E PER CONOSCENZA
AL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Piazza del S. Uffizio, 11 - 00193 ROMA
Eminenza,
dopo l'approvazione degli Statuti si pensava che i Neocatecumenali avrebbero cominciato a correggere i propri errori. Invece tutto continua ad essere come prima o peggio di prima. Ci troviamo di fronte a due chiese "parallele e a nome del Santo Padre. Nelle parrocchie romane (S. Giuseppe, ecc.) ora si vedono grandi striscioni con scritte: "Catechesi Neocatecumenali", prima si chiamavano "Catechesi per adulti". Ma quali testi usano i Neocatecumenali, se il Santo Padre — nel discorso rivolto ai catechisti e ai presbiteri delle comunità N.C., ricevuti in udienza nel cortile del Pontificio Palazzo di Castel Gandolfo, nella mattina di sabato 21 Settembre 2002 - disse che "il direttorio catechetico e tutta la prassi catechetica e liturgica del Cammino è al vaglio dei competenti Dicasteri"? È chiaro che essi catechizzano ancora con i testi che hanno usato da più di trent'anni, in cui sono stati riscontrati gravissimi errori dottrinali, segnalati alla Santa Sede da Vescovi e santi e illuminati Sacerdoti tra i quali voglio ricordare Mons. Landucci che, in un articolo riportato nel libro di Padre E. Zoffoli "Verità sul Cammino neocatecumenale" Ed. Segno, a pag. 296 e segg., esprimeva un giudizio negativo sul Cammino, avendo trovato nei testi di Kiko "tutte le verità teologiche fondamentali deformate gravemente, e naturalmente anche i sacramenti". Mons. Pier Carlo Landucci è morto in concetto di santità e l'Eminenza Vostra ha approvato la preghiera per ottenere l'inizio della sua causa di canonizzazione. Se un giorno sarà elevato agli onori degli altari, dobbiamo pensare che, in relazione ai Neocatecumenali, un Santo non abbia avuto sufficiente luce per capire il fondo dottrinale eretico del Cammino Neocatecumenale? Il 5/XI/2002 a S. Giovanni in Laterano Ella ha intonato il "Te Deum" di ringraziamento per l'approvazione degli Statuti insieme a Vescovi, Cardinali, numerosi Sacerdoti, Kiko e Carmen, e il giorno seguente ha ordinato dieci diaconi dei seminari Redemptoris Mater. Quelli del seminario del Laterano appartengono forse ad un'altra Diocesi per essere ordinati con cerimonie separate e con diversa liturgia? Anche se i N.C. sostengono il contrario, pare proprio che si tratti di due chiese parallele in cui le funzioni vengono officiate con diversa liturgia. È stato scartato l'altare della Confessione e si è fatto l'altare con tavole poste su cavalletti. Per partecipare a questa cerimonia era necessario esibire il biglietto di invito. Anche il giorno dell' Ordinazione dei Diaconi erano presenti cardinali. Vescovi, Sacerdoti, Kiko e Carmen. Kiko ha parlato, ha cantato e suonato. Questa volta non si è ballato. Un articolo del mensile di formazione e cultura "Chiesa Viva", alla pagina 14, n°344 novembre, riporta che nell'Ottobre-Novembre 1991 è stata celebrata in S. Giovanni in Laterano "una liturgia senza ritegno, nel corso della quale si è anche ballato "suscitando" proteste di vari sacerdoti e laici. Ancora una volta abbiamo constatato che non è stato recitato il Credo ed è stato consacrato pane azzimo che, al momento della Comunione è stato dato ai Neocatecumenali seduti nella navata centrale e negato con fermezza ai fedeli non Neocatecumenali che stavano ai lati. A questi da un catechista fu detto: "Non offendetevi, a voi porteranno le ostie". E così è stato. I Neocatecumenali hanno consumato tutti il primo boccone assieme all'Eminenza Vostra stando seduti, poi hanno bevuto tutti alla coppa. Terminata la funzione si sono precipitati in massa a prendere i fiori che ornano la tavola. Uno di noi li ha inseguiti e, come al solito, per terra è stato trovato pane consacrato. L'ha raccolto in una scatoletta di plastica che, per ben dodici volte è servita per compiere questo servizio nel corso di celebrazioni Neocatecumenali in S. Giovanni in Laterano, e l'ha consegnata ad un sacerdote di sua conoscenza.
E così ogni anno, puntualmente, si commette lo stesso sacrilegio. Nonostante le ripetute denunce si continua a maltrattare l'Eucaristia nella Basilica di S. Giovanni in Laterano, Madre di tutte le Chiese. Eppure nel documento n° 153 del Magistero, "La Comunione Eucaristica" Istruzione della CEI - Ed. Paoline, alla pag. 8 il Cardinale Ugo Poletti dice: "Ciascuno faccia attenzione a non lasciar cadere nessun frammento e a pag. 11 viene riportato un pensiero di S. Cirillo di Gerusalemme: "Fai attenzione a non perdere nulla; ciò che tu dovessi perdere, infatti, è come se perdessi una delle tue membra".
Dobbiamo tener conto di questo documento o no? Quanto sopra descritto è accaduto sotto gli occhi dell'Eminenza Vostra.
In fede Paola... |
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