 24 degli "ORIENTAMENTI....per la fase di CONVERSIONE" Kiko ha scritto:"Il miracolo fisico non è una misericordiadi Dio per qualcuno,ma segno per appoggiare la predicazione". L'affermazione: " Il miracolo......." ,è paurosa e falsa.Chi legge attentamente il VANGELO nota che spesso GESU' ha operato miracoli per malati,affamati,morti,ecc..,perchè mosso dalla compassione,dalla misericordia e dall'amore(confronta:Mt9,35-36;14,14;15,30;Mc6,34;Lc7,13;9,11;13,12;Gv6,5;Catechismo della Chiesa Cattolica=C.C.C.nn 214,303,305.
A pag.68 degli"ORIENTAMENTI....per la fase di conversione"si legge:"Qual'è la porta per entrare nella Chiesa?Il Battesimo.Non c'è altro cammino.Oggi si parla molto di pluralita'di vie.CE n'è una sola:il Battesimo mediante un catecumenato serio,di anni".NOTA:E' veramente paurosa questa esclusione di una pluralita'di vie e l'affermazione dell'unicita' del Cammino neocatecumenale per entrare nella Chiesa viva,per riscoprire la vera Chiesa di Cristo.E' una condanna implicita di ogni altro movimento!E' la proclamazione dell'infallibilita'del Mov. Neoc.Dopo 1600 anni di silenzio(vedi pag 58 degli ORIen....),lo Spirito Santo avrebbe affidato soltanto a KIKO la missione di rifondare la Chiesa!L'affermazione di Kiko,inoltre ,contiene altre inesattezze.Se il Battesimo dovesse essere sempre preceduto da un catecumenato di anni, allora si dovrebbe abolire il Battesimo dei bambini, che la Chiesa invece pratica da secoli.Anche i neoc.dovrebbero escludere i loro aderenti dai sacramenti fino a quando, dopo 20 anni,avranno rinnovato il rito battesimale.Pur esistendo varie motivazioni che consigliano nel nostro tempo una certa attesa per il conferimento del Battesimo,forse,si dimentica che la presenza viva e dinamica dello Spirito Santo nel battezzato, anche se percepita e vissuta seppur debolmente,è sempre un dono di vita soprannaturale che ha leggi di sviluppo, proprie di ogni intervento dello Spirito di Dio(confronta:Catechismo.C.C nn 782,846,847,848,871,e 1213;D.B 696)
"Orientamenti.......per la fase di conversione" pag 96 si legge:"Mi ricordo per es. di un ragazzo di Firenze che davanti a tutti disse: Io sono omosessuale e benedico Dio con tutto il mio cuore perche' sono cosi'.Andavo da uno psichiatra; mai la psicologia mi ha salvato. Oggi posso testimoniare davanti a tutti voi che io sono salvato per il potere di Gesu' Cristo".Nota:Se quel ragazzo fosse stata fatta una vera catechesi, egli avrebbe saputo che la PAROLA di DIO condanna la fornicazione(1Cor 6,18; 10,8),la sodomia(Rm 1,27),i peccati della carne (Rm 8,8; 13,13 e seg).S.Paolo dice chiaramente che chi commette questo peccato non avra'in eredita'il regno di Dio(Gal5,19-21).I cristiani, continua l'Apostolo,ormai non vivono piu' uniformandosi all'andazzo dei pagani(Ef 2,1 e seg;4,17-19;Col3,5;1Tim4,3 e seg).Da quanto contenuto nel suo testo,sembra che Kiko non abbia chiarito al giovane il pensiero di Cristo e dei suoi Apostoli.Sembra, invece,che sia preoccupato soltanto di esporgli alcuni problemi di psichiatria o di ripetergli che oggi "l'omosessualita'"non è una cosa tanto cattiva e la gente accetta.Si comprende allora perchè la risposta del giovane non rispecchi il pensiero della Chiesa.(C.C.C.n 2358),che non esclude nessuno dalla possibilita'di amare veramente Dio,purchè si sforzi di osservare,pur continuando ad essere tendenzialmente un omosessuale,quanto il magistero insegna su questa materia
"ORIENTAMENTI..."pag119."Conversione è una parola che ci mette tutti in crisi perchè non sappiamo cosa voglia dire. Convertirsi è porsi nella vera dimensione in cui Dio ti ha posto ,nella quale ha permesso che ti trovi oggi.Questo è convertirsi; aprire gli occhi, uscire dal sonno, entrare nella verita'.."Nota:La Bibbia in molti passi ricorda che convertirsi significa cambiare,pentirsi delle proprie iniquita',ravvedersi,tornare a Dio,abbandonare il peccato(confr.Tb 14,6;At 11,18;11,21;15,35;20,21;26,21; 1Tess 1,9;1Re 8,35;2Re 17,13;Is 59,20;Ger 18,8;Ez 14,16;18,30;33,11;Du 9,13;Mt 12,41;Lc5,32;10,13;15,7;At14,15).Kiko prima afferma che non sappiamo il significato della parola "conversione".Adesso ne da' uno suo:"entrare nella verita';sapere che tu muori;prendere di peso la morte".Ma tutto questo puo' essere il punto di partenza per la conversione che resta sempre, come dice la Scrittura,un cambiamento di vita e di mentalita'.La conversione vera inizia quando ,constatato l'errore commesso, si lasciano le ghiande per ritornare alla casa del Padre.La Chiesa da secoli ha fatto della predicazione sulla morte e sui "Novissimi"uno dei pilastri della sua catechesi.Oggi purtroppo si parla solo della Risurrezionee non dei "Novissimi"
“Orientamenti alle équipes di catechisti per la fase di conversione” che sono la trascrizione delle catechesi fatte da Kiko e da Carmen a Madrid nel 1972: KIKO ha scritto a pag.125 degli "ORIENTAMENTI" TESTO che solo i catechisti nominati dal cammino possono avere" le seguenti parole:"Gesu' Cristo non è affatto un ideale di vita.Gesu' Cristo non è venuto a darci l'esempio e ad insegnarci a compiere la legge
in Gesù Cristo tu costruirai la famiglia. Per questo vi dico: Guardate, il cristianesimo, il primo mito che distrugge è la famiglia, che è un mito tremendo, quando la famiglia è una religione!".
È un passaggio del volume "Orientamenti alle équipes di catechisti per la convivenza della rinnovazione del primo scrutinio battesimale", uno dei tredici libri di catechesi scritti da Kiko Arguello e Carmen Hernandez che circolano tuttora solo in forma riservata e dattiloscritta all'interno del Cammino neocatecumenale. Esplicita uno dei capisaldi del Cammino: la comunità neocatecumenale deve essere posta al di sopra di tutto, anche della famiglia, e se questa diventa "una religione" (un "idolo", per utilizzare un altro termine caro a Kiko) diviene un intralcio al processo di conversione dei membri della comunità, e va combattuta.
Una teoria (e una pratica) di cui racconta di aver personalmente fatto le spese Augusto Faustini, 60 anni, funzionario in un Ente pubblico, sposato con tre figli maschi, neocatecumenale per tre anni. Il 10 agosto scorso Faustini ha scritto una lettera al card. Alfonso López Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Lo ha fatto per avvertire il dicastero vaticano voluto dal Concilio per promuovere e salvaguardare il ruolo e il valore dell'istituto familiare, di come "anche all'interno della Chiesa cattolica, esistono dei veri e propri attentati alla concezione cristiana di 'famiglia'". Perché, spiega Faustini, "lo scrivente è uno dei tanti ai quali l'organizzazione neocatecumenale ha distrutto la famiglia". A lui "il 27 aprile del 1992, alle ore 17, in presenza di testimoni, il parroco responsabile della parrocchia di S. Leonardo Murialdo, in Roma, dove i neocatecumenali si riunivano e si riuniscono tuttora, padre Domenico Paiusco, dei 'Giuseppini del Murialdo'", ha imposto "il divorzio di fatto", convincendo sua moglie ed i suoi figli ad allontanarsi da lui, pur di "mantenere nella loro organizzazione il grosso della famiglia. Giustificò il provvedimento citando le disposizioni di s. Paolo in merito alle coppie formate da una donna ed un marito 'pagano'". All'interno dei neocatecumenali, infatti, tutti coloro che si professano cattolici ma non hanno abbracciato la fede di Kiko sono considerati alla stregua dei pagani.
Ma non si tratta solo di una, seppure sconcertante, vicenda personale. Durante la sua permanenza nel Cammino, afferma Faustini, "ho avuto modo di verificare, dall'interno, quale è la concezione di "famiglia" messa in atto dai dirigenti della organizzazione neocatecumenale". A quella tradizionale, spiega Faustini, sostituiscono un'"unica grande famiglia di 40-50 persone guidate da un unico Capo famiglia (il "Catechista")", stravolgendo così ogni "progettualità di coppia, che è uno dei fondamenti della famiglia tradizionale cristiana". Inoltre, "l'aumento naturale delle amicizie interne, unito al crescente controllo psicologico dei dirigenti, annulla ogni possibilità di confronto e di dialogo con le realtà familiari esterne alle comunità stesse".
Per non parlare delle rituali "confessioni pubbliche", durante le quali "si entra in particolari così intimi, scabrosi e delicati che quello che dovrebbe essere un equilibrio esclusivo della coppia viene sconvolto ed annullato definitivamente! Tutti i segreti intimi, e persino i peccati commessi nel passato, divengono patrimonio della comunità, distruggendo l'intimità esclusiva della coppia". Inoltre, "i genitori devono fare la confessione pubblica davanti ai figli che, quindi, vengono a conoscenza di particolari scabrosi e vergognosi della loro vita intima, col risultato della distruzione definitiva della stessa figura genitoriale".
Il paradosso è che proprio l'organizzazione neocatecumenale "si vanta di stimolare la creazione di nuove famiglie". Un fatto "vero solo in apparenza". Infatti, "quando un giovane (o una giovane) raggiunge l'età di 20-25 anni, viene posto davanti ad un bivio che non ammette eccezioni: divenire prete o suora di clausura (naturalmente continuando a restare legati all'organizzazione) oppure sposarsi al più presto facendo la scelta del partner all'interno della organizzazione stessa, secondo la pratica della 'Endogamia' ('sposate le figlie di Israele'). Se un giovane è già fidanzato con una ragazza esterna alla organizzazione, deve farla entrare nel cosiddetto 'Cammino', oppure dovrà cambiare fidanzata!". Faustini assicura di non parlare "per sentito dire": "Quello che Le dico - spiega a Trujillo - è accaduto anche a tutti e tre i miei figli. Il mio terzo figlio, studente, disoccupato e senza casa, fidanzato con una ragazza studentessa, disoccupata e senza casa, è stato fatto sposare al compimento dei 26 anni, perché Kiko Arguello non vuole che i 'suoi' giovani siano 'tentati' dal demonio sul terreno della castità!".
Se all'interno del nucleo familiare nascono disaccordi, "si deve esporre il problema all'interno della Comunità neocatecumenale, perché 'la vera famiglia è la Comunità"'! Se uno dei due coniugi non è d'accordo, e ne vuole parlare senza il controllo della Comunità, viene accusato di 'mormorazione' e, trascinato davanti alla Comunità, deve giustificarsi e chiedere scusa! Durante gli 'scrutini', poi, dovrà convincere i Catechisti d'aver capito la lezione e che non lo farà mai più". Se per caso uno dei due coniugi tenti di sfuggire al soffocante abbraccio e formuli magari delle critiche nei confronti del Cammino, "i Catechisti intervengono sull'altro coniuge convincendolo che Dio parla agli uomini attraverso di loro ('angeli inviati dal Signore') e che il demonio sta cercando di allontanarli dalla organizzazione, agendo sul coniuge cattivo. Gli ricordano: Se il tuo coniuge ti è d'inciampo, odialo! Lo stesso farai con chiunque vorrà separarti da noi: figli, fratelli e genitori compresi!".
Da decenni tutto "è vissuto, trattato e giudicato da persone laiche estranee alla coppia stessa. Ognuno può immaginare quali effetti distruttivi scaturiscano da una situazione simile. La maggior parte delle coppie viene rovinata per sempre". Del resto, sin dai primi incontri di catechesi, i capi del movimento insegnano "che il matrimonio, la famiglia, il lavoro, i figli, gli averi, quando diventano importanti, sono 'idoli che vanno odiati'; 'i figli sono spazzatura!'". Un precetto che promana direttamente dal lider maximo del movimento: Kiko infatti, racconta Faustini, insegna che "la famiglia è un mito terribile quando diventa religione! La cristianità la deve distruggere!", e che "Se la moglie è innamorata di suo marito, o il marito della moglie, si sono fatti un idolo! Devono imparare ad odiare".
Fiduciosa nelle gerarchie vaticane la conclusione di Faustini: "Alla luce di quanto Le ho testimoniato, credo che Lei, Eccellenza, non mancherà di prendere posizione a difesa della famiglia almeno all'interno della Chiesa, prima che il mondo laico possa accorgersi di contraddizioni così
Pag. 11 (3° capoverso)dal testo” Orientamenti….. per la fase di conv.”Si legge:
"Gesu’Cristo e l'inviato del Padre per distruggere tutte le barriere che separano gli uomini e formare la Koinonia, la Comunione tra gli uomini, la Chiesa. Quali barriere separano gli uomini? L’eta’:.. Altre barriere: donne e uomini; poveri e ricchi; intelligenti e non intelligenti. Gesu’ Cristo viene a rompere tutte queste barriere per creare tra noi la Comunione nel suo Sangue .Nota: Le idee qui esposte troveranno, nel corso della catechesi, uno sviluppo sempre maggiore!
Per i NC Gesu’, il Figlio di Dio, si e incarnato per distruggere le barriere che separano gli uomini: eta’, poverta, ignoranza, sesso, ecc. Questa puo’ essere la convinzione di chi non riconosce GesU come Figlio di Dio e di tanti atei che logicamente limitano l'attivita di Cristo ad una redenzione puramente sociale dell'uomo, ma non del vero credente. Un cristiano sa dalla Rivelazione e dall'insegnamento della Chiesa, che GesU' e venuto, prima di tutto, per togliere la barriera che separa l'uomo da Dio: il peccato. E da questa iniziale e fondamentale separazione, che Sono sgorgate poi tutte le altre (cfr. C.C.C..n° 457, 461, 462, 549, 550, 599, 601, 602, 606, 607, 608 e 617).
Pag. 24 (3° capoverso)"Orien..per la fase di con..."
"Perche ii miracolo fisico è molto limitato. Anzitutto nel farlo, Dio costringe un po' l'uomo perchê s'impone".
Nota: La frase contiene una enorme falsita’ ed una grave offesa alla Santita di Dio.
"II miracolo e una imposizione di Dio sull'uomo!". Come si osa affermare che il
miracolo e una imposizione di Dio sull'uomo quando e l'uomo stesso che lo chiede?
Come si osa affermare che il miracolo fisico e molto limitato quando la storia
della Chiesa e dei Santi e piena di miracoli? La storia di molti Santuari e anche
una storia di miracoli fisici oltre che morali. D'oggi in poi, secondo l'opinione di
Kiko, i santuari piu’ famosi del mondo, dovranno essere eliminati perche’ Sono i
luoghi dove si manifesta non la misericordia, ma la prepotenza di Dio sull'uomo?
Dio non s'impone neppure quando ci chiede di credere a Lui (cfr. C.C.C.
n° 154, 160, 166, 301, 311, 387, 396, 397, 782, 1036, 1250, 1439, 1705, 1707,
1730, 1731, 1732, 1738, 1742, 1747, 1749, 1782, 1828, 1861, 1993 e 2002).
Pag. 28 (1° capoverso)Del testo "Orientamenti....per la fase di conversione"
" ...vogliamo formare nella parrocchia una comunita che sia segno. Questa comunita alla lunga cambiera Ia pastorale e Ia struttura della pa rrocchia
Nota: Ecco l'obiettivo vero dei neocatecumenali: cambiare la pastorale e, alla lunga , la struttura della parrocchia, altro che chiamare alla fede... "i lontani"! Questo sta avvenendo ovunque i neocatecumenali mettono piede; da ospiti diventano padroni. Si arrivano a trasformare le strutture stesse della Chiesa senza alcun rispetto delle norme emanate in materia dall'autorita competente. I N.C. non entrano in una parrocchia se non viene concessa loro piena autonomia liturgica, pastorale, giurisdizionale. Per raggiungere piu facilmente il suo scopo Kiko ha fondato nuovi Seminari per futuri sacerdoti che lavoreranno esclusivamente per le comunita' neocatecumenali e per portare le Parrocchie a quel cambiamento totale, a cui generalmente i sacerdoti diocesani non si adattano. L'obiettivo, non utopico, da raggiungere e questo! Lo dice chiaramente al 2° capoverso di pag. 29 e lo ripetono continuamente i catechisti e gli aderenti del Movimento! A Kiko, che si propone di voler trasformare la pastorale e la struttura della parrocchia, consigliamo di meditare le seguenti parole del Card. (oggi Papa)Ratzinger: " Dobbiamo avere sempre presente che la Chiesa non e nostra ma sua, di Cristo. Dunque le riforme e i :rinnovamenti, pur sempre doverosi, non possono risolversi in un nostro darci da fare zelante per erigere nuove, sofisticate strutture. Il massimo che puO' risultare da un lavoro del genere e una Chiesa "nostra", a nostra misura, che puo' magari essere interessante ma che, da sola, non e per questo la Chiesa vera, quella che ci sorregge con la fede e ci da la vita col sacramento. Voglio dire che cio' che noi possiamo fare e infinitamente inferiore a Colui che fa. Dunque "riforma" vera
non significa tanto arrabattarci per erigere nuove facciate, ma(al contrario di
quarto pensano certe ecclesiologie) "riforma" vera e darci da fare per far sparire
nella maggior misura possibile ciO' che e nostro, cosi che meglio appaia cio' che e suo, del Cristo. E una verita' che ben conobbero i santi, i quali, infatti, riformarono in profondo la Chiesa non predisponendo piani per nuove strutture, ma riformando se stessi". (Messori: Rapporto sulla fede, p. 53).
Da notare, inoltre, che i componenti le Comunita non provengono quasi mai dalla parrocchia in cui si installano, ma da altre parrocchie, dove i parroci non hanno voluto che sorgessero. Ma, mentre affermano di voler portare un contributo alla parrocchia, in molti casi, vi rimangono fino a quando il parroco che
accoglie permette loro di fare qualunque cosa e si mette completamente a loro servizio. Quando questo diminuisce o viene a mancare, le comunita se ne vanno in cerca di altre parrocchie o di altri parroci piu disponibili ed obbedienti del primo. Abbiamo innumerevoli esempi di questi trasferimenti di comunita' neocatecumenali, in continua ricerca di nuove terre promesse! sono veramente "Comunita in cammino"!!
"Il cristianesimo non è un moralismo.Gesu' Cristo non è affatto un ideale di vita. Gesu' Cristo non è venuto a dare l'esempio e ad insegnarci a compiere la legge". Orient.....fase di conv.pag 125.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento