nella mia lettera della Pentecoste di quest'anno intitolata "Cercando la comunione nella carità - istruzioni pastorali sul Cammino Neocatecumenale", avevo dato alcune linee guida pastorali per assicurare che i fedeli cattolici che hanno iniziato il Cammino potessero essere integrati nella vita comunitaria parrocchiale.
Quanto all'apertura di nuove comunità e all'inizio di nuove catechesi, avevo indicato che ciò era a discrezione dei parroci di parrocchie dove esistessero già delle comunità. Dopo aver consultato diversi membri del clero per un discernimento, abbiamo deciso che nel 2012 non devono essere create nuove comunità neocatecumenali, né devono essere avviate catechesi. I fedeli cattolici che hanno cominciato a percorrere il Cammino devono essere sostenuti e guidati nei successivi passi.
Aggiungo che le linee guida dell'arcidiocesi relative ai Ministri Straordinari per la distribuzione della Santa Comunione devono essere diligentemente osservate anche nelle Messe con le comunità neocatecumenali. Solo chi è stato esplicitamente incaricato del servizio di Ministro Straordinario può aiutare alla distribuzione della Santa Comunione.
Vi prego di seguire queste direttive e di farle osservare anche ai parrocchiani che stanno seguendo il Cammino.
Vi ringrazio.
+Socrates B. Villegas
Arcivescovo di Lingayen-Dagupan
3 commenti:
Questa notizia fa riflettere: a fronte della mastodontica opera di corruzione operata dalle decime di Kiko nei confronti delle gerarchie vaticane, le Filippine ci danno un segnale contrario forte e chiaro, non soggetto a fantasiose interpretazioni.
Forse proprio realtà povere e poco importanti "politicamente" danno una lezione a tutta la Chiesa del comportamento che si dovrebbe tenere di fronte al denaro, al segreto e alla menzogna neocatecumenali.
Cio' che era successo prima
In sintesi:
l'arcivescovo Villegas conferma esplicitamente che il Cammino Neocatecumenale «va difeso contro l'orgoglio e l'arroganza dei suoi leader»
l'Arcivescovo non ha perseguitato il Cammino ma lo ha soltanto corretto intendendo farlo "progredire"
durante l'anno di "moratoria", i neocatecumenali hanno ubbidito alle richieste più facilmente verificabili (rosario e lettura del Catechismo)
il Cammino è stato "diligente" nelle "donazioni" (interessante onesta precisazione, che dimostra che l'Arcivescovo agisce alla luce del sole e non è corrompibile con trenta denari)
Ma il Cammino ha ancora molto da migliorare. Come si legge nel resto del testo, i neocatecumenali:
continuano ad avere un atteggiamento di "esclusività" e "pregiudizio", ritenendosi migliori di tutti gli altri movimenti e associazioni
pensano che solo la loro celebrazione eucaristica sia "completa e significativa", disprezzando ancor oggi il Messale Romano approvato da papa Paolo VI e in uso in tutta la Chiesa
come al solito prendono decisioni "unilateralmente" senza neppure informare l'Arcivescovo, specialmente quando il vescovo aveva dato loro direttive chiare!
sono pronti ad abbandonare immediatamente il rosario (tant'è che l'Arcivescovo ha imposto esplicitamente che si continui a recitarlo per un altro anno)
continuano imperterriti con gli errori dottrinali che li hanno reso famosi (ma non dovrebbero seguire quel Direttorio "approvato" ma non pubblicato?) ed il disprezzo della disciplina, creando divisioni nel clero e nelle parrocchie
insistono a considerare diritto acquisito ogni più piccola concessione locale (per cui ai parroci vien dato potere, in nome del vescovo, di sospendere attività neocatecumenali che a loro giudizio ostacolino la vita della loro parrocchia o che vi diffondano errori dottrinali).
Finalmente un arcivescovo con "i cosiddetti"....ALLELUYA !
Posta un commento