- Catechesi d’Annuncio e 1° convivenza
- Primo passaggio (precatecumenato, individuare la propria croce)
- Secondo Passaggio (catecumenato, rinuncia ai beni)
- Preghiera
- Traditio
- Redditio
- Padre Nostro
- Elezione
- Rinnovo delle promesse battesimali
giovedì 15 luglio 2010
ANCORA UN BRANO DI UN ARTICOLO DEL CESAP ( CENTRO ABUSI PSICOLOGICI )
Il Cammino Neocatecumenale propone un itinerario di formazione cristiana post-battesimale utile soprattutto per i cosiddetti “lontani” seguendo lo stile di vita comunitario delle prime comunità cristiane. Il compito principale è attuare il risveglio della fede. Il percorso di fede dura circa 20 anni ed è strutturato in varie tappe:
Le comunità sono formate da circa 30 persone con responsabili, catechisti e presbiteri e operano indipendentemente le une dalle altre. A capo delle varie comunità ci sono responsabili regionali, nazionali ed internazionali (itineranti), incredibile il numero delle chiamate vocazionali per i seminari REDEMPTORIS MATER, per i conventi di clausura e per l’evangelizzazione itinerante.
LA DOTTRINA
L’insegnamento religioso impartito nelle comunità ha sempre suscitato perplessità all’interno del mondo cattolico ed è racchiuso in un direttorio catechetico segretissimo e trasmesso oralmente alle varie comunità. Le congregazioni vaticane hanno cercato di correggere gli errori ma, stando a quel che si dice, le catechesi da 40 anni sono rimaste sempre le stesse. Molti concetti sull’Eucarestia, il senso del peccato e la penitenza sono di matrice luterana, la liturgia mescola contenuti ebraici e addirittura gnostici, la salvezza sembra essere più frutto di Abramo che di Cristo, svilimento della figura della Vergine Maria, ridotta a ruolo di semplice madre, e dei Santi.
L’ABUSO PSICOLOGICO
La chiusura dei vari gruppi al mondo esterno, seppur cattolico, fanno sentire i fedeli partecipanti come appartenenti ad un’elite che salverà il mondo. I catechisti si sentono investiti di una missione divina e possono pretendere obbedienza totale dal gruppo, sottoposto continuamente a minacce di dannazione se qualcuno decide di lasciare le comunità. I fedeli vengono forzati a raccontare i loro peccati davanti alla comunità con la tecnica della cosiddetta “sedia bollente”, in più si aggiunga una continua richiesta di denaro per sostenere l’evangelizzazione itinerante e mantenere le famiglie numerose “aperte alla vita”. Ai ragazzi viene consigliato il matrimonio endogamico, mentre per i single è riservata la vita religiosa. Tutto ciò che è fuori dalla comunità e da considerarsi “idolo” e come tale va odiato. L’arma dell’idolatria viene utilizzata contro le famiglie degli adepti che sono fuori dalla comunità, si predica l’odio evangelico.
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